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IGNORED

Un dollaro di Pace


petronius arbiter

Risposte migliori

Il lavoro è affidato a George T. Morgan, all'epoca incisore capo a Philadelphia, ma il risultato non convince.

Assolutamente! :) Qui sono le parole di Walter Breen, in sua enciclopedia completa degli Stati Uniti e le monete coloniali, riferenti il 1966 lavoro di Don Taxay, un altro numismatist americano ben noto:

“Purtroppo, l'approvazione per il disegno deve venire dalle prime prove, non produzione conia. Il posteriori (principalmente impressionante sotto a pressione ridotta per minimizzare inatteso rottura veloce del dado) erano deboli e vaghi nei centri. Morgan, di cui il proprio disegno si era sostituito, ha abbassato il rilievo sulla placcatura elettrolitica modello--dal martellarla con un bordo piano!„ :blink:

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Il lavoro è affidato a George T. Morgan, all'epoca incisore capo a Philadelphia, ma il risultato non convince.

Absolutely right! :) Here are the words of Walter Breen, in his Complete Encyclopedia of U.S. and Colonial Coins, referencing the 1966 work of Don Taxay, another well-known American numismatist:

“Unfortunately, approval for the design must have come from the first proofs, not production coins. The latter (mostly struck under reduced pressure to minimize unexpectedly rapid die breakage) were weak and vague in centers. Morgan, whose own design had been superseded, lowered the relief on the electroplate model—by hammering it with a flat board!” :blink:

Modificato da villa66
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1923 - 1928

Dopo le critiche negative sulla spada spezzata e le difficoltà tecniche incontrate nella produzione del dollaro high relief, l'entusiasmo per il Peace Dollar all'interno della zecca era evaporato, e qualcuno incominciava a pensare che sarebbe stato meglio accontentarsi dei pezzi già coniati e dedicarsi a qualcosa di diverso.

Ma naturalmente non era possibile, si dovevano riconiare tanti Silver Dollars quanti ne erano stati fusi a seguito del Pittman Act, circa 270.000.000 di pezzi.

Così la produzione va avanti, anche se si sa già che buona parte dei dollari non saranno mai utilizzati: una nota della Commission of Fine Arts del 1926 precisa che i Peace Dollars sono entrati a malapena in circolazione negli stati del nordest, dove il rapido ricambio dei biglietti cartacei danneggiati tiene la circolazione degli stessi entro limiti di qualità accettabili, mentre nel resto degli Stati Uniti la richiesta è alta e costante.

Comunque, quando, nel 1936, si tireranno le somme al termine della coniazione dei Silver Dollars, risulteranno ancora giacenti nei forzieri della zecca 154.800 esemplari del 1921 high relief unitamente a 150.000.000 di pezzi vari, tra Morgan e Peace.

Dei dollari coniati tra il 1923 e il 1928 sono di alta qualità quelli usciti dalla zecca di Philadelphia nel 1923 e 1926 (due tra le annate più comuni) e, in generale, tutti quelli coniati a Denver, mentre la produzione di San Francisco risulta più approssimativa, forse nella consapevolezza che queste monete non sarebbero mai entrate in circolazione.

Quanto alla rarità, si tratta in genere di monete comuni, con l'eccezione dei dollari di Philadelphia del 1928, coniati in poco più di 360.000 esemplari, in una sola settimana, dal 13 al 20 aprile: in questo giorno escono dalla zecca gli ultimi esemplari di Peace Dollar riconiati in base al Pittman Act.

Nella foto, ancora dalla mia collezione, il dollaro 1923-P.

petronius :)

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Non è come bene-impressionante come il vostro, petronius :), ma invierò un'immagine del mio proprio dollaro 1923 di pace, che ho comprato avvist-unseen per posta nei giorni prima del Internet:

post-12167-1240724114_thumb.jpg post-12167-1240724129_thumb.jpg

Invio questa particolare 1923 pace per tre motivi:

1) Per illustrare il fenomeno ampiamente citato come “punti del latte,„ qui visibile sui campi obverse della moneta, alla sinestra di libertà. Questi “punti del latte„ sono un'afflizione comune di mint-state dollari di pace e si credono per iniziare durante il processo di produzione.

2) Visibile sull'inverso è una vasta fascia di luce dalla parte superiore alla parte inferiore. Inclinando questa moneta ad un modo di rotazione, sotto un luminoso luce--perché è uncirculated--causerà questa fascia di luce “al cartwheel,„ cioè all'atto come gli spokes di una rotella. “Cartwheeling„ è un senso rapido di prova se una moneta è uncirculated, e--come noi ha toccato sopra nella conversazione circa Morgan dollaro--ha un significato oltre al nickname del dollaro d'argento del “cartwheel.„

3) La data. Il 1923 comune è stato confuso più di una volta per i 1928 limitati. E naturalmente la differenza nel valore fra le due marche la confusione una fonte possibile del profitto, in modo da la somiglianza naturale fra i due a volte “è stata aumentata artificialmente„ meno dallo scrupulous. Non prende molto, relativamente parlando, all'inizio con un 1923 ed all'estremità in su con un “1928.„

Il senso più usuale contraffare un dollaro 1928 di pace :angry:, tuttavia, è cominciare con un 1928s….

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It isn’t as well-struck as yours, petronius :), but I’ll post a picture of my own 1923 Peace dollar, which I bought sight-unseen by mail in the days before the Internet:

post-12167-1240724114_thumb.jpg post-12167-1240724129_thumb.jpg

I post this particular 1923 Peace for three reasons:

1) To illustrate the phenomenon widely referred to as “milk spots,” here visible on the coin’s obverse fields, to the left of Liberty. These “milk spots” are a common affliction of mint-state Peace dollars, and are believed to originate during the production process.

2) Visible on the reverse is a broad band of light from top to bottom. Tilting this coin in a rotating fashion, under a bright light—because it is uncirculated—will cause this band of light to “cartwheel,” that is, to act like the spokes of a wheel. “Cartwheeling” is a quick way of testing whether a coin is uncirculated, and—as we touched on in the conversation about Morgan dollars—has a meaning apart from the silver dollar’s nickname of “cartwheel.”

3) The date. The common 1923 has been confused for the scarce 1928 more than once. And of course the difference in value between the two makes the confusion a possible source of profit, so the natural similarity between the two has sometimes been “artificially enhanced” by the less scrupulous. It doesn’t take much, relatively speaking, to start with a 1923 and end up with a “1928.”

The more usual way to counterfeit a 1928 Peace dollar :angry:, however, is to start with a 1928s....

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Qui è un 1928s dollaro di pace da San Francisco, questa la varietà con il piccolo mintmark (visibile, naturalmente, a parte di sinistra d'inversione, vicino alla coda dell'aquila):

post-12167-1240724705_thumb.jpg post-12167-1240724719_thumb.jpg

La menta de San Francisco stava cambiando il formato del relativo mintmark che l'anno, in modo da dollari di pace qualche 1928s viene con un più grande “S.„

La piccola varietà di mintmark, grande mintmark varietà--che cosa uno non desidera essere interferito con è nessun mintmark varietà! Nel corso degli anni, i lotti dei dollari di pace 1928s hanno avuti loro mintmarks hanno rimosso in modo da potrebbero passare come Filadelfia-menta “1928.„ :angry:

La serie del dollaro di pace soffre pochissimo dalle falsificazioni, particolarmente una volta confrontata alla serie del Morgan. Il 1928 limitato ed il dollaro di pace del condizione-rarity 1934s sono i due obiettivi più probabili di gran lunga. (Poichè il buonsenso suggerirebbe, il 1934s è simulato spesso occorrendo un 1934 genuino ed aggiungendo uno “S.„ :angry:)

:) v.

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Here’s a 1928s Peace dollar from San Francisco, this the variety with the small mintmark (visible, of course, at reverse left, near the eagle’s tail):

post-12167-1240724705_thumb.jpg post-12167-1240724719_thumb.jpg

The San Francisco Mint was changing the size of its mintmark that year, so some 1928s Peace dollars come with a larger “S.”

Small mintmark variety, large mintmark variety—what one doesn’t want to be caught with is the no mintmark variety! Over the years, lots of 1928s Peace dollars have had their mintmarks removed so they could pass as a Philadelphia-mint “1928.” :angry:

The Peace dollar series suffers very little from counterfeits, especially when compared to the Morgan series. The scarce 1928, and the condition-rarity 1934s Peace dollar are the two likeliest targets by far. (As common sense would suggest, the 1934s is often faked by taking a genuine 1934 and adding an “S.” :angry:)

:) v.

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The Peace dollar series suffers very little from counterfeits, especially when compared to the Morgan series. The scarce 1928, and the condition-rarity 1934s Peace dollar are the two likeliest targets by far.

Villa ci dice una cosa molto interessante: sono ben poche le contraffazioni del Peace Dollar, una volta tanto, come collezionisti, possiamo fare (quasi :rolleyes:) in tranquillità i nostri acquisti.

La coniazione dei dollari d'argento, interrotta nel 1928 dopo aver raggiunto il contingente di monete già fuse per il Pittman Act, riprenderà nel biennio 1934-35....ma di questo parlerò più avanti, ora consentitemi una digressione storico-musicale, prima di lasciare i "ruggenti Anni Venti" ;)

L'età del jazz

Schematizzando si può dire che il jazz (all'inizio jass) prese forma in una vasta zona che ha il suo centro nella bassa valle del Mississippi, ed ebbe per un certo periodo il suo punto focale in New Orleans.

La musica così formata, inizia un rapido processo evolutivo lasciandosi alle spalle i suoi caratteri folkloristici e popolari per divenire, ad opera di professionisti, musica d'arte o d'intrattenimento.

Nel clima euforico generato dalla vittoria nella Prima Guerra Mondiale e dalla positiva situazione economica, il jazz conosce la sua prima, grande stagione, tra l'inizio degli anni Venti e la crisi del '29.

Gli anni del volo di Lindbergh, delle flappers, le ragazze coi capelli a la garçonne che ballavano il charleston, delle sparatorie fra gangs rivali, quando tutti portavano nella tasca posteriore dei calzoni una fiaschetta piatta piena di whisky o gin di pessima qualità, furono l'apogeo della "jazz age", raccontata da Francis Scott Fitzgerald in tanti romanzi e racconti e, soprattutto, ne Il grande Gatsby.

Alle feste date dal grande Gatsby, però, i veri musicisti di jazz non c'erano.

I migliori, i neri giunti dal Sud nelle grandi città dell'Est, li trovavi nel South Side di Chicago e nei locali di Harlem, o giravano con le loro orchestre nelle centinaia di sale da ballo sparse nelle cittadine del Midwest e della East Coast....ma il jazz era venuto di moda :)

A lanciare questa moda, presso il genere di persone che frequentavano le feste di Gatsby, contribuì sicuramente un musicista bianco, Paul Whiteman, direttore d'orchestra, che si proponeva di ripulire dalla primitiva rozzezza la musica popolare afro-americana (che allora non si chiamava ancora così) dandole una dignità pari alla musica classica di derivazione europea.

Il 24 febbraio 1924, alla Aeolian Hall di New York, l'orchestra di Whiteman eseguì per la prima volta quello che ancora oggi è considerato il capolavoro del cosiddetto "jazz sinfonico", la Rhapsody in Blue di George Gershwin.

La serata ebbe un successo travolgente e se da un lato contribuì a rendere accettabile la parola jazz, che almeno per un certo periodo e in certi ambienti perse la sua connotazione di musica da bordello, rozza e corrotta, favorendo anche i veri musicisti di jazz, dall'altro lato radicò in milioni di persone un’idea sbagliata del jazz, che finì per essere identificato in una dolce musica da ballo, vagamente "negroide" di cui Gershwin e Whiteman erano considerati i re.

Ma i veri re erano altri, dal leggendario King Oliver a Louis Armstrong, che nell'orchestra di Oliver iniziò la sua carriera per poi spiccare il volo verso le vette assolute della musica, a Bix Beiderbecke, l'unico trombettista bianco in grado di competere con i neri, a Duke Ellington, che proprio a metà degli anni Venti inizia la sua ascesa come direttore d'orchestra.

Fu un'epoca all'apparenza folle e spensierata, ma nella quale già incubavano i germi che avrebbero portato alla catastrofe della Seconda Guerra Mondiale, e che finì, bruscamente, con la grande crisi del 1929 :(

petronius :)

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Alcuni anni dopo, nel ricordare l'epoca che lo aveva visto tra i protagonisti, Francis Scott Fitzgerald scriveva (da The Crack Up, ed. italiana L'età del jazz):

".....Adesso ancora una volta la cintura è stretta e l'orrore ci afferra nel ricordare la nostra gioventù sciupata. Ma a volte uno spettrale rullo percorre i tamburi, un sussurro asmatico agita i tromboni, e mi risospingono nel 1925, quando bevevamo alcool metilico e ogni giorno e in ogni modo miglioravamo sempre, e c'era stato un primo abortivo accorciarsi delle gonne, e le ragazze sembravano tutte uguali in abiti a maglia…e tutto sembrava roseo e romantico a noi che eravamo giovani allora, perché noi non sentiremo più con tutta l'intensità di allora...."

Per i neri c'erano meno motivi di rimpianto, ma anche per loro gli anni della crisi furono peggiori dei tempi, pur difficili, che li avevano visti migrare dalle campagne alle città per dare il via, senza neppure immaginarlo, all' "età del jazz"....non quella, comunque, a cui pensava Fitzgerald :rolleyes:

A me piace ricordare quegli anni soprattutto attraverso la musica....fra le tante scelte possibili, un capolavoro di Louis Armstrong, Potato Head Blues :D

http://www.dada.it/cgi-bin/sn_media/audio/...8618&m=play

Nell'elenco delle "dieci cose per le quali vale la pena vivere" :) (Woody Allen - Manhattan - 1979)

petronius B)

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E infine, per riallacciare il jazz alla numismatica, l'ultimo nato della US Mint, il quarter dollar del Distretto di Columbia che commemora il "Duca" Ellington ;)

petronius :)

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Alberini realmente superb, petronius :). Divertimento ed efficace a mettere una certa vita nei nostri dollari di pace. Ha gradito la musica! :D

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Really superb posts, petronius :). Fun, and effective at putting some life into our Peace dollars. Liked the music! :D

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Really superb posts, petronius :). Fun, and effective at putting some life into our Peace dollars. Liked the music! :D

Thanks :blush:.....anch'io sono convinto che raccontare gli eventi storici e sociali che hanno accompagnato le nostre monete contribuisca a renderle molto più vive e interessanti :)

La coniazione dei dollari d'argento, interrotta nel 1928.....riprenderà nel biennio 1934-35

Il motivo della ripresa della coniazione dei dollari d'argento nel 1934 e 1935, monete che non avevano un uso commerciale e non erano richieste dal mercato, va ricercato nel tentativo dell'amministrazione Roosevelt di tirare il paese fuori dalla depressione (rilasciare una grande quantità di monete d'argento dalla Federal Reserve alle banche avrebbe dato all'uomo della strada l'impressione di una ritrovata prosperità), nonché in una più attenta partecipazione politica agli interessi degli stati dell’Ovest nei quali si estraeva l'argento.

Dalla Prima Guerra Mondiale al 1934 il prezzo dell'argento, dopo un'impennata dovuta al conflitto, aveva conosciuto un lungo declino.

L'incremento di prezzo, durante e immediatamente dopo la guerra, era stato causato dal fatto che i paesi europei acquistavano un'infinità di materie prime dalla Cina e dall'India, mercati che di buon grado accettavano in pagamento monete d'argento.

Nel 1919 il prezzo del metallo era talmente alto da mettere in discussione il suo uso nella coniazione delle monete, e il Dipartimento del Tesoro cercava in tutti i modi di impedire l'esportazione dei dollari d'argento.

Il Congresso avanzò proposte per ridurre il contenuto di fino nelle monete, o per eliminare del tutto l'argento.

Nel marzo 1920, la Gran Bretagna si rende conto che il valore del metallo contenuto nelle sue monete eccede del 30% il facciale; per fermare gli speculatori, che trovavano più conveniente fondere le monete d'argento che spenderle, la percentuale di fino viene ridotta da .925 a .500.

Il prezzo dell'argento inizia a calare nel 1921, quando diversi paesi (alla fine saranno in 32) seguono l'esempio della Gran Bretagna.

Senza una regola internazionale sull'uso dell'argento nella monetazione, e con la fine del Pittman Act, il prezzo dell'argento scende da 1.019 $ l'oncia nel 1920 a 0.631 $ nel 1921, ma è solo l'inizio.

Nel 1929 il prezzo di un'oncia d'argento è 0.529 $, nel 1930 0.382 $ e scende ancora: 0.287 $ nel 1931 e 0.279 $ nel 1932 quando, in dicembre, viene raggiunto il minimo storico, 0.245 $ per oncia.

A quel punto un Peace Dollar vale meno di 19 cents d'argento..... <_<

Continua..... :rolleyes:

petronius B)

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Continua..... :rolleyes:

....anche se un pò a rilento :rolleyes:

Nel 1929 il prezzo di un'oncia d'argento è 0.529 $, nel 1930 0.382 $ e scende ancora: 0.287 $ nel 1931 e 0.279 $ nel 1932 quando, in dicembre, viene raggiunto il minimo storico, 0.245 $ per oncia.

A questi livelli di prezzo, poche miniere d'argento potevano ancora operare con profitto e il costo di estrazione del minerale diventava proibitivo.

Verso la fine del 1933 l'economia americana sembra rispondere lentamente agli stimoli dell'amministrazione Roosevelt; l'azione del governo per rimuovere l'oro dalla circolazione commerciale, unita all'emissione di 3 miliardi di dollari in banconote, porta a un incremento significativo delle riserve monetarie ed aggiunge flessibilità alla politica della Federal Reserve.

Negli stati del West le miniere d'argento e di rame vedono la possibilità di migliorare la loro situazione finanziaria e, allo stesso tempo, di sostenere la ripresa economica e incrementare le riserve monetarie. Alcune compagnie, come la Pedley-Ryan Investments Company di Denver, iniziano a produrre gettoni da un’oncia d'argento, datati 1933, per venderli ai piccoli investitori.

http://www.so-calleddollars.com/

Il primo a proporre un aiuto statale ai produttori d'argento è il senatore del Nevada Key Pittman (vi ricorda qualcosa? :unsure:) il quale presenta un emendamento, noto come The Thomas Amendment, che permette al governo di comprare argento di nuova estrazione.

Sotto la spinta di Pittman e di altri rappresentanti degli interessi delle compagnie argentifere, il presidente Roosevelt, il 21 dicembre 1933, emette un decreto esecutivo basato sul Thomas Amendment che impegna il governo a comprare tutta la produzione nazionale d'argento al prezzo di 0.6465 $ per oncia troy (31,1035 grammi).

Un prezzo più che generoso, visto che quello corrente di mercato era di circa 0.41 $ per oncia... :D

petronius B)

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  • 1 mese dopo...

Ringraziamenti, petronius :), per le buone informazioni sulle interlinee d'argento di Pedley-Ryan. Mai le avevo viste o non sentito parlare, ma ora, se uno attraversa mai il mio percorso, conoscerò qualcosa circa che cosa sto vedendo.

Ed ora, continuare con la breve rinascita 1934-1935 del dollaro di pace, qui è un'altra funzione della Thomas Amendment[/i] già accennata dal petronius….

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Thanks, petronius :), for the good information on the Pedley-Ryan silver slugs. I had never seen or heard of them, but now, if one ever crosses my path, I’ll know something about what I’m seeing.

And now, continuing with the brief 1934-1935 revival of the Peace dollar, here is another aspect of the Thomas Amendment already mentioned by petronius....

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Come già accennato, la depressione grande che ha cominciato con l'arresto di mercato azionario di 1929 ha condotto vari gli acquisti d'argento dal governo federale progettato per aiutare entrambi l'economia generalmente, ed ai produttori d'argento in particolare. Questi acquisti hanno condotto, a loro volta, ai dollari di pace di 1934 e 1935.

Una di queste misure legislative era la “Thomas Amendment” del alla Legge Agricola di Registrazione del 12 maggio 1933, che, secondo l'enciclopedia completa del Walter Breen degli Stati Uniti e le monete coloniali, “… hanno autorizzato il governo per accettare l'argento sui clienti di debito di guerra a 50 cents per l'oncia, il totale per non eccedere $200 milioni; i certificati d'argento… dovevano pubblicarsi contro gli importi pagati dentro ed il lingotto doveva essere coniato nei dollari d'argento e nelle denominazioni più basse.„

Debiti di guerra <_< . Tutti questi anni più successivamente, è quasi impossible da apprezzare quanto importante un oggetto “debiti di guerra„ era all'opinione pubblica americana, e per quanto tempo. Per guadagnare un piccolo comprensione dell'oggetto, dobbiamo rinviare per un momento a 1921, anno dell'inizio del dollaro di pace:

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Ho cropped la foto in modo da mantenere il riferimento (alla destra superiore) al nostro amico anziano, alla Legge del Pittman, ed a quel numero magico (259M) che tutti potete ricordarti di dalla nostra discussione più iniziale circa il Morgan. :D

Qui, spero, sono un'immagine più utile….

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As already mentioned, the Great Depression that began with the Stock Market Crash of 1929 led to several silver purchases by the federal government intended to help both the economy in general, and the silver producers in particular. These purchases led, in turn, to the Peace dollars of 1934 and 1935.

One of these legislative measures was the “Thomas Amendment” to the Agricultural Adjustment Act of May 12, 1933, which, according to Walter Breen’s Complete Encyclopedia of U.S. and Colonial Coins, “ ...empowered the government to accept silver on war debt accounts at 50 cents per ounce, the total not to exceed $200 million; silver certificates...were to be issued against the amounts paid in, and the bullion was to be coined into silver dollars and lower denominations.”

War debts <_< . All these years later, it’s almost impossible to appreciate how important a subject “war debts” was to American public opinion, and for how long. To gain a little understanding of the subject, we have to return for a moment to 1921, year of the Peace dollar’s beginning:

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I cropped the photo so as to keep the reference (at upper right) to our old friend, The Pittman Act, and that magic number (259M) you all may remember from our earlier discussion about the Morgan. :D

Here, I hope, is a more useful image....

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Debiti di guerra <_<. Qui è la tabella, ancora:

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Questi sono i clienti su cui la Thomas Amendment ha offerto di accettare nelle once di argento a 50 cents ciascuno di pagamento. (E poichè il petronius ;) ha indicato, dato allora il prezzo di argento, era un generoso offer--tranne, naturalmente, quello l'economia mondiale era in un macello al tempo.)

Qui è 75 anni più tardi e le politiche di esso sono facili da vedere: il tasso di affare del rimborso stava offrendo ad un'Europa che già era stata alleviata della necessità immediata di rimborsare i “debiti di guerra„ dalla moratoria del Hoover del giugno 1931….tutti i soldi erano migliori non ne di!

Debiti di guerra. Quasi rompe il cuore per pensare quanto ordinatamente le cose così quasi completamente risolte, ma non. (gli Stati Uniti annulla debiti dei relativi alleati', gli alleati perdonano ai tedeschi i loro reparations, i tedeschi bene e soltanto, gli Stati Uniti è andato append--ma quello è giusto, perché gli Stati Uniti scaturisca economicamente durante la guerra, comparativamente.) O forse le cose infine hanno risolto dopo tutto-- che Marshall Programma di 1948 certamente deve mólto alle lezioni imparate dal debacle di “debiti di guerra„ di WWI e dopo.

E dopo. I “debiti di guerra„ di WWI erano ancora un soggetto in tensione nei mid-1960s americani (circa il tempo il dollaro di pace era circolazione partente, circa il periodo dei 50Th anniversari di WWI e--non coincidente--circa il tempo che la Francia era NATO partente). E bene nel `70s, per esempio, io può ricordarsi della Finlandia ancora che lauded nella conversazione comune come “l'unico paese che li ha pagati mai indietro.„ (Ma il periodo, del corso, prende la cura di tutto. Con le persone che hanno vissuto esso, l'emissione dei “debiti di guerra di WWI„ infine si è sbiadita via.)

Mólto stava accadendo nel mondo in 1934 e in ’35, e uno sguardo ai dollari di pace di quegli anni non può aiutare ma denominare alcuni di quegli eventi a occuparsi di. Non so, infatti, se dei “debiti di guerra„ sono stati pagati mai in argento (a 50 cents l'oncia) ed allora realmente coniato in 1934 e ' 35 dollari di pace. Ma è facile affinchè me pensi che il non pagato (e unforgiven) i ”debiti di guerra„ contribuiti per rendere quegli anni più pericolosi.

:) v.

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War debts <_<. Here’s the table, again:

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These are the accounts upon which the Thomas Amendment offered to accept in payment ounces of silver at 50 cents each. (And as petronius ;) has indicated, given the price of silver at the time, it was a generous offer—except, of course, that the world economy was in a shambles at the time.)

Here it is 75 years later and the politics of it are easy to see: the bargain rate of repayment was being offered to a Europe that had already been relieved of the immediate need to repay the “war debts” by the Hoover Moratorium of June, 1931....any money was better than none!

War debts. It almost breaks the heart to think how neatly things so very nearly worked out, but didn’t. (The U.S. cancels its Allies’ debts, the Allies forgive the Germans their reparations, the Germans do well, and only the U.S. is left hanging—but that’s okay, because the U.S. did well economically during the war, comparatively.) Or maybe things did finally work out after all—the Marshall Plan of 1948 surely owes a lot to the lessons learned from the “war debts” debacle of WWI and after.

And after. The “war debts” of WWI were still a live topic in the American mid-1960s (about the time the Peace dollar was departing circulation, about the time of the 50th anniversaries of WWI, and—not coincidentally—about the time that France was departing NATO). And well into the ‘70s, for instance, I can remember Finland still being lauded in common conversation as “the only country that ever paid us back.” (But time, of course, takes care of everything. Along with the persons who lived it, the issue of “WWI war debts” has at last faded away.)

A lot was happening in the world in 1934 and ’35, and a look at the Peace dollars of those years can’t help but call some of those events to mind. I don’t know, in fact, whether any “war debts” were ever paid in silver (at 50 cents the ounce), and then actually coined into 1934 and ’35 Peace dollars. But it is easy for me to think that the unpaid (and unforgiven) “war debts” helped make those years more dangerous.

:) v.

Modificato da villa66
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  • 1 mese dopo...
Non so, infatti, se dei “debiti di guerra„ sono stati pagati mai in argento (a 50 cents l'oncia) ed allora realmente coniato in 1934 e ' 35 dollari di pace.

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I don’t know, in fact, whether any “war debts” were ever paid in silver (at 50 cents the ounce), and then actually coined into 1934 and ’35 Peace dollars.

Stavo passando in rassegna attraverso una copia di seconda mano di un libro scritto da Arthur Nussbaum in 1957, Una Storia del Dollaro, quando un passaggio ha saltato me che spoke direttamente a quel punto: “Fra le alimentazioni relativamente secondarie usate vicino [FDR sotto la del Thomas Amendment di `33], potremmo accennare un'autorizzazione accettare i pagamenti in argento dai governi stranieri per un periodo di sei mesi; il tasso era di essere di nient'altro di 50 cents un l'oncia, mentre il prezzo di mercato era di circa 36 cents. Il Presidente ha scelto il tasso dei 50 cents. Il beneficiario principale era l'Inghilterra, che quindi ha ricevuto un certo easement del suo debito di guerra, ma l'Italia del Mussolini inoltre gli ha raccolto un certo vantaggio.„

Da dove quell'argento potrebbe venire è un'altra domanda, ma forse sembra possibile--e il divertimento pensa- -that che alcuni dei dollari 1934 e 1935 di pace potrebbero essere colpiti da argento recuperato dal vecchio scudi italiano.

Il collegamento italiano del dollaro di pace è così forte comunque, sembra appena adattare.

:) v.

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Non so, infatti, se dei “debiti di guerra„ sono stati pagati mai in argento (a 50 cents l'oncia) ed allora realmente coniato in 1934 e ' 35 dollari di pace.

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I don’t know, in fact, whether any “war debts” were ever paid in silver (at 50 cents the ounce), and then actually coined into 1934 and ’35 Peace dollars.

I was browsing through a secondhand copy of a book written by Arthur Nussbaum in 1957, A History of the Dollar, when a passage jumped out at me that spoke directly to that point: “Among the relatively minor powers used by [FDR under the Thomas Amendment of ‘33], we might mention an authorization to accept payments in silver from foreign governments for a period of six months; the rate was to be no more than 50 cents an ounce, whereas the market price was about 36 cents. The President chose the 50-cent rate. The main beneficiary was England, which thereby received some easement of her war debt, but Mussolini’s Italy also reaped some advantage from it.”

Where that silver might have come from is another question, but perhaps it seems possible—and fun to think—that some of the 1934 and 1935 Peace dollars might have been struck from silver recovered from old Italian scudi.

The Peace dollar’s Italian connection is so strong anyway, it just seems fitting.

:) v.

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  • 2 mesi dopo...

Sono accaduto attraverso un libro che (per me :rolleyes: ) ha esteso l'habitat del dollaro d'argento l'altro giorno. Il libro esce naturalmente dalla storia del dollaro di pace, che conosciamo abbiamo cominciato con quel momento della vittoria:

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E espressione trovata in una moneta che ha celebrato non il trionfo puro delle armi, ma la pace che ha seguito….

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I happened across a book that (for me :rolleyes: ) extended the silver dollar’s habitat the other day. The book flows naturally out of the story of the Peace Dollar, which we know began with that moment of Victory:

post-12167-1255837479,94_thumb.jpg post-12167-1255837497,87_thumb.jpg

And found expression in a coin that celebrated not the mere triumph of arms, but the Peace which followed....

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Il dollaro di pace è stato posto basso, tuttavia, dalla depressione grande, che ha provocato il notgeld americano, il segno di imposta di dichiarare del metà di a late-1930s (quale questo campione rappresentativo):

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L'emergenza economica che può divined dalle loro leggende ha condotto ad un certo numero di programmi governativi destinati per attenuare il disastro economico e conduce il paese dalla depressione.

Un tale programma era il WPA (gestione di progresso degli impianti), che ha incluso “i produttori federali' si proietta.„ Uno dei libri permessi dal programma era una guida delle 427-pagine nell Alaska.

Quando il libro è stato pubblicato (1939), l'Alaska non era ancora un americano stato, soltanto un territorio americano. Le prime 30 pagine della 1942 ristampa dell Alaska include tre passaggi che ho trovato estremamente interessare:

1) “… Agosto… la luna di ingrassamento quando gli animali depositano il grasso nella banca sotto le loro pelli ed i bianchi ed i nativi stima sui loro dollari d'argento all'estremità dell'anno.„

2) “Che cambia grandi una fattura spesso i risultati, come altrove nell'ovest, in un pocketful della polvere di oro dei dollari d'argento… come mezzo dello scambio quasi ha sparito.„

3) “I funzionamenti di esposizione [di film] per due ore o di meno, stanti fatti di solitamente una pellicola della caratteristica e un cinegiornale o un fumetto. Una volta alla settimana gli atti enlivened entro la ‘notte della banca,' su quale ognuno nelle speranze dei pubblici lui vincerà da cinquanta a due-cento-e-cinquanta dai dollari d'argento pesanti.„

Molti di questi dollari d'argento che erano apparentemente in modo da del familiare nella vita d'Alasca giornaliera devono essere dollari del Morgan che sono arrivato durante gli sbalzi dell'oro e dopo, ma molte di queste monete--particolare dopo le attività federali continue del `20s e del `30s--sarebbero state dollari di pace.

In ogni modo, là è: dollari d'argento nell'Alaska, lotti di loro, decadi prima dello statehood.

:) v.

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The Peace Dollar was laid low, however, by the Great Depression, which gave rise to American notgeld, the state tax tokens of the mid- to late-1930s (such as this representative sample):

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The economic emergency which can be divined from their legends led to a number of governmental programs designed to mitigate the economic disaster, and lead the country out of the Depression.

One such program was the WPA (Works Progress Administration), which included the “Federal Writers’Project.” One of the books made possible by the program was a 427-page guide to Alaska.

At the time the book was published (1939), Alaska was not yet an American state, only an American Territory. The first 30 pages of the 1942 reprint of Alaska includes three passages I found extremely interesting:

1) “...August...The Fattening Moon when animals deposit fat in the banks under their skins and the whites and Natives reckon up their silver dollars at the year’s end.”

2) “Changing a large bill often results, as elsewhere in the West, in a pocketful of silver dollars...gold dust as a medium of exchange has almost vanished.”

3) “The show runs for two hours or less, consisting usually of a feature film and newsreel or cartoon. Once a week the proceedings are enlivened by ‘bank night,’ on which everybody in the audience hopes he will win from fifty to two-hundred-and-fifty heavy silver dollars.”

Many of these silver dollars that were apparently so familiar in day-to-day Alaskan life must have been Morgan dollars that arrived during the Gold Rush and after, but many of these coins—especially after the continuing Federal activities of the ‘20s and ‘30s, would have been Peace dollars.

Anyway, there it is: silver dollars in Alaska, lots of them, decades before statehood.

:) v.

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  • 2 settimane dopo...

grazie per le interessanti informazioni che ci hai dato con i tuoi ultimi post,che arricchiscono ulteriormente questo bel thread dedicato al peace dollar B) ..........ho apprezzato in particolare la tua foto sui tokens statali del periodo della grande depressione......

approfitto di questo spazio,per chiederti se ci sono delle novita sull'ormai mitico peace dollar del 1964.......allora esiste o no :D ?

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  • 3 anni dopo...

ma i 1922 Peace Dollars High Relief che fine hanno fatto?

non li trovo nel Krause e nemmeno nel database di PCGS li trovo

mi risultano solo dei Matte Proof High Relief del 1922 stimabili circa in 10 unità

Modificato da derek83
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Awards

ma i 1922 Peace Dollars High Relief che fine hanno fatto?

Sono stati, presumibilmente, tutti rifusi. Per questo, forse, il Krause non li cita.

Sono però presenti nel Red Book, che segnala 35.401 pezzi coniati, ma senza dare valutazioni economiche, vista l'assoluta mancanza di riferimenti.

Presumo che se mai dovesse uscirne fuori uno, se non farà la fine delle doppie d'oro del 1933, sbancherà qualsiasi record :rolleyes:

petronius :)

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e prima o poi secondo me sbucherà fuori :blink:

Più poi che prima...moooolto poi :rolleyes:

Visto come stanno andando le cose con i Langbord, chi ha queste monete border line, se le ha tenute nascoste fino ad adesso continuerà a farlo. Il Governo potrebbe decidere che, poichè tutti gli esemplari furono rifusi, se qualcuno è sfuggito al crogiuolo è perchè è stato sottratto indebitamente.

Finchè la situazione non sarà chiara, perché rischiare? ;)

petronius :)

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