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Offerta di monete pontificie all'utimo Veronafil


piakos

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Il Handbook di J. C. Ryan si limità alla monetazione medievale e rinascimentale (dalla SV 1268 alla fine del pontificato di Clemente VII nel 1534)

Un giudizio su caratteristiche, reperibilità e prezzo di questo titolo?

Grazie, P. :)

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La piastra di Clemente XI per il restauro di S. Ma. in Trastevere non è rara. Il prezzo di e6000 era troppo caro anche per un pezzo SPL+.

La Clemente X con il portico (due tipi, quello con il busto al D è più raro di quello con lo stemma) se veramente qFDC il prezzo di e1250 buonissimo.

La piastra NON PRODERVNT - sicuramente di Innocenzo XI, quattro tipi tutti comuni - il prezzo di e2600 era troppo caro anche per una qFDC.

Quoto e condivido l'analisi del massimo esperto del "settore piastre" :)

Ciao, RCAMIL.

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La piastra di Clemente XI per il restauro di S. Ma. in Trastevere non è rara. Il prezzo di e6000 era troppo caro anche per un pezzo SPL+.

La Clemente X con il portico (due tipi, quello con il busto al D è più raro di quello con lo stemma) se veramente qFDC il prezzo di e1250 buonissimo.

La piastra NON PRODERVNT - sicuramente di Innocenzo XI, quattro tipi tutti comuni - il prezzo di e2600 era troppo caro anche per una qFDC.

Concordo:prezzi lunari.Io mi auguro che i venditori...vendano...,per poter vivere.Perche' con questo andazzo non so come possano farlo.Voglio.pero',togliermi un rospo dalla gola:quando sono andato a vendere monete papali dignitose,queste non valevano molto...avevano scarso mercato...mi facevano quasi un favore a prenderle...Premetto che erano tutte BB,BB+ ed erano (da loro) valutate meno di un terzo del loro valore.

Caro Roberto, quello che ci riferisci è grave...e potrebbe far passare la passione a più di un entusiasta raccoglitore.

In verità, a volerla dire tutta...Verona è sempre stata nota - da anni - tra gli operatori numismatici più smalziati come il "Convegno-dove-le monete-mie-non-valgono-niente-mentre-quelle-dei-commercianti-valgono-il doppio".

Cosa dobbiamo fare?

Quello che stiamo facendo, conosciamoci tra di noi. Sapere è potere...inoltre...l'unione fa la forza.

Banale? Scontato? Si! Ma vero!

Saluti a tutti.

P.S.

Concordo con gli ottimi Maffeo e Rcamil (veri ottimati del settore)...che i prezzi da me sopra evidenziati erano cari, tranne il portico (che c.que era dichiarato come a saldo)...

Però vi dico...

chi ha già una buona raccolta può anche permettersi di rispondere testualmente ai venditori:

"a questi prezzi, voi se non vendete mangiate lo stesso? Bene io non compro e continuo a godermi le monete che ho. Vediamo chi molla prima"!

Ma chi di monete ne ha pochine...e magari ha - per propri motivi - qualche euretto da spendere...dove deve andarle a comprare? :rolleyes:

This is the new question.

Si auspicano delle preziose risposte o proposte.

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RobertoRomano: descrivi semplicemente la realtà del mercato numismatico per tutte le monete - il valore alla vendita è +- un terzo del loro prezzo all'acquisto. Il problema è accentuato con le papali perché i collezionisti delle papali privilegiano la qualità in misura del tutto particolare. Con le papali se non si acquistano monete di primissima qualità una perdita economica all'eventuale vendita è scontata.

Piakos: si continua con le aste, facendo sempre delle offerte oculate per monete di qualità e ogni tanto si ha il colpo di fortuna e si riesce a prendere un bel pezzo ad un prezzo ragionevale. Qui da tenere in mente che la principale virtù del numismatico è la pazienza: non si può mettere insieme una bella collezione in sei mesi, è un progetto che prende una vita intera per realizzare. Se non si ha la pazienza meglio rivolgersi a qualche altro tipo di collezionismo.

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L'avrete senz'altro già vista e considerata, ma tanto per dare un piccolo suggerimento, mi sembra che la prossima asta di Kunker offra una bella collezione di papali con prezzi, almeno in partenza, interessanti.

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Un'ulteriore osservazione: c'è sicuramente anche qualcosa di molto curioso (speculazione?) che affligge il mercato delle papali.

Ad esempio: io seguo le aste da almeno una trentina d'anni e m'interesso in modo particolare per le piastre di Urbano VIII e, inoltre, mi incuriosiscono specialmente le varianti della piastra di Sisto V Muntoni 7 (al D. SYXSTVS/SYXTUVS/SIXTVS, 1588/1589, in esergo al R: *ROMAE*/ROMAE/ROcolliMAE/colliROMAcolli/ROMA, etc., etc.)

Beh, sapete cosa? In tutto nelle aste (comprese italiane ed estere) ci sono al massimo sei o sette (!) esemplari della Sisto V Muntoni 7 che girano interminabilmente. Risultano sempre vendute, e poi le stesse riappaiano continualmente pochi mesi dopo presso qualche altra casa d'aste...

.

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Un'ulteriore osservazione: c'è sicuramente anche qualcosa di molto curioso (speculazione?) che affligge il mercato delle papali.

Ad esempio: io seguo le aste da almeno una trentina d'anni e m'interesso in modo particolare per le piastre di Urbano VIII e, inoltre, mi incuriosiscono specialmente le varianti della piastra di Sisto V Muntoni 7 (al D. SYXSTVS/SYXTUVS/SIXTVS, 1588/1589, in esergo al R: *ROMAE*/ROMAE/ROcolliMAE/colliROMAcolli/ROMA, etc., etc.)

Beh, sapete cosa? In tutto nelle aste (comprese italiane ed estere) ci sono al massimo sei o sette (!) esemplari della Sisto V Muntoni 7 che girano interminabilmente. Risultano sempre vendute, e poi le stesse riappaiano continualmente pochi mesi dopo presso qualche altra casa d'aste...

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Stai insinuando che sono false?? A proposito, con le falsificazioni come sono messe le papali?

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Un'ulteriore osservazione: c'è sicuramente anche qualcosa di molto curioso (speculazione?) che affligge il mercato delle papali.

Ad esempio: io seguo le aste da almeno una trentina d'anni e m'interesso in modo particolare per le piastre di Urbano VIII e, inoltre, mi incuriosiscono specialmente le varianti della piastra di Sisto V Muntoni 7 (al D. SYXSTVS/SYXTUVS/SIXTVS, 1588/1589, in esergo al R: *ROMAE*/ROMAE/ROcolliMAE/colliROMAcolli/ROMA, etc., etc.)

Beh, sapete cosa? In tutto nelle aste (comprese italiane ed estere) ci sono al massimo sei o sette (!) esemplari della Sisto V Muntoni 7 che girano interminabilmente. Risultano sempre vendute, e poi le stesse riappaiano continualmente pochi mesi dopo presso qualche altra casa d'aste...

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Stai insinuando che sono false?? A proposito, con le falsificazioni come sono messe le papali?

Assolutamente no! (Le falsificazioni sono un problema minimo per le papali).

Piuttosto ho l'impressione che le stesse monete vengano ripetutatement acquisite/scambiate tra commercianti più che acquisite da collezionisti producendo così un artificioso continuo lievitare dei prezzi...

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Piuttosto ho l'impressione che le stesse monete vengano ripetutatement acquisite/scambiate tra commercianti più che acquisite da collezionisti producendo così un artificioso continuo lievitare dei prezzi...

E' quello che avviene sistematicamente per certi sesterzi o aurei rari di cui c'è grande richiesta, pensa al denario di Bruto con i pugnali, gli esemplari che vanno ina sta (a prezzi sempre maggiori) sono sempre gli stessi. E' sicuramente una speculazione perché un collezionista vero, uno che studia o ha un rapporto emotivo con le monete, non le rivende certo dopo così poco tempo.

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A proposito di "venduti invenduti", quanto pensate che sia diffusa la pratica di "difendere" le proprie monete? Con la pratica delle offerte per corrispondenza questo si può fare col minimo sforzo e senza esporsi minimamente anche a fronte di un eventuale verifica (chi dovrebbe verificare poi?). Non che la pratica sia illegale in senso stretto, in pratica è come stabilire un prezzo di riserva senza dichiararlo, certo non è il massimo della trasparenza...

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Piakos: si continua con le aste, facendo sempre delle offerte oculate per monete di qualità e ogni tanto si ha il colpo di fortuna e si riesce a prendere un bel pezzo ad un prezzo ragionevale. Qui da tenere in mente che la principale virtù del numismatico è la pazienza: non si può mettere insieme una bella collezione in sei mesi, è un progetto che prende una vita intera per realizzare. Se non si ha la pazienza meglio rivolgersi a qualche altro tipo di collezionismo.

Non posso non trovarmi d'accordo...purtroppo!

Per Kunker...iniziamo a dialogare tra noi papalisti?...Mi sembra una santa e sana idea...igienica e del tutto lecita, in ossequio a quanto consigliato dall'ottimo Maffeo. ;)

Potremmo sentirci in MP.

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Supporter

Maffeo,io,per mio capriccio,mi sono visto e rivisto decine di volte le ultima aste battute e per corrispondenza di importanti ditte di San Marino.Posso assicurarvi che e' frequentissimo notare GLI STESSI PEZZI in vendita in aste diverse.Si tratta,in genere,di monete di alta qualita',che risultano vendute.Ma perche' le ritrovo in catalogo per anni e anni?Un esempio tra i tanti?Un baiocco della Prima Repubblica Romana argentato "unico?" che imperversa da ANNI.E tante altre monete:quadruple Innocenzo XII,doppie 1823 di Roma, e tante,tante altre...

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A proposito di "venduti invenduti", quanto pensate che sia diffusa la pratica di "difendere" le proprie monete? Con la pratica delle offerte per corrispondenza questo si può fare col minimo sforzo e senza esporsi minimamente anche a fronte di un eventuale verifica (chi dovrebbe verificare poi?). Non che la pratica sia illegale in senso stretto, in pratica è come stabilire un prezzo di riserva senza dichiararlo, certo non è il massimo della trasparenza...

E' diffusa, ma con i commercianti seri si rischia di rimanere col cerino in mano (e i diritti da pagare).

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Supporter
A proposito di "venduti invenduti", quanto pensate che sia diffusa la pratica di "difendere" le proprie monete? Con la pratica delle offerte per corrispondenza questo si può fare col minimo sforzo e senza esporsi minimamente anche a fronte di un eventuale verifica (chi dovrebbe verificare poi?). Non che la pratica sia illegale in senso stretto, in pratica è come stabilire un prezzo di riserva senza dichiararlo, certo non è il massimo della trasparenza...

E' diffusa, ma con i commercianti seri si rischia di rimanere col cerino in mano (e i diritti da pagare).

Verissimo.Tuttavia le monete di cui parliamo,giammai scendono di prezzo.Rimane quantomeno lo stesso.DEbbono essere vendute a QUEL prezzo.Vengono spesso corredate da ingrandimenti e descrizioni accurate ed allettanti.Ad esser buoni,si puo' pensare che il compratore le rimetta all'asta quasi subito.

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Maffeo,io,per mio capriccio,mi sono visto e rivisto decine di volte le ultima aste battute e per corrispondenza di importanti ditte di San Marino.Posso assicurarvi che e' frequentissimo notare GLI STESSI PEZZI in vendita in aste diverse.Si tratta,in genere,di monete di alta qualita',che risultano vendute.Ma perche' le ritrovo in catalogo per anni e anni?Un esempio tra i tanti?Un baiocco della Prima Repubblica Romana argentato "unico?" che imperversa da ANNI.E tante altre monete:quadruple Innocenzo XII,doppie 1823 di Roma, e tante,tante altre...

E' una pratica purtroppo diffusa a livello nostrano (meno, e con piu' discrezione presso altre case estere:

una belga ripropone gli invenduti dei propri cataloghi solo con rotazione assai lunga).

Quello che infastidisce soprattutto e' vedere i pezzi che risultano aggiudicati, per vederli ricomparire all'asta successiva e al massimo le si fa saltare un giro. I prezzi poi si muovono poco al ribasso.

Nulla in fondo vieta di riproporre lo stesso pezzo, invenduto, in piu'; aste successive, ma almeno che venga dichiarato l' invenduto come tale, non con le finte aggiudicazioni al tavolo solo per migliorare la statistica dei realizzi.

E' una pratica deleteria per un commercio sano e trasparente.

numa numa

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Supporter
Maffeo,io,per mio capriccio,mi sono visto e rivisto decine di volte le ultima aste battute e per corrispondenza di importanti ditte di San Marino.Posso assicurarvi che e' frequentissimo notare GLI STESSI PEZZI in vendita in aste diverse.Si tratta,in genere,di monete di alta qualita',che risultano vendute.Ma perche' le ritrovo in catalogo per anni e anni?Un esempio tra i tanti?Un baiocco della Prima Repubblica Romana argentato "unico?" che imperversa da ANNI.E tante altre monete:quadruple Innocenzo XII,doppie 1823 di Roma, e tante,tante altre...

E' una pratica purtroppo diffusa a livello nostrano (meno, e con piu' discrezione presso altre case estere:

una belga ripropone gli invenduti dei propri cataloghi solo con rotazione assai lunga).

Quello che infastidisce soprattutto e' vedere i pezzi che risultano aggiudicati, per vederli ricomparire all'asta successiva e al massimo le si fa saltare un giro. I prezzi poi si muovono poco al ribasso.

Nulla in fondo vieta di riproporre lo stesso pezzo, invenduto, in piu'; aste successive, ma almeno che venga dichiarato l' invenduto come tale, non con le finte aggiudicazioni al tavolo solo per migliorare la statistica dei realizzi.

E' una pratica deleteria per un commercio sano e trasparente.

numa numa

Vogliamo fare l'esempio della doppia 1823 per Roma?Sette pezzi ufficialmente conosciuti,in gran parte in collezioni pubbliche.Secondo i cataloghi e' stata coniata in oltre 1100 esemplari,ma probabilmente,gran parte sono stati rifusi.Quante volte e' comparsa negli ultimi anni a 20000 euro di prezzo base?Ma chi la compra,proprio non vuole tenerla?Ma e' vero questo grado di rarita',o e' fumo negli occhi dei potenziali acquirenti?Tra l'altro ,i cataloghi l'hanno sottovalutata per anni e anni...Ora sta ferma li' a 20000 € minimo.Ma se non viene comprata,non sarebbe il caso di abbassare la stima?

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Maffeo,io,per mio capriccio,mi sono visto e rivisto decine di volte le ultima aste battute e per corrispondenza di importanti ditte di San Marino.Posso assicurarvi che e' frequentissimo notare GLI STESSI PEZZI in vendita in aste diverse.Si tratta,in genere,di monete di alta qualita',che risultano vendute.Ma perche' le ritrovo in catalogo per anni e anni?Un esempio tra i tanti?Un baiocco della Prima Repubblica Romana argentato "unico?" che imperversa da ANNI.E tante altre monete:quadruple Innocenzo XII,doppie 1823 di Roma, e tante,tante altre...

E' una pratica purtroppo diffusa a livello nostrano (meno, e con piu' discrezione presso altre case estere:

una belga ripropone gli invenduti dei propri cataloghi solo con rotazione assai lunga).

Quello che infastidisce soprattutto e' vedere i pezzi che risultano aggiudicati, per vederli ricomparire all'asta successiva e al massimo le si fa saltare un giro. I prezzi poi si muovono poco al ribasso.

Nulla in fondo vieta di riproporre lo stesso pezzo, invenduto, in piu'; aste successive, ma almeno che venga dichiarato l' invenduto come tale, non con le finte aggiudicazioni al tavolo solo per migliorare la statistica dei realizzi.

E' una pratica deleteria per un commercio sano e trasparente.

numa numa

Vogliamo fare l'esempio della doppia 1823 per Roma?Sette pezzi ufficialmente conosciuti,in gran parte in collezioni pubbliche.Secondo i cataloghi e' stata coniata in oltre 1100 esemplari,ma probabilmente,gran parte sono stati rifusi.Quante volte e' comparsa negli ultimi anni a 20000 euro di prezzo base?Ma chi la compra,proprio non vuole tenerla?Ma e' vero questo grado di rarita',o e' fumo negli occhi dei potenziali acquirenti?Tra l'altro ,i cataloghi l'hanno sottovalutata per anni e anni...Ora sta ferma li' a 20000 € minimo.Ma se non viene comprata,non sarebbe il caso di abbassare la stima?

Beh se sono solamente sette i pezzi conosciuti e meno ancora quelli disponibili dovrebbe essere evidente da un accurato controllo delle maggiori vendite di monete pontificie degli ultimi 40-60 anni (le vendite importanti non sono poi moltissime).

Resta il fatto che in altre collezioni, vedi le rinascimentali - per non parlare delle romane - una moneta conosciuta in 7 esemplari viene contesa in modo molto piu' energico e deciso.

L'aureo di Tito Qunctio Flaminino ad esempio e' conosciuto in un numero doppio di esemplari e ogni volta che va in asta fa i "numeri".. Non parliamo dello stravisto denario delle idi di Marzo di Bruto, conosciuto in oltre 70 esemplari.. Nel Rinascimento un doppio ducato di Giangaleazzo per Milano, direi quasi comune, ma una delle monete piu affascinanti del rinascimento, se in conservazione molto bella realizza ben di piu' della doppia citata.

E allora vogliamo dire che la rarita' non e ' tutto e che bellezza e soprattutto fama e popolarita' richiedono sempre un premio ? :D

numa numa

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Ricapitoliamo.

Le belle pontificie in giro non ci sono, specificamente per le piastre e relative mezze p.

Delle tre, splendide/ q. F d C., da me viste all'ultimo Veronafil...due sarebbero state fuori prezzo (specifico che il portico di Clemente X era con lo stemma al D. e non con ritatto).

Inoltre alle aste italiane girerebbero prevalentemente le stesse monete di gran qualità che:

- si passano i commercianti tra di loro per tenere alto il prezzo?

- q.che volta vengono aggiudicate a q.che esteta...che però (riflettendo a freddo) poi si pente e le rimette all'incanto?

- non vengono comunque vendute e ricomincia il balletto.....

Inoltre in giro, fuori dalle aste, le piastre e relative mezze sono rarissime a trovarsi...in ottima (a volte anche in buona) conservazione.

Molto poche anche negli studi o negozi di numismatica...

Mi dicono peraltro (voce affidabile) che in Italia non ci sarebbero, per le pontificie, più di una quindicina di collezionisti (forse venti)disposti a spendere bene, ed hanno già molte monete della serie, quindi non sarebbero in astinenza.

Amici Lamonetiani!!!!!!

Qui qualcosa non quadra!?

Troppe contraddizioni...troppa nebbia...troppa incertezza.

Che fare? Proponeva o si chiedeva Lenin...a suo tempo.

Poi trovò il placet ed il finanziamento del Kaiser...ed assaltò il palazzo d'inverno a S. Pietroburgo, (in realtà passarono dalle cucine :D come i "soliti ignoti").

Ma qui...mi sa che non ci sono nè i soldi...nè le monete e...tantomeno gli atti di coraggio. Sembrerebbe un bluff!

Anzi...temo che potremmo aver trovato una soluzione.

:D :P :(

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Beh se sono solamente sette i pezzi conosciuti e meno ancora quelli disponibili dovrebbe essere evidente da un accurato controllo delle maggiori vendite di monete pontificie degli ultimi 40-60 anni (le vendite importanti non sono poi moltissime).

numa numa

Numa Numa si riferisce chiaramente all'esempio della doppia 1823 fornito da RobertoRomano.

Per ritornare al mio esempio - piastra di Sisto V Munt 7 - non c'è mai stato (in quanto io ne sappia) un censo esaustivo di tutte le collezioni pubbliche e private, esemplari venduti per trattativa, etc., ma il numero di esemplari in assoluto è sicuramente molto più grande di sette esemplari (il solo monetiere Vaticano ne ha di più). Tuttavia, proprio sulla base di un accurato controllo delle maggiori vendite degli ultimi 30 anni, ci sono al massimo 6 o 7 esemplari che si fanno vedere ripetutamente alle aste, spesso a distanza di pochi mesi.

Piakos: le belle pontificie in giro ci sono (basta dare un'occhiata ai cataloghi delle NAC o della Nomisma degli ultimi dieci anni), ma a prezzi spesso estremamente gonfiati (dunque i frequenti invenduti - o se volete "venduti"), tale la S.Ma.in Trastevere offerta a e6000 a Verona e poi venduta a e4900.

I tentativi di far lievitare i prezzi talvolta non riescono. Interessante il caso della rarissima piastra di Innocenzo XII con ritratto Saint-Urbain e al R. la manna:

Proposta alla NAC 44 di Novembre 2007 (ma catalogata erroneamente come la comune Mun. 17 invece di Munt. 18) stimata e2200 raggiunse il realizzo di e5000 (sicuramente a scapito di qualche collezionista che se l'avrebbe tenuta con grande amore bella e calduccia nol monetiere per anni e anni :rolleyes: ), riproposta alla Nomisma 37 di Ottobre 2008 (questa volta catalogata correttamente Munt. 18) con stima c7500 - rimasta invenduta.

Altro caso curioso: La rarissima piastra di Urbano VIII per Ferrara Munt. 240: Proposta alla NAC 35 dicembre 2006 stima e3000, venduta a e2400. Stesso esemplare riproposto alla NC 40 novembre 2008 stima e3000, venduta a e2400. ????????

E così via...

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Salute

vi faccio una domanda:

se una moneta ,ad un convegno numismatico,viene messa in vendita ad € 6.000 e poi venduta o "svenduta" a € 4.900 con ben € 1.100 di differenza in meno,che idea vi fate del venditore?Vi sembra un venditore professionale?Ci continuereste ad acquistare monete,qualora foste suoi clienti,al prezzo che vi chiede?Riporreste fiducia in lui?

--Mi interessa sapere cosa ne pensate.

-Salutoni

odjob

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Salute

vi faccio una domanda:

se una moneta ,ad un convegno numismatico,viene messa in vendita ad € 6.000 e poi venduta o "svenduta" a € 4.900 con ben € 1.100 di differenza in meno,che idea vi fate del venditore?Vi sembra un venditore professionale?Ci continuereste ad acquistare monete,qualora foste suoi clienti,al prezzo che vi chiede?Riporreste fiducia in lui?

--Mi interessa sapere cosa ne pensate.

-Salutoni

odjob

Rispondo solamente alla domanda se continuerei ad acquistare da un tale commerciante: personalmente sì, perché ho una buona idea del valore delle monete e mi sarei reso conto che i prezzi di questo commerciante non sono altro che il punto di partenza per una trattativa, ma consiglierei un collezionista meno informato di starne alla larga.

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Non entro nel merito della valutazione sulla moneta, che non sono in grado di giudicare, ma in generale uno sconto di circa il 20% sul prezzo di cartellino ci può stare. Almeno non mi stupisce, considerati anche i tempi che corrono.

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Salute

vi faccio una domanda:

se una moneta ,ad un convegno numismatico,viene messa in vendita ad € 6.000 e poi venduta o "svenduta" a € 4.900 con ben € 1.100 di differenza in meno,che idea vi fate del venditore?Vi sembra un venditore professionale?Ci continuereste ad acquistare monete,qualora foste suoi clienti,al prezzo che vi chiede?Riporreste fiducia in lui?

Ciao, trovo abbastanza naturale che ci sia una trattativa tra venditore e cliente (se non ho inteso male il post di Piakos, il cliente era già conosciuto dal venditore stesso) per raggiungere una cifra soddisfacente per entrambi.

Certo, lo sconto applicato è impressionante come cifra, ma ragionando in percentuale è lo stesso che si ha passando da una richiesta di 60 euro ad una cifra finale di 50 euro, e la cosa è consueta ai convegni...

Ciao, RCAMIL.

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Per rispondere a Odjob, si, io continuerei ad acquistare, pensando che probabilmente lui ricarica il 100% di quello che ha pagato (se riesce), per cui ci sta anche un corposo sconto. Da quella persona però non andrei a vendere la mia moneta, provbabilmente me la sottostimerebbe moltissimo.

Per tornare ai misteri delle aste, riporto questo esempio: moneta venduta alla NAC per 8000 dollari (venduta??), viene rivenduta per soli 1800 dollari + dir alla CNG l'anno dopo. la ritrovo da un commerciante a Verona dopo 2 mesi con il cartellino a 1500 euro. E' chiaramente passata di mano come controvalore a diversi commercianti (tipo i calciatori nelle società di calcio, come figurine) finché è arrivata a Verona. Chissà dove naviga adesso... Sempre meglio che una moneta risulti venduta ad un prezzo forte, altrimenti noi poveri polli iniziamo a diventare sospettosi ;) Io ormai non credo più ad una parola di quello che mi viene detto, ho una mia scala di valori mentale e a quella mi attengo.

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....

Per tornare ai misteri delle aste, riporto questo esempio: moneta venduta alla NAC per 8000 dollari (venduta??), viene rivenduta per soli 1800 dollari + dir alla CNG l'anno dopo. la ritrovo da un commerciante a Verona dopo 2 mesi con il cartellino a 1500 euro. E' chiaramente passata di mano come controvalore a diversi commercianti (tipo i calciatori nelle società di calcio, come figurine) finché è arrivata a Verona. Chissà dove naviga adesso... Sempre meglio che una moneta risulti venduta ad un prezzo forte, altrimenti noi poveri polli iniziamo a diventare sospettosi ;) Io ormai non credo più ad una parola di quello che mi viene detto, ho una mia scala di valori mentale e a quella mi attengo.

di quale moneta si tratta ?

numa numa

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