Prova in piombo da pulire

[LUCIO]

[quote name='picchio' date='31 luglio 2005, 21:04']mi permetterei di fare osservare che lo stile della figura muliebre non ha nulla a che vedere sia con le monete sia con le medaglie cui io sono a comoscenza firmate dal Cerbara. [right][post="50240"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]

Questo è invece un giudizio che sarei lieto di prendere per buono, magari solo più a mente fredda.
Il giudizio di un esperto che reputi, riflettendo con calma, che la "mano" non è quella.

Attenzione però, guarderei allo stile dell'incisione, non al soggetto; perché il soggetto credo che fosse in qualche modo "obbligato", scelto cioè a Milano dagli insorti, che ne avevano già fatto una sorta di bandiera.

[picchio]

Per toglierci ogni dubbio credo di avere modo di constatare con certezza se il Cerbara sia stata a Milano durante il periodo del Governo Provvisorio.

Per quanto riguardo lo stile e non il soggetto della raffigurazione. Nelle opere incisioni e medaglie del Cerbara (pace all'anima sua visto che il suo fantasma si aggira dal 1867 in un castello di Montepulciano dove trapassò), c'è soprattutto in quel periodo la predilizione per il particolare e per la miniatura, che nella riproduzione della figura muliebre non si notano. La figura è molto semplice e lineare, il panneggio delle vesti pure. Manca di una elaborazione nella composizione della moneta. Il campo è inesorabilmente vuoto, mentre il Cerbara quando possibile amava introdurre elementi decorativi. Non sono un critico dell'arte e mi limito a pochi riferimenti in mio possesso.

Come Lei ha notato il lavoro per la Repubblica Romana non è particolarmente eccelso ma l'aquila è ricca di particolari nel piumaggio il campo è ricco di elemanti decorativi e la qualità della composizione merita maggiormente rispetto al 5 lire, ma queste chiaramente sono opinioni personali.

Inoltre i suoi rapporti dovevano essere eccellenti con il Santo Padre se ha potuto incidere per la Repubblica e non perdere il posto !.

Infine se era così occupato nello sviluppo dei conii della Repubblica Romana, nel preparare quelli da mandare a Bologna, suoervisionare il lavoro di zecca, certamente a Roma e probabilmente a Bologna e la pochezza temporanea del Governo Provvisorio che la sua mano sia anche sul 5 lire mi è difficile da credere.
Altra cosa il Cerbara o con le sigle o per esteso fimava i suoi lavori.

I milanesi sono una brutta razza, lo dico con cognizione di causa, non si fanno insegnare in generale da nessuno, tanto meno da un romano, piuttosto affidano il lavoro malfatto ad un lavorante di zecca. In un momento così critico e finanziariamente difficile, chi avrebbe pagato le spese di soggiorno e di opera del Cerbara a Milano ? Fare un conio approvarlo e redigere gli opportuni atti e decreti porta via un sacco di tempo, ed il tempo è denaro.
In più gli spostamenti di incisori da una zecca alll'altra sono pochissimi.
Senza nulla togliere al "nostro" spirito per la verità ed investigativo nel tempo, sono propenso a credere che se fossero opera del Cerbara la cosa sarebbe già nota (Crippa si è spazzolato l'archivio più volte e davanti ad una simile notizia e scoperta ne avrebbe dato notizia ai quattro venti).