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Rechenpfennige di Norimberga


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Inviato

Continuando sul filone dei gettoni di conto, in tedesco Rechenpfennige, vi mostro alcune mie recenti acquisizioni, per nulla care di prezzo ma assai interessanti. Si tratta dei tipici gettoni in ottone coniati a Norimberga a partire dal XVI sec.

Nr. 1

1,3 grammi, diametro 21 mm, ottone

D/: Globo imperiale in trilobo di 3 archi a doppia linea; legenda: [rosetta esafilla] GOTES . SEGEN . MACHT . REICH (da Proverbi 10, 22)

R/: 3 corone alternate a 3 gigli intorno ad una rosetta quadrifilla; legenda: [rosetta esafilla] HANNS . KRAVWINCKEL . IN . NVR

Questo esemplare mi piace molto per la sua ottima conservazione, francamente non ne avevo visti prima di così ben tenuti, e perdipiù ha anche una gradevolissima patina. Credo che sia stata coniata da Hans Krauwinckel II, in attività dal 1586 al 1635.

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Inviato

Nr. 2

6,7 grammi. Diametro 28 mm, ottone

D/: Globo imperiale in cornice; legenda: [rosetta pentafilla] HANS . KRAVWINCKEL . NVRENBER

R/: Leone alato e nimbato, al di sotto del quale 4 trifogli; legenda: * + S + MARCVS + EVANGELLIST + GOTT +

Questo gettone è stato ripulito fin troppo bene, temo con un detergente... peccato. Ciò non toglie che si tratti di un oggetto che ha il suo pregio. Non sono riuscito a trovare altri esemplari in rete con il leone di San Marco di questa foggia (peccato per l'abrasione); modulo e peso sono insolitamente alti per un gettone di Norimberga, che solitamente non superano i 23-24 mm di diametro. Il pezzo fu coniato presumibilmente dallo stesso Hans Krauwinckel II del nr. 1.

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Inviato

Nr. 3

1,3 grammi, diametro 24 mm, ottone

D/: Globo imperiale in trilobo di 3 archi, attorno 6 bisanti; legenda: HANS . SCHVLTES . BIO…

R/: 3 corone alternate a 3 gigli, fra di essi 6 bisanti, intorno ad una rosetta quadrifilla; legenda: HANS . SCHVLTES . …

Di conservazione meno bella dei precedenti, questo gettone è più nella media di quel che si trova normalmente sul mercato. Questo pezzo fu coniato da Hans Schultes, quale però non so, visto che nella famiglia ci furono ben tre omonimi:

Hans Schultes I, 1553-1584

Hans Schultes II, 1586-1603

Hans Schultes III, 1608-1612

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Inviato

Per dare un po' più di contesto a questi gettone è meglio andare a vedere cosa si faceva a Norimberga. Grazie al fiume che la attraversa e ad alcune miniere metallifere dei monti circostanti, la città di Norimberga si specializzò nella produzione di ottone, specialmente in lamine. Questo metallo era particolarmente adatto alla fabbricazione di gettoni di conto per la sua buona resistenza all'usura, e gli artigiani della città riuscirono nel tempo a dominare il mercato di questi oggetti in gran parte d'Europa.

I primi pezzi attribuibili con certezza ad un ben preciso fabbricante furono opera di Jörg Schultes (ca.1520-1556) che a partire da ca. il 1520 marcò i pezzi da lui prodotti con GEORG oppure IORG SCHULTES. Egli coniò i primi pezzi datati nel 1524.

La famiglia Schultes, e con essa le famiglie Krauwinckel, Lauffer e Lauer.

Il tipo più comune in assoluto era quello con il globo imperiale da un lato e le tre corone alternate ai tre gigli sull'altro lato, coniato fra circa il 1550 ed il 1630: alcuni asseriscono che fosse un tipo destinato soprattutto alla Francia, ma è ritrovato in abbondanza anche altrove in Europa.

Ecco una lista di fabbricanti fra i più comuni:

George Schultes 1515-1559

Hans Schultes I 1553-1584

Hans Schultes II 1586-1603

Hans Schultes III 1608-1612

Damianus Krauwinckel 1543-1581

Egidius Krauwinckel 1570-1613

Hans Krauwinckel I 1562-1586

Hans Krauwinckel II 1586-1635

Killianus Koch 1580- ?

Wolf Lauffer I 1554-1601

Hans Lauffer I 1584-1632

Matheus Lauffer 1612-1634

Wolf Lauffer II 1612-1631

Conrad Lauffer 1637-1668

Wolf Lauffer III 1650-1670

Lazarus Gottleib Lauffer 1663-1709

I due Hans Krauwinckel si distinguono dalla legenda dei loro gettoni: Hans I si firma "HANS", mentre Hans figlio si firma "HANNS" con due "N".

Alcune fonti di informazioni:

- Museo dell'Opera del Duomo di Orvieto - Tessere mercantili medievali

- ukdfd.co.uk

- moneymuseum.com

- mernick.org.uk


Inviato

Ringraziamenti, rob, per i vostri alberini eccellenti. In pieno delle informazioni. Ho letto che Rechenpfennige ha visto un certo uso limitato come soldi nelle colonie americane durante l'era rivoluzionaria di guerra. Avete sentito parlare degli altri casi di Rechenpfennige che usando come soldi?

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Thanks, Rob, for your excellent posts. Full of information. I’ve read that Rechenpfennige saw some limited use as money in the American colonies during the Revolutionary War era. Have you heard of any other instances of Rechenpfennige being used as money?


Inviato

I wasn't aware of monetary uses of Rechenpfennige in the American Colonies, would you be able to tell us something on the subject?

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Non ero a conoscenza di usi monetari dei Rechenpfennig nelle Colonie Americane, saresti in grado di dirci qualcosa sull'argomento?


Inviato

Sono spiacente, rob, ma non conosco nulla più specifico :unsure: . Il riferimento ad un certo uso limitato “dei contatori„ (Rechenpfennige) poichè i soldi in America coloniale erano qualcosa che legga “lungo il senso,„ ma sono spiacente dire che non posso ricordarmi di dove. Era un riferimento che ho adottato automaticamente, tuttavia, perché in America coloniale così molto molti le cose sono state premute in servizio come soldi contemporaneamente o un altro, in una località o in un altro.

Noto, più o meno a caso, il riferimento “al loro frequente uso come segno…„ nella seguente entrata da C.C. Chamberlain e Fred Reinfeld in loro libro 1960, Dizionario e guida della moneta:

“Contatore: Il nome si spiega; erano piccoli, disc sottili e d'ottone disposti sulla a checkered il panno ( Ministero delle Finanze) per facilitare contare e calcolo dei clienti. Mentre sono stati fatti per assomigliare alle monete, la parola è venuto significare tutta la forma della moneta d'imitazione e, dal loro frequente uso come segno, la parola proveniva usata spesso, piuttosto in un senso derogatory, significare i soldi in se. Le quantità ampie di questi contatori sono state fatte a Norimberga, quindi sono conosciute spesso As Segno de Norimberga.”

Stavo avendo divertimento con questo :), e stavo imparando qualcosa anche, in modo da ho osservato un piccolo più ulteriormente….

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I’m sorry Rob, but I don’t know anything more specific :unsure: . The reference to some limited use of “counters” (Rechenpfennige) as money in Colonial America was something I read “along the way,” but I’m sorry to say that I can’t remember where. It was a reference I automatically adopted, however, because in Colonial America so very many things were pressed into service as money at one time or another, in one locality or another.

I note, more or less at random, the reference to “their frequent use as tokens...” in the following entry by C.C. Chamberlain and Fred Reinfeld in their 1960 book, Coin Dictionary and Guide:

“Counter: The name explains itself; they were small, thin, brass disks placed on a checkered cloth (an exchequer) to facilitate counting and the calculation of accounts. As they were made to resemble coins, the word came to mean any form of imitation coin, and, from their frequent use as tokens, the word was often used, in rather a derogatory sense, to mean money itself. Vast quantities of these counters were made in Nuremburg, hence they are often known as Nuremburg Tokens.”

I was having fun with this :) , and learning something too, so I looked a little further....


Inviato

La vostra domanda, rob, lo ha trasmesso al Dizionario di inglese di Oxforde là sono stato solleticato :) per trovare l'interazione (sia linguistico che reale) fra i contatori, monete ed il segno ha sembrato essere più o meno una cosa giornaliere per determinati secoli. (E quello sono soltanto inglesi, naturalmente; in Deutsch e in Italiano sarà la stessa cosa e più.)

Qui sono appena tre delle parecchie citazioni offerte dal OED:

1) 1526: Nay, hym di offerta un contatore nello stede di un peny.

2) 1601: Un believeth dello sciocco ogni cosa: quel rame è oro e quello un contatore un angelo.

3) 1651: Le parole sono contatori degli uomini saggi, fanno ma stimano da loro; ma sono i soldi dei fooles.

L'inglese è vecchio (hym=him, stede=stead, peny=penny, e “l'angelo,„ naturalmente, è una grande moneta di oro ora quasi dimenticata), ma i sentimenti espressi sembrano abbastanza moderni, triste dire. Purtroppo, forse, il derision e la qualità intrinseca di contempt “al contro„ possono avere più di piccola parte di seguente attività in America coloniale….

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Your question, Rob, sent me to the Oxford English Dictionary, and there I was tickled :) to find the interplay (both linguistic and actual) between counters, coins, and tokens seemed to be more or less an everyday thing for some centuries. (And that’s only English, of course; in Deutsch and in Italiano it will be the same thing, and more.)

Here are just three of the several citations offered by the OED:

1) 1526: Nay, offer hym a counter in stede of a peny .

2) 1601: A fool believeth every thing: that copper is gold, and that a counter an angel .

3) 1651: Words are wise men’s counters, they do but reckon by them; but they are the money of fooles.

The English is old (hym=him, stede=stead, peny=penny, and the “angel,” of course, is a large gold coin now almost forgotten), but the sentiments expressed seem modern enough, sad to say. Unfortunately, perhaps, the derision and contempt intrinsic to the “counter” may have more than a small part of the following activity in Colonial America....


Inviato
Ecco i pochi gettoni di Norimberga presenti sul catalogo:

http://simone-numismatica-e-storia.lamonet...ecca/Norimberga

Ritieniti libero di aggiungere le mie foto! :D

Un'unica cosa però: non trovo corretto considerarle emissioni della zecca di Norimberga, dato che si tratta di prodotti di aziende private. Sarebbe meglio classificarle come oggetti a sè stanti.


Inviato

Mantenendo in mente che Jamestown in primo luogo è stato depositato in 1607 e Roanoke nel mid-1580s, è normale vedere dalla seguente pubblicazione che Rechenpfennige immigrated molto presto in America effettivamente…

Nuove scoperte a JAMESTOWN, Luogo del primo stabilimento inglese riuscito in America, un opuscolo scritto da John L. Chiavetta e J. Paul Hudson e pubblicato in 1957 dagli Stati Uniti L'ufficio di stampa di governo in DC di Washington, ad esempio:

“Una ragione per la quale i colonizzatori hanno selezionato un luogo per Jamestown alcune miglia sul fiume del James era di sviluppare il commercio indiano sopra una vasta zona. Durante i primi anni della colonia, il commercio con i nativi è stato consigliato a. È chiaro dalle annotazioni in anticipo che i settlers hanno barattato tali articoli come borda, il panno, le lame del penny, le cesoie, le flange, i giocattoli di vetro, i fischi, i hatchets, pot e le vaschette, pezzo fuso d'ottone ricambia ed oggetti simili in cambio di granturco (ed altri), pesci, gioco, ortofrutticoli e bacche e pellicce.

“Molti esempi delle merci di commercio di inglese usate per il baratto con gli indiani sono stati trovati sull'isola, ma questi possono essere descritti soltanto brevemente…

“Contatori d'ottone o Jettons del pezzo fuso.- La maggior parte di questi segno o contatori d'ottone sottili (simili nell'apparenza alle monete) sono stati fatti in Germania durante la seconda metà del sedicesimo secolo. In Europa sono stati usati sul conteggio dei bordi per effettuare i calcoli matematici, ma nel nuovo mondo si crede che siano stati usati nel commercio indiano. Approssimativamente un dozzina è stato trovato a Jamestown. Tre inoltre sono stati trovati sull'isola di Roanoke (luogo della colonia “persa„ del Raleigh ill-fated) ed una è stata recuperata in un monticello indiano delle coperture vicino a Cape Hatteras, non troppo distante dall'isola di Croatoan (conosciuta oggi come isola di Ocracoke). Molti dei contatori nell'accumulazione di Jamestown sono stati fatti da Hans Schultes e da Hans Laufer di Norimberga, che ha prodotto tali jettons fra 1550 e 1574, allora Norimberga era un centro per fare dei contatori del pezzo fuso. Alcuni dei contatori hanno fori perforati attraverso loro, indicando che gli indiani possono portarli intorno ai loro colli come i pendenti, hanno sospeso dai thongs di cuoio.„

L'opuscolo contiene una foto dei contatori reali che sono stati scavati allo stabilimento. Il collegamento (speranza di I!) alla pubblicazione: Jamestown counters .

Sono spiacente che non posso essere di più aiuto, ma dei ringraziamenti ancora, rob---ciò era divertimento utile. Ciao. :D

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Keeping in mind that Jamestown was first settled in 1607, and Roanoke in the mid-1580s, it’s plain to see from the following publication that Rechenpfennige immigrated to America very early indeed...

New Discoveries at JAMESTOWN, Site of the First Successful English Settlement in America, a pamphlet written by John L. Cotter and J. Paul Hudson and published in 1957 by the U.S. Government Printing Office in Washington D.C., says:

“One reason why the colonists selected a site for Jamestown some miles up the James River was to develop the Indian trade over an extensive area. During the early years of the colony, trade with the natives was encouraged. It is clear from the early records that the settlers bartered such items as beads, cloth, penny knives, shears, bells, glass toys, whistles, hatchets, pots and pans, brass casting counters, and similar objects in exchange for Indian corn (and other vegetables), fish, game, fruits and berries, and furs.

“Many examples of English trade goods used for bartering with the Indians have been found on the island, but these can be described only briefly...

“Brass Casting Counters or Jettons.—Most of these thin brass tokens or counters (similar in appearance to coins) were made in Germany during the second half of the 16th century. In Europe they were used on counting boards for making mathematical calculations, but in the New World it is believed that they were used in the Indian trade. Approximately a dozen have been found at Jamestown. Three were also found on Roanoke Island (site of Raleigh’s ill-fated “Lost Colony”) and one was recovered in an Indian shell mound near Cape Hatteras, not too distant from Croatoan Island (known today as Ocracoke Island). Many of the counters in the Jamestown collection were made by Hans Schultes and Hans Laufer of Nuremberg, who manufactured such jettons between 1550 and 1574, at which time Nuremberg was a center for the making of casting counters. Some of the counters have holes punched through them, indicating that the Indians may have worn them around their necks like pendants, suspended from leather thongs.”

The pamphlet contains a photo of the actual counters that were excavated at the settlement. The link (I hope!) to the publication: Jamestown counters .

I’m sorry I can’t be of more help, but thanks again, Rob---this was useful fun. Ciao. :D


Inviato
Un'unica cosa però: non trovo corretto considerarle emissioni della zecca di Norimberga, dato che si tratta di prodotti di aziende private. Sarebbe meglio classificarle come oggetti a sè stanti.

Però, a prescindere se la zecca fosse statale o privata, la città di produzione è Norimberga.


Inviato
Un'unica cosa però: non trovo corretto considerarle emissioni della zecca di Norimberga, dato che si tratta di prodotti di aziende private. Sarebbe meglio classificarle come oggetti a sè stanti.

Però, a prescindere se la zecca fosse statale o privata, la città di produzione è Norimberga.

Beh, questo è pacifico! :)


Inviato

Thank you very much Villa66 for this fascinating story, and also for the old English sayings. It appears that these quite modest pieces of metal did in fact play a very important part in the lives of central- and northern-Europeans well into the XVII century. Arab numbers (which were actually Indian) became commonly used in Italy as early as the XV century and put counters out of service rather early, but remained in use further north for a few centuries longer.

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Molte grazie villa66 per questa storia affascinante, e anche per i vecchi modi di dire inglesi, A quanto pare questi modesti pezzi di metallo ebbero in realtà un ruolo molto importante nella vita degli abitanti dell'Europa centrale e settentrionale fino al XVII secolo inoltrato. I numeri arambi (che in realtà erano indiani) divvenero d'uso comune in Italia fin dal XV secolo, rendendo i gettoni di conto obsoleti, però questi rimasero in uso per qualche secolo ancora più a nord.


Inviato

Non sono sorpreso del fatto che i gettoni venissero usati nel commercio con i nativi americani, questi oggetti erano molto diffusi in tutta l'Europa e ovviamente qualcuno li avra' portati con se nel suo viaggio nel Nuovo Mondo. Riguardo ai fori, non e' infrequente trovarne su questo tipo di gettoni.

Comunque credo che siano stati utilizzati come moneta anche in Europa, qualche volta in modo truffaldino in quanto potevano essere scambiati per monete autentiche, specie dalle persone semplici, ed il fatto di scrivere sui gettoni frasi per ricordare che non erano monete (possono essere trovate su alcuni gettoni francesi) non era molto utile se molte persone non sapevano leggere...

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I am not surprised about the tokens use in trading with American natives, these objects were really diffused all over Europe and obviously someone bring them with him in his travel to the New World. About the holes it is not infrequent found some of them in this kind of token.

Anyway I think that they were used as coins in Europe, too, sometimes in a fraudulent way as they could pass for genuine coins, specially for simple people, and it was not too useful write on tokens sentences to remember that they were not coins (they can be found on some french tokens) if a lot of people were not able to reading...


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Prima della metà del XVI secolo i Rechenpfennig di Norimberga erano tutti anonimi, e solo dopo il primo quarto dello stesso secolo non erano nemmeno tenuti a riportare la dicitura "Rechenpfennig" o una sua abbreviazione. I pezzi coniati prima di quel periodo erano per la più parte anonimi, con legende di fantasia, sebbene il tipo prevalente fosse già il Reichsapfel (globo crucigero) e corone e gigli. riporto qui di seguito alcuni esempi dalla mia collezione.


Inviato

Dritto: * BVEyLEVRELVEVAV, globo crucigero

Rovescio: RVNVDI [rosetta] REVnVDI [rosetta] LEnVOI, al centro rosa, attorno 3 gigli e 3 corone alternati

Diametro: 21 mm

Peso: 1,4 grammi

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Inviato

...ed ecco l'immagine del rovescio.

Si nota subito che le lettere formano una pseudo-legenda che non ha significato alcuno.

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Inviato

Un altro Rechenpfennig anonimo:

HЛRhЛBnJJBhЛBhBЛB, globo crucigero

TATBTATBTOTAIRTFT, al centro stella a 6 punte, attorno 3 corone e 3 gigli alternati

Diametro: 23 mm

Peso: 1,9 grammi

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Inviato

E di nuovo il rovescio.

Lo stile è diverso dal gettone precedente e suppongo si tratti di due fabbricanti diversi: non è dato sapere però di chi si trattasse, visto che mancano indizi a riguardo.

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Inviato

Ricordo questi gettoni, erano parte del lotto che avevi proposto tempo fa... sei poi riuscito ad identificare correttamente gli altri?


Inviato
Ricordo questi gettoni, erano parte del lotto che avevi proposto tempo fa... sei poi riuscito ad identificare correttamente gli altri?

Ci sto lavorando, sto chiedendo una mano al forum www.numismatikforum.de, c'era anche un altro gettone, che non ho mai postato qui, che mi ha riservato una sorpresa divertente. Visto che ci siamo posto proprio quel pezzo qui sotto.

Quello che io pensavo fosse un montone mi dicono sia in realtà una scimmia che beve da una bottiglia! Non è sicuramente di Norimberga, ma piutttosto di area franco/fiamminga oppure austriaca... altrimenti il mistero!

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Inviato

Gettone curioso, che non avevo mai visto... controllo se riesco a trovare qualcosa.

Ah, per quanto riguarda l'esempare con Luigi XV la legenda corretta dovrebbe essere PACIS FIRMANDAE EREPTUM PIGNUS ;)


Inviato
Ah, per quanto riguarda l'esempare con Luigi XV la legenda corretta dovrebbe essere PACIS FIRMANDAE EREPTUM PIGNUS ;)

Già, suona meglio, vero? :D


Inviato
Ah, per quanto riguarda l'esempare con Luigi XV la legenda corretta dovrebbe essere PACIS FIRMANDAE EREPTUM PIGNUS ;)

Già, suona meglio, vero? :D

In effetti si tratta di un gettone francese, zecca di Parigi, che si riferisce alla pace Franco-Spagnola del 1719. I riferimenti sono qui: http://numismatics.org/collection/0000.999.44570


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