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Il triste fenomeno della tosatura


fedafa

Risposte migliori

Salve a tutti, interessantissima discussione, so che il fenomeno della "tosatura" era ricorrentissimo anche in  Sardegna, soprattutto negli anni da Filippo II a Filippo IV. I tosatori avevano gioco facile soprattutto coi patacconi "maltagliati" sardi da X reali (ribattuti sugli 8 reales maltagliati castigliani)... ecco il mio esemplare di Filippo IV, secondo voi è tosato? Peso 22.89 g ...

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  • 1 mese dopo...
  • 5 mesi dopo...

Leggendo testi giuridici ottocenteschi, mi sono imbattuto in questo brano dove l'autore spiega il motivo per il quale nel codice penale napoletano del 1819 non era previsto il misfatto di tosatura della moneta di rame.

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Fonte: Santo Roberti, Corso completo del diritto penale, vol. VI, Napoli, 1836, p. 219.

Modificato da demonetis
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  • 9 mesi dopo...

Buonasera, in questo post su FB della pagina Numismatica Sicula si parla di un'interessante condanna a morte di due fratelli tosatori di moneta in quel di Palermo. Ritengo possa essere un contributo interessante.
Chiedo venia per il link esterno al sito

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=156777709379087&id=113898907000301

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Ecco una moneta tosata che più tosata non si può: il Mezzo Carlino. Moneta del popolo in argento, era chiamato anche “Zannetta”, ebbe nomea di mala moneta e fu marchiata di infamia durante la sua esistenza perché vittima preferita dei tosatori. Si presenta in diverse varianti e non tutte sono state catalogate, né è facile farlo: la maggior parte degli esemplari è in pessime condizioni tanto che è già una fortuna se si possiede un esemplare leggibile .

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Buongiorno a tutti!

Scopro ora questa discussione dell' ottimo @fedafa e che pensavo di aprire io in futuro( menomale me ne sono accorto?). 

Benissimo,ne approfitto qui. La mia domanda,che mi ha sempre ossessionato ma mai ho posto,sbagliando, è la seguente: una volta tosata la moneta,come avveniva il recupero della polvere d'argento e come si trasformava in " frutto del guadagno" ? Veniva portata da qualcuno per esser sottoposta ad un processo " x" o cosa?

Per cortesia,chi sa,esponga pure,perchè credo che sia una domanda che si sono poste un pò di persone?

Grazie infinite

Riccardo

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Al solito, prima posto la moneta poi, colto da curiosità, cerco di approfondirne la conoscenza. Qualcuno di lor signori, riesce a capire che sigla (se c'è) sembra esserci dietro la testa? È possibile una catalogazione precisa di questo esemplare?

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7 minuti fa, El Chupacabra dice:

Al solito, prima posto la moneta poi, colto da curiosità, cerco di approfondirne la conoscenza. Qualcuno di lor signori, riesce a capire che sigla (se c'è) sembra esserci dietro la testa? È possibile una catalogazione precisa di questo esemplare?

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Buongiorno

Io vedo chiaramente D G

Saluti

 

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28 minuti fa, caravelle82 dice:

Io vedo chiaramente D G

Grazie per la pronta risposta. Io vedo S G, dove G potrebbe essere parte della capigliatura e non una lettera. C'è, però, un problema: nel tuo e nel mio caso queste lettere non sono previste (vedi catalogo del forum)... :(

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22 minuti fa, El Chupacabra dice:

Grazie per la pronta risposta. Io vedo S G, dove G potrebbe essere parte della capigliatura e non una lettera. C'è, però, un problema: nel tuo e nel mio caso queste lettere non sono previste (vedi catalogo del forum)... :(

Un bel fuori programma?

Adesso, caravelle82 dice:

Un bel fuori programma?

Eppure le noto sai,boh?

Vediamo anche altri che pensano?

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Buongiorno a tutti,da quel poco che sì vede dovrebbe essere un mezzo carlino coniato a Napoli da Filippo III di Spagna,sotto al busto del Re la sigla  GI  del mastro di prova Gaspare Giuno,dietro la testa dovrebbe essere GF del Mastro di zecca Giovanni Antonio Fasulo...

Non avendo altri elementi a disposizione la clasdificherei al numero 36,pagina 175 de:

"La moneta napoletana dei Re di Spagna nel periodo 1503-1680"

di Pietro Magliocca...

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2 ore fa, gennydbmoney dice:

sotto al busto del Re la sigla  GI 

Buongiorno. Sono d’accordo anche perché, come hai correttamente sottolineato, l’unica sigla sicura sembra essere GI ( in monogramma sotto il busto ) ed essendo tosata, proprio sotto, risulta complicato pensare ad altre classificazioni.. Quindi dietro la nuca la sigla dovrebbe essere, con ragionevole certezza, GF ( sempre in monogramma ), non vedo altre possibilità..

 

P.S

Sarebbe logico, onde evitare di andare troppo O.T., inserire queste "richieste di identificazioni/classificazioni" nelle sezioni apposite, con il duplice vantaggio di avere una platea maggiore nella identificazione e più "scorrevolezza" nella discussione che non riguarda la stessa.

Modificato da doppiopunto
Inserimento P.S.
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5 ore fa, caravelle82 dice:

una volta tosata la moneta,come avveniva il recupero della polvere d'argento e come si trasformava in " frutto del guadagno" ? Veniva portata da qualcuno per esser sottoposta ad un processo " x" o cosa?

Penso che l'argento sottratto (l'oro difficilmente veniva tosato) venisse venduto sottobanco a qualche orefice compiacente; infatti le prammatiche napoletane punivano non solo chi stronzava la moneta, ma anche chi acquistava i ritagli della stessa.

Ricordo che le prammatiche del Viceregno obbligavano a ricevere moneta a peso e non solo a numero; questo perché le istituzioni conoscevano benissimo l'endemica consuetudine di tosare le monete.

Salvo intoppi, il prossimo anno sarà pubblicato un mio articolo dal titolo La falsa moneta nelle prammatiche sanzioni del Regno di Napoli (1521-1689).

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26 minuti fa, doppiopunto dice:

Sarebbe logico, onde evitare di andare troppo O.T., inserire queste "richieste di identificazioni/classificazioni" nelle sezioni apposite, con il duplice vantaggio di avere una platea maggiore nella identificazione e più "scorrevolezza" nella discussione che non riguarda la stessa.

Hai ragione. A volte mi faccio prendere dall'entusiasmo e, avendo ormai iniziato in una discussione e per non aprirne un'altra da un'altra parte, vado fuori argomento. Vedrò di contenermi.

2 ore fa, gennydbmoney dice:

la clasdificherei al numero 36,pagina 175

Grazie della classificazione. Potresti, come per il Tornese, postarmi il trafiletto del "La moneta napoletana dei Re di Spagna nel periodo 1503-1680". Giuro che appena posso, mi procuro il libro.

Modificato da El Chupacabra
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15 minuti fa, demonetis dice:

Penso che l'argento sottratto (l'oro difficilmente veniva tosato) venisse venduto sottobanco a qualche orefice compiacente; infatti le prammatiche napoletane punivano non solo chi stronzava la moneta, ma anche chi acquistava i ritagli della stessa.

Ricordo che le prammatiche del Viceregno obbligavano a ricevere moneta a peso e non solo a numero; questo perché le istituzioni conoscevano benissimo l'endemica consuetudine di tosare le monete.

Salvo intoppi, il prossimo anno sarà pubblicato un mio articolo dal titolo La falsa moneta nelle prammatiche sanzioni del Regno di Napoli (1521-1689).

Grazie mille!.... E aspettiamo il tuo bel articolo?

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44 minuti fa, caravelle82 dice:

Perchè  distribuita un pò ovunque?

Buongiorno ?

Ciao Riccardo, anche perché sono stati bene attenti a lasciare intatto il primo giro con l'indicazione del valore pieno della moneta, al secondo giro avrebbero dimezzato il valore e nessuno l'avrebbe presa se non alla metà. 

@eliodoroper favore correggimi se sbaglio e se vuoi aggiungere qualcosa. ?

Saluti 

Alberto 

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