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Risposte migliori

Inviato

Ho un dubbio, i tre Re etruschi leggendari che regnarono su Roma erano una conseguenza di una conquista o no? E' possibile che la cacciata di Tarquinio il Superbo dipenda dal fatto che i romani si erano stancati dal loro dominio? Tito Livio nei primi libri parla di un consenso popolare ma si sa che la storia antica di Roma è stata riscritta per portare lustro all'impero, è possibile che la maggior parte della sua storia antica sia quindi corrotta? Sono alla ricerca di letterature classiche sulla storia di roma me ne sapreste consigliare altri? grazie per gli innumerevoli quesiti che vi ho posto


Inviato

Ciao, la questione è molto meno drastica; innanzitutto va premesso che il numero di 7 re, appunto, sa più che altro di leggenda, poichè dalla fondazione all'avvento dell'era capitolina ciascun re avrebbe dovuto regnare mediamente per 35 anni, cosa piuttosto difficile in tempi in cui l'aspettativa media di vita per un uomo era di 40 anni. Inoltre, l'alternarsi dei gentilizi, prima romano e poi etrusco, sa tanto di artefatto.

La realtà che cela la leggenda è, in soldoni, che una parte di aristocrazia etrusca andò ad imporsi nell'oligarchia dirigente romana per un certo periodo, probabilmente grazie a possibilità economiche derivate dai commerci. Non a caso roma era dotata del vicus Tuscus, il quartiere etrusco, già allora. Se hai occasione fai una ricerca sulla leggenda dell'arrivo dei Tarquini a Roma, che comincia con l'esilio a Tarquinia del corinzio Demarato il cui figlio, Lucumone, non avendo accesso alle cariche pubbliche in Etruria, poichè straniero, se ne andò a Roma, già allora tradizionalmente più aperta e ricettiva, romanizzò il suo nome in Lucio Tarquinio e potè avere accesso alle cariche.

Cosa si legge in questa storiella? Ciò che ho scritto in precedenza, appunto, che a Roma chi aveva facoltà poteva imporsi, romano o straniero che fosse.

La cacciata del Superbo, poi, non ha contorni ben definiti. E' possibile che sia avvenuta poichè egli, che era appoggiato dai conservatori (fidenti nel ripristino della monarchia tradizionale), abbia provato a smantellare la costituzione istituita da Servio Tullio, mossa decisamente impopolare.

Roma e l'Etruria entrarono in guerra, poi, ma questa è un'altra storia...(basti pensare che Furio Camillo prese Veio (a 15 km ca. N di Roma) nel 396 a.C. e la cacciata del Superbo viene tradizionalmente posta nel I anno consolare, il 509 a.C.)

Se posso consigliarti, leggiti un bel manuale di Storia Romana usato come testo d'esame all'università. Lascia perdere misteri, romanzi, voyager e letteratura da popolino:

L. Bessone; R. Scuderi

"Manuale di Storia Romana"

Monduzzi Editore

Ciao!


Inviato

Complessi ma fondamentali per la storia della primissima Roma i volumi di Andrea Carandini. Come approccio iniziale consiglio "Roma. Il primo giorno" e l'eccellente "La sindrome occidentale". Poi a seguire gli studi più complessi i vari La nascita di Roma, Remo e Romolo e via dicendo.


Inviato
Complessi ma fondamentali per la storia della primissima Roma i volumi di Andrea Carandini. Come approccio iniziale consiglio "Roma. Il primo giorno" e l'eccellente "La sindrome occidentale". Poi a seguire gli studi più complessi i vari La nascita di Roma, Remo e Romolo e via dicendo.

Quoto, ma forse prima di letture così specifiche un bel quadro generale di storia ci vuole! ;)


Inviato

Premetto no sono uno sprovveduto, ho letto tutti i libri di Tito Livio, Svetonio vari libri moderni più altre letterature classiche che non parano della storia di roma, come Erodoto, Senofonte. La visione che avevo era cercare di risolvere un dubbio, alcuni storici dicono che Lucio Tarquinio sia in realtà venuto con la forza a Roma visto che 'Lucumone' significa Re in etrusco, e la storia è abbastanza strana che un Re Tarquino divenga il Re di Roma se non per conquista...che ne pensate?


Inviato

ciao, provo a darti una risposta sintetizzando.

La presenza di personalità etrusche a roma non è da intendersi come una vera e propria conquista da parte di una "potenza straniera". gli etruschi, per effetto della loro organizzazione in città stato, non avevano unità politica ne tantomeno militare, ogni città aveva un proprio re. La storiografia moderna non esclude però il fatto che condottieri etruschi con esercito al seguito abbiano tentato più volte di impadronirsi dell'urbe con la forza. L'unico caso, ricordato, di azione militare etrusca verso roma, sono le vicende di porsenna, colui che intervenne in aiuto a Tarquinio il superbo nella fase di transizione verso la repubblica. le vicende di questo personaggio sono molto cotroverse, la moggior parte degli storici ritiene che Porsenna controllò effettivamente Roma per un certo periodo di tempo.

Tarquinio prisco, che non era etrusco "purosangue" realizza a Roma ciò che non avrebbe potuto realizzare a Tarquinia nonostante la sua famiglia fosse una delle più facoltose della città stato, fare carriera politica. Per fare ciò non ebbe bisogno delle armi, ma seppe "sfruttare" la nota generosità che Roma aveva nell'accogliere lo straniero. Inutile sottolineare le immense ricchezze che una città in ascesa economica e militare poteva offrire. Bisogna anche ricordare che nella fase arcaica ci fu una corposa mobilità di uomini e forze e che le vicende di Tarquinio, secondo me, si inseriscono in quest'ottica. Le cronache, escludendo le parti intrise di leggenda (che trovo molto belle :) ), parlano di Tarquinio come di un eccellente comunicatore e oratore che seppe imporsi ed entrare nelle grazie di anco marzio e che ne fu il successore con largo consenso popolare; in suo favore giocò anche il fatto che fu presentato come il figlio di anco marzio.

Ti ho fatto una estrema sintesi, poi ogni punto andrebbe approfondito considerando i testi classici, le evidenze epigrafiche e quelle archeologiche se presenti. Il periodo monarchico secondo me è il più difficile da trattare, cmq mi hai fatto venire voglia di approfondire il tema...se riesco a beccare la prof. di storia romana le chiedo dei testi specifici sull'argomento.

Se ti interessano le letture classiche, leggi la storia di roma di Polibio e di Dionigi di Alicarnasso se non le hai ancora lette.

saluti


Inviato

Ti ringrazio di cuore Catilina, Polibio e Dionigi di Alicarnasso mi mancano seguiro il tuo consiglio e li prenderò! Se riesci ad approfondire mi fai un immenso piacere. Ricordo molto bene la storia di Porsenna ma non credevo che aveva appoggiato il Lucumone Tarquinio a salire al trono lo ricordavo più come nemico di Roma...aspetto tue notizie


Inviato
e la storia è abbastanza strana che un Re Tarquino divenga il Re di Roma se non per conquista...che ne pensate?

Non necessariamente un re straniero si imponeva su un altro popolo con guerre di conquista...la storia di Roma, poi, è piena di episodi in cui attraverso la diplomazia di corte, le congiure..venivano posti sul trono di stati satellite re vassalli fedeli a Roma..ed appunto, in realtà dinamiche come quella dell'Urbe, caratterizzata da una marcata apertura e tolleranza, non sorprende che per alcuni periodi la classe dirigente fosse rappresentata da esponenti Etruschi, membri di una consolidata e capace oligarchia che già da alcuni secoli poneva l'Etruria in posizione di spicco (culturale ed economica) nell'Italia preromana e che riusciva ad allungare la sua longa manus d'influenza anche ai regni circostanti...

Non dimentichiamoci, poi, che l'Etruria rappresentò da sempre un punto di riferimento per Roma (in particolare nell'arte, basti vedere le similitudini in epoca arcaica - non a caso l'erezione del tempio dedicato alla Triade Capitolina fu diretta da maestranze etrusche) e che, anche secoli dopo il declino della potenza etrusca conseguente alle pesanti sconfitte navali della stessa, era buona norma per i patrizi romani mandare i figli a studiare in Etruria (ancora in età Augustea).

Ribadisco, quindi, che il rapporto tra i due popoli, fino alle guerre aperte del IV sec. a.C. fu molto stretto e compenetrato di quanto si pensi.

E, se posso permettermi, attenzione a riporre cieca fiducia nelle fonti, gli autori antichi erano (come molti lo sono ancora oggi), influenzati dal contesto politico coevo, sicchè è opportuno operare una profonda critica delle stesse, attraverso il confronto tra le varie "campane"..ma quello è il lavoro dei filologi...


Inviato
E, se posso permettermi, attenzione a riporre cieca fiducia nelle fonti, gli autori antichi erano (come molti lo sono ancora oggi), influenzati dal contesto politico coevo, sicchè è opportuno operare una profonda critica delle stesse, attraverso il confronto tra le varie "campane"..ma quello è il lavoro dei filologi...

Quoto in pieno. Questo è un punto che non bisogna mai dimenticare

saluti


Inviato

La cultura etrusca per i romani doveva essere come per noi l'inglese. Ricordo che dopo la discesa dei galli su Roma e l'inseguimento di Camillo i romani se ne volevano andare a vivere a Veio ma solo la costanza e il credo nelle tradizioni li ha fatti desistere. La fortuna di Roma era che gli etruschi non fossero compatti altrimenti non avrebbero mai conquistato Veio, Preneste e le altre vicine spingendosi in un primo momento verso la zona della costa e poi verso Nord. Gli etruschi politicamente sono sempre stati spezzati a metà perchè come dice giustamente Alabardato era una nuova città fiorente ricche di opportunità dove potevano evolversi. I testi antichi sono corrotti dalla storia del tempo è per questo che servirebbe un buon testo antico critico del tempo alla Svetonio così si capirebbe la vera storia di Roma antica


Inviato

Salve, ma la Storia la scrive sempre chi vince,,,,,,,,,,,

i primi Imperatori consultavano ancora gli antichi libri Etruschi

dell'aruspicina......è avevano a corte indovini che si rifacevano

alle antiche tecniche dei Rasenna.......

gli Etruschi non erano guerrafondai ma si godevano la vita.....

gli piaceva il bello...musica ,scultura, pittura.......vedi EUFRONIO

tutti i suoi vasi sono stati trovati in Etruria......

certo Tagete il vecchio con il volto di bambino... sbucò da un solco mentre un contadino arava

insegnò Loro..

la scrittura tardivamene...non ci sono parvenuti testi diretti sulle loro gesta,

solo il cippo di perugia, la tegola di capua,il liber linteus della mummia di zagabria.....

che sono solo trascrizioni di riti religiosi che questo antico popolo compiva.......

x citare le epigrafie più lunghe, certo se ci fossero stati scritti...leggeremmo

da fonte etrusca...che Roma se non soggiogata..fu al principio dell'URBE.......

controllata dagli Etruschi......

un saluto

legio


Inviato

E' un vero peccato che non ci sia pervenuta l'opera storica di Claudio (il quarto imp di Roma). Di origini etrusche per parte di madre, raccolse moltissime informazioni documentali sugli etruschi che riunì in un'opera definita imponente dagli autori contemporanei. Quest'opera fu composta prima di diventare inaspettatamente imperatore, quando era considerato lo stupido della corte (forse perché lievemente handicappato) e si potè dedicare allo studio della storia.


Inviato

ce ne fossero di andicappati come lui!


Inviato

Il più handicappato degli imperatori romani era un genio rispetto ai cialtroni che reggono le sorti dello stesso territorio 2000 anni dopo...


Inviato
Il più handicappato degli imperatori romani era un genio rispetto ai cialtroni che reggono le sorti dello stesso territorio 2000 anni dopo...

questa è bellissima e mi associo :D :D


Inviato

Quelli che reggono le sorti del territorio, non sono gli stessi che vediamo nei teatrini della politica. Se ne stanno dietro le quinte e controllano la situazione. Si può dire che la storia si ripete. Gli Etruschi non sono scomparsi da un giorno all'altro. Si sono mimetizzati e hanno continuato a governare. B)

Awards

Inviato

DE GREGE EPICURI

Non ho al mio attivo tutte le letture di chi mi ha preceduto; comunque, visto il problema che hai posto, ti segnalo anche: "La lotta politica nel mondo antico", di M.Attilio Levi (è del 1955, ma ristampato da Mondadori), che ho trovato molto interessante; parla forse più diffusamente dei Greci, ma anche della storia romana, specie repubblicana.


Inviato

Salve, gli etruschi

più che "mimetizzati" direi si sono Romanizzati

nel senso buono del termine.........

con vantaggi per sia per gli uni che per gli altri.......

P.S. nel post precedente sono incorso in un errore

il cippo di perugia non riporta ..rituali religiosi

ma bensì una spartizione di appezzamenti di terreno

..fra due famiglie per la

costruzione di tombe.....me ne scuso.

un saluto

legio


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