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Inviato

Volevo sottoporvi alcune monete che desidererei mi aiutaste a catalogare.

Ecco la prima.

Bronzo (rame?), diam: 19mm

FR: COSTANTINUS AUG

R: PROVIDENTIAE AUGG

EX: MNE

Vista la conservazione il mio compitino l'ho fatto e quindi è più che altro una conferma che vi chiedo.

Dunque, io la classificherei come un follis di Costantino.

Zecca: MNE va interpretato come quinta zecca di Nicomedia?


Inviato

Scusate, al messaggio di prima ho allegato la foto (31k), ma non appare nel messaggio. Come mai?


Inviato

retro:

(a quanto pare si lamenta se cerco di caricare da un disco diverso da c:)

post-2-1089641768_thumb.jpg


Inviato (modificato)

Per una corretta classificazione sarebbe opportuno conoscere il peso, credo comunque si tratti di un Follis ridotto con zecca (come hai già scritto esattamente) Nicomedia 5° officina; questa zecca ebbe 5 officine dal 310 al 361 DC circa.

Al rovescio è la porta di un "castrum" con sopra due soldati ed in alto, fra loro, una stella.

Come tipo è abbastanza comune.

Modificato da centurioneamico

Inviato

Grazie, posso chiederti le differenze tra follis e follis ridotto? Furono entrambi coniati da Costantino?


Inviato

sul castrum ci sono due torrette e non due soldati

RIC Nicomedia 121

Rarita' NC


Inviato

Si è vero la porta è sormontata da due torri ma per il Cohen la moneta è considerata comune "c"

Cohen 454

Per Dynoz,

il follis fu introdotto da Diocleziano con la sua riforma monetaria per sostituire i vecchi nominali in bronzo.

Il nuovo nominale in bronzo doveva valere 8 denari, conteneva il 4% di argento e pesava tra i 9 e i 12 grammi.

La riforma doveva servire ad arrestare l'inflazione ed in parte la rallentò ma già sotto Costantino I, agli inizi del 307 DC vi fu una prima riduzione del follis che diminuì gradatamente ed ulteriormente fino al 317 DC quando si stabilizzò sul peso di 3,5g circa per un diametro variabile fra i 19 e i 20 mm.

In relazione a quanto ho appena illustrato penso che quella in tuo possesso sia appunto un follis ridotto che non è da considerarsi differente dal nominale dioclezianeo ma solo di modulo ridotto in seguito all'inflazione.


Inviato

x centurioneamico

il cohen riporta la rarita' in generale della moneta, senza badare alle zecche e all'officina. Per il RIC e' diverso dato che analizza tutti i particolari della moneta.

La moneta in questione, con MNE e con questa divisione della legenda e' NC per il RIC


Inviato

Grazie mille, sto imparando una marea di cose da questo forum.

La sigla RIC sta per quale catalogo?


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