Due tessere di piombo

[rob]

Ho recentemente acquistato due piccole tessere di piombo, il disegno è sicuramente medievale, ma non ne so abbastanza per decifrarne l'origine: ve le presento, facendo alcune considerazioni sulla loro iconografia. La loro particolarità è la piccola dimensione.

Tessera nr. 1

D/: due croci sovrapposte entro un cerchio, attorno tassellatura

R/: croce patente, inquartate forse delle lettere, forse quattro "V"

Peso: 1,4 grammi

Diametro: 13 mm

La doppia croce al dritto (l'attribuzione di dritto e rovescio sono assolutamente arbitrarie ed è solo per capirci) ricorda quella dei grossi tirolini a cui sospetto sia ispirata. Questo daterebbe la tessera al XV sec. Qui sotto un esempio di grosso tirolino, in questo caso di Acqui, Piemonte:

Le tessere provengono da un venditore piemontese, quindi posso immaginarne l'origine appunto piemontese, visto anche la presenza di imitazioni del tirolino di quella regione.

[rob]

Tessera Nr. 2:

D/: Fiore a 6 petali, punto nel centro, in campo a losanghe, entro un cerchio

R/: animale?

Peso: 0,9 grammi

Diametro: 13 mm

L'iconografia di questa tessera mi è più difficile da interpretare, specie quella al rovescio. La provenienza è la stessa della tessera precedente.

[avgvstvs]

Esemplari molto carini, soprattutto il secondo.

Devo dire che sono stato del tempo a rimirare il disegno su quest'ultimo, girandolo e rigirandolo ma... non ho capito di cosa si tratta, e non ho neanche idea!!!

Spero che qualcuno abbia piu' intuito, mi incuriosisce...

[arrigome]

..butto giù un idea..

a mio aviso quei sigilli appartengono ai lanifici padovani...

[rob]

..butto giù un idea..

a mio aviso quei sigilli appartengono ai lanifici padovani...

Nessuna idea nasce dal nulla... ;) perché pensi siano di Padova?

[pozleo]

Ciao Rob

La prima tessera utilizza la doppia croce presente sui tirolini. Sono molte le tessere di piombo che ripropongono alcuni tipi monetali. Forse come surrogato di moneta minuta, emessa da qualche castellano o autorità locale in un momento di cronica mancanza di circolante, e per circolazione strettamente locale.

La seconda, rigirata nella giusta posizione, evidenzia un volatile:

Con figure simili. piccioni, anatre o pollastri, ne ho già viste p.es. in scavi castellani, databili al XIII-XIV sec. Perchè non pensare a contromarche che il capocuoco consegnava ai fornitori delle derrate alimentari. Con queste poi avrebbero potuto ottenere dal tesoriere il pagamento del loro avere. Non penso che a quei tempi cuochi o chiunque altro maneggiasse il denaro del feudatario e neppure si usassero bolle di consegna o altro.

Ovviamente è solo una ipotesi.

[avgvstvs]

L'ipotesi "alimentare" di Pozleo e' suggestiva e sicuramente plausibile, adesso riesco a vedere il volatile e riesco a spiegare la presenza di un altro elemento che mi sembrava di avere individuato, cioe' un pesce.

[pozleo]

O un altro uccellino?

[rob]

Grazie Pozleo per aver "visto" gli uccellini e (forse) il pesce, io onestamente subito pensavo di vedere un pollo arrosto ma avevo scartato a priori l'idea... l'ipotesi della tessera alimentare mi pare molto plausibile, e si riconduce all'articolo sulle tessere e gettoni che hai tradotto.

Effettivamente dobbiamo allontanarci dalla nostra concezione di moneta spicciola per entrare veramente negli usi della moneta e dei suoi surrogati nel medioevo: si potrebbero considerare queste due tessere come moneta a tutti gli effetti, sebbene con area di circolazione molto ridotta e autorità emittente privata (ma nel caso del castellano la differenza fra autorità pubblica e privata è piuttosto sfumata).

[arrigome]

... almeno una delle facce mi ricordano alcuni sigilli dei lanifici patavini... ma non riesco a trovare una fonte che ne certifichi l'esatta attribuzione.

[pozleo]

Caro Rob, ritorno sull'immagine del piombo con i due pollastrelli.

L'altro giorno aprendo l'informatore Leaden Tokens Telegraph di Maggio 2009, alla p.3 figura 27, vedo riprodotto un piombo della collezione Forgeais (A.FORGEAIS, Collection de plombs historiès trouvès dans la Seine, 6 voll., Paris, 1858-1866). E' molto simile al tuo con i due polli.

Labrot inserisce questa tipologia di piombi nelle tessere di cucina o, come dice ora LTT, alla corporazione dei pollaioli.

Ciao