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Inviato

Salve, ogni volta che cerco monete sia su e bay che in altri siti o mercatini non posso non notare un fatto, l'enorme disparità delle offerte di monete tra sud italia e nord italia. Vedo tantissime monete della sicilia e della campania, un pò meno del centro italia...solitamente gli stessi luoghi per poi affievolirsi ancor di più per le emissioni del nord italia. Qui le più frequenti sono Genova, Venezia, Milano, Piacenza, Bresia ecc

I motivi in molti casi possono essere riscontrati nella grandezza ed influenza econonica di una città rispetto ad altra e questo è chiaro, ma in alcuni casi devono essere appunto altri i motivi, una mancanza di richiesta di tali monete in quanto già inserite in collezzione o mancanza di estimatori di tali monete o rinvenimenti fortuiti troppo fortuiti per essere tali.

Scusate, ma solo l'unico ad avere visto questa disparità???...voi che ne pensate???


Inviato

Piacere di fare la tua consocenza virtuale.

Nel sud dell'Italia, specificamente nella Sicilia e nella Campania, la coniazione è iniziata alla fine del VI secolo A.c. I movimenti commerciali con monetazione importata sono iniziati addirittura prima.

Per brevità non mi dilungo sull'elenco degli importanti successori (cfr. Roma, Bisanzio, arabi, amalfi, normanni, Svevi, angioini, aragonesi, etc. etc. ma mi limito ad evidenziare che, infine, il Regno delle due Sicilie fu uno dei più importanti d'Europa, a prescindere dalle dimensioni e Napoli era una delle cità più popolose e ricche di cultura, anche se con molteplici contraddizioni. Palermo non era da meno. La Napoli - Portici è stata la prima ferrovia in funzione. La corte dei regnanti era splenda: vedi Capodimonte e Caserta. Le coniazioni sono state massicce in ogni epoca, i vari stati Italiani del nord non reggono il paragone per quantità, tranne Firenze e Venezia per l'oro. Gli stati pontifici erano economicamente e culturalmente bloccati e gli stessi Savoia erano minor cosa. Sicuramente questi ultimi erano più efficienti: ed infatti quella del sud non è stata una liberazione ma una conquista, con tanto di impiccaggione dei resistenti spacciati per banditi. Ma i savoia hanno evitato di redistribuire le terre e di rendere efficiente il sud, troppo lontano, troppo diverso. Si sono limitati a riscuotere le tasse, ad arruolare gli uomini ed a rafforzare i Gattopardi che, capita l'antifona, fingevano il cambiamento...per non cambiar niente. Così è andata a finire che i banditi sono arrivati davvero e i problemi non affrontati incancreniscono ancora oggi.

Ulteriore (nefasta) conseguenza di quanto sopra esposto: sicuramente nel sud dell'Italia c'è meno attenzione per il collezionismo e meno danaro da spenderci sopra.

Mi scuso per essermi dilungato oltre.... Ma era in qualche modo d'obbligo.

Ciao a tutti.

Piakos


Inviato

Complimenti per la spiegazione!

E' da notare che anche su questo forum ci sono pochi utenti del Sud Italia mentre prevalgono quelli del Centro Nord.

Saluti a tutti.


Inviato
E' da notare che anche su questo forum ci sono pochi utenti del Sud Italia mentre prevalgono quelli del Centro Nord.

Saluti a tutti.

... e permettetemi di aggiungere che molti fra noi (anche io utente del Sud) si devono scontrare con la carenza di servizi (numismatici si intende). Difficile portare avanti questa passione, da quaggiù...


Inviato
Ma i savoia hanno evitato di redistribuire le terre e di rendere efficiente il sud, troppo lontano, troppo diverso.

Sulla redistribuzione delle terre... sfondi una porta aperta :) . Per il resto, storici neutrali (stranieri) riportano come dai resoconti dei diplomatici stranieri, in visita nel regno delle Due Sicilie prima ed in italia poi, il nostro paese (Sud incluso) abbia compiuto un vero e proprio "balzo in avanti" di qualche secolo, nei primi 50 anni di vita del nostro paese. Proprio nell'Italia meridonale, i progressi sarebbero stati più vistosi e sono tutt'ora oggetto di studio, dato che sarebbe questo il vero "miracolo italiano".

Questo lo dico solo per completezza di fonti, considerato che non sono esattamente un sostenitore delle dinastie reali :D .


Inviato
E' da notare che anche su questo forum ci sono pochi utenti del Sud Italia mentre prevalgono quelli del Centro Nord.

Saluti a tutti.

... e permettetemi di aggiungere che molti fra noi (anche io utente del Sud) si devono scontrare con la carenza di servizi (numismatici si intende). Difficile portare avanti questa passione, da quaggiù...

Bhè anche al Nord non è che ci sia molto... se si escludono le "grandi" città.

Almeno in Trentino Alto Adige non si trova molto! :huh:


Inviato
E' da notare che anche su questo forum ci sono pochi utenti del Sud Italia mentre prevalgono quelli del Centro Nord.

Saluti a tutti.

... e permettetemi di aggiungere che molti fra noi (anche io utente del Sud) si devono scontrare con la carenza di servizi (numismatici si intende). Difficile portare avanti questa passione, da quaggiù...

Bhè anche al Nord non è che ci sia molto... se si escludono le "grandi" città.

Almeno in Trentino Alto Adige non si trova molto! :huh:

In Liguria ci sono molti mercatini, naturalmente molto piccoli e molto poco forniti :( .


Inviato
Ma i savoia hanno evitato di redistribuire le terre e di rendere efficiente il sud, troppo lontano, troppo diverso.

Sulla redistribuzione delle terre... sfondi una porta aperta :) . Per il resto, storici neutrali (stranieri) riportano come dai resoconti dei diplomatici stranieri, in visita nel regno delle Due Sicilie prima ed in italia poi, il nostro paese (Sud incluso) abbia compiuto un vero e proprio "balzo in avanti" di qualche secolo, nei primi 50 anni di vita del nostro paese. Proprio nell'Italia meridonale, i progressi sarebbero stati più vistosi e sono tutt'ora oggetto di studio, dato che sarebbe questo il vero "miracolo italiano".

Questo lo dico solo per completezza di fonti, considerato che non sono esattamente un sostenitore delle dinastie reali :D .

Ciao Luke.

E' la prima volta che ne sento parlare...i nostri storici sostengono il contrario, fatta salva la rete delle caserme dei carabinieri subito costitutita per controllare il territorio.

Comunque se lo dici, è probabile che queste fonti esistano.

Ma qualcosa non quadra comunque.

Scusami, ma se i viaggiatori stranieri delle fonti hanno viaggiato in italia prima dell'unificazione per qualche tempo e poi nei 50 anni successivi...quanti anni avevano quando hanno informato gli storici?

Boh!? :D

Un sorriso fa sempre bene alla salute.

Ciao a tutti.


Inviato

Una disparità tra il nord e il sud è evidente. Le cause sono molteplici, legate anche alla posizione geografica delle zone rispetto al cuore dell'europa. Io (Suddista) penso che più che cercare di capire le cause o a stare a lamentarsi, possiamo approfittare delle potensialità che ha questo forum per cercare di dare una spinta in avanti all'Italia intera, almeno per quanto riguarda la diffusione della numismatica.


Inviato
E' da notare che anche su questo forum ci sono pochi utenti del Sud Italia mentre prevalgono quelli del Centro Nord.

Saluti a tutti.

... e permettetemi di aggiungere che molti fra noi (anche io utente del Sud) si devono scontrare con la carenza di servizi (numismatici si intende). Difficile portare avanti questa passione, da quaggiù...

quoto..io come brindellone sono calabrese,di mercatini nelle vicinanze non ne ho mai trovati,e il negozio di numismatica piu vicino (socio nip)si trova a reggio,che dista 65-70km da me :(


Inviato

Ragazzi, è dura!

Se consideriamo che il divertimento maggiore è, forse, cercare i tondelli e allacciare rapporti nel e per trovarli...passa la voglia. :(

Ciao

Piakos


Inviato
Una disparità tra il nord e il sud è evidente. Le cause sono molteplici, legate anche alla posizione geografica delle zone rispetto al cuore dell'europa. Io (Suddista) penso che più che cercare di capire le cause o a stare a lamentarsi, possiamo approfittare delle potensialità che ha questo forum per cercare di dare una spinta in avanti all'Italia intera, almeno per quanto riguarda la diffusione della numismatica.

Quotissimo da sanguemisto (ma sempre italiano) e patriota europeo (nel senso del continente, non dell'UE. ) :)


Inviato

Ovviamente, ho un po' semplificato le cose perché, in poche righe, non si poteva fare di più. Un argomento del genere dovrebbe essere trattato più approfonditamente, ma non è questa la sede adatta.

Provo a riassumere.

Prima di tutto sono stati analizzati i resoconti, che mettevano a confronto la situazione del Regno delle Due Sicilie, con quella del Regno di Sardegna o dei possedimenti austriaci: le differenze appaiono macroscopiche e certamente più evidenti, rispetto a quelle attuali. Ciò può fare immaginare, che i governi borbonici (e dei latifondisti, legati a doppio filo alla corona) avessero frenato lo sviluppo del sud Italia, ben al di là della già citata minore efficienza governativa.

Poi, si sono valutati alcuni dati forniti dai diplomatici stranieri, in epoche diverse, relativi alle condizioni di vita delle popolazioni meridionali (un aspetto curioso, ma significativo è indicato, ad esempio, dalle stime, relative alla percentuale di popolazione, che abitava nelle grotte, non avendo disponibilità di un’abitazione “moderna”). Lo sviluppo di quelle terre risulta decisamente più accentuato, rispetto a quello di molte altre aree europee, che versavano in condizioni difficili. Come detto, tale “balzo in avanti” appare quasi miracoloso, a molti.

Nel XIX secolo, comunque, non era infrequente, che le cariche diplomatiche fossero appannaggio di poche famiglie e, quindi, si tramandassero, di padre in figlio. Così, non era raro, che le stesse persone, potessero avere una conoscenza diretta (e non mediata dai sentimenti o da interessi di parte) dello sviluppo di un’area.

Naturalmente, deve essere considerata una deriva banalizzante, nella storiografia moderna. Anch’essa, infatti, appare essere soggetta alle “mode”. Così, se una volta (come si dice) la “storia veniva scritta dai vincitori”, ora mi sembra che si stia attraversando una fase ampiamente revisionista. Se prima la conquista sabauda veniva rappresentata come fonte di salvezza per il Sud, ora fioriscono le posizioni filo-borboniche. Una via di mezzo non sarebbe, probabilmente, del tutto fuorviante, anche se è indubbio il gap di sviluppo, che presentavano il Regno di Sardegna ed il Regno delle Due Sicilie, nel 1860. Un’interpretazione piuttosto “scomoda” pone a confronto i lasciti delle colonizzazioni e, quindi, delle amministrazioni austriache (al Nord) e spagnole (al Sud), così come, ad esempio, nello sviluppo separato di Praga e Bratislava (funzionari austriaci, piuttosto che ungheresi, all’interno di un paese unico).

Altri esempi di storiografia “distorta” si possono ravvisare anche in relazione a fatti più recenti nei quali, però, la politica la fa da padrona. Fino a qualche anno fa, discutere di foibe, appariva come un tabù; ora, le migliaia di sloveni morti in prigionia, ben prima di quei fatti, sembrano dimenticate. Ed ancora, nella Jugoslavia titoista si parlava soltanto degli ustascia, oggi si sentono citare solo i cetnici, dimenticando le centinaia di migliaia di serbi assassinati dai primi.

Spero di essere stato un po’ più chiaro, nell’esprimere la mia posizione, nonostante lo spazio sia, necessariamente, limitato. :)


Inviato (modificato)

Ok Luke.

Esauriente e ben detto.

Non volevo introdurre una dialettica su un argomento in parte fuori tema in questo forum.

Per questo mi astengo da ulteriori anche se interessanti e stimolanti approfondimenti sulla storia della società italiana.

Che non sono lamentazioni ma riflessioni che potrebbero aiutarci a districarci nel presente.

Per tornare all'argometo introdotto in questa discussione cercavo di analizzare le motivazioni che giustificano la quantità di monete di area "sudista" in commercio. Dobbiamo rammentare che in tutto il territorio geograficamente italiano il "popolo" non aveva possibilità di guadagnare o scambiare con frequenza certi tagli monetali. Peraltro questa impossibilità si è prolungata sino alla prima guerra mondiale...in alcune zone sino all'inizio degli anni '50 del secolo scorso. Ricordate l'ottimo "l'albero degli zoccoli" dei fratelli Taviani. Era ambientato in possedimenti padani, non in Calabria o in Basilicata: dove comunque le grotte sono state "frequentate" sino agli anni sessanta (pensate a Carlo Levi: Cristo si era fermato a....Eboli!).

La monetazione, sopratutto quella tesaurizzante o preziosa, era piuttosto appannaggio dei nobili, dei notabili, dei possidenti, dei commercianti anche piccoli, dei funzionari alti in grado ecc. ecc.

Il sud al riguardo era ben frequentato. Quindi ha coniato molto. Probabilmente più dei contemporanei altri stati italiani nelle varie epoche: più piccoli e meno popolosi, spesso effimeri. Anche Venezia, Firenze e Milano non hanno avuto la stessa schiera di fruitori monetali salvo che per i pezzi d'oro, che avevano valenza internazionale. Idem Genova; notoriamente sparagnina, non ha coniato molto.

Ciao a tutti.

Piakos

Modificato da piakos

Inviato (modificato)

Rientrando on-topic, non vi è alcun dubbio, che la coniazione meridionale sia più ampia, specialmente quella "di prestigio", per i motivi, che hai citato: maggior numero di fruitori, dimensioni più ampie, maggiore stabilità. Un embrione di unità era già stato realizzato.

Modificato da luke_idk

Inviato

Secondo me, oltre ad una maggiore quantità di monete circolanti all'epoca negli stati del sud Italia, vi è anche una minore richiesta oggi di monete (del sud) dovuta alla minore quantità di collezionisti del sud ed a una loro minore capacità (economica) di acquisto.

I collezionisti del nord sono di più e ognuno di loro compra di più e spende di più! Ovviamente la loro attenzione è concentrata sulle monete circolate al nord per cui sulle bancarelle rimane ben poco.


Inviato
le grotte sono state "frequentate" sino agli anni sessanta (pensate a Carlo Levi: Cristo si era fermato a....Eboli!).

Infatti. Non era certo mia intenzione sostenere che i Savoia avessero risolto tuti problemi del Sud (da un repubblicano come me, poi :D ). Soltanto, non credo che abbiano peggiorato la situazione o governato peggio dei Borbone.


Inviato
.....

I collezionisti del nord sono di più ......

....Ovviamente la loro attenzione è concentrata sulle monete circolate al nord per cui sulle bancarelle rimane ben poco.

Questa è un'osservazione interessante. Non ci avevo mai pensato.


Inviato (modificato)

Confermo e sottoscrivo, come avevo già evidenziato con la seguente frase che vi quoto a mano:

"Ulteriore (nefasta) conseguenza di quanto sopra esposto: sicuramente nel sud dell'Italia c'è meno attenzione per il collezionismo e meno danaro da spenderci sopra".

Piakos

Modificato da piakos

Inviato

Grazie a tutti, a grosse linee è emerso quello che pensavo.


Inviato
Secondo me, oltre ad una maggiore quantità di monete circolanti all'epoca negli stati del sud Italia, vi è anche una minore richiesta oggi di monete (del sud) dovuta alla minore quantità di collezionisti del sud ed a una loro minore capacità (economica) di acquisto.

I collezionisti del nord sono di più e ognuno di loro compra di più e spende di più! Ovviamente la loro attenzione è concentrata sulle monete circolate al nord per cui sulle bancarelle rimane ben poco.

...vista la crisi non sono poi così sicuro che al nord le persone abbiano più soldi, che da altre parti, da spendere in monete...

Vorrei lanciare un altro motivo...e se fosse colpa del clima del nord, freddo, gelo, nebbia, inverno più lungo...le persone si dedicano di più a passioni da fare al chiuso, tra cui la numismatica.

Mentre al sud, grazie al favoloso clima, le persone preferiscono altri tipi di passione ?!?

...d'altronde, se fuori c'è un bel sole e caldo...chi me lo fa fare di stare in casa a mettere a posto monetine!!! :lol:


Inviato
Secondo me, oltre ad una maggiore quantità di monete circolanti all'epoca negli stati del sud Italia, vi è anche una minore richiesta oggi di monete (del sud) dovuta alla minore quantità di collezionisti del sud ed a una loro minore capacità (economica) di acquisto.

I collezionisti del nord sono di più e ognuno di loro compra di più e spende di più! Ovviamente la loro attenzione è concentrata sulle monete circolate al nord per cui sulle bancarelle rimane ben poco.

...vista la crisi non sono poi così sicuro che al nord le persone abbiano più soldi, che da altre parti, da spendere in monete...

Vorrei lanciare un altro motivo...e se fosse colpa del clima del nord, freddo, gelo, nebbia, inverno più lungo...le persone si dedicano di più a passioni da fare al chiuso, tra cui la numismatica.

Mentre al sud, grazie al favoloso clima, le persone preferiscono altri tipi di passione ?!?

...d'altronde, se fuori c'è un bel sole e caldo...chi me lo fa fare di stare in casa a mettere a posto monetine!!! :lol:

Non saprei, a Genova la nebbia non ce l'abbiamo :lol: . Di crisi, invece, ne abbiamo in abbondanza <_< .


Inviato

Non saprei, a Genova la nebbia non ce l'abbiamo laugh.gif . Di crisi, invece, ne abbiamo in abbondanza

Dici che quest'anno il convegno sarà vuoto ?

Speriamo di nò !

Awards

Inviato
Non saprei, a Genova la nebbia non ce l'abbiamo laugh.gif . Di crisi, invece, ne abbiamo in abbondanza

Dici che quest'anno il convegno sarà vuoto ?

Speriamo di nò !

Spero proprio di no... E' un anno che aspetto.


Inviato
Secondo me, oltre ad una maggiore quantità di monete circolanti all'epoca negli stati del sud Italia, vi è anche una minore richiesta oggi di monete (del sud) dovuta alla minore quantità di collezionisti del sud ed a una loro minore capacità (economica) di acquisto.

I collezionisti del nord sono di più e ognuno di loro compra di più e spende di più! Ovviamente la loro attenzione è concentrata sulle monete circolate al nord per cui sulle bancarelle rimane ben poco.

...vista la crisi non sono poi così sicuro che al nord le persone abbiano più soldi, che da altre parti, da spendere in monete...

Vorrei lanciare un altro motivo...e se fosse colpa del clima del nord, freddo, gelo, nebbia, inverno più lungo...le persone si dedicano di più a passioni da fare al chiuso, tra cui la numismatica.

Mentre al sud, grazie al favoloso clima, le persone preferiscono altri tipi di passione ?!?

...d'altronde, se fuori c'è un bel sole e caldo...chi me lo fa fare di stare in casa a mettere a posto monetine!!! :lol:

Non saprei, a Genova la nebbia non ce l'abbiamo :lol: . Di crisi, invece, ne abbiamo in abbondanza <_< .

Anche in Trentino niente nebbia...ma tanto freddo!!! :P

...e i meno del termometro ci sono anche nel portafoglio! :(


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