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IGNORED

Testoni Innocenzo X


 Faletro78

Risposte migliori

Qualcuno si metterà a ridere ma sapete dove si possono trovare dei testoni di Innocenzo X ? Nessuno ne ha di doppi ? Si si lo so della rarità che hanno i testoni di questo pontefice ( a confronto le piastre sono comuni, cioè si trovano in giro in bassa conservazione a prezzi abbordabili mi sembra ) . Non ditemi di quello del 1650 con al D/ lo stemma e al R/ la Porta Santa perchè sono gli unici che ogni tanto saltano fuori ma di tutti gli altri qualcuno ha notizie ? E magari qualche generoso che può ha la possibilità di mettere delle foto ? ( almeno posso guardarli un po'.... ) . Non trovate strana la tesaurizzazione di questa tipologia di moneta di papa Innocenzo ? Ha governato per + di 10 anni ( 1644-1655 ) eppure così pochi esemplari ci sono in giro ? Saluti a tutti e grazie per chi risponderà

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Solo due occorrenze su CoinArchives, 1650 per Roma in lotto e 1654 per Ferrara, entrambi in bassa conservazione e senza foto:

http://www.coinarchives.com/w/results.php?...amp;results=100

Bisognerebbe scremarsi le aste italiane e sammarinesi non presenti su CoinArchives per trovare altri eventuali passaggi. La grandissima rarità mi sembra comunque confermata, sulle motivazioni non ho idea.

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Non ditemi di quello del 1650 con al D/ lo stemma e al R/ la Porta Santa perchè sono gli unici che ogni tanto saltano fuori ma di tutti gli altri qualcuno ha notizie ? E magari qualche generoso che può ha la possibilità di mettere delle foto ? ( almeno posso guardarli un po'.... ) . Non trovate strana la tesaurizzazione di questa tipologia di moneta di papa Innocenzo ? Ha governato per + di 10 anni ( 1644-1655 ) eppure così pochi esemplari ci sono in giro ?

In effetti le piastre di questo pontefice compaiono con una frequenza molto maggiore rispetto ai nominali minori, testoni e giuli in particolare.

Non vedo motivo per tesaurizzare determinate tipologie di un singolo pontefice, soprattutto in questo periodo di grandi vendite (e grandi ricavi), per cui la spiegazione più plausibile alla mancanza di monete in vendita è che le stesse siano effettivamente rare, molto.... :rolleyes:

Sarebbe da approfondire l'eventuale motivo di coniazioni così scarse, magari sugli "Annali" del Martinori ci sono delle notizie in merito, appena capita l'occasione controllo.

Quanto ai passaggi d'asta, ricordo unicamente la recente (novembre 2007) asta Negrini 26, con ben quattro esemplari differenti:

1- Il già citato Giubileo 1650 (Muntoni 15), lotto 2287, mMB, stima 200 euro, non ho il realizzo:

post-35-1245356256_thumb.jpg

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2- Il testone A.II con la Giustizia al rovescio (Muntoni 22), lotto 2288, MB, stima 120 euro, non ho il realizzo:

post-35-1245356451_thumb.jpg

3- Il testone A.II, sempre con la Giustizia al rovescio, ma con corona di alloro al posto della legenda (Muntoni 25, ex collezione Signorelli), lotto 2289, BB, stima 350 Euro, realizzo 650 euro:

post-35-1245356622_thumb.jpg

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4- Il testone 1645-A.II con al rovescio S.Paolo seduto (Muntoni 30), lotto 2290, qBB, stima 600 euro, realizzo 850 Euro:

post-35-1245356872_thumb.jpg

Poi per chiudere la carrellata, anche un giulio di Innocenzo X, che ha meritato la copertina del catalogo... :rolleyes:

Giubileo 1650, giulio A.VII, Muntoni 37, qFDC, stima 700 euro, realizzo 2100 euro:

post-35-1245357078_thumb.jpg

Ciao, RCAMIL.

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Ma sei veramente 1 grande rcamil ! grazie x le bellissime foto e x tutti gli altri dati, accidenti Negrini ne aveva ben 4 sulla sua asta è vero perchè ho visto quel catalogo da un commerciante circa 2 anni fa poi però in giro + nulla . Nel periodo che a me interessa di + cioè quello barocco ( inizio 1600, metà circa del 700' ) anche i testoni di Benedetto XIII e Innocenzo XIII sono difficili da vedere e quindi purtroppo anche da comprare......

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Nel periodo che a me interessa di + cioè quello barocco ( inizio 1600, metà circa del 700' ) anche i testoni di Benedetto XIII e Innocenzo XIII sono difficili da vedere e quindi purtroppo anche da comprare......

Verissimo, a livello di rarità credo che si possano equiparare tranquillamente a quelli di papa Innocenzo X.

Un esempio di testone di Innocenzo XIII a questo link, asta NAC del 2003:

http://www.coinarchives.com/w/lotviewer.ph...31&Lot=2894

02894q00.jpg

e di Benedetto XIII (stessa asta NAC del 2003):

http://www.coinarchives.com/w/lotviewer.ph...31&Lot=2898

02898q00.jpg

Ciao, RCAMIL.

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Supporter

Secondo me i testoni di Benedetto XIII ed Innocenzo XIII si sono rarefatti a causa della riforma di Clemente XII che ne ridusse il peso.Erano le monete d'argento piu' nuove ed in migliori condizioni,quasi vittime predestinate di quella riforma monetaria.

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Erano le monete d'argento piu' nuove ed in migliori condizioni,quasi vittime predestinate di quella riforma monetaria.

Ma in questo caso invece non avrebbero dovuto essere le prescelte per essere tesaurizzate? Oppure ci fu un "ritiro coatto", per così dire? Il libro di Londei e della Balbi de Caro parla di queste riforme ma non mi ricordo di aver letto nulla su questo specifico aspetto.

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Supporter
Erano le monete d'argento piu' nuove ed in migliori condizioni,quasi vittime predestinate di quella riforma monetaria.

Ma in questo caso invece non avrebbero dovuto essere le prescelte per essere tesaurizzate? Oppure ci fu un "ritiro coatto", per così dire? Il libro di Londei e della Balbi de Caro parla di queste riforme ma non mi ricordo di aver letto nulla su questo specifico aspetto.

Non so dirti se ci fu un ritiro coatto.Giravano,tra l'altro,i testoni degli decenni precedenti,con eguali caratteristiche...E' una mia ipotesi per spiegare la grande rarita' delle monete di questi due Papi.

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Roebrto, mi hai fatto tornare in mente un aspetto interessante della questione. Se non ricordo male, in quegli anni lo stato pontificio soffriva di una grave crisi monetaria dovuta a carenza di buona moneta in circolazione, con evidente danno per i commerci. Il problema si attribuiva al fatto che la moneta pontificia, di qualità migliore di quella emessa dagli stati confinanti, veniva prontamente esportata e spariva invariabilmente dalla circolazione. Fu questa una delle ragioni, sempre se non ricordo male, che spinsero Clemente XII a ridurre il contenuto di fino della moneta pontificia, in modo da renderla meno "appetibile". Questa potrebbe essere anche una ragione per la scarsa reperibilità delle monete in questione, o perchè furono quasi tutte esportate e rifuse, o perché semplicemente ne furono battute poche nel tentativo di non alimentare il traffico (ottenendo come risultato per prima cosa di strangolare ulteriormente l'economia). Vado a memoria, se qualcuno volesse confermare o smentire quanto sopra ne sarei grato :)

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