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IGNORED

OBOLI CHE PASSIONE!


Risposte migliori

Affievolitasi la piacevole sinestesia che aveva caratterizzato le prime pagine di questo interessante percorso,

vorrei sgnalare la seguente cinferenza tematica che magari potrà portare nuova linfa e materiale a quanto si

è venuto costruendo sin qui.

"Obolini che Passione!

Seconda parte : Italia"

Conferenza con diapositive

Relatore Dr. Sergio MACCHI

luogo : Res. Anziani La Meridiana, Viganello (Via Crocetta 8)

LUGANO

SVIZZERA

Il Dr. Macchi è un esperto di tale monetazione e sta curando un ciclo di conferenze dedicate allo specifico tema

delle emissioni di litrae ed oboli nel mondo greco.

Per maggiori informazini : www.numismati.ch

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Grazie infinite, gentilissimo Numa numa, per la preziosa segnalazione!

Già su queste pagine avevamo avuto modo di commentare il tuo puntuale resoconto sulla I Parte di questo ciclo di conferenze, tutta dedicata agli Oboli della Sicilia (con gustose anticipazioni di inediti davvero notevoli presentati dal relatore....: uno per tutti - e scusate se è poco ...;) - l'inedita litra attribuita a Lipari!!). Attendiamo pertanto ansiosamente e con viva curiosità il tuo report su questa II parte, che si preannuncia sicuro altrettanto intrigante!!!

Chissà che magari anche altri Amici Lamonetiani non possano essere presenti...

In ogni caso desidero inviare al Dr. S.Macchi il mio più vivo apprezzamento per questa sua opera di divulgazione di un settore, le frazioni argentee, finora trattato in modo frammentario o disperso in pubblicazioni strettamente specialistiche e pertanto di difficile reperibilità... Grazie !!! Anche a nome di tutti quei Lamonetiani che, come me, hanno imparato ad amare Oboli e Obolini (:P) proprio attraverso queste stupende pagine...

Valeria

Ps: Bentornato Numa numa!

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Valeria gentilissima come sempre :rolleyes:

La conferenza si terrà venerdi 26 novembre alle ore 19:15

In Italia non poteva farla? :D Ma farà un giro europeo con la conferenza? Ne sai nulla? Grazie Numa, Giò :)

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Awards

Lugano è lontana.La tappa è unica. La relazione anche una è.

Sicuramente sarà emerita.

Tuttavia questa lunga ma suggestiva discussione è uno degli incentivi che mi hanno motivato a diventare utente di questo sito storico e numismatico.

Speriamo che piakos passi al distributore e continui a mettere carburante, poichè non so chi sia il più preparato, ma lui mi sembra l'autore trainante.

Io non ne sono ancora in grado ma se continuo a leggere e a cogliere le occasioni di approfondimento, potrei anche dare alla fine una mano.

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Salve...un caro saluto a tutti.

La discussione è ancora in auge.

Forse è sfuggito che qualche post fa avevamo inserito un cartello: lavori in corso.

:)

In effetti non è un bene lasciarla del tutto sguarnita...cioè priva di post specifici.

Porremo rimedio quanto prima ed, intanto, invito tutti gli utenti di buona volontà a farsi avanti per riprendere il viaggio nei Mikrà.

:P

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Caro Piakos,

desidero qui chiarire a proposito della mia iniziativa ad aprire a parte una nuova discussione, incentrata sulla "Litra di Agyrion o Stiela", quindi fuori dal naturale contesto della presente discussione, che avevi ottimamamente avviato.

In particolare all'inizio della nuova discussione avevo scritto "penso che l'ormai famosa discussione su "Oboli che passione" possa essere chiusa, per passare ad argomenti o temi più specifici, sempre riguardanti i frazionali di argento della Sicilia", che può stupire e anche giustamente indispettire sia te che i vari partecipanti che vi hanno investito tempo ed energie.

Questa infelice frase non deve essere assolutamente intesa come una sorta di invito a chiudere "la porta". Si tratta di un banale malinteso, fuorviato anche dal fatto che ultimamente la bellissima discussione sugli "oboli", sostenuta principalmente da te e Medusa, era da un pò di tempo ferma.

La procedura migliore è quella di rimanere uniti ed evitare inutili dispersioni in svariate discussioni. Sarò felicissimo di poter concordare nuovi argomenti e offrire miei contributi.

Cari saluti

Acraf

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Caro Acraf...qui ognuno può postare le discussioni che ritiene opportune.

Non ci sono obblighi...va solamente rispettato il tema della sezione...non necessariamente delle discussioni.

Questa in particolare...non vuole e non può essere esaustiva e nemmeno unica...peraltro, proprio per diversificarla da blasonate pubblicazioni...come quella del Campana...che rimane un must...e/od un cult nel genere...si è cercato di differenziarla con richiami e riflessioni di carattere storico o attinenti alla storia dell'arte...con passaggi di varia umanità.

Poichè nel tempo la discussione si è accresiuta, a volte per caso, sta acquisendo un sapore proprio...contestualizzato nel Sito che la ospita.

Per cui potrebbe essere un peccato chiuderla...o più pragmaticamente...smetterla qui.

Fatto è che, per un buon periodo, è stata animata dall'utenza...oltre che dal sotttoscritto, che non è affatto geloso, per cui - in qualche modo - ci si dava un pò il cambio nel guidare il furgone.

Poi...più di qualcuno ha sommessamente detto di aver timore di esporsi (anche con gli oboletti...e con le foto prese da vari archivi... <_< ), qualcun altro è assorbito da molteplici impegni...l'estate di mezzo...qualche ingorgo ed un po' di traffico, e ci siamo in parte fermati.

Peraltro, da ultimo, si voleva concedere anche maggiore profondità e spessore agli interventi...ma per farlo con regolarità bisognerebbe impegnarsi oltre il post del momento od il commento estemporaneo.

Ma forse è un errore.

Ciò che va in profondità spesso perde spontaneità...freschezza...cadenza.

Quindi, bando alle ciance e con un po' di buona volontà direi che il treno prosegue sulle rotaie.

Intanto lo Staff procederà a bonificare le 60 pagine da qualche intervento spiacevole o pur piacevole...che però ingolfa la lettura per chi volesse esplorare i vari post.

Buon lavoro a tutti coloro che vorranno aderire al prosieguo di questa fatica comune ed anche divertente.

:)

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Caro Piakos,

condivido pienamente sull'opportunità di bonificare e "potare" per alleggerire la lettura dei vari interventi, salvaguardando comunque i numerosi che sono veramente interessanti e acuti.

Mi permetto solo di fare una battuta. Ma quando dormi? Ho notato che posti gli interventi in piena notte, evidentemente lontano dagli impegni di lavoro (pure io non scherzo sugli orari notturni, anche se raramente supero le 2 di notte!).

Ogni tanto riposati!

Acraf

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Trasferisco e aggiungo qui le notizie più salienti emerse nell'altra discussione, dedicata a Stiela, per rimanere e continuare qui, nella sede più naturale. Le foto potranno essere rintracciate in quella discussione.

Tutto è nato dalla comparsa di un esemplare in Gorny&Mosch in associazione con BW Bank, per 22-23 novembre. al numero di lotto 46, che è stato attribuito ad Agyrion (peso 0,56 g). Il curatore del catalogo leggeva la leggenda del rovescio in questi termini: [ΠA]ΛANAIOΣ (con le prime due lettere fuori campo).

In realtà la leggenda, almeno come si legge su bronzi sicuramente attribuiti ad Agyrion, con simile protome di toro androprosopo, doveva essere ΠAΛAΓKAIOΣ, che con ogni probabilità è il nome siculo del fiume Kyamosoros (attuale Salso).

Invece la litra in questione non sembra di Agyrion, ma di Stiela, inizialmente noto in unico esemplare (Napoli 5059 = Rizzo tav. LX, 17 peso 0,78 g) e presente e illustrato al n. 1

della monografia CNAI di Campana su Stiela, con la leggenda retrograda ΣTI EΛANAIO, in senso retrogrado, alla quale si deve aggiungere una ulteriore lettera, N oppure Σ.

Da successive ricerche è stato possibile rinvenire in tutto 5 esemplari:

1) Napoli 5059 = Rizzo tav. LX, 17 peso 0,78 g

2) Gorny&Mosch in associazione con BW Bank (22-23 novembre 2010), 46, peso 0,56 g

3) CNG 69/2005, n. 107 = NAC 25/2003, 101 (ex coll. Moretti), peso 0,61 g

4) coll. privata, peso 0,73 g

5) Busso Peus, 3 Novembre 2010, 53, peso 0,65 g

Tutti gli esemplari sono autentici e sembrano provenire, ma è ancora da verificare dopo attenta analisi comparativa, da due conii del D/ e un conio R/.

Si spera di trovare altri esemplari, per poter procedere eventualmente a un aggiornamento della monografia di Campana, anche considerando che nel frattempo anche per altre emissioni di quella città sono emersi nuovi esemplari.

Aggiungo che il famoso aureo di Stiela, con analoghi tipi della litra più tardiva, è sicuramente FALSO.

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Interessante il nuovo commento di Acraf...però, le monete di Stiela qui le posterei...perchè altrimenti si perderanno man mano che la discussione da lui postata verrà ingoiata...nelle retrovie.

Su delega di Reficul...ho iniziato a ripulire questa discussione per quanto possibile...eliminando tutti i post meramente interlocutori...di saluto, di polemica e quant'altro non strettamente di interesse. Qualcuno verrà lasciato perchè dipana un filo logico con altri interventi di maggiore respiro.

I miei interventi sono i primi che controllo e cancello...come tutti gli altri.

Non è un lavoro esaltante e nemmeno di breve respiro.

Tale attività è da ricomprendere nel novero dei cartelli: lavori in corso, che avevo postato a più riprese.

Ovviamentre anche questo intervento verrà cancellato a breve...alla pari di altri.

Ma non abbiate timore...tornerò arzillo e vivace come prima...e sarà terribile per tutti, confido nella Vostra benevolenza.

:)

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Tornando alle litre si Stiela pregherei Acraf o altri utenti du buona volontà di procedere a postare foto, sufficientemente ingrandite e della migliore qualità possibile, sia del pezzo in Asta presso Gorny&Mosch in associazione con BW Bank, sia quello della Busso Peus, sia gli altri noti. Possibilmente in unico post...al fine di comparare le immagini e valutare tutte le monete.

Il tutto anche per dare all'utenza un senso compiuto ed esaustivo del tema introdotto da Acraf.

Sarebbe anche interessante fornire il dato dell'aggiudicazione del lotto della Busso Peus...sempre per completezza di informativa e di dati.

Credo che di seguito a tali valutazioni si potrà procedere con un intervento sulle litre d'argento di Stiela...e di questo potrei occuparmene io, ultimato lo sfoltimento dei post meramente interlocutori di questa lunga discussione tuttora in atto (sono tanti...).

Grazie.

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Accolgo volentieri l'appello di Piakos, anche se, purtroppo, dovrò frazionare le immagini in più post....

Trasferisco e aggiungo qui le notizie più salienti emerse nell'altra discussione, dedicata a Stiela, per rimanere e continuare qui, nella sede più naturale. Le foto potranno essere rintracciate in quella discussione.

Tutto è nato dalla comparsa di un esemplare in Gorny&Mosch in associazione con BW Bank, per 22-23 novembre. al numero di lotto 46, che è stato attribuito ad Agyrion (peso 0,56 g). Il curatore del catalogo leggeva la leggenda del rovescio in questi termini: [ΠA]ΛANAIOΣ (con le prime due lettere fuori campo).

In realtà la leggenda, almeno come si legge su bronzi sicuramente attribuiti ad Agyrion, con simile protome di toro androprosopo, doveva essere ΠAΛAΓKAIOΣ, che con ogni probabilità è il nome siculo del fiume Kyamosoros (attuale Salso).

Invece la litra in questione non sembra di Agyrion, ma di Stiela, inizialmente noto in unico esemplare (Napoli 5059 = Rizzo tav. LX, 17 peso 0,78 g) e presente e illustrato al n. 1

della monografia CNAI di Campana su Stiela, con la leggenda retrograda ΣTI EΛANAIO, in senso retrogrado, alla quale si deve aggiungere una ulteriore lettera, N oppure Σ.

Da successive ricerche è stato possibile rinvenire in tutto 5 esemplari:

1) Napoli 5059 = Rizzo tav. LX, 17 peso 0,78 g

2) Gorny&Mosch in associazione con BW Bank (22-23 novembre 2010), 46, peso 0,56 g

3) CNG 69/2005, n. 107 = NAC 25/2003, 101 (ex coll. Moretti), peso 0,61 g

4) coll. privata, peso 0,73 g

5) Busso Peus, 3 Novembre 2010, 53, peso 0,65 g

Tutti gli esemplari sono autentici e sembrano provenire, ma è ancora da verificare dopo attenta analisi comparativa, da due conii del D/ e un conio R/. ...

Inizio con la litra davvero stupenda della vendita Gorny&Mosch:

post-6487-028098500 1289594755_thumb.jpg

E per tentare un primo confronto tra i due diversi coni del D/ accosto l'esemplare Busso Peus:

stimato 750 euro, ha realizzato 1300 euro...

post-6487-082473300 1289595090_thumb.jpg

(continua)

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Proseguo con altri due esemplari dei 5 citati da Acraf:

- l'esemplare inizialmente noto come unicum (Napoli 5059 = Rizzo tav. LX, 17 peso 0,78 g) e presente e illustrato al n. 1 della monografia CNAI di Campana su Stiela

post-6487-055004900 1289595574_thumb.jpg

- l'esemplare CNG 69/2005, n. 107 = NAC 25/2003, 101 (ex coll. Moretti), peso 0,61 g

post-6487-093160800 1289595606_thumb.jpg

(continua)

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Aggiungo che il famoso aureo di Stiela, con analoghi tipi della litra più tardiva, è sicuramente FALSO.

Sulla Personificazione del fiume di Stiela, presente come giovinetto stante su queste rare litrai, G. Manganaro nella monografia "Himera, ninfa "salvifica" e multiforme" (2008, pag 95 nota 21) offre alcuni riferimenti bibliografici: tra questi, in particolare cita un suo articolo del 2003b specificando tra parentesi che ... "(però la monetina di oro di Stiela è un falso, come mi ha avvertito S.Hurter con tanto garbo)…

:rolleyes: Eccola! Immagine: Cortesia acsearch.info

post-6487-009928500 1289596748_thumb.jpg

Referenze: Classical Numismatic Group Triton VI (14.01.2003) - Lotto 104 - 20000 USD - Stiela. Circa 405 BC. AV 10 Litrae o didracma (0.90 g).

Come già ricordato in precedenza da Acraf, l'esemplare più antico delle due emissioni di argento di Stiela - sulle quali sono celebrati due piccoli fiumi che fecondavano la chora degli Stielanaioi, verosimilmente l'Alabon e il Mylas - riflette sul D/ il tipo di questa litra dei Leontinoi.

post-6487-079591000 1289597573_thumb.jpg

Ecco per confronto l'esemplare 90 Tv. 6 - 0.75g presente in Manganaro 1984 (pag. 35 - "Dai mikrà kermata di argento al chalkokratos kassiteros in Sicilia nel V sec. a.C." )

post-6487-033265000 1289597664_thumb.jpg

Valeria

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(....) Da successive ricerche è stato possibile rinvenire in tutto 5 esemplari:

1) Napoli 5059 = Rizzo tav. LX, 17 peso 0,78 g

2) Gorny&Mosch in associazione con BW Bank (22-23 novembre 2010), 46, peso 0,56 g

3) CNG 69/2005, n. 107 = NAC 25/2003, 101 (ex coll. Moretti), peso 0,61 g

4) coll. privata, peso 0,73 g

5) Busso Peus, 3 Novembre 2010, 53, peso 0,65 g

Tutti gli esemplari sono autentici e sembrano provenire, ma è ancora da verificare dopo attenta analisi comparativa, da due conii del D/ e un conio R/.

Si spera di trovare altri esemplari, (...)

Direi che forse abbiamo raggiunto quota 7...

L'esemplare numero 6) potrebbe infatti riferirsi proprio alla litra postata qui in precedenza: l'esemplare 90 Tv. 6 - 0.75g presente in Manganaro 1984 (pag. 35 - "Dai mikrà kermata di argento al chalkokratos kassiteros in Sicilia nel V sec. a.C." )

Infatti il peso riportato dal Manganaro (0.75g ) non corrisponderebbe nè a quello dell'esemplare del Rizzo postato da Acraf (0.78g) nè a quello delle altre litre note. Mi sbaglio? Riporto le due litre per un veloce confronto:

post-6487-059720900 1290007087_thumb.jpg post-6487-002467900 1290007105_thumb.jpg

(Continua)

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(....) Si spera di trovare altri esemplari, (...)

E qui l'esemplare numero 7 !

Questa litra (Cortesia acsearch.info) ha un peso di 0,84g. che risulta leggermente superiore a quello degli altri esemplari citati. Proviene dall'Asta 255 di Gerhard Hirsch Nachfolger (14.02.2008) - Lotto 1359. Stima iniziale 200 euro; ha realizzato 525 Euro (~768 USD).

post-6487-088393500 1290007598_thumb.jpg

Referenze: SNG COP. -. SNG ANS -. SNG München -. BMC -. Head, Hist. num. p. 171 vgl. Korr. RRR fast ss

Valeria

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  • 3 settimane dopo...

ALLA RICERCA DI UNA CITTÀ PERDUTA: STIELA

Premetto che su Stiela sono già stati postati diversi messaggi, sia soprattutto su questa discussione sia in altre discussioni più vecchie.

Lo scopo per cui riprendo l’argomento è per fare un utile punto della situazione, con alcune necessarie ricapitolazioni, per meglio comprendere e analizzare insieme i problemi su questa zecca di ubicazione finora ancora incerta. A causa della vastità dell’argomento, preferisco suddividerlo in successivi messaggi da postare.

Inizio con la bibliografia che ha preso in considerazione Stiela e la sua monetazione. Qui sotto sono elencati i principali lavori, in ordine cronologico (fermo restando che è molto auspicabile che il sito del forum si doti di una sezione ove riversare lavori pubblicati, compresi quelli citati, in versione pdf, per le opportune consultazioni e io stesso sono disponibile a fornirli, meno ovviamente libri interi):

1) S. Mirone. Stiela, topografia e numismatica, Zeitschrift fur Numismatik, 1928, p. 29-55.

2) G. Rizzo, Monete Greche della Sicilia, Roma 1946, p. 58.

3) L. Bernabò Brea, Che cosa conosciamo dei centri indigeni della Sicilia che hanno coniato monete prima di Timoleonte: Stiela, Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica, Suppl. al vol. 20, 1975, p. 49-51.

4) R. Ross Holloway, La monetazione di Agyrion, Aluntion, Entella, Dipana, Nakone, Stiela, Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica, Suppl. al vol. 20, 1975, p. 142-143.

5) G. Manganaro, Dai mikrà kermata al chalkrokratos kassiteros in Sicilia nel V sec. a.C., Jahrbuch fur Numismaik und Geldeschichte, 34, 1984, p. 35-36.

6) A. Campana, Corpus Nummorum Antiquae Italiae, Stiela, inserto in Panorama Numismatico, 67, 1993, p. 161-167.

7) V. Cammarata, Numismatica e Topografia antica, Demetra, 7, 1994, p. 22-25.

8) A. Campana, Stiela. Nuovi contributi, Panorama Numismatico, 108, 1998, p. 8-9 (commentando il contributo di Cammarata).

Per quanto riguarda le antiche fonti di Stiela, esse sono solo quattro e pure molto oscure ed emendabili:

a) Stefano Bizantino, sub vocem Στυελλα: “Styella, rocca della Megaride di Sicilia, l’etnico Styellinos”.

B) Stefano Bizantino, sub vocem Yβλαι Τρεις: “Una delle Hyblai è chiamata Styellas, come dice Filisteo nel Libro IV della storia siciliana”.

c) Licofrone 952, con scolio di Tzetzes: “Egeste che fondò tre città in Sicilia …. e Stylla”.

d) Sofrone di Siracusa, frammento papiraceo (P. Soc. It., XI, 1953, 1214): un frammento attribuito alla commedia “Akestriai” (“Le medichesse”), che alluderebbe a un personaggio che viene da Styellas (emendato in Stielas).

Ovviamente queste notizie letterarie sono troppo scarse per poter localizzare con una certa attendibilità la città di Stiela. Di conseguenza i vari studiosi si sono sbizzarriti a identificare il suo sito, collegandolo in qualche maniera a Megara Hyblea. Solo per fare alcuni esempi, il Rizzo riteneva che fosse vicino all’attuale Augusta (Megara), sulla costa; il Mirone la localizzava nell’attuale località Portiere di Stella, sul fiume Simeto e a sud di Paternò, solo su base etimologica; il Bernabò Brea preferiva la contrada Pezza Grande, vicino l’attuale Pedagaggi (frazione di Carlentini).

Il più innovativo è stato Cammarata, noto buon conoscitore delle monete siceliote. Sulla base di ritrovamenti di monete riteneva che la prima emissione (con almeno una decina di esemplari), con STIELANAIOS, fosse prodotta da una città, Stielana, ubicata genericamente vicino a Randazzo. Egli poi sosteneva che le successive monetine in argento con STIA (o STI), con almeno 9 esemplari, provenissero da una diversa città, Stiela, situata sul Monte Navone, vicino Piazza Armerina, quindi molto più all’interno dell’isola. Ambedue le zone sono ricche di reperti archeologici, anche del V secolo a.C, (come d’altronde moltissimi luoghi della Sicilia).

Ma le monete attribuite a Stiela sono realmente di due zecche diverse?

La testimonianza di Cammarata, pur autorevole, va accolta con beneficio di dubbio in assenza di più precisi riscontri.

Una importante testimonianza è contenuta in un lavoro di Umberto Spigo, un archeologo che ha lavorato soprattutto lungo la valle dell’Alcantara e a Lipari:

U. Spigo, Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Messina. Recenti rinvenimenti a Francavilla di Sicilia (ME). Naxos e Stiela, Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica, 42, 1995, p. 197-208

Durante un saggio di scavo archeologico a Francavilla di Sicilia, vicino al fiume Alcantara (antica Akis) furono rinvenuti insieme una litra di Naxos e una emilitra di Stiela (con STI), di cui riporto la foto:

post-7204-045922800 1291849246_thumb.jpg

Considerando che frazioni in argento e in buona conservazione difficilmente hanno circolato lontano dalla città di origine, risulta difficile confermare l’opinione di Cammarata che le monete di questa emissione siano state battute a Monte Navone, a parecchi chilometri di distanza e in territorio ennese.

Invece Francavilla appare molto più vicina a Randazzo, indicata da Cammarata come luogo di emissione della prima emissione (che posterò più avanti) e appare molto più logica che Stielana e Stiela fossero in realtà una sola città, in qualche modo confermando quanto aveva scritto Stefano Bizantino (sub vocem Στελλα, vedi mia precedente postazione).

(continua)

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ULTERIORI IPOTESI SUL SITO DI STIELA

Come meglio vedremo a proposito delle emissioni emesse a nome di Stiela, dove ricorre sempre un toro androprosopo (ossia con faccia umana) nuotante, che costituisce un classico riferimento a una divinità fluviale, questa città deve essere per forza ubicata, come d’altronde molti centri greci e siculi, vicino a un importante fiume.

Se il fiume in questione è Alcantara (antica Akis), che per importanza e ricchezza d’acqua era allora forse seconda solo al Simeto, analizzando i centri greci trovati lungo questo fiume troviamo che sono due: Imbischi-Acquafredda (più vicina a Randazzo) e Francavilla (più vicina a Castiglione) (vedi cartina della Sicilia orientale):

post-7204-045196100 1291849793_thumb.jpg

(Continua)

Modificato da acraf
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Purtroppo, a differenza di Francavilla, la località Imbischi-Acquafredda, che non è più stata abitata in epoca medievale e moderna, ha subito profonde modificazioni per ricavare un fertile pianoro agricolo e da alcuni decenni è stata sede di numerosi scavi clandestini che hanno irrimediabilmente alterato i contesti archeologici. In ogni caso i pochi saggi archeologici, eseguiti a metà degli anni 90, hanno confermato una frequentazione ellenica nella stessa epoca di Francavilla e quindi anche nel corso del V secolo a.C.

Apparentemente questi due centri erano abitati già da genti indigeni protostoriche e furono colonizzati da greci Calcidesi provenienti da Naxos, risalendo verso l’interno della Sicilia lungo la Valle dell’Alcantara.

In ogni caso sembra che il famoso tesoro di Randazzo 1980, ricco di ben 539 tetradrammi sicelioti e subito disperso all’estero, sepolto verso il 450 a.C., forse a seguito dei disordini durante la dominazione di Ducezio (C. Arnold-Biuscchi, The Randazzo hoard 1980 and Sicilian chronology in the early fifth century B.C., Numismatic Studies 18, New York 1990) sia stato trovato proprio a Imbischi-Acquafredda (fonte: F. Privitera e U. Spigo (a cura di), Catania, Chiesa di S. Francesco Borgia (22 ottobre 2005-31 gennaio 2006), Regione Siciliana, Assessorato dei beni culturali e ambientali e della pubblica istruzione, Dipartimento dei beni culturali e ambientali e dell’educazione permanente, Palermo 2005, p. 96-98). Qui ringrazio di cuore Medusa per le preziose notizie comunicatemi vua email.

Vaghe notizie purtroppo non verificabili indicano che molte delle monetine di Stiela siano state trovate proprio in questa località (vedi piantina):

post-7204-018289800 1291850077_thumb.jpg

(Continua)

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SERIE N. 1 DI STIELA (STIELANAIOS)

La prima emissione, già illustrata e postata in precedenza, risulta essere formata da litre in argento coniate con almeno due conii del diritto e un conio del rovescio e reca i seguenti tipi:

D/: Dio fluviale, imberbe e nudo, stante a sinistra, tiene nella sinistra un ramo d’albero appoggiato al suolo, da cui dipartono tre ramoscelli e nella destra una patera, in atto di sacrificare davanti a un altare; bordo di puntini.

R/: Parte anteriore di toro androcefalo nuotante a destra (apparentemente con breve redine attaccato a un collare); all’intorno, da sotto a sopra e con lettere rovesciate, ΣΤΙ ΕΛΑΝΑΙΟΣ; bordo di puntini.

Esempi dei due diversi conii sono già stati postati da Medusa in questa discussione il 21 novembre (ore 22,35).

Interessante la diversità di stile al diritto, benché sia stato usato un solo conio del rovescio. Nel secondo conio il personaggio appare più maturo e barbuto e l’altare è provvisto di decorazione (che manca nell’altro conio).

Il toro androprosopo sembra indicare il fiume Akis, che appunto scorreva vicino.

Più complessa è l’identificazione del personaggio del diritto e sono graditi vostri suggerimenti.

In ogni caso il tipo risulta copiato da una nota litra di Leontinoi (già postata da Medusa nello stesso messaggio di cui sopra), che è normalmente datato al periodo 450-430 a.C.

A sua volta la litra di Leontinoi (e anche di Stiela) è ispirata dai famosi numerosi tetradrammi di Selinunte, con numerosi conii, di vario stile ed emessi grosso modo dal 460 fino al 415 a.C. (resta ancora da definire con maggiore precisione il relativo periodo cronologico) (es. NAC 25/2003, 94 g. 17,27):

post-7204-004038900 1291850326_thumb.jpg

Vi chiedo se è possibile avere una interpretazione condivisa su questo personaggio sacrificante. Sarebbe anche utile identificare il ramo che tiene in braccio.

In ogni caso le città che hanno adottato questa divinità sono tutte greche e non siculo-puniche.

Personalmente ritengo che le litre con STIELANOS siano state emesse tra il 440 e il 430 a.C.

(continua)

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SERIE N. 2 DI STIELA (STIA)

AUREO DI 10 LITRE

Alcuni anni più tardi, tra il 413 e 405 a.C, fu emessa una seconda serie, che appare essere formata da 5 nominali: aureo di 10 litre, dracma, emidracma, litra, emilitra, aventi una medesima tipologia.

D/: Testa laureata (di Apollo ?) a sinistra, con capelli corti; a sinistra, un ramoscello; bordo di puntini.

R/: Protome di toro androprosopo a sinistra; sopra, ΣTIA (o ΣTI); bordo lineare.

Il nominale maggiore, l’aureo, è recentemente comparso in unico esemplare (Triton VI/2003, 104, g. 0.90), già postato dalla grande Medusa il 21 novembre.

Questo nominale è noto in Sicilia, essendo coniato in alcune città greche, come Kamarina, nel periodo tra il 413 e 405 a.C.

Tuttavia, nel caso specifico di Stiela, sono stati formulati molti dubbi sull’autenticità, anche se non è mai apparsa una dichiarazione ufficiale di falsità.

Pur non avendo potuto esaminare di persona la moneta, personalmente sono convinto che non sia autentica, anche se è difficile spiegare i miei motivi. E’ soprattutto una mia sensazione basata sulla rilevazione di alcune incongruenze presenti anche in foto. La perlinatura del diritto non appare regolare e da una forma sferica si passa senza continuità a una forma ovale o irregolare. La bocca e gli occhi al diritto non hanno una plasticità simile alle analoghe monete d’argento.

Quello che si può rilevare è che l’aureo non sembra coniato con conii ricavati da stampini ottenuti mediante calco di una litra o emilitra d’argento, ma sembra una creazione a mano di un abile moderno falsario.

Questa è ovviamente una mia personale opinione, anche se suffragata da pareri, seppure solo verbali, di alcuni importanti commercianti che l’hanno vista (non chiedetemi i nomi per la delicatezza della materia!).

(continua)

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