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Risposte migliori

Inviato
mi fa piacere che abbia risposto un perito.. In effetti riuscire a chiamare "perito" colui che ha giudicato originale il 5 lire in questione è quantomeno un eufemismo... sul resto è ovvio che nella categoria ci siano persone più o meno affidabili, si tratta di capire chi sono... problema non da poco soprattutto per chi, come me, ha cominciato da poco a collezionare e di conseguenza ha bisogno di chiedere pareri su pareri vista l'inesperienza..

Ciao, purtoppo io non posso proprio indicarti da che perito andare.. sarebbe un pò un conflitto di interessi... ovviamente ti direi vieni da me... ma non essendo l'unico (e non penso prorpio di esserlo) e neanche il migliore (un pò di modestia e umiltà fa sempre bene) puoi avere una ottima scelta, visto che ce ne sono parecchi di veramente affidabili. Puoi chiedere agli altri del forum che sicuramente sapranno darti dei consigli utili.

Già fatto e mi hanno parlato bene anche di te!!!! Abitiamo pure abbastanza vicini quindi chissà!!!


Inviato

Vorrei solo aggiungere qualcosa in merito ai periti facendone parte da decenni anche se in un altro campo.Ma relazionare su una moneta presunta falsa o falsa... o su un'auto storica ( e mi è capitato) falsa o presunta tale , non è che cambi poi molto.

L'esperienza la conoscenza e la capacità di documentarsi è l'indice di borsa del perito.Non si può essere onniscienti ma ci si può e ci si deve documentare e stà qui a mio giudizio anche la capacità professionale del perito.Uno che dice " forse " non ha capacità di fare tale lavoro.In caso di pareri diversi ci si confronta e alla fine orgoglio a parte...si trova una risposta sicura.

Spero di essermi spiegato.


Inviato
Cercherò di specificare meglio il mio pensiero. Il discorso sulla rarità è un po' complesso. Anche perchè spesso è legato al valore e quindi al prezzo da pagare.

Quindi le 5 lire 1914 sono rare e per questo motivo costano tanto.

Appurato questo personalmente non considero rara una moneta che trovo facilmente, nel senso che viene offerta spesso (o come dicevo prima che trovo e vedo in ogni convegno). Basta avere i soldi. E lo scudo del 1914 corrisponde a queste caratteristiche. Infatti sono certo che questa moneta non manca in nessuna collezione di Vittorio Emanuele III appartenente a collezionisti danarosi.

Per me è rara una moneta che non compare se non raramente sul mercato, indipendentemente dal valore. Per fare un esempio è raro il grosso di Giovanni Gradenigo.

Comunque, questo discorso vale per le monete veramente rare, per il resto è tutto soggettivo...

Qui, invece mi trovi pienamente d' accordo con te. ;)

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Guest Ilmonetaio
Inviato

Effettivamente devo dire che é una cosa che ha lasciato abbastanza perplesso anche me.

Ovvero mi ha stupito sin da subito che alcuni pezzi giudicati rari o molto rari siano poi così facili da acquistare (mettendo mani al portafogli s'intende).

Ho provato a ragionare anche sulle tirature dei vari coni e insomma, le conclusioni che ne traggo non so se mi devono sembrare strane o non piacermi...

Faccio un esempio per tentare di spiegare meglio quello che probabilmente la domenica mattina con fatica riesco ad esporre con chiarezza a parole...

Una 50 lire aratrice del 12. Moneta che sono convinto molti collezionisti di VEIII abbiano (io stesso ne ho una periziata tevere SPL/FDC).

Considerata RARA

Tiratura 11230 pezzi.

Eppure se ne trovano un buone conservazione in vendita OVUNQUE. Con prezzi poi nettamente sotto il catalogo (classico 30%).

Allora... O non sono 11230, o le collezioniamo in 5000 si e no in tutto il mondo, oppure siamo si in 200.000 mila al mondo a collezionare VEIII ma quasi nessuno di noi puà affrontare la spesa ?

Insomma, la cosa non mi torna.

Guest carledo49
Inviato

E' lo stesso discorso del 20 Lire del '36 (impero) coniate in sole 10.000 unità ed abbondanti sul mercato. Anche questo come lo spieghi? :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Carlo

Inviato

sul Regno stendiamo un velo pietoso.

Lo stesso Lanfranco (direttore della R.Z. 1910-1929), caso dei 20 lire 1927 V, fu rimproverato per la cattiva condotta che aveva tenuto, e quei 100 esemplari di cui si parla nei cataloghi, non sono in realtà 100, bensì molti di più.

Vi consiglio di fare qualche ricerca nel Regno, scoprirete che molte monete sono state riconiate nel 1926 e successivamente nel 1957 dalla Zecca stessa!

saluti,

N.


Inviato

Bravo niko, oltre alle aratrice vedasi lo scudone del 1901

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Supporter
Inviato

A Roma ho chiesto un parere di autenticita' per due monete del Regno dubbie,ma estremamente insidiose, ad un professionista di livello "nazionale".Per entrambe il parere e' stato di "falso d'epoca",ma questo non e' stato scritto da nessuna parte,perche' mi rispose che certificava solamente le monete autentiche.Pero'ho pagato e mi ha rilasciato regolare scontrino...Volevo chiedere:qualche professionista numismatico d'Italia di vostra conoscenza certifica anche le monete false,mettendo nero su bianco,oppure e' questo il comportamento di tutti?Grazie,Roberto


Inviato

Se ne parlò tempo fà, non mi ricordo se su questo forum o un altro,

Sì ci sono periti che imbustano le monete false e chiaramente lo sottoscrivono sulla perizia,

ma non ricordo i nominativi, aspettiamo qualcun' altro.

Awards

Inviato
A Roma ho chiesto un parere di autenticita' per due monete del Regno dubbie,ma estremamente insidiose, ad un professionista di livello "nazionale".Per entrambe il parere e' stato di "falso d'epoca",ma questo non e' stato scritto da nessuna parte,perche' mi rispose che certificava solamente le monete autentiche.Pero'ho pagato e mi ha rilasciato regolare scontrino...Volevo chiedere:qualche professionista numismatico d'Italia di vostra conoscenza certifica anche le monete false,mettendo nero su bianco,oppure e' questo il comportamento di tutti?Grazie,Roberto

Ma vi sembra normale? Una perizia "negativa" va pagata, ma in cambio di qualcosa, secondo me.


Supporter
Inviato (modificato)

In effetti e' cosi'.Ho pagato per un parere verbale.E vi assicuro che se me le rivendevo come buone (un 25 cent 1903 ed un 5 lire 1911) sono sicuro che qualcuno ci cascava di brutto.Le 5 lire avevano un contorno con un "FERT" fatto benissimo,insidiosissimo,le rosette erano sufficientemente profonde.Erano state fatte da un bastardo di falsario che aveva capacita' fuori dal comune.Cosa ne ho fatto:l'ho rese al venditore con il quale c'era fiducia reciproca(me le vendeva a 400 euro nel 2002,moneta bb).

Modificato da RobertoRomano

Inviato

tempo fa',su'e-bay,era in vendita una moneta,non ricordo quale,periziata tevere come falso d'epoca


Inviato

Buongiorno, io ho sigillato qulche volta monete false, ovviamente con un bella scritta rossa FALSA sul cartellino per poter permettere all'acquirente di restituirla al venditore e farsi rimborsare. Non vedo perchè se si è sicuri del proprio giudizio.. non bisogna metterlo nero su bianco.

PS: in ufficio ho pure una bella pinza che incide su tutti i metalli "RICONIO" che mio padre si era fatto costruire appositamente per marchiare indelebilmente queste patacche... Paolo Manfredini


Inviato

Quella di marchiare come RICONIO le patacche è una bellissima idea. Bisognerebbe farlo anche con i famigerati ''carrarmati'' e simili...


Inviato
Buongiorno, io ho sigillato qulche volta monete false, ovviamente con un bella scritta rossa FALSA sul cartellino per poter permettere all'acquirente di restituirla al venditore e farsi rimborsare. Non vedo perchè se si è sicuri del proprio giudizio.. non bisogna metterlo nero su bianco.

Paolo Manfredini

Complimenti :) . E' esattamente quello che penso io. La perizia si paga, quindi il servizio deve essre completo, altrimenti non si ottiene una vera perizia, ma soltanto un parere.


Inviato

Il timbro RICONIO è stupendo!!!! :D


Inviato
A Roma ho chiesto un parere di autenticita' per due monete del Regno dubbie,ma estremamente insidiose, ad un professionista di livello "nazionale".Per entrambe il parere e' stato di "falso d'epoca",ma questo non e' stato scritto da nessuna parte,perche' mi rispose che certificava solamente le monete autentiche.Pero'ho pagato e mi ha rilasciato regolare scontrino...Volevo chiedere:qualche professionista numismatico d'Italia di vostra conoscenza certifica anche le monete false,mettendo nero su bianco,oppure e' questo il comportamento di tutti?Grazie,Roberto

Mi sembra un comportamento molto poco professionale. Se si richiede una perizia, questa va fatta sia che la moneta sia autentica sia che sia falsa. Altro discorso quando si chiede un parere, ma non mi sembra questo il caso anche perchè il perito si è poi fatto pagare. Non penso sia correto.


Inviato

Questo potrebbe essere dovuto al fatto che le 20 lire del 1936 praticamente non hanno circolato. E quindi furono tutte tesaurizzate e sono ancora tutte disponibili.

Non credo inoltre che la rarità sia legata alla tiratura. Ne ho parlato varie volte con amici collezionisti e tutti eravamo d'accordo che era ben più rara una moneta del regno d'Italia con tiratura di 100.000 pezzi piuttosto che una moneta di uno stato africano da 100 pezzi. Dipende anche dal numero di collezionisti interessati.

Infine bisogna tenere conto della speculazione, sempre presente. Non credo assolutamente che il 2 euro di Monaco con Grace Kelly sia tanto raro (mi sembra 20.000 pezzi) da giustificare il valore attuale. Ritengo semplicemente che poche persone abbiano in mano la maggior parte dell'emissione.


Inviato

Un saluto agli amici del forum. Mi risulta difficile non intervenire a questa discussione da vero “ innamorato del collezionare monete” . Ignoro quanti degli intervenuti siano dei periti numismatici, ma per tutti al fine di non trasformare un disquisire fondamentale della nostra passione in una discussione sul sesso degli angeli, l’invito a leggere quanto è detto dall’associazione che raggruppa i periti numismatici a questo sito

http://www.numismatici-nip.it/appunti/perito.htm

Quattro anni presso una bottega che vende monete, una domanda e qualche versamento ritengo siano veramente nulla per poter sentenziare sull’autenticità o meno di un pezzo: immaginiamo per esempio che il nostro aspirante perito abbia lavorato presso un negozio che tratta solo ed esclusivamente monetazione moderna, quale sarà la sua competenza per periziare una moneta romana o ancora peggio delle antiche dinastie cinesi o dei piccolissimi stati africani o sud Americani in continua evoluzione geopolitica? E fintanto che parliamo di collezionare per il piacere di collezionare è un conto, ma chi concepisce il collezionare come forma d’investimento il discorso mi sembra prenda assolutamente un’altra piega. Qualcuno ha citato la non infallibilità dei medici, giustissimo credo che solo a Dio appartenga l’infallibilità, mentre invece la presunzione appartenga radicalmente all’uomo. Per Stare nel campo medico potrei citare il caso della Spagna per l’oftalmologia : in Italia un oculista è il depositario di tutto il sapere di quel piccolo organo, in Spagna, e questo lo dico per esperienza diretta, penso alla clinica Barraquer o il centro oftalmologico Bonafonte , luminari della scienza con molta umiltà analizzano una parte specifica dell’organo e al fine di emetter una “ perizia “ che sia il più possibile aderente alla realtà analizzano collegialmente il caso. Nella nostra Italia di tuttologi invece, della raccomandazione e del pressapochismo storici, archeologi o ingegneri dei materiali non hanno nessun titolo a d esprimere parare su tematiche che a pieno titolo investono il loro campo di azione. Persone che molto spesso hanno speso la loro vita per la redazione di un testo che andrà a beneficio dei periti, che privi di qualunque substrato storico e culturale, per similitudine, andranno ad identificare il pezzo. Perché anche una perizia numismatica non può essere frutto di un’analisi collegiale di persone veramente preparate dello specifico campo? Ritengo che chi ami il “pezzo “ veramente importante poco si curi, alla fine, della certificazione ufficiale ( poi da parte di chi ?): prova provata ne sia l’esperienza del nostro amico ilgandi, tre su tre assolutamente discordanti. Perché come in ogni settore non si parla di responsabilità individuali ? Esiste la responsabilità per medici, consulenti finanziari, ingegneri, tra un po’ anche per i giudici e la nostra categoria di periti continua a navigare impunita per tutte le castronerie certificate. Mi chiedo: saranno più i periti numismatici o i collezionisti? Penso la seconda categoria ed allora se fossimo noi a richiedere maggior tutela nell’accesso all’ordine dei periti da parte delle Istituzioni preposte? Non andrebbe anche a vantaggio di un Ordine professionale e serio che ci aspetterebbe, non per giustizialismo ma per giustizia, avesse investigato sull’operato di due dei suoi associati nel caso specifico? Cordiali saluti

mariano


Inviato

quoto in pieno il suo intervento... Infatti io.. quando ho qualche dubbio e se la moneta lo merita, umilmente faccio vedere la moneta anche ad altri colleghi di comprovata conoscenza (quattro o sei occhi vedono sempre meglio di due!!)

Più tardi vi posto una foto di un falso marchiato riconio se ce la faccio :)


Inviato

a mio parere servirebbero esami e specializzazioni in diversi ambiti.

come dici, non si può essere "tuttologi".

saluti,

N.


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