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Risposte migliori

Inviato

Esemplifico.

Ovviamente ci riferiamo a cose di un qualche interesse, per usare eufemismi.

1) A Verona, per la prima volta dopo anni, ho dovuto chiudere la tenzone la tarda mattina del sabato perchè avevo esaurito la polvere da sparo, sarà stato un caso? E' possibile. Comunque non sono aduso a fare follie, quindi se hanno venduto a me vuol dire che la fila non l'avevano.

2) Degli Studi numismatici non posso parlare direttamente per ovvi motivi, ma materiale in alcuni ne viene mostrato con continuità - in modo intelligente - alle persone ritenute adatte a recepirlo. Sino allo scorso inverno bisognava minacciare di cambiare interlocutore e/o di pagare bene, per vedere qualcosina. Ma anche questa potrebbe essere solo una fase fortunata di alcuni operatori.

3) L'ultima asta della Thesaurus, almeno per le classiche, aveva tanta roba anche bella: malgrado qualche perplessità e qualche lotto discusso. L'asta evidenziava che qualcuno stava dismettendo. I prezzi, tranne una follia di matrice americana in litigio con una nostrana, non sono lievitati più di tanto, anzi per alcuni lotti: meno di tanto.

Non credo possa trattarsi di una serie di coincidenze.

Credo proprio di no.

Il punto è un altro.

Occorre cogliere le occasioni perchè tra qualche mese sparisce tutto un'altra volta o tra qualche mese ci si pente di aver già speso.

Chi indovina è veramente bravo. :P

Piakos


Inviato
Esemplifico.

Ovviamente ci riferiamo a cose di un qualche interesse, per usare eufemismi.

1) A Verona, per la prima volta dopo anni, ho dovuto chiudere la tenzone la tarda mattina del sabato perchè avevo esaurito la polvere da sparo, sarà stato un caso? E' possibile. Comunque non sono aduso a fare follie, quindi se hanno venduto a me vuol dire che la fila non l'avevano.

2) Degli Studi numismatici non posso parlare direttamente per ovvi motivi, ma materiale in alcuni ne viene mostrato con continuità - in modo intelligente - alle persone ritenute adatte a recepirlo. Sino allo scorso inverno bisognava minacciare di cambiare interlocutore e/o di pagare bene, per vedere qualcosina. Ma anche questa potrebbe essere solo una fase fortunata di alcuni operatori.

3) L'ultima asta della Thesaurus, almeno per le classiche, aveva tanta roba anche bella: malgrado qualche perplessità e qualche lotto discusso. L'asta evidenziava che qualcuno stava dismettendo. I prezzi, tranne una follia di matrice americana in litigio con una nostrana, non sono lievitati più di tanto, anzi per alcuni lotti: meno di tanto.

Non credo possa trattarsi di una serie di coincidenze.

Credo proprio di no.

Il punto è un altro.

Occorre cogliere le occasioni perchè tra qualche mese sparisce tutto un'altra volta o tra qualche mese ci si pente di aver già speso.

Chi indovina è veramente bravo. :P

Piakos

Allarghiamo la panoramica, sia temporalmente che geograficamente (Thesaurus e' troppo "locale" per fare tendenza). Cosa e' successo da circa 4-5 anni a questa parte.

Una serie impressionante di collezioni tutte molto importanti, soprattutto romane imperiali, ma anche greche, bizantine emedioevali, sono arrivate sul mercato a ripetizione una dietro l'altra.

Coincidenza ? Ricorsi storici ? No, semplicemente il mercato si e' messo a tirare da matti e la gente (collezionistis stufi o esosi, eredi, investitori, etc.) convinti ad arte da bravi mercanti (il cui problema principale ricordatevelo non e' mai la vendita ma l'approvvigionamento continuo di buon materiale) ha cominciato a sfruttare il momento.

E' una pacifica legge di mercato che il materiale buono viene fuori quando il mercato tira, nei momenti di stanca se ne sta nascosto buono buono e non si batte chiodo :D

La domanda che mi faccio, ricollegandomi a quanto discusso sopra, e' quanto il mercato continuera' a tirare (le ultime aste NAC, NG e LHS testimoniano una fase ancora molto forte se non addirittura fuori giri).

Interessante sara' il test americano tra pochi giorni (una serie impresionante di cataloghi di aste che si concentrano tutte a NY tra pochissimi giorni (CNG, Gemini, MM, etc.).

L'altra domanda che mi pongo e' : alcuni livelli (folli) di prezzo raggiunti da pezzi di qualita' eccezionale potranno tenere nel tempo ? O meglio, i livelli di prezzo da essi raggiunto rappresenta un nuovo gradino di valutazione dal quale partire (tra un po' di tempo) oppure si torna indietro come gia successo negli anni Settanta ?

Qui si che si parra' la nobilitade...

Infine, non concordo pero' sul fatto che tra qualche mese sparisca tutto. Oggi le monete girano piu' di prima. Innanzitutto ve ne sono molte di piu' in conseguenza dei molteplici ritrovamenti che avvengono in Europa Est, Balcani, e anche sul territorio nostrano e arrivano di straforo sul mercato numismatico.

Secondo vi sono piu' collezionisti, molti dei quali raccolgon per poi ritornare il frutto delle loro fatiche al mercato dopo tot anni. Non credo ad una vena che si esaurisca, credo piuttosto ad un cambiamento di geografia dei mercanti, alcuni spariranno (ed in effetti case blasonatissime sono recentemente scomparse : Munzen und Medaillen di Basilea; Sternberg di Zurigo; Santamaria a Roma) per incompetenza o dimensione di scala, altre si rafforzeranno o verranno assorbite (Baldwin di Londra), altre cambiano sede per aver maggiore liberta' di manovra (NAC a Londra). Chi sta fermo rischia di piu'.

Azzardo un pronostico, il mercato continuera' ad espandersi (magari con qualche fase piu' espansiva ed altre restrittive) nel lungo termine e, salvo che la crisi incipiente non abbia conseguenze epocali (niente affatto escluse) una buona offerta di materiale continuera'.

Ai posteri.. :D

numa numa


Inviato

Caro Numa,

complimenti per la tua esperienza e per la tua esposizione che ho letto con interesse.

Quanto sostieni è sensato ed interessante.

La mia analisi, per la verità, aveva per oggetto i nostri confini, atteso che non tutta la nostra monetazione ha una valenza internazionale e poi....quando si decide di vendere è più macchinoso operare all'estero rispetto a quando si compra.

Quindi, per pigrizia, per limiti oggettivi, per impossibilità varie, per carenza di tempo, i confini sono rilevanti per il collezionista anche danaroso e/o per gli eredi non smaliziati.

Per la mia limitata esperienza, atteso che ogni tanto mi muovo dal mio guscio ma non tutti i giorni e nemmeno tutte le settimane, ho avuto impressione che nel nostro territorio:

- molti collezionisti avrebbero dismesso o comunque ridotto la propria attività per varie motivazioni che, essendo personali, non è dato conoscere con certezza nemmeno quando vengono esplicitate <_< ;

- il fenomeno è stato significativo per le classiche;

- quanto precede conferma il tuo dato circa il materiale che da qualche anno è in offerta;

- di neofiti significativi e/o di "delfini" che dovrebbero succedere e rimpolpare le fila se ne conoscono pochi, forse da ultimo in alcuni recenti convegni qualcuno è comparso...ma sempre pochi sono;

- in "ambito locale" non mi sembra che vi sia molta voglia di profittare con ingordigia del materiale in offerta e tanto meno di folleggiare;

- quindi anche a voler concedere che i convegni sono in ribasso e che i "criptocollezionisti" (quelli che non hanno motivo di "socializzare" o di mostrarsi) siano in numero cospicuo, sicuramente non sembrerebbero voraci in questo momento;

- ergo, se escludiamo i bronzi di Adriano a testa nuda in ottime condizioni (e cose analoghe), i prezzi dei otti effettivamente venduti non salgono molto oltre le basi (spesso già contenute).

Chi ha voglia di comprare e ha un buon portafoglo in soldi ed interlocutori, può trovare del materiale, anche super, senza varcare le frontierem e senza pagare come i magnati internazionali.

Attese queste constatazioni e poichè espliciti che tra qualche mese non sparirà niente, si attenua anche a in me il desiderio di essere vivace sul mercato in linea con un fenomeno che sembra essere deflattivo (meno compratori, più materiale in offerta; prezzi contenuti salvo le eccezioni).

Ci sarebbe un modo per vivacizzare comunque il mercato.

Conoscerci direttamente tra noi appassionati ed entrare in diretta.

Ecco il fenomeno che è temuto dagli operatori più della deflazione.

Infatti come a Costantinopoli i bizantini rinchiudevano i latori di merce occidentali ed orientali dentro ambienti delimitati (chiamati fondaci) perchè dovevano intermediare (cioè lucrare) solamente loro, così le case d'asta e alcuni esosi mercanti intraprendono con le nostre monete.

I migliori "scambi" li ho sempre fatti in amicizia con altri appassionati ed alla fine abbiamo mangiato e brindato insieme entrambi contenti. Quando non ci si è messi di accordo, abbiamo avuto il buon senso di non avercene a male e di auspicare una nuova prossima occasione.

Vedi un pò cosa potrebbe accadere se i lamonetiani, oltre a discutere proficuamente e con reciproco accrescimento, entrano in contatto diretto (fuori dal forum) nei rispettivi settori...una piccola rivoluzione!

Ecco un'altra storia e un altro argomento che potrebbe essere lanciata in discussione... da chi ha il coraggio.

Un caro saluto.


Inviato
Chi ha voglia di comprare e ha un buon portafoglo in soldi ed interlocutori, può trovare del materiale, anche super, senza varcare le frontierem e senza pagare come i magnati internazionali.

Caro Piakos

speriamo veramente tu abbia ragione..

partecipero' ad un paio di aste battute a NY e sarei solo felice di prendere alla base dei pezzii che temo si comporteranno in modo assai differente dallo scenario prospettato sopra. Se poi fosse come dici allora sara' solo un piacere offrirti una bella bottiglia (anche di champagne se i prezzi restassero sulle stime).

Ti faro' sapere ma gia'tempo che l'enoteca restera' all'asciutto :lol:

numa numa


Inviato

Ciao Numa,

se continui ad avere nel mirino certe aste sicuramente berremo solo aranciate.

Le aste di New York le organizzano per i nababbi farlocconi (non perchè partecipano - posso partecipare anche io - ma perchè vanno ben oltre le basi). Ai nababbi più furbi, invece, mentre ai piani sottostanti battono le aste, organizzano dei bei salottini con tanto di coreografie dove, in diretta, propongono i "pezzi" mozzafiato a prezzi spaziali...e quelli tirano un pò... e poi comprano. Ma in quel giro è difficile entrare. New York sta sul mare e anche lì ci sono i bizantini che gestiscono il fondaco.

Lo spirito dei miei interventi era: guardiamoci intorno! Ripeto: hai visto la thesaurus? C'erano tante cosine belline. Magari in sala c'era anche qualche lamonetiano che deve vendere dei doppioni....comunque belli, o magari si è stancato di guardare una moneta anche se splendida. O vuole cambiare settore.

E' possibile che presto ci sarà un'altra asta simile - anche di diversa Casa - dove ritrovarci.

Può darsi che qualche commerciante ha materiale interessante e non vuole aspettare le dinamiche ed i tempi delle aste, magari perchè chi lo ha fornito ha deciso di diversificare....in tempi rapidi.

Ecco in tali situazioni le monete stentano.

invece in alcune aste basta che cominciano ad alzare la mano in due....la base vola. Poi ci diciamo: bene, la prossima vota ce le metto pure io...all'asta! Magari pure belle e qualcuna molto bella...e rimangono quasi al palo o poco più, tranne una o due. Boh!?

Vedi come le dinamiche sono molteplici, complesse, varie, nebbiose....allora usiamo la bussola e navighiamo oltre...alla luce del sole, magari verso il primo bar a prendere un caffè. :D

Un caro saluto a tutti.

Piakos


Inviato
Ciao Numa,

se continui ad avere nel mirino certe aste sicuramente berremo solo aranciate.

Le aste di New York le organizzano per i nababbi farlocconi (non perchè partecipano - posso partecipare anche io - ma perchè vanno ben oltre le basi). Ai nababbi più furbi, invece, mentre ai piani sottostanti battono le aste, organizzano dei bei salottini con tanto di coreografie dove, in diretta, propongono i "pezzi" mozzafiato a prezzi spaziali...e quelli tirano un pò... e poi comprano. Ma in quel giro è difficile entrare. New York sta sul mare e anche lì ci sono i bizantini che gestiscono il fondaco.

Lo spirito dei miei interventi era: guardiamoci intorno! Ripeto: hai visto la thesaurus? C'erano tante cosine belline. Magari in sala c'era anche qualche lamonetiano che deve vendere dei doppioni....comunque belli, o magari si è stancato di guardare una moneta anche se splendida. O vuole cambiare settore.

E' possibile che presto ci sarà un'altra asta simile - anche di diversa Casa - dove ritrovarci.

Può darsi che qualche commerciante ha materiale interessante e non vuole aspettare le dinamiche ed i tempi delle aste, magari perchè chi lo ha fornito ha deciso di diversificare....in tempi rapidi.

Ecco in tali situazioni le monete stentano.

invece in alcune aste basta che cominciano ad alzare la mano in due....la base vola. Poi ci diciamo: bene, la prossima vota ce le metto pure io...all'asta! Magari pure belle e qualcuna molto bella...e rimangono quasi al palo o poco più, tranne una o due. Boh!?

Vedi come le dinamiche sono molteplici, complesse, varie, nebbiose....allora usiamo la bussola e navighiamo oltre...alla luce del sole, magari verso il primo bar a prendere un caffè. :D

Un caro saluto a tutti.

Piakos

Ben vengano l'aranciata o il ..chinotto :D

Non sono invece d'accordo con la visione che esprimi.

Che vi siano degli eccessi attualnmente sono il primo a lamentarmene (anzi sono anche stato redarguito per questo).

D'altra parte continuo a credere in un mercato serio e professionale portato avanti da operatori di provata tradizione che, se da un lato sicuramente sanno fare i loro interessi, da''altro hanno tutto l'interesse a far si' che il mercato non diventi un postribolo (anche non metaforicamente parlando).

Credo ancora che se si vogliono certi pezzi, al di la' delle occasioni che possono comunque capitare (nelle aste secondarie piu' che sugli ormai striminziti mercatini) occorra mettersi in gioco in certe aste (non Ginevra per carita' ove si viene spellati vivi, ma NY con la molteplicita' di offerte e operatori sicuramente rappresenta un appuntamento importante).

Non credo quindi che se si miri a qualcosa di bello in tale sede necessariamente ci si faccia prendere per il collo. Sicuramente si dovra' pagare ma l'importante e' che si paghi il giusto o detto piu'; chiaramente se c'e' un pezzo raro e bello che viene offerto sicuramente lo paghero' ma non credo proprio che riusciro; a trovare lo stesso pezzo da altre aste nostrane .

Viceversa alcune aste minori mi daranno la possibilita' di reperire buon materiale a prezzi accessibili ma sicuramente non certi pezzi che mi saranno magari offerti solo in determinate vendite.

Spero di non aver ingarbugliato troppo il discorso e.. ben venga l'aranciata!

numa numa


Inviato

Ok Numa.

nella sostanza non posso darti torto.

Diciamo che bevendo un caffè o un'aranciata nei prossimi convegni e nelle aste della buona stagione anche calda, potrebbero capitare delle favorevoli occasioni...magari anche qualche eccezionale garantito. Sicuramente non lo regaleranno...ma un 30% meno delle grandi aste internazionali è d'obbligo.

Staremo a vedere.

Ciao.


Inviato

Vorrei trasmettere a Piakos una considerazione che mi fece un grande commerciante di numismatica tanti anni fa. Facendo un discorso simile sulle aste, che all'epoca erano meno numerose, dissi che bastavano due ricchi americani per far schizzare il prezzo di una moneta. Il commerciante mi guardò con un aria strana e mi disse: Mio caro ne basta uno, ne basta uno...

Questo per dire quanto complesso e difficile è il discorso delle aste.


Inviato
Vorrei trasmettere a Piakos una considerazione che mi fece un grande commerciante di numismatica tanti anni fa. Facendo un discorso simile sulle aste, che all'epoca erano meno numerose, dissi che bastavano due ricchi americani per far schizzare il prezzo di una moneta. Il commerciante mi guardò con un aria strana e mi disse: Mio caro ne basta uno, ne basta uno...

Questo per dire quanto complesso e difficile è il discorso delle aste.

Da incorniciare ... :rolleyes:


Inviato

Quanto detto da ArkaPD spiegherebbe i perchè gli aurei e gli argenti di Pietro I costino molto di + delle altre monete russe ad eccezione ovviamente delle rarità conclamate. Fino ad ora però in questa discussione non si è affrontato l'argomente relativo a quelle case di asta che trattano lo stesso genere di monetazione i.e. russa pur avendo "stime" molto molto differenti. Vi sembra reale?onesto?

Ecco un esempio:

Asta Rauch 110109

Asta Kunker Feb09

Avete una spiegazione che abbia una logica sulla differente stima accentuata per altro dalla diversa valuta usata?

Danke,

S


Inviato

Rauch ha sempre avuto stime di partenza basse... E' una questione di politiche di vendita. Nelle aggiudicazioni i valori dovrebbero avvicinarsi di molto. Oppure quella stimata di più andrà invenduta. Ricordiamoci che nelle aste ci sono anche le riserve, per cui a stima molto bassa può corrispondere una riserva molto alta. Se la riserva non viene mantenuta la moneta torna al suo vecchio proprietario.


Inviato
Vorrei trasmettere a Piakos una considerazione che mi fece un grande commerciante di numismatica tanti anni fa. Facendo un discorso simile sulle aste, che all'epoca erano meno numerose, dissi che bastavano due ricchi americani per far schizzare il prezzo di una moneta. Il commerciante mi guardò con un aria strana e mi disse: Mio caro ne basta uno, ne basta uno...

Questo per dire quanto complesso e difficile è il discorso delle aste.

Da incorniciare ... :rolleyes:

Vorrei trasmettere a Piakos una considerazione che mi fece un grande commerciante di numismatica tanti anni fa. Facendo un discorso simile sulle aste, che all'epoca erano meno numerose, dissi che bastavano due ricchi americani per far schizzare il prezzo di una moneta. Il commerciante mi guardò con un aria strana e mi disse: Mio caro ne basta uno, ne basta uno...

Questo per dire quanto complesso e difficile è il discorso delle aste.

Appunto! Se leggete tra le mie righe troverete lo stesso concetto. Ma se i Lamonetiani (che non sono uno o due e mi sembrano tantini...) si motivano e decidono di conoscersi, prevalentemente nelle zone geografiche di residenza ma...non solo, già le aste italiane potrebbero iniziare ad avere, mediamente, meno monete di qualità da vendere...e qualcuna estera pure.

Per ritornare al tema introdotto con la discussione o per parlare di stime: la diversità di valutazione da un'asta all'altra è di prassi. Dipende da una serie di variabili spesso legate al materiale acquisito per ogni vendita ed alle relative richieste note in quel momento. Ad esempio: il Collezionista telefona: "cara Casa d'asta, quali succulenti conferimenti hai ricevuto per marzo? L'astista (che è anche un'artista nel suo campo) risponde: "Egregio Dottor Abramovich illustrissimo, abbiamo questo, quell'altro, un pò di insalata (russa)...anche dell'abbacchio taliano..." Risponde il Dottore: "slurp slurp! Bene...anzi, benissimo! Quella moneta deve essere mia". Ecco! Mettete che l'Asta ha un pò di richieste del genere, di cui alcune su uno stesso lotto interessante: la stima sale. Non chiama quasi nessuno? La stima diventa ad invito...rimane bassina. La qualità dei pezzi è bella di stile e rara, ma non eccezionale, conviene ancora la base ad invito...così viene tanta gente che la farà lievitare comunque. Ecc. ecc.

Poi possono incidere delle valutazioni commerciali di chi gestisce e organizza la vendita, tipo il broker che gestisce i prodotti finanziari e fa oscillare i prezzi anche da un giorno all'altro.

A proposito: non vorrei sembrare banale o saccente. Se è così mi scuso.

Non conosco bene il forum.

D'acchito metto in comune un'esperienza.

Ciao a tutti.

Piakos


Inviato

Vorrei dire la mia in questa interessante discussione, anche se le autorevoli opinioni finora espresse necessitano di ben poche puntualizzazioni. le asta non sono in crisi, secondo me. Il fenomeno che potrebbe verificarsi è un adivarizazione tra mercato di alto livello e mercato diciamo "normale". Se la NAC 51 andrà come deve andare (e come andrà, statene certi) avremo altri sesterzi che superano il milione di franchi, un limite un tempo impensabile e non so se questo sarà un levello da bolla speculativa o un assestarsi verso l'alto delle valutazioni, conseguenti alla richiesta.

Di tutt'altro tipo l'andamento per le monete "normali", quelle contrattate tra i 500 e i 2000 euro, per le quali vedo grosse difficoltà.

Per quanto riguarda le collezioni di bronzi ben fatte e complete, non me ne risultano, già quella di Fridrich mi è sembrata qualcosa di miracoloso, è stato un vero peccato disperderla, anche se le monete erano mediamente sotto il BB. Invece di aurei ne stanno saltando fuori di continuo in questi anni, e fare una bella collezione di aurei spl fdc non è per niente difficile (basta avere qualche milione di euro ;) ), in pochi anni la si mette insieme volendo, mentre con medaglioni e sesterzi neanche forse con i fondi di Thyssen ci si riuscirebbe.


Inviato
Vorrei dire la mia in questa interessante discussione, anche se le autorevoli opinioni finora espresse necessitano di ben poche puntualizzazioni. le asta non sono in crisi, secondo me. Il fenomeno che potrebbe verificarsi è un adivarizazione tra mercato di alto livello e mercato diciamo "normale". Se la NAC 51 andrà come deve andare (e come andrà, statene certi) avremo altri sesterzi che superano il milione di franchi, un limite un tempo impensabile e non so se questo sarà un levello da bolla speculativa o un assestarsi verso l'alto delle valutazioni, conseguenti alla richiesta.

Di tutt'altro tipo l'andamento per le monete "normali", quelle contrattate tra i 500 e i 2000 euro, per le quali vedo grosse difficoltà.

Per quanto riguarda le collezioni di bronzi ben fatte e complete, non me ne risultano, già quella di Fridrich mi è sembrata qualcosa di miracoloso, è stato un vero peccato disperderla, anche se le monete erano mediamente sotto il BB. Invece di aurei ne stanno saltando fuori di continuo in questi anni, e fare una bella collezione di aurei spl fdc non è per niente difficile (basta avere qualche milione di euro ;) ), in pochi anni la si mette insieme volendo, mentre con medaglioni e sesterzi neanche forse con i fondi di Thyssen ci si riuscirebbe.

No Caius, nessuno dei sesterzi della collezioni di Bill Conti fara' cifre milionarie.

Primo non sono sesterzi eccezionali per patina (anche se la qualita' ein alcuni casi ottima).

Secondo, siamo in un asta seria, non nelle buffonate ginevrine dove i polli vengono cucinati allo spiedo (e pure ripassati :lol: ), e quindi l'interesse di un mercante serio,quale e' la NAC e ' quella di mantenere un certo equilibrio e di far crescere is suoi clienti piu' promettenti, non di spennarli, mandando oltretutto a rotoli il mercato.

Comunque : sono aperte le scommesse ! :D

numa numa


Inviato

Concordo con Numa.

Staremo a vedere.

Comunque, con quelle stime, la NAC spera nei nababbi che, indispettiti, alzano le mani a raffica.

Piakos.


Inviato

Personalmente, guardando il mio campo di interesse che è in primo luogo quello di Alessandro III di Macedonia (monetazione classica greca quindi), ho visto parecchi rialzi e bolle speculative negli ultimi due anni- un anno e mezzo. Non è un caso; infatti credo che, a mio avviso non si riesca più a prendere monete abbordabili per il collezionista medio (parlo di budget di spesa fino a 500-700 Euro), semplicemente perchè con quel prezzo si prendono monete che fino a un anno e mezzo fa erano valutate sui 200-300 Euro. E' sufficiente ad esempio vedere le cifre folli raggiunte da alcuni tetradrammi (sempre di Alessandro III) che ora viaggiano sui 1000-1200 Euro mentre prima sarebbero arrivati massimo a 500-600 Euro. E non parlo di tetra veramente particolari e splendidi, ma di tetra anche medio-medio belli. Guardate ad esempio in questo momento la sezione electonic auctions di HJB (ditta americana), o il prezzo che ha raggiunto il quarto di statere d'oro della Rauch nella ultima asta di questi giorni, che è una moneta in qualità buona-molto buona e non splendida(e che partendo da una base d'asta di 500 dollari è arrivato a 1700) e controllate poi il prezzo delle stesse monete su coinarchives nelle aste fino a due-tre anni fa. Non è stato un caso infatti se nel 2005 ho deciso di iniziare la collezione di monete di Alessandro III. Oltre a piacermi moltissimo queste monete (per stile, rappresentazione storica del personaggio ecc. ecc.) ho notato da subito che il rapporto qualità-prezzo (a parte alcuni rari casi molto più ricercati) era buono, anzi più che buono; nel senso cioè, che senza spendere cifre esagerate e fuori di ogni logica, si potevano prendere monete di elevata raffinatezza tecnica e in splendida conservazione. La stessa dracma di Lampsakos che utilizzo per atavar mi sembra di averla pagata non più di 120 euro spedizione compresa. Ora invece?

Prezzi esagaerati, troppo esagerati e ripeto....Soprattutto in America (forse perchè lì si può usufruire di una maggiore visibilità "mondiale" delle proprie aste e non è un caso infatti che molte case d'asta si stiano spostando proprio là)

Ho notato invece maggiore parsimonia nelle aste tedesche nonostante una grande cura nella preparazione tecnica delle proprie aste.

Preferisco insomma le case d'asta tedesche e penso che anche per quest'anno mi affiderò ancora a loro, sempre che trovi qualcosa di possibile per me collezionista medio che inserisco in collezione non più di una-due monete l'anno.

Vorrei e non sapete quanto, affidarmi alle italiane, ma pare che il settore che a me interessa, in Italia, trovi molto pochi appassionati e quindi già so che anche per il 2009 non troverò niente da comprare.

Per quanto riguarda le mie previsioni sul mercato (parlo per il settore che conosco meglio, ossia le classiche-Grecia continentale-Alessandro III), penso che gli altri prezzi registrati anche in questi giorni nelle ultime aste avranno comunque degli strascichi almeno fino a primavera inoltrata e che dovremo trovare prezzi più decenti solo a partire da settembre e limitatamente alle case d'asta tedesche.

Bisognerà però vedere se mi andrà ancora di portare avanti una collezione in cui non aggiungo pezzi nuovi da un anno e mezzo.... Mah....:huh:


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