Vai al contenuto

Risposte migliori

Inviato

DE GREGE EPICURI

Questo denario è classificato come RRC 231/1, e dovrebbe essere del 138 a.C. Pesa 3,7 g. Il mio esemplare non è un gran che, lo ammetto, ma mi ha incuriosito: certo non il D., con la solita Bellona/Roma e la X dietro la testa. Al R. però la biga non è di cavalli, ma di capri, e trasporterebbe Giunone in persona. Legenda: C REN. Non sapevo che i capri fossero sacri a Giunone: chi è in grado di istruirmi?

post-4948-1242844761_thumb.jpg


Inviato
.... Non sapevo che i capri fossero sacri a Giunone: chi è in grado di istruirmi?

Stupendo denario, Gianfranco!

Molte sono le connessioni tra Giunone e ... capre, caproni e caprifichi ...

Te ne elenco alcune.

GIUNONE CAPROTINA – NONAE CAPROTINAE

Sono dette None Caprotine perchè in questo giorno (7 Luglio) nel Lazio le donne sacrificavano una capra a Giunone Caprotina sotto un caprifico (usando nel rituale il caustico succo lattiginoso di detto frutto).

Plutarco narra che, dopo la cacciata dei Galli, le popolazioni latine limitrofe avrebbero minacciato Roma di completa distruzione se non fossero state loro cedute in matrimonio fanciulle romane di libere condizioni. Mentre il Senato si consultava sulle decisioni da prendere, una schiava di nome Tutola o Filotide (Philotis) propose di offrire se stessa ed altre sue compagne ai nemici, dando loro da intendere d’esser donne libere. Rivestite degli abiti delle loro padrone e consegnate ai richiedenti, esse avrebbero organizzato la sera stessa nel campo nemico un baccanale durante il quale i Latini, addormentatisi in preda all’ebbrezza sarebbero stati trucidati dai Romani in agguato, richiamati da un cenno di Tutola dato dall’alto di un Caprifico.

In memoria dell’avvenimento sarebbero state istituite quelle ancillarum feriae o " festa delle serve" durante le quali in segno di riconoscenza era consentito alle serve, vestite degli abiti delle padrone, compiere insieme a loro il sacrificio di una capra a Juno Caprotina, sotto un albero di caprifico.

Comunque appare indubbia l’identificazione di questa Giunone Caprotina di Luglio, con la Giunone di Febbraio dal manto di pelle caprina e che, sotto il nome di Sospita, salvatrice, richiamerebbe il nome di Tutula, la “schiava salvatrice”.

Juno Sospita Mater Regina- Calende di Febbraio

Viene rappresentata come una dea guerriera armata di lancia e scudo lobato (ancile), ricoperta da un vello caprino (l’egida dei greci) la cui protome figurava sulla testa della Dea a guisa di singolare cappuccio: chiamata da Festo Amiculum Junonis, questa pelle di capra avrebbe posseduto virtù apotropaiche oltre che fecondatrici e fu collegata al ritualismo dei Lupercali, retaggio di antichi riti di iniziazione puberale maschile, che si celebravano alle Idi di Febbraio. ( I luperci tagliavano in strisce la pelle delle capre, e se ne cingevano nudi. Correndo sfrenatamente, colpivano con le strisce di pelle le donne, alle quali era così assicurata la fertilità [Plutarco, Romolo, 21)

Si tratta della Juno Infera Caprotina o Lanuvina importata da Lanuvium e divenuta romana insieme ai Lanuvini cui Roma concesse la cittadinanza nel 338 a.C. Promossa deità supera prende ora gli appellativi di Sospita (Salvatrice), di Mater (appartenente alla Magna Mater Cibele o Matuta) e Regina (che significa "ciò che in terra è tutto suo ) e viene venerata alle calende di Febbraio.

Un epiteto di Giunone è pure "Juno ego-fage o caprivora" ... :P

Una curiosità su Bellona: la Bellona romana presentava alcuni punti in comune con Juno Sospita: entrambe venivano rappresentate in armi.

Giunone ai romani comunque appare più simile ad Atena – la dea greca dell’egida e guerriera – che non alla greca Hera moglie di Zeus.

(Fonte: Dario Sabbatucci - La Religione di Roma antica, dal calendario festivo all’ordine cosmico)

Valeria


Inviato

Grande Valeria!!!


Inviato
Grande Valeria!!!

:silly: Grazie Meja, sei gentilissimo!

Ma credo il merito vada tutto a Voi e alle meraviglie che postate :-)

Ergo qui... Grande Gianfranco!!!!!!

Valeria


Inviato (modificato)

DE GREGE EPICURI

Grazie infinite Valeria...non mi aspettavo una simile messe di delizie storiche e mitologiche!

Modificato da gpittini

Inviato

Riagganciandomi alla bella esposizione di Medusa ed in particolare alla figura di Juno Infera Caprotina o Lanuvina, importata da Lanuvium, vorrei aggiungere che un'epigrafe rinvenuta proprio a Lanuvium (CIL, X, 6493) riporta il nome di un certo C. Reni C. f. Laetus, che forse potrebbe identificarsi con il magistrato, non altrimenti noto, che compare sul denario in oggetto.


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.