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Crocifisso di Michelangelo


caiuspliniussecundus

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E' di oggi (TG1) la notizia che lo Stato Italiano ha acquisito per 3 milioni di euro un crocifisso attribuito a Michelangelo. La notiza mi rallegra alquanto :P , ma il servizio del telegiornale mi ha preoccupato molto. I motivi per cui è attribuito al maestro rinascimentale mi sono sembrati labili e soggettivi (sostanzialmente perché è ben fatto :blink: ). E poi, non vi sembrano pochini 3 ml di euro per un Michelangelo?? Pensate a quanto costa un quadro impressionista (centinaia di ml) e alle cifre che spuntano certe opere d'arte moderna (per me inguardabili, ma comunqe sempre centinaia di ml di euro). ricordo che qualcuno ne ha spesi 1,5 per un sesterzio comune :huh: , ma allora non vedo più il nesso tra il valore storico/artistico e i prezzi del mercato <_< .

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E' di oggi (TG1) la notizia che lo Stato Italiano ha acquisito per 3 milioni di euro un crocifisso attribuito a Michelangelo. La notiza mi rallegra alquanto :P , ma il servizio del telegiornale mi ha preoccupato molto. I motivi per cui è attribuito al maestro rinascimentale mi sono sembrati labili e soggettivi (sostanzialmente perché è ben fatto :blink: ). E poi, non vi sembrano pochini 3 ml di euro per un Michelangelo?? Pensate a quanto costa un quadro impressionista (centinaia di ml) e alle cifre che spuntano certe opere d'arte moderna (per me inguardabili, ma comunqe sempre centinaia di ml di euro). ricordo che qualcuno ne ha spesi 1,5 per un sesterzio comune :huh: , ma allora non vedo più il nesso tra il valore storico/artistico e i prezzi del mercato <_< .

Bravo Caius,

sul neso logico utilizzato da quel fesso che spende 1.5M di euro per un sesterzio credo che si commenti da solo, a tutto vantaggi di quei volponi che sono riusciti a far lievitare il prezzo a questo livello e a rifilarglielo.

Sui rapporti di valore messi in luce da queste ultimi stonati realizzi mi sono gia' espresso.

Per quanto possa adorare le monete, come conoscitore e amante del mondo dell'arte, trovo inquietante e privo di logoca che un sesterzio di Adriano possa raggiungere valutazioni pari a delle mirabili opere d'arte quali mobili prodotti da Maggiolini, la meta' di un quadro eccelso di Guardi o un busto romano di alta epoca. Giudicate voi ( e che non mi si tacci di faziosita' :lol: ).

Riguardo il crocefisso sono molto contento che lo Stato se lo sia aggiudicato. Vidi l'opera anni fa in esposizione al museo Stibbert a Firenze (tra l'altro in compagnia di altri crocefissi lignei coevi).

Mi avvicinai pieni di dubbi e prevenuto (anche se ero sceso apposta al museo solo per vedere il famoso crocefisso di cui tanto si parlava). Devo dire in tutta onesta' che rimasi colpito dall'incredibile qualita' dell'opera. Metteva letteralmente soggezione, sembrava quasi avesse un'anima e certamente era stata prodotta da una mano sublime. Direi se possa essere o meno di Michelangelo, a meno che salti fuori qualche documento di archivio che lo possa provare, sara' sicuramente difficile se non impossibile.

Tuttavia l'opera e' di una finezza senza pari e impari risultava il confronto con gli altri crocefissi coevi, simili per mezzo e dimensioni, da cui si distaccava in modo nettissimo.

A mio avviso lo Stato italiano ha fatto un ottimo acquisto e spero il crocefisso si possa ammirare presto presso qualche museo. Chi lo potra' ammirare si rendera' ancora una volta di piu' conto di quale sproporzione economica possa esistere tra una moneta pagata 1.5Me il doppio del suo valore per un'opera straordinaria creata con il solo e precipuo scopo di offr4ire un livello artistico di eccellenza.

numa numa

Per

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...

Riguardo il crocefisso sono molto contento che lo Stato se lo sia aggiudicato. Vidi l'opera anni fa in esposizione al museo Stibbert a Firenze ...

numa numa

Per

Museo Horne, non Stibbert ..

grazie alla precisazione di Orlando

numa numa

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" .... L' attribuzione a Michelangelo è frutto dei lunghi studi di Giancarlo Gentilini, esperto di fama internazionale di scultura fiorentina del Quattrocento, condivisi da Umberto Baldini, Luciano, Bellosi, Massimo Ferretti, Antonio Paolucci, Cristina Acidini. ...."

Fonte il Sole24ore del 12/12/2008

crocefisso_Michelangelo.jpg700_dettaglio2_crocefisso.JPG

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Si, infatti, ma questi studiosi hanno condotto più che altro studi sullo stile, arrivando alla conclusione che si tratta di un Michelangelo giovane (lontano dai corpi nerboruti della maturità, vedi cappella Sistina). Tuttavia tracce documentali o altre testimonianze non ce ne sono e io sarei molto cauto ad attribuirlo a Michelangelo solo perché è bello (in effetti è di una bellezza sublime B) )

Insomma, 3 ml di euro mi sembrano veramente pochi per un Michelangelo, ma forse troppi per un crocifisso rinascimentale di buona fattura !!!!

il nostro "mestiere" di collezionisti ci ha fatto diventare sospettosi, soprattutto quando si tratta di affari !!

Caius

(timeo danaos et dona ferentes)

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E' evidente che il prezzo "basso" anzi bassissimo è proporzionato all'incertezza legata al fatto che nessuno può dire senza dubbio che davvero sia opera di Michelangelo... e non sarebbe la prima volta che degli esperti "prendono un granchio" clamoroso.

Anch'io l'ho visto dal vivo qualche anno fa e dato che ai tempi dell'università ho studiato approfonditamente Michelangelo ho provato a capire da quali elementi i critici abbiano intuito il probabile autore dell'opera... in effetti le analogie con il crocifisso giovanile custodito a Firenze a casa Buonarroti è notevole e anche con le forme aggraziete ed esili delle altre opere giovanili... certo che però resta una bella responsabilità attribuire un'opera a Michelangelo senza riferimenti bibliografici, ma solo da un'analisi stilistica... suggerendo allo stato di acquistarlo.

Comunque a titolo informativo, non è l'unica opera che risulta essere attribuita senza totale certezza al Buonarroti, un'altra è la deposizione custodita ai musei dell'accademia d Firenze, poi c'è un cupido a New York all'ambasciata francese e una testa di Cristo a Milano.

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Cito dalla stampa :

"L'opera sara' in mostra a Montecitorio, nella Sala della Regina, dal 23 dicembre 2008 al 23 gennaio 2009 con ingresso libero da Piazza Montecitorio. Gli orari della mostra sono i seguenti: il 23 dicembre dalle 14,00 alle 19,00 (ultimo ingresso alle 18,30); tutti i giorni dalle 10,00 alle 19,00 (ultimo ingresso alle 18,30); il 24 e il 31 dicembre dalle 10,00 alle 14,00 (ultimo ingresso alle 13,30); il 25 dicembre e il 1* gennaio la mostra restera' chiusa."

Chi è di zona (ed ha voglia e tempo)...ci renda poi partecipi delle sue impressioni :)

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  • 2 mesi dopo...

Sul prezzo, credo che ci siano accordi internazionali in cui non si va a pagare il prezzo di mercato ma al di sotto, una specie di prezzo di favore. Per na volta tanto che facciamo un'affare e soprattutto che un pezzo della nostra Storia torna a casa.

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L'altro giorno ho sentito in una trasmissione televisiva il Prof. Sgarbi che sembrava molto scettico circa l'attribuzione a Michelangelo di quest'opera. Secondo lui (e citava anche qualche altro storico dell'arte, mi pare) il crocifisso sarebbe da attribuire ad un artista finora ignoto di scuola tedesca. Affermava anche che l'attribuzione al giovane Michelangelo sarebbe quindi nell'ambito della critica fortemente in dubbio e che lo stato con l'acquisto non avrebbe fatto un grande affare, almeno dal punto di vista economico.

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Salve,il prof.Giancarlo Gentilini,uno dei maggiori conoscitori della scultura lignea del '500, dei Della Robbia(il suo studio in materia è una pietra miliare) uno dei massini studiosi di Donatello, la sua ricerca sul crocefisso ligneo fatto da Michelangelo è durato anni avvalandosi anche di persone che come lui hanno il fuoco sacro dell'arte dello studio della ricerca,lontano dai riflettori dal protagonisno mediatico è sicuramente personaggio da non mettere in discussione ho avuto modo di conoscerlo per una attribuzione di una testa lignea,si è dimostrato disponibile,non cattedratico sempre pronto al confronto anche con chi come me non aveva titoli per controbattere.

se Vittorio Sgarbi non crede al Michelangelo ritrovato,la cifra pagata dallo stato...era di poco superiore ai 3 miloni di euro

che Lui reputa eccessiva per un CAPOLAVORO simile,controlli l'asta Parigina tenutasi in questi giorni della collezione YVES SAINT LAURENT è delle cifre ipperboliche battute.

un saluto

legio

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Salve,il prof.Giancarlo Gentilini,uno dei maggiori conoscitori della scultura lignea del '500, dei Della Robbia(il suo studio in materia è una pietra miliare) uno dei massini studiosi di Donatello, la sua ricerca sul crocefisso ligneo fatto da Michelangelo è durato anni avvalandosi anche di persone che come lui hanno il fuoco sacro dell'arte dello studio della ricerca,lontano dai riflettori dal protagonisno mediatico è sicuramente personaggio da non mettere in discussione ho avuto modo di conoscerlo per una attribuzione di una testa lignea,si è dimostrato disponibile,non cattedratico sempre pronto al confronto anche con chi come me non aveva titoli per controbattere.

se Vittorio Sgarbi non crede al Michelangelo ritrovato,la cifra pagata dallo stato...era di poco superiore ai 3 miloni di euro

che Lui reputa eccessiva per un CAPOLAVORO simile,controlli l'asta Parigina tenutasi in questi giorni della collezione YVES SAINT LAURENT è delle cifre ipperboliche battute.

un saluto

legio

Non intendevo mettere personalmente in dubbio l'attribuzione, né avrei la competenza per farlo. Io mi considero al massimo un appassionato d'arte, ma senza particolari conoscenze. Riportavo semplicemente un parere ascoltato per caso da parte di uno storico dell'arte ben conosciuto e, a mio modesto modo di vedere autorevole, che non era d'accordo sull'attribuzione e citava anche altri storici dell'arte. Sarà evidentemente un dato di fatto che nello specifico non ci sia univocità di pareri fra i critici.

Tra l'altro diceva anche che qualora in un prossimo futuro l'attribuzione a Michelangelo fosse ritenuta superata e non attendibile, il valore dell'opera potrebbe ridursi a circa 30.000 Euro. Faceva anche l'esempio di opere pittoriche attribuite a famosi maestri (tra i quali ricordo citato Caravaggio) e successivamente riassegnate dalla critica d'arte ad altri. Le stesse opere, passate in asta a centinaia di milioni di lire (penso si riferisse agli anni 60/70), successivamente erano state rivendute a qualche decina di milioni. Normale legge di mercato, credo.

Noi, attribuzione o meno, contentiamoci, e non è poco, di poter ammirare simili capolavori e per una volta lodare la politica dello stato di operare sul mercato come accade in altri paesi civili e acquisire opere pagando con denaro sonante. E non come accade a volte nel nostro ben più bistrattato ambiente numismatico, con la pretesa di alcuni che tutto ciò che è moneta antica debba essere di proprietà pubblica.

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L'altro giorno ho sentito in una trasmissione televisiva il Prof. Sgarbi che sembrava molto scettico circa l'attribuzione a Michelangelo di quest'opera. Secondo lui (e citava anche qualche altro storico dell'arte, mi pare) il crocifisso sarebbe da attribuire ad un artista finora ignoto di scuola tedesca. Affermava anche che l'attribuzione al giovane Michelangelo sarebbe quindi nell'ambito della critica fortemente in dubbio e che lo stato con l'acquisto non avrebbe fatto un grande affare, almeno dal punto di vista economico.

Sgarbi non mi risulta essere professore, anche se gli piace molto farsi chiamare tale.

Sgarbi e' stato un funzionario della sprintendenza alle Belle Arti, con la quale aveva tra l'altro un contenzioso per assenteismo, dotato di ottima preparazione in storia dell'arte e di una ancora maggiore capacita' dialettica.

numa numa

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...

questi studiosi hanno condotto più che altro studi sullo stile, arrivando alla conclusione che si tratta di un Michelangelo giovane (lontano dai corpi nerboruti della maturità, vedi cappella Sistina).

...

Caius

(timeo danaos et dona ferentes)

Ciao Caius,

confermo:

è risaputo che Michelangelo aveva una speciale (sembra profondissima: cervello, reni, ecc.) conoscenza dell'anatomia umana, che allenava nei più piccoli particolari -da quando aveva diciassette anni- con la pratica sui cadaveri:

Michelangelo fu ospitato nel convento di Santo Spirito nel 1492, a diciassette anni, dopo la morte del suo protettore Lorenzo il Magnifico, che lo aveva ospitato durante i suoi studi artistici nel grande palazzo di famiglia in Via Larga (oggi Palazzo Medici Riccardi). In questo convento con l'autorizzazione del priore, ebbe la possibilità di analizzare i cadaveri provenienti dall'ospedale del convento per studiarne l’anatomia, ed è anche per questa esperienza che Michelangelo divenne insuperabile nel rappresentare il corpo umano in ogni suo più piccolo dettaglio.

Come ringraziamento dell'ospitalità il giovane artista scolpì il crocifisso ligneo, che oggi è disposto nella collocazione originaria nella sagrestia di Santo Spirito dopo essere stato esposto per un secolo circa nel museo di Casa Buonarroti.

L'opera venne riconosciuta come tale solamente negli anni Sessanta, durante una catalogazione dei crocifissi toscani ad opera di Margrit Lisner, che attribuì la paternità dell'opera a Michelangelo, facendo iniziare nel 1964 il primo restauro. In seguito allo studio di due medici nel 1999 è stata riconosciuta la stretta aderenza del crocifisso alla realtà, ritraente un giovane quattordicenne morto da poche ore: il profondo studio anatomico del corpo ha reso ancora più probabile l'attribuzione del legno al maestro fiorentino.

Opere simili

Un altro piccolo crocifisso ligneo, facente parte di una collezione privata ed esposto temporaneamente nel 2004 nel piccolo Museo Horne è stato attribuito a Michelangelo attraverso il confronto col crocifisso di Santo Spirito, specie in dettagli difficili come i tendini dei piedi o l'articolazione del ginocchio. Michelangelo infatti era tra i pochi a poter vantare conoscenza "scientifica" del corpo umano da poterlo raffigurare tanto realisticamente.

Mi sembra quindi che, a parte la grandissima bellezza e la realistica plasticità del corpo del Cristo morto, sia stata giudicata inconfondibile la perizia dell'autore a riprodurre alla perfezione l'anatomia dei muscoli e dei tendini. Rivelatrice di un'ottima conoscenza "sotto pelle".

Un salutone,

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  • 2 mesi dopo...

Lo stato italiano avrebbe fatto meglio a spendere quei soldi per mantenere le numerose opere d'arte in suo possesso, piuttosto che acquistarne un'altra di buona qualità ma su cui non vi alcuna certezza oggettiva sulla presunta prestigiosa paternità. Ma tanto gli oligarchi decidono a loro piacimento con i soldi del popolo... perchè nessun ricco privato ha acquistato questo affarone?

Certo per un Michelangelo è poco, ma per un'opera altrattanto pregevole ma priva della prestigiosa paternità una cifra di mercato è di alcune migliaia di euro. A conferma del fatto che un'opera d'arte può essere molto bella a prescindere dal nome dell'artista. Spesso anzi il nome la sopravvaluta ingiustamente...

Evidentemente se lo stato ha fatto un affare un buon affare, se ha preso una fregatura l'ha presa enorme. Ma vi ricordo che i soldi sono i nostri, non dei cialtroni che ci governano...

Come mai nessun privato ha cercato di fare l'affare? Ricconi, musei esteri, istituzioni ecc.? Qualcuno mi chiarisce il perchè?

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Come mai nessun privato ha cercato di fare l'affare? Ricconi, musei esteri, istituzioni ecc.? Qualcuno mi chiarisce il perchè?

Perché, appunto, perché ???

E' lecito pensare che i pezzi grossi del collezionismo privato abbiano sentito puzzo di bruciato...

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  • 6 mesi dopo...

come è seccante avere sempre ragione ;) ;) ....

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo468793.shtml

TGCOM oggi, 16/12/2009

Cristo Michelangelo, forse è falso

Roma, la procura procede per truffa

La procura di Roma procede per l'ipotesi di truffa nell'ambito degli accertamenti avviati sulla vicenda del crocifisso attribuito a Michelangelo, acquistato dallo Stato l'11 dicembre del 2008 per 3,250 milioni di euro da un antiquario torinese. Il fascicolo è stato affidato al pool di magistrati specializzati in beni artistici. L'azione penale è stata avviata sulla base di notizie di stampa.

(Ansa)

Il primo atto, secondo quanto si è appreso, sarà quello di chiedere alla Corte dei Conti, che a sua volta si occupa della vicenda, gli atti svolti sul caso.

Al centro della questione l'attribuzione dell'opera, una piccola scultura in legno di tiglio (misura 41,3 centimetri), a Michelangelo Buonarroti.

La procura di Roma vuole accertare se, effettivamente, il crocifisso sia stato realizzato dal grande artista. Giancarlo Gallino, che sostiene di aver acquistato l'opera da una famiglia fiorentina, aveva chiesto, in sede di trattativa di cessione, 15 milioni di euro al ministero dei Beni Culturali, salvo poi accettarne 3,250 sulla base di un vincolo statale. Uno sbalzo di valutazione che ha insospettito dapprima la magistratura contabile ed ora anche la procura di Roma.

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Mi associo al commento dell'amico caius... Se ritenuto effettivamente falso oppure non di Michelangelo, sarebbe opportuno che i responsabili della "sòla" allo stato, a partire dal ministro, rifondessero i danni! :(

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Salve,certo il privato che fa incetta di opere d'arte compra di tutto

ma si avvale della consulenza di esperti famosi,degli studiosi,dei

professori..che fanno da consulenti......questi privati non aprono facilmente

il portafoglio.......

poi se il professore di turno crede che sia meglio che un opera sublime come questo

crocefisso. non sia relegata alla visione di un solo eletto.......ma crede che sia giusto

farlo ammirare alla collettività....non vedo dove sia il danno,

speriamo che sia autentico,io lo credo.

ma chi potra sostenere il contrario?

un saluto

legio

Modificato da legiovirest
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