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DE GREGE EPICURI

Vi mostro un altro denario, chiedendo informazione sulle immagini ed i simboli che contiene. Si tratta della moneta emessa nel 55 a.C. da Cn.Plancius (RRC 432/1). Al D. una testa femminile che porta una "causia" (copricapo a calotta); CN PLANCIUS davanti, AED CUR SC dietro. Al R. una capra che viene definita "cretese" verso dx; dietro alla quale, arco e faretra. Ma le capre cretesi erano diverse dalle altre? E perchè proprio questa immagine? E la donna che porta la causia che cosa sta a significare? (posto che si sappia).

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La testa al dritto è comunemente identificata con Diana Planciana e la capra al rovescio potrebbe alludere o al culto stesso di questa divinità o essere stata lì posta al fine di ricordare (in modo decisamente "sottile") l'assoluzione dall'accusa di corruzione elettorale promossa da Q. Metellus Creticus ai danni del nostro edile curule Cnaeus Plancius (difeso da Cicerone).

La capra cretese (Capra aegagrus creticus o kri-kri) è più imponente rispetto alla comune capra domestica ed ha corna decisamente più sviluppate (come ben si vede sul rovescio del denario in questione):

Capra cretese

Capra domestica

La figura al dritto indossa un petaso macedone e per questo ed altri motivi c'è chi identifica la testa femminile con la personificazione stessa della Macedonia:

Antonio Morello, noto studioso di numismatica, in rappresentanza del Centro di Studi Storici Saturnia di Atina e dell'Associazione Culturale Italia Numismatica, ha presentato una relazione su Gneo Plancio di Atina con particolare riferimento alle monete emesse a nome di questo insigne personaggio. Introducendo, in sintesi, i momenti principali che caratterizzarono la vita politica di Plancio e soffermandosi ad illustrare gli avvenimenti del 55 a.C., anno in cui il personaggio atinate ricoprì la carica di edile curule, Morello ha ricordato che proprio con quell'incarico Plancio coniò moneta con speciale delega del senato al fine di integrare le spese sostenute da Pompeo per gli approvvigionamenti a Roma. Morello ha ribadito che la moneta emessa da Plancio reca l'immagine al dritto della Macedonia e non di Diana Planciana, come si credeva fino a qualche tempo fa; quest'ultima era una divinità a cui fu dedicato un tempio probabilmente alla metà del I secolo d.C. dai Plancii che avevano sede in Asia Minore e che probabilmente erano discendenti del Plancio di Atina. Soffermandosi su aspetti tecnici e iconografici, lo studioso ha rinviato alla lettura degli Atti di prossima pubblicazione che conterranno ulteriori approfondimenti e nei quali saranno trattati argomenti strettamente tecnici inerenti il volume di emissione delle monete che nel 55 a.C. si stima raggiungesse, in totale, diciannove milioni di denari d'argento, inoltre, in quell'anno il solo Plancio fece emettere ben tre milioni di pezzi recanti il suo nome e la carica politica ricoperta in quel momento.

da http://www.cassino2000.com/cdsc/studi/arch...n20/n20p04.html

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