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Risposte migliori

Inviato

salve vorrei che qualche esperto mi desse una mano per identificare con esattezza questo grosso

penso sia oddone bellingeri vescovo aqui (1305-1310)

ma forse mi sbaglio

spero che dalla foto si capisca

post-13898-1244312776_thumb.jpg

post-13898-1244312805_thumb.jpg


Inviato

Le foto non sono molto chiare: riusciresti a trascrivere la legenda al dritto (per intenderci quella con le due figure in piedi, una delle quali regge uno stendardo)?


Inviato

io pensavo fosse oddone bellingeri dato che ho un catalogo di una passata asta e sembra identica vi allego la foto

post-13898-1244321264_thumb.jpg


Inviato

ora do' un'occhiata migliore alle foto


Inviato

grazie a tutti al più presto cercherò di fare una scansione più accurata


Inviato

scusami rob ma la foto che hai come profilo che tipo di grosso è?

mi sembra molto simile


Inviato

Dunque: il conio presenta qualche irregolarità, ma sicuramente non si tratta di Acqui.

1. Al dritto, lungo l'asta leggo [D]VX (la "D" non è ben leggibile, ma dubito possa essere un'altra lettera. Ciò corrisponde al conio veneziano.

Se fosse di Oddone si dovrebbe leggere EPS.

2. Al Dritto, a destra del Santo si dovrebbe leggere S.M.VENETI. leggo N(rovescia)VENETI. Corrisponde al conio veneziano.

3. Al dritto, a sinistra del doge si dovrebbe leggere l'abbreviazione del nome del doge. La foto non permette di leggere molto, il bordo è tosato o comunque mancante, quindi non è possibile un'attribuzione certa

4. Non mi pare di notare segni di zecchiere al rovescio. Visto lo stile d'incisione, sicuramente del XIII sec., e la posizione del Libro, ipotizzerei un Lorenzo Tiepolo (vedi la scheda di catalogo online qui: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-LTI/1).

Il grosso di Venezia fu coniato per un paio di secoli in quantità enormi, parliamo di decine di milioni di pezzi, e con minime variazioni di conio - praticamente solo il nome del doge - quindi non c'e da sorprendersi se all'occhio inesperto ogni grosso sembra uguale all'altro. E' esattamente il motivo per cui tanti, fra cui anche il famigerato Odone Bellingeri, vescovo di Acqui dal 1305 al 1310, coniò monete di stretta imitazione che si distinguevano per qualche dettaglio e per la legenda.

La moneta che hai in mano è un bell'esemplare di grosso veneziano del medioevo, comune ma pur sempre una bella moneta. Mi spiace confermarti che il valore è ben lontano da quello di un Bellingeri... a questo proposito ti suggerirei di modificare il testo della tua inserzione nel mercatino, o di chiudere l'asta: ormai è chiaro che la moneta che hai messo in vendita non corrisponde alla descrizione che ne hai dato. Per quanto sicuramente in buona fede, l'errore non può essere perpetuato dopo che diventa noto a tutti! :)


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