Vai al contenuto

Risposte migliori

Inviato

DE GREGE EPICURI

Volevo mostrarvi questo follis ridotto (o mezzo follis?) di Massimino 2°, da augusto (quindi: 309-313, probabilmente lo si può datare con precisione, ma non ho il RIC sotto mano).Pesa solo 3,91 g. e misura 20-21 mm; dovrebbe essere classificato come RIC 97a. Al D. IMP MAXIMINUS PF AUG.

Al R. SPQR OPTIMO PRINCIPI, e in esergo HOST T; credo sia "scarce". Al R. una insegna legionaria con aquila, fra due stendardi. Domande: si può parlare di mezzo follis, o la riduzione del peso è stata graduale e senza mutamento del numerario; oppure, come temo, non se ne sa niente?

post-4948-1243450103_thumb.jpg


Inviato (modificato)

Salve Gianfranco, il Prieur osserva la riduzione di peso che si è avuta nel tempo per motivi eonomici nella moneta definita Follis:

294-307 =10,15 gr.

307-311=6,77 gr.

311-313=5,41 gr.

313=3,84 gr.

313-318=3,38 gr.

Definito il peso del Follis in un determinato periodo la contemporanea circolazione di monete di taglio inferiore (per dimensione e peso) la definisce come mezzo Follis, un terzo di Follis, un quarto di Follis ed in più abbiamo il radiato che non piò essere che il ricordo degli Antoniniani.

Per prendere in esame Massimino II Daia il Follis del 305-306 ha un peso teorico do 10,15 gr.

Un Follis del 307-308 un altro del 308-309 ed un altro del 311 hanno un peso teorico di gr. 6,77

Il Follis del 312 peso teorico=5,41 .

Purtroppo la cosa non è così semplice perchè la variazione rispetto al valore sopra esposto a volte è notevole in relazione al tipo di Zecca, le zecche Orientali in genere hanno un peso inferiore rispetto a quelle Occidentali.

Con Costantino vengono coniate una serie di monete di taglio piccolo che vengono definite "Centennionalis"

Variazione del peso del Centennionalis nel tempo:

317/318=3,38 gr. Peso che nel 315 aveva raggiunto il Follis in Alcune zecche.

330=2,46gr.

335-336=1,69gr.

Modificato da teodato

Inviato

Due esemplari di Massimino II da Augusto della zecca di Aquileia conservati al Kunsthistorische Museum di Vienna pesano 4,17 e 4,15 grammi. Quindi con un peso molto vicino all'esemplare postato da Gpittini. Le frazioni del follis citate da Teodato sono comunque chiaramente distinguibili dai follis. Ovviamente non ci sono documenti diretti sull'inflazione a partire dalla seconda tetrarchia, ma fu un processo lungo e costante. I follis passarono gradualmente da un peso di 10-11 grammi circa della prima tetrarchia a 1,5 grammi degli ultimi follis di Costante e Costanzo II prima della riforma del 348.


Inviato

A quest punto mi viene spontaea la domanda: Dopo l'unificazione dell'impero sotto in unico imperatore (324), la situazione economica avrebbe dovuto aver avuto un netto miglioramento per la maggior facilità degli scambi commerciali, assenza di grossi spostamenti di truppe con depauperamento del territori atrraversati (requisizioni), uniformità legale ed amministrativa.

Le monete dei precedenti imperatori Follis furono ritirate e rifuse per coniare nuove monete o continuarono a circolare?

La contemporanea presenza di monete più pesanti e più leggere non portava ad una rivalutazione a favore delle più pesanti ed alla svalutazione delle più leggere?

Può quindi essere che la presenza di monetine (spiccioli) portasse ad un minor costo di alcune merci povere di prima necessità?


Inviato

I follis più pesanti sparivano dalla circolazione. Lo dimostrano i ripostigli che hanno nella stragronde maggioranza gruppi di monete omogenee. Immagino che una parte venisse tesaurizzata, vista l'abbondanza di monete pervenuteci.


Inviato

Grazie ArkaPD! tu supponi la tesaurizzazione dei Follis più pesanti, in realtà credevo che tale tipo di operazione avvenisse solo per l'oro e l'argento, una tesaurizzazione del genere presupporrebbe una parità ipotetica di valore ufficiale dei vari follis con peso diverso. Ma al di là del Follis non esistevano gli spiccioli? Certamente sono da considerarsi tali il Mezzo Follis ed il quarto di Follis ma questo quando il Follis pesava 10,17 gr.

Per il Follis di gr.6,77 il quarto di Follis corrispondeva al peso degli ultimi Follis da te citati dal peso di circa gr.1,5 sotto Costante e Costanzo II.

Una tale operazione da parte dello Stato non sarebbe stata pura follia? L'operazione avrebbe portato ad un inflazione galoppante con raggiungimento di adeguamento dei prezzi delle merci ai nuovi pesi. (quello che prima costava un Follis pesante, poi sarebbe costato 4 Follis leggeri) .

Continuo a chiedermi se in realtà non circolassero contemporaneamente i vari tipi di monete con possibilità di acquisto delle merci proporzionale al peso della moneta.


Inviato

Caro Teodato, se avessero circolato insieme, sarebbero insieme anche nei ripostigli. Non è così. A Bikic-do furono trovati 10.590 follis dell'epoca di Costantino sotterrati negli anni venti del quarto secolo. Ebbene le monete precedenti al 318 erano in tutto 22!

Per quanto riguarda l'inflazione, questa fu notevole fin dai tempi dei Severi. Lo dimostra l'editto di Diocleziano che cercò di bloccare i prezzi, senza riuscirvi nonostante pene severissime. L'unico metallo che si salvò fu l'oro che con la riforma di Costantino istituente il solido durò vari secoli a valore invariato.


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.