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Ho notato che queste monete soffrono di "decentratura", ossia l'impronta non è ben centrata sul tondello : la tua , per esempio, ha le famose doppie piumette visibili, ma la croce sulla corona è tranciata a metà (sul mio tallero invece è intera).

Comunque, non essendo le doppie piume elemento decisivo per riconoscere il tallero romano, per riconoscerlo mi concentro sulla leggenda e sul bordo sfuggente; sono stati questi elementi (nonché il diametro ridotto) che mi hanno consentito di classificare questa moneta che ho presentato, come conio "romano" e riconoscerla mischiata a un'altra decina di talleri diversi (credo austriaci)


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