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Inviato

Sull'argomento "analisi tecnica" c'è gia moltissima carne al fuoco grazie alle due litrae Tauromenion/Gela proposte da Numa numa.....

Desidererei comunque aggiungerne dell'altra (del resto, l'estate è la stagione giusta per gustarsi generose grigliate ;) :D) , ribadendo prima la piena condivisione alle seguenti raccomandazioni di Acraf e Numa.

a)

(...) per un giudizio più sicuro è necessario l'esame diretto della moneta...

b)

La questione è complessa e delicata e va affrontata con le dovute cautele..

c)

(...) Il mio non è affatto spirito di polemica, ma semplicemente desidero mettere a disposizione i vari elementi che possano meglio "inquadrare" una litra altrimenti di grande importanza numismatica e dipanare possibili dubbi di autenticità.

E' importante avere sempre un sano spirito di osservazione e anche di critica, per il bene della numismatica.

Rilancio quindi, proponendovi un poster che ho realizzato raccogliendo i vari esemplari passati in asta di un'altra intrigantissima litra, della quale si è già parlato molto anche tra queste pagine.... e non solo! Il nostro ottimo Skubydu ha infatti postato una sua discussione dove analizza alcuni casi critici di questa litra passati nelle aste recenti.

La litra è la celeberrima frazione di Himera con leggenda KRONOS al D/ e l'antico etnico della polis IMERAION scritto retrogrado e per esteso al R/.

Ne riparleremo, in quanto è attualmente oggetto di dibattito la sua datazione. Ma qui lascio spazio alle immagini affinchè ciascuno possa esercitare il proprio personale "sano spirito di osservazione e anche di critica" ... :rolleyes:

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Inviato (modificato)

Per agevolare il confronto, due riferimenti autorevoli:

Il primo:

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Modificato da medusa
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Inviato

... e il secondo...

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Valeria

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Inviato

Ciao Medusa, scusami ma non riesco ad "inquadrare" bene i rovesci delle ultime due monete. Le foto sono un po' confuse e la mia vista non è ottima.

Mi sembra di vedere un doppio giglio od una spiga, due uno sull'altro, è proprio così oppure faccio confusione io? Cosa simboleggia?

Grazie per le spiegazioni, Giò :)

Awards

Inviato (modificato)

Ciao Medusa, scusami ma non riesco ad "inquadrare" bene i rovesci delle ultime due monete. Le foto sono un po' confuse e la mia vista non è ottima.

Carissima Giovanna, ribadisco ulteriormente come sia un vero piacere ritrovarti tra queste pagine!! :) Eccoti una breve descrizione.

La nostra litra (o hemiobol secondo C. Boehringer) presenta al D/: ΚΡΟΝΟΣ - Kronos barbato e con diadema; R/: ΙΜΕΡΑΙΩΝ – fulmen alato tra due chicchi di orzo o grano.

Il profilo di Kronos del dritto delle emissioni di piccolo argento imeresi deriverebbe, secondo G. Manganaro ("Zeus Eleutherios- Zeus Kronos. Himera –Therma nel IV sec a.C."), dalla Testa di Zeus Eleutherios a capelli corti - "Zeus giovanile" -, il tipo di monetazione di propaganda promossa dal "liberatore" Dione che scatenò un vento di libertà nelle poleis greche ed ellenizzate contro la tirannide di Dionisio, attraverso l'emissione monetale siracusana con la Testa di Zeus Eleutherios a capelli corti.

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L'azione politica di Dione suscitò il consenso dei Symmachoi, in particolare dei Leontinoi, nella cui città Dione si trasferì con i mercenari nel 356aC. Il Manganaro invita a confrontare a tale proposito l'emissione dionea con "Zeus giovanile"a nome dei Leontinoi dove ravvisa una certa affinità nel trattamento della capigliatura e nel taglio dei baffi spioventi. Confronta con l'esemplare imerese sicuramente autentico presentato da C. Boehringer in "HIMERA"

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C. Boehringer non condivide l'ipotesi del Manganaro e l'attribuisce all'epoca di Timoleonte, 342/341 dopo la battaglia del Krimisos.

Se moltissimo è già stato scritto su questa affascinante litra, molto comunque rimane ancora da scrivere sia sulla datazione che sul significato dell'epiklesis KRONOS ….

Mi sembra di vedere un doppio giglio ....

Sul giglio, tornerò presto ma da Selinunte!!! :P

A quanto sembra, si conferma una volta di più che dalla grecità di confine di HIMERA e SELINUNTE ..... è proprio difficile staccarsi.... :rolleyes:

Un caro abbraccio, Gio'!!

V

Modificato da medusa
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Inviato

Grazie Medusa, sei stata gentilissima, queste monete sono così affascinanti, piene di simbolismo...che a me piace tanto :D :D .

Grazie ancora, ti seguirò attentamente. Giò :)

Awards

Inviato

Ciao Medusa, scusami ma non riesco ad "inquadrare" bene i rovesci delle ultime due monete. Le foto sono un po' confuse e la mia vista non è ottima.

Carissima Giovanna, ribadisco ulteriormente come sia un vero piacere ritrovarti tra queste pagine!! :) Eccoti una breve descrizione.

La nostra litra (o hemiobol secondo C. Boehringer) presenta al D/: ΚΡΟΝΟΣ - Kronos barbato e con diadema; R/: ΙΜΕΡΑΙΩΝ – fulmen alato tra due chicchi di orzo o grano.

Il profilo di Kronos del dritto delle emissioni di piccolo argento imeresi deriverebbe, secondo G. Manganaro ("Zeus Eleutherios- Zeus Kronos. Himera –Therma nel IV sec a.C."), dalla Testa di Zeus Eleutherios a capelli corti - "Zeus giovanile" -, il tipo di monetazione di propaganda promossa dal "liberatore" Dione che scatenò un vento di libertà nelle poleis greche ed ellenizzate contro la tirannide di Dionisio, attraverso l'emissione monetale siracusana con la Testa di Zeus Eleutherios a capelli corti.

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L'azione politica di Dione suscitò il consenso dei Symmachoi, in particolare dei Leontinoi, nella cui città Dione si trasferì con i mercenari nel 356aC. Il Manganaro invita a confrontare a tale proposito l'emissione dionea con "Zeus giovanile"a nome dei Leontinoi dove ravvisa una certa affinità nel trattamento della capigliatura e nel taglio dei baffi spioventi. Confronta con l'esemplare imerese sicuramente autentico presentato da C. Boehringer in "HIMERA"

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C. Boehringer non condivide l'ipotesi del Manganaro e l'attribuisce all'epoca di Timoleonte, 342/341 dopo la battaglia del Krimisos.

Se moltissimo è già stato scritto su questa affascinante litra, molto comunque rimane ancora da scrivere sia sulla datazione che sul significato dell'epiklesis KRONOS ….

Mi sembra di vedere un doppio giglio ....

Sul giglio, tornerò presto ma da Selinunte!!! :P

A quanto sembra, si conferma una volta di più che dalla grecità di confine di HIMERA e SELINUNTE ..... è proprio difficile staccarsi.... :rolleyes:

Un caro abbraccio, Gio'!!

V

ciao Valeria, complimenti come sempre!!!!!!!

è vero, l'attribuzione della serie Zeus Eleuterio è per alcuni datata al periodo Dioneo, piu recentemente si è pensato per un attibuzione Timoleontea. Personalmente propendo per un attribuzione Dionea.

Relativamente all'esemplare che hai postato fig. 17, non appartiene a Leontini bensì ad Alontion, la prima parte dell'etnico non si legge nella moneta ma è ALONTINON, non LEONTINON.

Cmq, su questa emissione ci sarà tempo per parlarne..... ;)

ciao e complimenti per l'inserimento degli esemplari sullo Kronos, splendida ed importante emissione.

un carissimo saluto

sku


Inviato

con Acraf stiamo raccogliendo dati ed elementi per un'analisi più dettagliata concernente le litre di tauromenion, portate pazienza vi aggiorneremo non appena possibile..


Inviato (modificato)

con Acraf stiamo raccogliendo dati ed elementi per un'analisi più dettagliata concernente le litre di tauromenion, portate pazienza vi aggiorneremo non appena possibile..

Grazie, restiamo in attesa...Giò :)

Modificato da giovanna
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Inviato

(....) Relativamente all'esemplare che hai postato fig. 17, non appartiene a Leontini bensì ad Alontion, la prima parte dell'etnico non si legge nella moneta ma è ALONTINON, non LEONTINON.

GRANDISSIMO SKU!! Grazie mille elevato alla millesima!!! In effetti mi son fidata della descrizione del Manganaro. Che si tratti di un errore di stampa o l'etnico incompleto ha tratto in inganno pure lui??

In ogni caso, completo la vetrina sul Kronos di Himera con un ultimo poster, in cui pongo a confronto l'esemplare imerese in Boehringer con l'esemplare della fig 17 attribuito a Leontini dal Manganaro, ma in realtà segnalato da Skubydu come emissione di Alontion. Come conferma ho aggiunto due bronzi da wildwinds.com, uno di Leontini e uno di Alontion.

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Cmq, su questa emissione ci sarà tempo per parlarne..... ;)

Of course, yesssssssss! :P GRAZIE ancora Max!!!

Valeria

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Inviato (modificato)

con Acraf stiamo raccogliendo dati ed elementi per un'analisi più dettagliata concernente le litre di tauromenion, portate pazienza vi aggiorneremo non appena possibile..

Signori miei, che scoop si preannuncia... :rolleyes:

Buon lavoro!!!

V

Ps: nell'attesa, Vi invito tutti a sedere con me sui gradini della cavea del Teatro greco di Tauromenion , a goderci il panorama mozzafiato sulla mia Etna.... (Foto Cortesia Marco Fulle, stromboli.net)

Ma in caso Vi annoiaste...., eccoVi pure un QUIZ leggero leggero.... :P

Un amico prezioso, conoscendo la mia passione per vulcani e monete, mi ha omaggiata di questo bellissimo token con al D/ la Medusa alata della Trinacria e leggenda PA NORMI TAN e al R/ il teatro greco di Tauromenion con Etna sullo sfondo.....

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Avete idea dove venisse utilizzato???

Lo so che sono fuori tema....., ma siate indulgenti....: fa caldo .... :angel:

Valeria

Modificato da medusa
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Inviato

Come preannunciato dall'amico Numa, vorrei riprendere e soffermarmi un poco sulla litra di Tauromenion.

Come già scritto in precedenza, la litra unicum con testa di Dioniso/Grappolo per me è una falsificazione moderna e avevo postato per confronto la litra "normale" della stessa zecca, rilevando come il rovescio dell'unicum abbia in un certo modo ripreso il rovescio di un esemplare che era passato in asta Busso. Rimetto nuovamente la foto di questo esemplare di Busso:

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Purtroppo quando si vuole analizzare seriamente un esemplare, specialmente se senza pedigree e passato in una recente asta (specie in Germania), bisogna stare attenti e procedere a confronti con esemplari di sicura autenticità.

Innanzi tutto mi aveva colpito il modesto stile del rovescio (forse dello stesso conio, meglio battuto, di quello con l'altra litra con la testa di Dioniso) e soprattutto il basso peso, g. 0,44.

Infatti una caratteristica fondamentale della litra con Bucranio/Grappolo è il suo peso costantemente alto, tra 0,86 e 0,82 g, con pochi esemplari che scendono al massimo fino a 0,77 g. Inoltre lo stile è sempre migliore ed è assai probabile che questa litra sia stata emessa con una sola coppia di conii (o comunque con pochissimi conii).

Allego l'unico esemplare che era appartenuto alla famosa collezione Moretti, poi passato all'asta NAC 18/2000, n. 154, g. 0,86:

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e anche quello della SNG ANS 1124, g. 0,86:

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continua

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Inviato

Aggiungo uno di Londra, BMC 7, g. 0,86:

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e uno di SNG Lloyd 1674, g. 0,84, ora nel British Museum di Londra:

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e infine uno passato all'asta CNG:

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Balza subito evidente come l'esemplare di Busso, postato all'inizio, sia difforme dagli esemplari autentici, specie nella forma sia della testa di bucranio al diritto sia del grappolo al rovescio. Il grappolo autentico è più ricco di acini, armonioso e con un evidente tralcio di vite.

Non credo proprio che sia un esemplare proveniente da una inedita coppia di conii, magari opera di un incisore modesto. L'incrocio di conio tra questo esemplare Busso e quello con testa di Dioniso passato su Lanz, comparso poi solo in epoca molto recente, mi fa sospettare che pure la litra di Busso sia opera dello stesso falsario che ha creato l'inedito di Lanz.

Quando siamo di fronte a una litra molto rara, purtroppo, non è facile poter avere immagini di altri esemplari di sicura autenticità, spesso presenti solo in musei o in aste molto vecchie (non reperibili su internet).

Solo osservando tanti esemplari e disponendo di un'adeguata biblioteca, diventa possibile acquisire almeno quell'"occhio" critico che permette di avere, almeno all'inizio, un fastidioso sospetto di non autenticità e quindi procedere ad adeguate indagini per avere la conferma della propria spiacevole "sensazione".

Non è un discorso facile e ci vuole una grande esperienza. Purtroppo noto che in molte case di asta, escludendo quelle veramente serie ed esperte, come ad esempio la NAC, non esiste un'adeguata esperienza verso questi frazionali, che spesso non sono degnati di sufficiente attenzione e dimenticando che negli ultimi tempi sono aumentate in modo vertiginoso le loro falsificazioni, che fino ad alcuni anni fa non erano in grado di riprodurre monetine così piccole e sottili.

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Inviato

(....) Non è un discorso facile e ci vuole una grande esperienza.

... esperienza, che certo non difetta a TE, carissimo Acraf.... :rolleyes:

Complimenti!!!! Brillantissima disanima e dalla forte valenza... didattica. Sono letteralmente sbalordita e deliziata allo stesso tempo!

C'è molto da meditare ora....

(....) Purtroppo noto che in molte case di asta, escludendo quelle veramente serie ed esperte, come ad esempio la NAC, non esiste un'adeguata esperienza verso questi frazionali, che spesso non sono degnati di sufficiente attenzione e dimenticando che negli ultimi tempi sono aumentate in modo vertiginoso le loro falsificazioni, che fino ad alcuni anni fa non erano in grado di riprodurre monetine così piccole e sottili.

Questo è oltremodo inquietante...

Mi permetto di aggiungere alla tua carrellata anche la litra già postata su questa discussione dal gentile mimmocarini.

Post #165 mimmocarini del 05 settembre 2009

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Lo stile mi sembra ancora diverso o a quale dei tuoi esemplari la accosteresti?

Valeria

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Non è un discorso facile e ci vuole una grande esperienza. Purtroppo noto che in molte case di asta, escludendo quelle veramente serie ed esperte, come ad esempio la NAC, non esiste un'adeguata esperienza verso questi frazionali, che spesso non sono degnati di sufficiente attenzione e dimenticando che negli ultimi tempi sono aumentate in modo vertiginoso le loro falsificazioni, che fino ad alcuni anni fa non erano in grado di riprodurre monetine così piccole e sottili.

Magari si potrebbe consigliare a queste case una scorsa alla discussione in oggetto per divenire maggiormente edotti in materia :P

Per Medusa

l'esemplare da te postato della litra di Tauromenion presenta oltre uno stile in complesso scadente una forma dei caratteri diversa e e di taglia piuttosto grande ma irregolare . Servirebbe conoscere anche il peso di tale esemplare che però forse Mimmo non ha riportato.

Interessante sarà anche fare una piccola analisi sull'altra litra inedita , proposta da Lanz, per Tauromenion.


Inviato (modificato)

Salve a tutti gli illustri partecipanti a questa discussione, alla quale mi abbevero regolarmente anch’io, pur non palesando la mia presenza, come fanno altre migliaia di ignoti lettori.

Mi faccio avanti in punta di piedi, non vorrei disturbare le operose ricerche o gli ozi estivi degli abituali relatori, ma mi interesserebbe conoscere qualcosa in più sulla litra di Himera (Montenegro 4269\4270):

http://www.acsearch.info/record.html?id=487058

Per questa per me misteriosa moneta non ho trovato, probabilmente per mia disattenzione, alcun riferimento nelle 63 pagine di discussione fin qui accumulate. Chi è l’orrendo mostro barbuto raffigurato sul diritto? A quale mito, leggenda, credenza si ispira? E il cavaliere in groppa al caprone androcefalo, chi rappresenta? Dioniso, un satiro, un efebo?

La monetina tra l’altro appare abbastanza spesso in asta, nonostante sia classifica R3 sul Montenegro.

Ci sono in giro dei falsi riconosciuti? :unsure:

Grazie, e buona estate a tutti. oo)

Modificato da Naevius

Inviato (modificato)

Per Numa Numa

Per la verità, questa particolare litra di Tauromenion è già stata discussa ai posts 906, 916 e soprattutto 918.

Non credo di poter aggiungere a quanto già scritto e personalmente continuo a sospettare che sia un falso moderno

Modificato da acraf

Inviato

Per Naevius

La litra di Himera da te segnalata:

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merita un'ampia analisi e discussione e spero che anche Medusa possa darmi una mano.

Secondo Manganaro (e anche per me), il personaggio del diritto, rappresentato da una testa barbuta cin lungo corno caprino, ala di gallo e zampe di leone, probabilmente raffigura Tychon, il demone della Fortuna, il cui nome si legge su alcune dracme arcaiche di Himera (del gruppo VII di Kraay). E' quindi una figura in cui vengono unite in forma ibrida la natura di gallo (simbolo di Himera) e di caprone androprosopo (figura comunque demoniaca e collegata a Dioniso e al suo figlio Pan).

Tali ibridazioni mostruose non sono rare nell'arte greca e anche romana e assumono il nome di gryllos.

Un differente gryllos ad esempio ricorre nell'obolo di Signia, una zecca del Latium (già illustrato nella discussione dedicata a questa zecca nella sezione della Magna Grecia):

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Inviato

per complicare le cose , ma ampliare l'ambito iconografico sul presunto Gryllos , :P

posto una raffigurazione di Gryllos in un bel bronzetto celtico

potenti queste rappresentazioni dei CElti

Gryllos viene menzionato in un testo di Plinio il Vecchio che cita una caricatura di un tale Gryllos ad opera di un artista egiziano

riporto la testa bdi un Gryllos iraniano (V sec aC) rappresentazione zoo-antropomorfica che fonde elementi umani e animali insieme

Queste rappresentazioni furono fonte di ispirazione , nei secoli successivi per molti "bestiari" fantastici, in gran voga nel medioevo, e in pratica fino ad oggi (Calvino, Borges ne hanno scritto a piene mani). Il Psalterium di Ormesby (inizi XIV secolo) è uno dei compendi medioevai più noti di queste creature fantastiche

In epoca medioevale troviamo nella scultura romanica molte di queste creature, scolpite nei capitelli delle cattedrali, come questa rappresentazione di sirene nella cattedrale di Sant'Eulalia d'Elne (Montpellier - Francia - XI secolo)

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Inviato

per complicare le cose , ma ampliare l'ambito iconografico sul presunto Gryllos , :P

posto una raffigurazione di Gryllos in un bel bronzetto celtico

potenti queste rappresentazioni dei CElti

Adoro queste ... complicazioni :P: che magnificenza l'immaginario celtico...!

(....) come questa rappresentazione di sirene nella cattedrale di Sant'Eulalia d'Elne (Montpellier - Francia - XI secolo)

Di sirene in sirene ....

Luciano di Samosata racconta come a Cipro, nella località di Ascalona, nel tempio locale dedicato a Atargatis-Derketo, la dea della generazione e della fertilità venisse raffigurata come una sirena, ma dal corpo metà donna e metà pesce....

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Ma non dimentichiamo che nell'immaginario greco anche la Sirena era un essere ibrido che presentava volto di donna e busto dai seni appuntiti, mentre la parte inferiore del corpo era a forma di uccello dagli dagli artigli minacciosi...

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Ma questa è un'altra storia... :P.

(continua)

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Inviato

Salve a tutti gli illustri partecipanti a questa discussione, ....

Gentilissimo Naevius, innanzitutto un caloroso saluto da parte mia e benvenuto.

Per Naevius

La litra di Himera da te segnalata:

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merita un'ampia analisi e discussione e spero che anche Medusa possa darmi una mano.

Secondo Manganaro (e anche per me), il personaggio del diritto, rappresentato da una testa barbuta cin lungo corno caprino, ala di gallo e zampe di leone, probabilmente raffigura Tychon, il demone della Fortuna, il cui nome si legge su alcune dracme arcaiche di Himera (del gruppo VII di Kraay). E' quindi una figura in cui vengono unite in forma ibrida la natura di gallo (simbolo di Himera) e di caprone androprosopo (figura comunque demoniaca e collegata a Dioniso e al suo figlio Pan).

Dionysos è senza dubbio il più teriomorfo tra gli dei dell'Olimpo: oltre alla abbondante documentazione relativa all'epifania come toro, il dio viene spesso concepito come capro (narra Apollodoro, III 4,3, che il fanciullo, sarebbe stato mutato in capretto da Zeus per sottrarlo alla vendetta di Hera e ancora Ovidio, Met.V 329, che lo vede nascondersi in Egitto, sotto forma di capro, per sfuggire a Typhon) nonché come ariete, manifestazione ferina palesemente connessa alla tradizione ellenistica che lo fa nascere da Zeus – Hammon (Diod.Sic. III 68-73).

(....) Tali ibridazioni mostruose non sono rare nell'arte greca e anche romana e assumono il nome di gryllos.

Un differente gryllos ad esempio ricorre nell'obolo di Signia, una zecca del Latium (già illustrato nella discussione dedicata a questa zecca nella sezione della Magna Grecia):

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Stupenda, la moneta di Signia…, grazie caro Acraf!

Kern sui primordi della religione ellenica e lasciando aperta la questione di un possibile influsso dell'Oriente dove, effigi del genere, erano tutt'altro che inusuali, ribadiva l'importanza della fase intermedia dell'ibridismo - a cui sarebbero da ricollegare anche i tratti animaleschi di entità extraumane come i Satyroi, Seilenos o i Kentauroi - quale tappa fondamentale nella transizione dalla concezione ferina a quella umana degli abitanti dell'Olimpo. Ricordava a questo proposito le figure di "daimonen", raffigurati con corpo umano e testa di leone o d'asino, nel mondo minoico-miceneo.(Fonte A.Locchi: Le Corna di Dionysos e il politeismo greco)

Ma tornando alla litra di Himera e al daimon Tychon già illustrato in modo esaustivo da Acraf, vorrei far riflettere sulla grande vitalità e originalità dell'immaginario imerese che, oltre che sulle monete, risultano espresse anche sul ricco repertorio di terrecotte figurate della polis; queste presentano infatti un'ampia tipologia di schemi e di figure anche originali, tra cui spiccano alcune di tipo caricaturale e grottesco con tratti anatomici deformi o esasperatamente grotteschi ed irreali. Un esempio, nel daimon grottesco raffigurato in questa statuetta fittile del V secolo.

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Efebo sull'ariete/caprone.

L'interpretazione è tuttora assai complessa e dibattuta. Qui vorrei presentarne alcuni aspetti che mi stanno incuriosendo assai. Personalmente, infatti, sto inseguendo le tracce dell'interpretazione del Manganaro. Lo studioso leggerebbe la figura dell'efebo su ariete/caprone come personificazione dell'eroe Leukaspis, di cui rifiuta però la definizione di "eroe sicano" (presente altrove in letteratura), come anche l'altra di "eroe siculo", mentre ne avvalla i tratti di figura eroica, prettamente greca, anzi di una "creazione attica".

Sempre secondo il Manganaro, inoltre, il bel frammento in terracotta di testa di ariete/caprone barbuto e con lungo corno nodoso, rinvenuto negli scavi di Himera farebbe pensare ad un ipotetico 'Gruppo di Leukaspis' ... (Vedi Leukaspis e il sacrificio dell'ariete in PDF online: GIACOMO MANGANARO UNA DEDICA DI SAMO RIVOLTA NON A LEUKASPIS, MA A HERA THESPIS (?) aus: Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik 101 (1994) 120–126 © Dr. Rudolf Habelt GmbH, Bonn. Posterò domani l'immagine ...)

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Testa fittile di ariete/caprone: frontone tempio B (fine VI-inizi V sec. aC)

La testa di caprone/ariete compare anche su un bellissimo hexas, un unicum (circa 420-410, 0.13 g.) dalla prestigiosa Ex A.D.M. collection. NAC 33 – 2006. Immagine: Acsearch.info

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Anche Claudia Antonetti (Università di Venezia – "Espansione e colonizzazione greca di età arcaica: metodologie e problemi a confronto") sottolinea come intorno al 500, ad Himera, Leukaspis sia personificato nell'eroe su caprone e inserito nel quadro di una religiosità locale espressa anche dagli epiteti SOTER e TYKON ...

E questo si ricollegherebbe al daimon che ha illustrato il nostro eccellente Acraf...

Una ulteriore traccia, invero curiosa, è quella esposta dall'archeologo Dario Palermo che in Leukaspis vedrebbe un attributo di Odisseo..., venerato sia in ambito indigeno (Pollizzello) sia ad Himera: "La particolare attenzione degli imeresi nei confronti degli indigeni poteva infatti ben essere mirata alla costituzione di una alleanza greco-indigena in funzione della resistenza anti-akragantina, e alla costituzione di un territorio-cuscinetto formato dalle città sicane intermedie fra Himera e Akragas; in questo quadro la straordinaria attività mitopoietica di Stesicoro, del quale peraltro le fonti ricordano l'azione anti-falaridea, poteva tornare particolarmente utile per la ideazione di una attività propagandistica incentrata sulla figura del progenitore Odisseo, attraverso la quale le èlites indigene del territorio potessero raggiungere la consapevolezza di una origine comune con i greci e quindi facilitare i processi di alleanza politica."

Tra l'altro, il prof. Palermo vedrebbe Odisseo anche nei miei amatissimi barbuti sulle litrae di Himera (sui quali con Piakos e Numa abbiamo ampiamente dibattuto tra queste pagine… :P) ......

E proprio a questa serie oplitica di Himera il Manganaro accosta anche un inedito pentonkion gr o,31 (Tav IV , 50) con al D/ appunto una testina barbuta con fronte adorna di un cornetto….

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Attribuisce ad Himera anche il tetras (Tav IV, 52 Varianti (53 54)) con al D/ raffigurata la testa di Tychon, il demone della fortuna che nella litra "appare nella sua ibrida natura di gallo e caprone androprosopo". "Testina barbuta, occhio ferino sormontata da un corno arcuato fin dietro il collo, variante semplificata della testa mostruosa della litra con al R/ l'efebo sul caprone". (55)

post-6487-0-62064900-1310078481_thumb.jp Immagine Cortesia: acsearch.info.

Nella tavola IV presenta anche un hemilitrion 0,33 g, con Tychon al D/ e al R/ un chicco d'orzo tra sei globetti. (57)

Ci sarebbe dell'altro, già postato tra queste pagine .... ma ve ne parlerò domani.

Felice notte a tutti

Valeria

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Inviato (modificato)

Ciao,

relativamente all'hexas postato dalla sempre grandissimaaaa valeria, segnalavo che anche un altro esemplare era in vendita nell'asta Lanz, poi invenduto, questo sembra aver perso le corna...

ciaooooo

sku

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Modificato da skubydu

Inviato (modificato)

Ringrazio il caro skubydu per vaermi fornito uno spunto per un ulteriore confronto, in questo caso riguardante l'hexas di Himera con testa di caprone.

A quanto mi risulta sono noti finora tre esemplari, con due varianti diversi di rovescio.

Per agevolare il confronto, posto fianco a fianco i tre diritti e poi i tre rovesci: e

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Il primo esemplare è desunto dal noto articolo di Manganaro, Mikrà.... Un esemplare simile, forse della stessa coppia di conii, c'era nel catalogo Munzen un Medaillen n. 40 del 1978, peso 0,13 g.

I primi due sono simli fra loro, ma non sembrano dello stesso conio. Invece il terzo, di Lanz, offre subito dettagli che appaiono incongrui, come la pratica assenza del corno e anche dei contorni della bocca. I rilievi appaiono piatti e poco pronunciati, indipendentemente dal grado di usura e l'insieme dà una sensazione di "freddezza", tipica dei falsi moderni.

Al rovescio l'esemplare Manganaro presenta una foglia con lungo stelo e due globetti. Invece negli altri due esemplari i due globetti sono accomapgnati dalle prime due lettere dell'etnico HI. Ho girato il rovescio presente nell'asta Lanz per meglio allinearlo con quello di NAC (ex coll. Moretti). Balza anche qui la stranezza: le due lettere su Lanz hanno le aste leggermente curve, cosa che normalmente non avviene in monete greche autentiche. Sembra provenire da un diverso conio, ma io resto convinto che, a casua anche dell'estrema rarità di questo nominale, in genere non veniva utilizzato più di una coppia di conii. Qualora siano stati usati conii differenti, normalmente essi differiscono per pochi dettagli, essendo in genere opera di un medesimo incisore. Qui sembra di essere di fronte a due artisti completamente diversi, anche a livello di qualità, il che francamente mi sembra eccessivo.

Quindi non mi stupisce affatto che l'esemplare Lanz sia andato invenduto in quanto sospettato di essere un moderno falso!

Modificato da acraf

Inviato

Aggiungo che queste rarissime emissioni di hexantes di Himera devono essere accompagnate da un numerale superiore, un tetras con tre globetti (= 1/4 di litra):

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dove al posto della testa di caprone abbiamo una testa maschile barbuta con simile lungo corno di caprone.

Quindi i due nominali, hexas e tetras, forniscono una chiave di lettura per l'identificazione del personaggio del diritto, che vengono mostrati nei due aspetti di uomo e di caprone, che poi confluiscono nella più complessa rappresentazione della litra


Inviato

Mi dimenticavo che ho rintracciato un quarto esemplare di hexas di Himera, che sembra costituire una terza variante, anepigrafe.

Purtroppo l'assenza di foto digitale, ma solo scannerizzata, non mi permette di esprimere un giudizio, anche se all'apparenza la moneta sembra autentica. Si trova nell'asta Astarte n. 9 del 2002, n. 50 e pesava 0,12 g:

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