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IGNORED

Attentati a Londra


alteras

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sono totalmente d'accordo con quello che dice paleologo.
dopo new york e madrid, per l'ennesima volta sono sconvolto. Modificato da vento
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[quote name='Paleologo' date='07 luglio 2005, 17:48']CROCIATA? STERMINIO? POPOLI INUTILI? QUELLE BESTIE? (sottinteso: mentre noi, popoli civili...) MA DICO SIAMO IMPAZZITI? Fatevi una doccia fredda e capirete che fate il loro gioco! Qual è l'obiettivo di questa gente, o meglio di chi li guida, li indirizza e li arma? IL POTERE! Controllare il potere e le risorse dei loro paesi, fomentando l'odio reciproco tra quei popoli e noi! Siamo solo noi vittima dei terroristi islamici? Algeria, Pakistan, Iraq... sono paesi occidentali? E diecimila o centomila morti ammazzati sotto i bombardamenti a tappeto dimostrano il nostro rispetto della vita umana? E I TRENTAMILA MORTI PER FAME AL GIORNO IN AFRICA MENTRE NOI PAGHIAMO 2 EURO AL GIORNO PER OGNUNA DELLE NOSTRE VACCHE dimostrano il nostro rispetto della vita umana? Cordoglio e rispetto per le vittime, lotta dura (con gli strumenti della polizia e dell'inteligence) contro il terrorismo ma per favore piantiamola con questa storia dello scontro di civiltà e dell'occidente assediato dai barbari! Ci siamo scordati dell'olocausto? Ci siamo scordati due guerre mondiali? Ci siamo scordati il colonialismo? Era cinquant'anni fa, non duemila, o sbaglio? Scusate il tono aggressivo ma leggere certe cose mi manda il sangue alla testa.
[right][post="45704"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]

Allora continuiamo ad abbassare la testa ad a permettere che continuino a succedere episodi come questo. Credo che fino ad ora la diplomazia sia stata largamente usata nei confronti di tutti. Forse è il caso di usare un altro comportamento.
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[quote name='Paleologo' date='07 luglio 2005, 16:48']CROCIATA? STERMINIO? POPOLI INUTILI? QUELLE BESTIE? (sottinteso: mentre noi, popoli civili...) MA DICO SIAMO IMPAZZITI? Fatevi una doccia fredda e capirete che fate il loro gioco...[cut]...Ci siamo scordati dell'olocausto? Ci siamo scordati due guerre mondiali? Ci siamo scordati il colonialismo? Era cinquant'anni fa, non duemila, o sbaglio? Scusate il tono aggressivo ma leggere certe cose mi manda il sangue alla testa.
[right][post="45704"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]Stiamo vivendo oggi, non cinquant'anni fa. Le cose cambiano, e velocemente, nel nostro mondo. Il G8 in Inghilterra era anche stato organizzato per aiutare i popoli più depressi, se non lo sai. E intanto c'è gente che se strafrega e allora giù attentati proprio in questa occasione.
[b][i][u]Se guardi inoltre l'ora in cui ho postato il topic, puoi facilmente controllare che non si sapeva ancora chi avesse organizzato gli attentati, ed infatti ho sparato a zero indipendentemente da chi fosse stata la mente organizzatrice, quindi, se parli di popoli diversi riferendoti al mio topic, hai semplicemente cannato.[/u][/i][/b]
[Editato da Mirko]
Attila

PS: Se non ti piace il mondo attuale e vuoi tornare a quello di cinquant'anni fa, fai pure, io rimango qui a controllare che non mi distruggano il presente.
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Per Attila: non mi riferivo nè a te nè a nessun altro in particolare, infatti ho citato una serie di termini che ho letto nei post precedenti e che peraltro sono gli stessi che si leggono e si sentono ogni volta che accadono questi episodi. Mi fa inc... PRIMO: leggere che per "difendere la nostra _CIVILTA'_" ci si dovrebbe comportare esattamente allo stesso di questi criminali: sparare nel mucchio SECONDO: che molto chiaramente il valore della vita nella testa di molti che sbraitano di civiltà non è un valore assoluto, infatti 1 europeo o 1 americano = 10.000 africani, più o meno.

Poi: Il G8 in Inghilterra era anche stato organizzato per aiutare i popoli più depressi: questo non è esatto. Il G8 viene organizzato ogni anno a prescindere dagli argomenti in agenda. Blair vorrebbe che tra gli argomenti in agenda gli aiuti allo sviluppo abbiano un posto preminente, ma è stato avversato sia da chi ritiene che gli aiuti proposti siano insufficienti, sia da chi ritiene invece che siano male indirizzati e mal gestiti. Staremo a vedere. Intanto gli obiettivi di riduzione della povertà proposti dalle Nazioni Unite per il 2015 non sono stati neanche avvicinati.

Detto questo, è chiaro che le condizioni sociali possono essere una concausa, ma non LA causa del terrorismo. Questo per respingere qualunque accusa di buonismo, ammesso che uno abbia ancora il diritto di non essere considerato un pallemosce se non sputa in faccia al primo arabo che incontra. Tanto dovevo, passo e chiudo.
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ragazzi prima di giudicare andate a farvi un viaggio in medio oriente, vedrete che i diversi e gli stressati non sono loro ma siamo noi.
se la gente ha una concezione della vita diversa dalla nostra non dobbiamo per forza deriderli ed eliminarli, nè sfruttarli economicamente.

ps. di terrorismo si sente parlare da pochi anni a questa parte e mi pare che tutto coincide con una politica aggressiva di alcuni stati (leggi USA, Inghilterra, Russia etcetc).
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Siamo uomini.......non voglio dire ovvietà,ma ci siamo chiesti il perchè.........Bush,Saddam,Berlusconi(questo non ce l'ho messo per caso),Osama e altri ancora....tanti volti di uomini pronti per interessi a vendere la propria madre, a prostituire le proprie figlie e a sgozzare i propri fratelli...! Ha importanza noi e loro, tuo e mio? Che senso ha domandarci se sia più onorevole o umano farsi saltare in aria in una metropolitana o bombardare un bazar da 10000 metri di quota? Gli interessi e il potere dei pochi condizionano il destino dei molti.....
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[quote name='Attila' date='07 luglio 2005, 15:52']E chi sono coloro che fanno gli attentati in Iraq? Sempre gli stessi, quindi...  ;)
[right][post="45686"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]
gli americani?? :o perchè in Iraq, il maggior numero di morti innocenti lo hanno fatto loro, e non c'è molta differenza con quello che è successo oggi :angry: o vogliamo ancora credere che sono lì per liberare il paese? :lol:
detto questo, ribadisco, massima solidarietà alle vittime e totale condanna dei colpevoli, ma senza per questo scendere al loro livello, la violenza non porta a niente, il chiodo scaccia chiodo in questo caso non funzionerebbe.

petronius
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[quote name='Paleologo' date='07 luglio 2005, 18:27']E in cosa consisterebbe "non abbassare la testa"? Tirare una bomba atomica sul Cairo?
[right][post="45709"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]


Significa semplicemente non pensare che non lo rifaranno più. Non si possono continuare a scusare come si scusa un bambino che tira una pallonata ad una finestra. Nel 2005, se non vado errato, esistono altri metodi per far valere i propri diritti. Questo è un atto di violenza fatto deliberatamente per colpire persone inermi ed innocenti.
Non sta a me dire cosa fare e quando farla. Spero solo che le persone che prenderanno questa decisione siano severi ed intransigenti per cercare di arginare il più possibile questi fenomeni.

Provare a pensare se una delle vittime fosse un vostro familiare.......

C'è da impazzire!!!!
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Si parla di prendere provvedimenti contro i barbari che compiono questi atti, e su questo penso che siamo tutti d'accordo, al di la del tipo di provvedimento da adottare. Ma il problema è: contro chi cavolo lo dobbiamo prendere questo provvedimento? Chi ha fatto saltare la metro di Londra è presumibilmente morto nell'attentato, visto che il 90% delle volte si tratta di kamikaze. Prendiamo i resti e li condanniamo a morte? Osama e compagni vari sono irreperibili (ammesso siano ancora vivi). Ma anche ammesso li trovino? Fino a poco tempo fa ci hanno convinto che Saddam fosse il cancro dell'umanità, l'hanno preso, e che è cambiato? Per il resto che facciamo? Dichiariamo guerra a qualche paese islamico, estratto a sorte (anche questo, già fatto)? Oppure, come leggevo oggi su qualche simpatico forum in Internet, cominciamo a far fuori tutti gli islamici che si trovano in Italia? E' questa la soluzione che propone la nostra civilità? Lo sapete, vero, che parecchi italiani la pensano esattamente così, ossia che un islamico buono è un islamico morto?
Qualche tempo fa ho letto addirittura di persone che giustificavano i bombardamenti indiscriminati su Baghdad e alri paesi dell'Iraq, dicendo che "qualche vittima è necessaria, per il trionfo della giustizia".
Gli ho chiesto: se scoprissero una cellula di Al Qaeda vicino a casa tua, saresti daccordo che bombardassero la tua, di città?
Ho letto un'intervista al giocatore senegalese del Perugia Coly (quello bersagliato dai cori razzisti nella partita contro il Verona), qualche settimana fa. Una sua frase mi ha colpito: i poveri hanno paura di altri poveri...
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non prendo le parti di nessuno ,ma mi sento molto vicina al pensiero di Attila
non condivido l' estremismo in nessuna manifestazione e l' idea che potessero esserci le mie bambine su quella metropolitana mi da' la nausea ( ora vivo in Italia solo xche' ci sono loro)
se la cosa ci colpisce di persona(familiari ed amici) non credo che riusciremo ad essere poi tanto tolleranti..
scusate lo sfogo
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[quote]se la cosa ci colpisce di persona(familiari ed amici) non credo che riusciremo ad essere poi tanto tolleranti..[/quote]

Caro EURIALE hai proprio ragione. L'altro ieri mia sorella è andata a Londra, una ragazzina di soli 20 anni, per fare un esame. Ovviamente adesso è ancora là. Appena saputo dell'accaduto per fortuna siamo riusciti a contattarla (appena è avvenuto l'attentato le linee erano ancora libere). Ma quelli sono stati istanti terribili, che non auguro di passare a nessuno, neanche al mio peggior nemico. E' UNA COSA TERRIBILE, MI SONO RIPRESO DA POCO DALLA PAURA... FORSE ANCHE PER SCARICARE LA TENSIONE MI SONO COLLEGATO AL FORUM E STO SCRIVENDO IN QUESTO MOMENTO...
Uno dei 2 italiani feriti è una amica di mia sorella, e ringraziando DIO è ferita solo leggermente...

[quote]Nel 2005, se non vado errato, esistono altri metodi per far valere i propri diritti. Questo è un atto di violenza fatto deliberatamente per colpire persone inermi ed innocenti.
Non sta a me dire cosa fare e quando farla. Spero solo che le persone che prenderanno questa decisione siano severi ed intransigenti per cercare di arginare il più possibile questi fenomeni.[/quote]

Condivido, basta con questo buonismo... :angry:
Ancora una cosa: come la mettiamo con i cali delle borse e con le crisi economiche che creano? Forse il loro scopo ultimo è proprio questo, non quello di ammazzare poveri ed indifesi civili

Un TRISTE saluto :( :( :(
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Ho pensato di proporvi questo articolo, appena letto: la fonte, perchè nasconderlo, è "l'Unità", ma non si tratta certo di far propaganda ad una parte politica piuttosto che ad un'altra, ma solo di condividere, spero, un'analisi che mi sembra ispirata da una virtù che in situazioni come queste si rischia di dimenticare: il buon senso ;)

[color="blue"]"Al termine dell’indimenticabile giornata del 7 luglio 2005, da conservare nell’album del terrore accanto all’11 settembre 2001, New York, e all’11 marzo 2004, Madrid, abbiamo l’assoluta certezza che i signori di Al Qaeda (o chi per loro) questa volta abbiano davvero perso su tutta la linea. Può sembrare paradossale affermarlo mentre sugli schermi televisivi passa l’ultima contabilità, ancora prudente, del sangue versato: decine di morti, mille feriti, paura e distruzione. Ma questi numeri e l’immenso dolore che hanno irradiato, insieme alla luce cattiva delle bombe, sono la sola, turpe soddisfazione che i macellai mandati da Al Zarqawi o da qualche altro degno compare possono portare all’incasso.
Volevano dilaniare i corpi per devastare le anime? Volevano trasformare i londinesi e il popolo britannico in una massa terrorizzata e implorante? Volevano gettare nel panico i testimoni globali di questa loro nuova impresa, costringerli ad abbracciare una vita di permanente, paurosa rassegnazione? Volevano obbligare i grandi della terra a rintanarsi nei loro bunker? A emanare rabbiosi e impotenti editti? A tormentare i loro concittadini con odiose limitazioni della libertà personale? Guardate le immagini e ascoltate la parole.
Osservate gli uomini e le donne emersi da un mondo sotterraneo di grida e disperazione. Sono a brandelli ma non urlano, non imprecano, non implorano. Descrivono il loro inferno con la calma di chi è pronto a ricominciare; a essere esattamente come era un secondo prima delle 8 e 49 del 7 luglio 2005. Guardate Tony Blair quando afferma non ci faremo intimidire, li batteremo. Sentitelo quando trova la forza di comunicare alla sua gente, e all’universo tutto, che chi compie attentati dice di farlo nel nome dell’Islam ma che la grande maggioranza dei musulmani in Gran Bretagna e altrove sono gente onesta. Pensate alla forza politica e umana di una simile dichiarazione, nel momento in cui qualunque leader di un paese con tale violenza colpito potrebbe lasciarsi andare ad espressioni di collera (e chi potrebbe biasimarlo per questo?). Ascoltate le reazioni del mondo. Non c’è più il marasma delle menti mentre le Twin Towers venivano giù; lo sbigottimento alla vista dei treni sventrati nella stazione di Atocha. È cambiato qualcosa e non solo per la dimensione gigantesca di quegli orrori rispetto a questi. Non sono, non siamo, più quelli che si interrogavano sgomenti sulla terribile esistenza che ci attendeva, sulle lacrime e il sangue che avremmo dovuto asciugare.
Probabilmente siamo tutti un po’ cambiati davanti al terrorismo. Non siamo peggiori né migliori. Non siamo neppure più forti o coraggiosi. Temiamo il peggio eppure ci sentiamo, questo sì, meno vulnerabili. Perché è come se, gradualmente, attentato dopo attentato ci stessimo abituando a convivere con la bestia. Una sorta di mutazione psicologica indotta dagli anticorpi che qualsiasi fenomeno, perfino il più spaventoso finisce alla lunga per generare. Accadeva più di mezzo secolo fa alle popolazioni civili che ogni volta riaffioravano, come morti viventi, dalle macerie delle città spianate dei bombardamenti, incendiate dal fosforo dei razzi. Accade oggi ai londinesi che riemergono dai tunnel dell’angoscia scrollandosi la polvere di dossor tamponandosi le ferite, e ricominciano.
Dovevano pensarci i mandanti di morte che alla fine ci si adatta a tutto, soprattutto nel mondo dell’informazione globale. Mostra un kamikaze che esplode a Bagdad e il mondo parlerà di te. Mostrane mille e nessuno ci farà più caso. Perciò il terrorismo, questo terrorismo ha cominciato a perdere, e perderà."[/color]

ciao.
petronius :)
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E' difficile davanti alla rabbia e al dolore, quando ci colpisce direttamente o quando è una notizia alla tv, reagire in modo magnanimo o equilibrato, perchè il sangue e la violenza verso persone e cose distrugge l'equilibrio e ci fa solo venire voglia di urlare e di rispondere "occhio per occhio e dente per dente"..... il terrorismo non vincerà quando ognuno di noi dirà NO alla violenza e NO alla morte, quando ognuno di noi capirà che la guerra (sia nel nome di un Dio sia nel nome del petrolio)non è mai e mai sarà una soluzione.
Qualche anno fa avrei pensato che quello che ho appena detto è di una banalità assoluta e sconcertante....ora purtroppo non ne sono più così sicura....
Lara
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[quote name='LaraCroft' date='08 luglio 2005, 22:01']il terrorismo non vincerà quando ognuno di noi dirà NO alla violenza e NO alla morte, quando ognuno di noi capirà che la guerra (sia nel nome di un Dio sia nel nome del petrolio)non è mai e mai sarà una soluzione.
Qualche anno fa avrei pensato che quello che ho appena detto è di una banalità assoluta e sconcertante....ora purtroppo non ne sono più così sicura....
Lara
[right][post="46017"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]
Non è banale, è buon senso :) questo intendevo.

ciao Lara.

petronius :)
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Non sara banale, non sarano bestie, Busch e company si fanno gli interessi loro, Ok Ok [color="red"]ma la prossima volta toccherà a noi!!!![/color]

lele
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Sono confuso.
Da una parte dico che non è giusto rispondere con la violenza alla violenza, di non fare di tutta l'erba un fascio, di essere tollerante, penso che gli stranieri musulmani che lavorano con me sono bravi ragazzi e non hanno niente a che fare con il terrorismo
Dall'altra penso che la prossima volta potrei esserci io fuori da una stazione ad aspettare notizie di mio figlio, penso che all'ospedale della mia città hanno trovato molte persone straniere che brindavano in una stanza dopo un attentato, penso alla delinquenza non italiana, agli stupri di gruppo, i furti ed altro che da tempo riempiono le pagine dei quotidiani. Non so cosa pensare!

Non mi sento in pace con il mondo per aver donato 20-50-o 100 Euro per le cause umanitarie, è un fatto puramente egoistico per zittire momentaneamente la mia coscienza ma cosa posso fare di più? Chiedere a Berlusconi di ritirare le truppe e smettere di fare il lacchè di Busch?
E poi quale sarà il prossimo motivo che scatenerà l'ira dei terroristi.
Se ci mettiamo nei loro panni accettando tutte le loro richieste, questi se ne staranno tranquilli o diranno " Guarda che conigli, ora a cosa possiamo aspirare?"

lele
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Ciao Daniele, solo due parole perchè ognuno di noi è ovviamente padrone dei propri sentimenti e dei propri pensieri, com'è giusto che sia...volevo solo dirti che capisco il tuo "sentirti confuso" perchè la rabbia ci porta tutti ad avere voglia di dire basta, finiamola, non li vogliamo qui, sono "diversi" e tutti pericolosi...ma ovviamente la ragione ci dice che non è così...sai cosa temo? che essere "buono" ormai per noi sia diventato sinonimo di "coniglio" di passività, di vigliaccheria....qualcosa di negativo, paura di essere lacchè e sottomesso a chi invece con la violenza comanda e dimostra forza, ma in realtà è proprio chi cede solo alla rabbia e alla violenza che diventa lacchè di chi ha il potere economico e politico....credimi la forza, quella vera, quella che può cambiare le cose in meglio è sempre stata e sempre sarà nella condanna della morte e della violenza come atto di potere.....
hmmmm sono più di due parole, allora ti saluto
ciao
Lara
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[quote name='LaraCroft' date='09 luglio 2005, 10:27']Ciao Daniele, solo due parole perchè ognuno di noi è ovviamente padrone dei propri sentimenti e dei propri pensieri, com'è giusto che sia...volevo solo dirti che capisco il tuo "sentirti confuso" perchè la rabbia ci porta tutti ad avere voglia di dire basta, finiamola, non li vogliamo qui, sono "diversi" e tutti pericolosi...ma ovviamente la ragione ci dice che non è così...sai cosa temo? che essere "buono" ormai per noi sia diventato sinonimo di "coniglio" di passività, di vigliaccheria....qualcosa di negativo, paura di essere lacchè e sottomesso a chi invece con la violenza comanda e dimostra forza, ma in realtà è proprio chi cede solo alla rabbia e alla violenza che diventa lacchè di chi ha il potere economico e politico....credimi la forza, quella vera, quella che può cambiare le cose in meglio è sempre stata e sempre sarà nella condanna della morte e della violenza come atto di potere.....
hmmmm sono più di due parole, allora ti saluto
ciao
Lara
[right][post="46058"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]

Buono, in questi casi, è sinonimo di "BISCHERO" (come si dice a Firenze). Ignora oggi ignora domani, loro continuano a far serpeggiare il terrore nelle nostre nazioni, nelle nostre citta ed in tutte le nostree case con telegiornali e quotidiani pieni zeppi di azioni terroristiche. Non soltanto con la violenza si può rispondere alla volenza, ma sicuramente è arrivato il momento di non farsi mettere i piedi intesta.
Loro all'occidente devono tutto, a cominciare dall'acquisto del petrolio a finire con gli aiuti umanitari che continuano a percepire.... Bel modo di ringraziare.
Lo sai perchè quando fai benzina paghi un sacco di soldi per il pieno, quando già negli anni settanta il nostro sviluppo aveva già portato alla realizzazione del motore ad idrogeno???? Sicuramente ci sono grandi interessi interni, ma se gli avessimo tolto la loro più grande fonte di reddito non so come starebbero adesso.
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Questo è un mondo che fa schifo. Ho appreso la notizia degli attentati mentre ero all'estero per lavoro. Anche i miei colleghi (tedeschi e svizzeri) erano sconvolti, e ci siamo trovati tutti sulla stessa barca, psicologicamente.

Non accetto che della povera e brava gente salti in aria mentre va al lavoro, e a volte penso anch'io, quando mi prende la rabbia "ma cosa vogliono 'sti arabi? Hanno fatto miliardi col petrolio, se sono ancora poveri e ignoranti se la prendano coi loro capi" e ancora penso che basterebbero un po' di missili Titan III per risolvere il problema. Per sempre.

Eppure, se mi calmo, ho la netta sensazione che qualcosa non torna....gli arabi non riescono a prendersela coi loro capi? Perchè, noi? I nostri politicanti, che ci trascinano in guerre demenziali come in Irak, esponendo NOI a rischi di attentati, noi della vecchia classe media, a cui qualcuno, nel mondo ha dichiarato guerra...il posto di lavoro? Rassegnati, puoi perderlo....pensione? sanità garantita? Mettitelo in testa, ormai basta....e poi, già che ci sei, abituati all'idea che se prendi un treno, potresti saltare in aria. Questa frase l'ha detta un ospite di Bruno Vespa l'altra sera, uno che si presenta come saggio e come eroe perchè ha avuto il culo di salvarsi dalle Twin Towers, che ha detto questo: dobbiamo abituarci agli attentati, come ai terremoti....ma vallo a dire agli orfani e alle vedove....ma vaff...

Guarda caso Blair ha portato avanti la politica di aiuti al terzo mondo ultimamente, scontrandosi anche con gli USA e adesso....BOOM!! Che strano....

Non lo so, io non ci vedo chiaro ma qualcuno là ai piani alti, (Bin Laden o le lobby di Bush o entrambi, visto che fino a pochi anni fa erano amici amici) ha deciso che la gente deve soffrire. Punto e basta. :angry: Modificato da Newton
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Paolino se non le avessi scritte tu le avei scritte io, questo per dirti che sono anche i miei pensieri.

Non ci può essere pace in un mondo così sperequato, ed è pura illusione pensare il contrario.

Il rispetto per tutte le forme di vita, è la circostanza essenziale per far si che l'uomo in quanto particella di questo mondo trovi la pace con se stesso e con gli altri.

A Voi veri numismatici, essenzialmente storici, ripercorrete la storia passata per poter troivare le ragioni di quella presente.
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