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IGNORED

RARITA' E PICCOLI SEGRETI DELLE PIASTRE NAPOLETANE


Risposte migliori

Vi siete mai chiesti perchè le Piastre di Ferdinando II ed in particolare quelle degli anni '50 dell'800 sono così comuni e molte sembra non aver mai circolato? ............

............ Perchè quando gli spietati ed INDEBITATISSIMI CONQUISTATORI PIEMONTESI, non sazi di aver depredato il Banco delle Due Sicilie nel 1860 (che in quel momento detenevano il 67% delle riserve auree dell'intera Italia) ed aver messo il denaro dei meridionali nel calderone italiano, imposero nell'ex Regno delle Due Sicilie un cambio forzoso con la Lira a vantaggio tutto loro (leggete le tabelle di cambio dell'epoca e vi renderete conto che la vera storia non è la stessa raccontata sui libri di scuola) i proprietari delle monete napoletane preferivano tesaurizzarle a modo loro e quindi murarle anzichè depositarle nelle banche ed essere forzosamente cambiate con la nuova valuta truffaldina. Ecco perchè poi a distanza di 120 anni ............. quando ci fu il terremoto del 1980 i palazzi crollati a Napoli ed in Campania divennero delle miniere ..... eh eh eh !!!!!

Speriamo che dopo aver letto questa TESTIMONIANZA non vi mettiate a rompere e a scrostare i muri di casa di qualche vostra storica abitazione altrimenti i vostri genitori se la prenderanno con me.

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  • 4 mesi dopo...

Da sempre chi scrive la storia è il "vincitore". Lo hanno fatto i Piemontesi, lo hanno fatto gli Americani, lo fecero gli Inglesi, ed anche Ferdinando IV (I) se si legge la ricostruzione degli eventi della Repubblica Partenopea.

Limitatamente ai ripostigli, questi sono comuni in tutta la penisola, magari vengono alla luce senza la necessità di un terremoto.... .

Negli anni recenti c'è stata una infornata di scudi di ferdinando III di lorena con particolare messe per l'anno 1797 e 1799. Siamo stati subissati da doppie di Savoia per il 1786 (sicuramente coniate con oro padano, dato che ancora non se ne parlava di far disastri nel mezzogiorno). A Napoli sono emerse grandi quantità di piastre di Ferdinando IV per il 1795 e 1796 oltre che una quantità considerevole di quelle di tipo inglese (ed anche in questo caso non per merito Piemontese ... più probabilmente francese). Molte piastre di Ferdinando II sono state tesaurizzate per evitare un cambio forzoso e penalizzante, ma dal 1860 per quanto la cosa sia antipatica il cambio forzoso è stato applicato in tutta Italia, dalla monetazione austrica nel Lombardo, alla monetazione di ottimo argento in Toscana, e da li a breve anche nello stato Pontificio.

Per dirla tutta, quando l'esercito di Vittorio Emanuele II entrò in Roma e poi in zecca ... non credettero a quanto tesaurizzato in mille anni.

Per dirla con le melodie degli Abba : "the winner takes it all!" :(:)

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Caro francesco, non apprezzo la vena polemica del tuo intervento. A distanza di 150 anni credo si debbano prendere posizioni più neutre e storicamente documentate. Inoltre, guarda che l'Italia per entrare nell'euro ha pagato un dazio forse maggiore in termini di cambio lira/euro.

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Caro Caiusplinius, scusa ma il mio intervento non è polemico, è soltanto oggettivo e veritiero, oramai la storia è fatta, è chiaro che con le mie parole nulla potrà cambiare, almeno mi prendo la soddisfazione di dire ciò che sui libri di scuola viene stravolto e nascosto sulla vera storia del Regno delle Due Sicilie. Per troppi anni è stata nascosta la verità. E' ora di dire a tutti che fino al 1861 nell'Italia meridionale c'era un vero benessere, mentre ora è il contrario. Sul fatto del cambio forzoso è la sacrosanta verità. Ti invito a leggere qualche tabella di cambio post-unitario, anche il nostro amico Picchio lo ha confermato. Sul paragone che hai fatto con l'entrata in Europa dell'Italia e del cambio Lira-Euro non sarei molto d'accordo con te, mi permetto di dire che c'è una bella differenza con la violenza e la ferocia dei Savoia di 150 anni fa. Mentre nel 2002 fu una scelta democratica da parte di tutti i governi europei, 150 anni fa i Savoia hanno aggredito uno stato libero e sovrano senza alcun motivo e ci hanno sottomessi con una ferocia inaudita (fatti spiegare da qualche storico chi era Enrico Cialdini e cosa ha fatto a noi duosiciliani, anzi a tal proposito ti invito a vedere un film bellissimo LI CHIAMARONO BRIGANTI).

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Stato libero e sovrano, giustissimo, esattamente come lo era lo Stato Pontficio, oppure il Gran Ducato di Toscana, (Lombardo Veneto segue una differente giustificazione storica; guerra di liberazione dall'oppressore straniero).

Sarebbe semplice e facile risponderLe da Padano (anche se un quarto partenopeo mi scorre tra le vene) che non è stato un affare neppure per il Settentrione accollarsi il Regno delle Due Sicilie, perchè una volta spogliato delle sue ricchezze di liquidità ne rimaneva ben poca cosa.

Oggi probabilmente di tanti efferati crimini non ne sentiremmo parlare: mafia, camorra, 'ndrangheta, sacra corona e via amenamente discorrendo. Il debito della nota Cassa del Mezzogiorno non sarebbe sulle spalle di tutti per non parlare di un malessere endemico, che oggi grava sull'intera Nazione.

L'Italia è unica ed indivisibile, con buona pace di tutti.

Questi sono luoghi comuni, non hanno nulla a che vedere con la numismatica e con il revisionismo storico.

Non andrei oltre. Scivolare nella diatriba personale è un attimo, e lo spettacolo non è edificante.

Torniamo a parlare di monete, di belle monete come a Napoli sapevano fare, di grandi incisori e maestri nell'arte di incidere l'acciaio. Napoli vanta una tradizione di Perger, Arnaud, Rega, Morghen, Catinacci, solo per citarne alcuni; ed un periodo settecentesco che ha espresso le più belle e varie monete dell'intera penisola (Italia). Parliamo di questo, c'è da imparare.

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Giusto e saggio Picchio, accolgo il tuo invito. La mia era solo una parentesi. La numismatica è parte integrante della storia. Senza la numismatica una parte della storia rimarrebbe sconosciuta.

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Eccola la piastra "depredata" Ferdinando II ultimo anno di regno e di coniazione il 1859, non è tra gli anni più comuni, anche se tra quelli che per ragioni storiche, di cui prima, è più facile trovare una bella conservazione.

Questo esempalre ha, nello stemma del Portogallo 12 torri, che sono una delle variabili di questa moneta, oltre alle dimensioni del carattere ed a volte della punteggiatura

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direi proprio di si.

Al posto delle palle le torri, è certamente rara. Solitamente ci sono 1,2,3, fino a 10 palle le torri non compaiono. Sono citate per delle piastre la variante con 4 palline verticali, ma non mi pare possibile confondere queste torri con delle palline.

SI potrebbe avere una immagine d'assieme per favore ?

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Non è un po' leggerina? mi stupisce anche quella linea di frattura a rovescio, a fianco dello stemma, non sembra una frattura del conio.

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Non è un po' leggerina? mi stupisce anche quella linea di frattura a rovescio, a fianco dello stemma, non sembra una frattura del conio.

Salve,le mie foto non sono proprio belle B) quella linea è una frattura di conio,se vedi inizia dal bordo.

post-9800-1246616665_thumb.jpg

Questa invece,sempre del 1834 ''torre dritta'' anche se in conservazione leggermente migliore pesa 26,80 grammi

37,45 mm di diametro.

post-9800-1246617499_thumb.jpg

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Non me ne voglia, ma non mi convince al 100% come moneta. E' decisamente scarsa di peso, manca quasi un grammo, generalmene le piastre pesano più di 27,5, ho controllato quelle che mi sono capitate a mano e sono tutte tra i 27,48 e 27,56. Questo potrebbe dipendere dall'usura certamente, la moneta è stata lucidata, pulita e ripassata, tutte operazioni che potrebbero averla alleggerita, asportando del metallo. Ha i caratteri della leggenda anomali, soprattutto la G incompleta del valore. Il tondello è sfogliato, non so andrebbe vista bene. Il conio del 1834 si è rotto, le posto la mia per un raffronto, non sono dello stesso conio eppure presentano rotture simili.

mi piacerebbe vedere il bordo sempre sia possibile.

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Il bordo è a posto, rimane solo leggera, che non è un crimine :), ed un po' aiutata.

Nel rileggere il D'Incerti mi sono messo a riguardare vari passaggi della piastra, il secondo tipo che ha postato dal D'incerti è classificato a pallini, ed infatti sebbene "torri" hanno un aspetto più anonimo, mentre la prima è proprio torre !.

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...mentre la prima è proprio torre !.

Salve Picchio,

qui di seguito due esemplari che mi sembrano (sono piccole...) "torre":

image02834.jpg

04217q00.jpg

O mi sbaglio?

Un salutone,

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