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Inviato

In omaggio ed in osseqio a Numa...che ha dato suggestivo spunto per arricchire questa discussione...rammentandoci la Ionia e la Lidia...

...posto alcune immagini di quel mondo sopra descritto così che, noi numismatici esoterici (tutti i numismatici che siano sinceramente appassionati sono in realtà persone che afferiscono ad una sfera esoterica) possiamo crogiolarci non solo nelle parole ma anche nelle care immagini di ciò che ci affascina.

post-11590-1261864451,58_thumb.jpg

Colofone (la mitica polis ionica) emiobolo - gr. 0,42 - diritto - testa di Apollo (tanto caro a Valeria, nostra musa).

Stile ancora pienamente arcaico..ionico sino al midollo.

Con lo sguardo all'immagine di quest'Apollo possiamo richiamare il sotto titolo di questa discussione: grandi temi su piccole monete.

Notate il carattere orientaleggiante del piccolo volto arcaico...è noto, per averlo già detto anche in questa discussione, che Kouros arcaici sono la prima manifestazione della statuaria greca e che gli stessi prendono le mosse dalla statuaria egizia, secondo il parere più accreditato.

Abbiamo anche detto nel mio intevento di cui sopra che le città ioniche erano sotto l'influsso di una cultura variegata che giungeva sin dall'Asia centrale e anche dall'India..tramite alcuni terminali della Via della Seta...di cui uno faceva capo all'epoca sulla costa Anatolica Ionica...principalmente ad Efeso ed a Mileto.

Ci piace pensare che tali influssi ben si rispecchiano in questa effige postata...ove...l'influsso orientale (anche gli egizi e i Sumeri da dove possono aver tradotto ed alaborato le loro immagini?) è di tutta evidenza.

.... .... ....

Il profilo Imerese ipotizzato come Apollo raffrontato da Medusa è invece tipico del canone tardo arcaico...fine del VI...inizi del V secc. a. C. ed evidenzia un sapore stilistico leggermente più "fresco"...più espressivo, sicuramente ha un sapore più virile, a prescindere dalla resa estetica dell'immagine.

Nulla si può ovviamente dire di definitivo circa il sesso di quell'immagine: questa discussione è prolifica e interessante anche grazie ai contributi degli amici Lamonetiani che postano le loro impressioni e/o i risultati della loro utile ricerca che possono contribuire a identificare al meglio gli oggetti visibili in questa discussione.

Dalla Via della Seta … alla Via dell'Ambra ! :D:P ... sulle tracce di influssi ionici dal sapore tardo arcaico …

La presenza ionica ed egeo-orientale in Sicilia, nel commercio come nell'arte, si rafforza alla fine del VI e agli inizi del V sec. a.C.: l'episodio dei Samii a Zancle (circa 493) – di cui abbiamo già discusso - è solo il più appariscente per i suoi contorni avventurosi e drammatici. (Fonte: Nicola Bonacasa)

Ma per dare un'idea del fascino delle eleganze ioniche tra la fine del VI - inizi del V sec. a.C., ho scelto due Kouroi rinvenuti non in Sicilia, bensì a Numana (AN), all'epoca probabile emporio greco in un'area di intensi commerci dell'ambra…

Molti documenti attestano infatti come anche la periferia adriatica in età arcaica (tra VI e IV secolo a.C.) sia stata interessata da esplorazioni dei marinai di Calcide ed Eretria, e poi anche da Etoli, Focei, Cnidi e Corinzi Egineti Ateniesi e Siracusani…

I "Kouroi Milani" : Apollo (540-530 a.C.) ed Apollino (520-510 a.C.)

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Inviato

I "Kouroi Milani" : Apollo (540-530 a.C.) ed Apollino (520-510 a.C.) .

In essi si evidenzia un'evoluzione della resa anatomica arcaica:

- l' "Apollo" esprime la ricerca anatomica dell'arcaismo medio, amante di forti contrasti di massa ed analitico fino all'astrazione,

- l' "Apollino" invece - documento significativo dell'influsso ionico - la più sintetica visione dell'arcaismo tardo (muscolatura non più così evidenziata, figura già compatta dai contorni tuttavia indecisi e spezzati)

Confrontiamone le teste (nella ricerca di eventuali assonanze con l' ... Apollo Himerese ... :wub: ) :

- i capelli sono ancora lunghi nonostante il contemporaneo mutamento di moda. Nell'Apollo le trecce sono rese con una serie di perle quadrangolari, appiattite sul capo da una benda sotto cui spiccano una doppia fila di "chiocciolette"; nell'Apollino le perle delle trecce si fanno sempre più "sciolte" e i capelli sono raccolti in due bandeaux ricadenti da entrambi i lati della fronte

- la testa, da tondeggiante sulla sommità e appiattita sul retro dell'Apollo (caratterizzato da lunghe orecchie e grandi lobi piatti), va facendosi nell'Apollino decisamente più tondeggiante

- gli occhi dell'Apollo, bulbosi e con iride e pupilla incise, divengono nell'Apollino più organici e con indicati la cavità dell'angolo interno e il tubèrcolo lacrimale

- col 520 a.C. circa tende a scomparire il cosiddetto "sorriso arcaico" (comparso intorno al 590-570 per dar vita e "realtà" all'immagine antropomorfa).

(Sintesi liberamente tratta da materiali online a cura della Sezione Didattica - Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana)

In ogni caso.... : Apollo or not Apollo?? ...

La bellissima litra di Himera resta chiusa nel suo mistero ... (per cui l'indagine DEVE continuare.... ;):blum:)

Valeria

ps: l'immagine del Kouros Apollino Milani nel mio post precedente è stata modificata da: "I greci in Adriatico, Volume 2 - Di Lorenzo Braccesi" in Google Books.

L'immagine del Kouros Apollo Milani proviene dal web.

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Inviato

Ancora Kronos : problemi cronologici … :blum:

e alcuni quesiti :unknw: su una serie frazionaria litra / delitron di Thermai-Himera

tra Timoleonte e Agatocle

E' possibile postulare l'emissione di serie coniate a nome della città HIMERA posteriori alla sua distruzione (409 a.C.) ???

A) Tesi a favore :

Cercando ulteriori notizie sul Kronos di Himera, mi son imbattuta in un'interessante descrizione di Aldina Cutroni Tusa a commento di questa serie frazionaria - litra / doppia litra - con etnico IMEPAION riportato per intero come nelle emissioni del V secolo.

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2) Litra : g. 0.88; cfr. Imhoof-Blumer. Monnaies grecques. Amsterdam, 1883, 21, 33, Tav B4; Gabrici 73, n.116, tav-NI,16

3) Delitron : g. 1.23; da collezione privata cfr C. Boehringer.

Secondo la studiosa, la serie sarebbe rapportabile per tipologia al periodo di Timoleonte e a quello di Agatocle.

In particolare, il profilo di Kronos del dritto deriverebbe dal modello dello Zeus Eleutherios a capelli corti raffigurato sui bronzi siracusani di età timoleontea.

:search: Potete postarmi alcuni esempi di questi bronzi per un confronto???

Questa emissione, pertanto, costituirebbe la documentazione di un breve risveglio della passata identità nazionale in concomitanza con quelli che rappresentano due momenti particolari per la storia siceliota del IV sec. ed anche per la nuova città di Thermai che, stando alle fonti, ha vissuto anch'essa i vari eventi storici posteriori alla sua rifondazione.

Era scontato infatti che la città, inglobata nella epikrateia cartaginese ma in stretto contatto con la grecità siceliota – soprattutto con Kephaloidion vivesse tutte le contraddizioni legate ad una politica bifronte.

E proprio l'emissione delle litrae sarebbe un chiaro riferimento all'ascesa di Siracusa negli anni di Timoleonte ed in quelli di Agatocle: quest'ultimo, tra l'altro, era nato proprio a Thermai.

Per la datazione di queste emissioni frazionarie non sarebbe quindi necessario ricorrere a nessuna forzatura cronologica, né postulare la sopravvivenza della vecchia Himera, ormai ridotta ad un cumulo di macerie…..

(Fonte: "Himera tra realtà ed immaginazione" – A.Cutroni Tusa" in Archeologia del Mediterraneo: studi in onore di Ernesto De Miro)

(continua ...)

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Inviato (modificato)

Tesi contrarie :

S. Consolo Langher, soprattutto a proposito della serie con giovane satiro sul caprone assegnata da Hackens a dopo la distruzione di Himera, afferma come non si possano postulare serie coniate a nome della città HIMERA (la quale risorge in sito vicino col nome Thermai e conia con leggenda analoga) né assegnare ad Himera le emissioni col satiro che vanno poste anteriormente alla distruzione della città.

Anche M.Caccamo Caltabiano e S. Garraffo sono fermi all'interruzione della monetazione ad Himera dopo la distruzione del 409 a.C.

In particolare il Garaffo si chiede se dopo la distruzione si può ammettere la continuazione di emissioni autonome a forte valenza "politica" che con i loro picchi quantitativi denotano la vitalità economica di una città ancora in pieno sviluppo.

Nella litra da me postata in precedenza (post 526) con Kronos barbato e con diadema [imhoof, Mon. gr., Pl. B. 4.] veniva proposta invece una datazione intorno al 413-408 a.C e quindi antecedente alla distruzione della città. Riporto l'immagine e i riferimenti:

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HIMERA AR Litra, circa., 0,59g. D/: ΚΡΟΝΟΣ; R/: ΙΜΕΡΑΙΩΝ – fulmen tra due chicchi di grano. SNG COP. -. SNG München -. SNG ANS -. BMC -. Historia Numorum p. 145.

Da Gerhard Hirsch Nachfolger Auction 261 - 7 May 2009: stima 600 euro, non è stata aggiudicata. (Immagine Coinarchives)

:unknw: Che ne pensate del peso e dello stile???

(continua ...)

Modificato da medusa
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Inviato

Riporto infine anche questa doppia litra (che viene definita emidramma…) da me già postata in precedenza (post 531): pesa 1.84 g e verrebbe datata invece in epoca timoleontea, 342/341-336 a.C., e quindi posteriore alla distruzione di Himera.

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La moneta proviene da: Triton I Auction (1997 - Stima 1000 dollari) (Fonte magnagraecia.nl) Cfr. Boehringer "Himera Im IV. Jahrhundert v. Chr." in Kraay-Morkholm Essays, pl. VIII, 14 (same dies - this example mentioned on pg. 36) Leu Numismatik Auktion 65 (21-22 May 1996), lot 75 (same dies)

Ecco di nuovo anche lo stupendo esemplare già postato dal gentilissimo Skubidu

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Ma sul binomio Kronos - monete di Himera ci sarebbe ancora molto da scrivere … :blum:

Valeria

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Inviato

Faccio una brevissima interiezione, riprendendo brevissimamente, Valeria non me ne volere, la discussione sui nominali "minimi" tenuta qualche tempo fa.

Ecco il più piccolo nominale greco (come modulo) che attualmente si conosca:

1/192 di statere, piede di MIleto, coniato in IOnia (zecca sconosciuta) nell'ultimo quarto del VII secolo

Non una gran bellezza, con un disegno geometrico al diritto e un probabile incuso al rovescio.

Ne esistono molto pochi esemplari (anche perche visto il peso e le dimensioni modestissime:

6 centigrammi! - probabilmente non era facile che ci pervenissero).

Chudo l'intermezzoe possiamo riprendere con la Kronia :P

numa numa

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Inviato

faccio anche io un'interiezione come il nostro numa...e posto un altro tetartemorin dell'amata Ionia.

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Colofone...solo O,20 gr. troppo per Numa, ma sempre molto poco per le monete in genere.

Notate il diverso stile rispetto a quello già su postato...di stile semi cicladico/cretese (sul quale mi aspettavo un paio di pagine di commenti da parte di medusa...non pervenute purtroppo :( ).

Qui siamo in pieno classicismo.

Per Numa (annotazione filologica):

sei il solito supercolto!

L'ultima volta che ho sentito usare il grammaticale: interiezione...è stato in una canzone di Enrico Ruggeri...in pieni anni '80.

:D

I tempi son quelli che sono...certi termini sono in "disuso".


Inviato

Il rovescio.

post-11590-1263181451,1_thumb.jpg

Salutissimi...a proposito, tutti a dieta dopo i panettoni!


Inviato

Chiudo la parentesi "continentale" e poi si torna alla Sicilia.

Kolophon, tetartemorion gr. 0.24 (un'enormità :P ) Milne 7

numa numa

PS

chi posta un'emitetartemorion (con relativo peso)?

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Inviato

Chiudo la parentesi "continentale" e poi si torna alla Sicilia.

Kolophon, tetartemorion gr. 0.24 (un'enormità :P ) Milne 7

numa numa

PS

chi posta un'emitetartemorion (con relativo peso)?

Non ho idea se i pesi riportati siano corretti ... ma che gioia per gli occhi questo festival di piccolette !!!

post-6487-1263274618,87_thumb.jpg

Left to right (top row = obverses; second row = reverses):

1. Syracuse, Sicily, hemilitron 440-430 BC, .3g

2. Salamis, Cyprus, hemiobol? (1/2 obol), 445-411 BC ?, .5g

3. Paphos, Cyprus, King Stasandros, 1/24 stater, c. 450BC, .4g

4. Therma, Macedon, hemiobol (1/2 obol), 510-480 BC, .3g

5. Thasos, Thrace, hemiobol (1/2 obol), 411-350 BC, .2g

6. Kolophon, Ionia, tetartemorion (1/4 obol), 430-400 BC, .2g - This coin is unusual in the monogram 'TE' on the reverse (over the cicada) indicating the denomination.

7. Uncertain city, Ionia, tetartemorion? (1/4 obol), 5th century BC, .1g

8. Syracuse, Sicily, Tyrant Gelon, hexas (1/6 litra or 1/300th of the popular dekadrachm), 485-478 BC, .05g? This is the smallest coin I have ever seen but the flaking surface of this specimen makes its weight lower than normal. Bottom Row:

1. Athens, Attica, tritartemorion (3/4 obol), 393-300 BC, .5g

2. Phocaea, 1/8? obol Late Sixth Century BC - 5mm, .1g 3. Rhegion, Bruttium, hemitatemorion (1/8 obol), 466-415 BC, .1g. http://dougsmith.anc....info/tiny.html

Su magnagraeciacoins qui: http://www.magnagraecia.nl/coins/ si parla di : 1/10 litra of Rhegion, 420-387 BC (0,075 g)

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V

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Inviato

Bravissima Medusa !

l'ottavo di obolo del peso di circa 0.10gr. è la più piccola frazione della dracma.

Ma è al decimo di litra, pezzo eccezionale, che spetta forsa la palma di nominale più piccolo

se veramente confermato che si tratti di 1/10 (dovrebbe corrispondere all'onkia ?)

Queste frazioni mi trasmettono un piacevole senso di minimalismo economico,

la frugalità dei nostri progenitori dovrebbe esserci di esempio:

"nulla è così minuto che non possa avere un valore di scambio"

In un'epoca di grandi sprechi (come non potrebbe essere altrimenti la nostra)

è rassicurante ripercorrere le vicende di questi frazionali che

dovrebbero avere avuto un'ampia diffusione e circolazione visto che sono tutto

meno che rari.

numa numa


Inviato

Bravissima Medusa !

l'ottavo di obolo del peso di circa 0.10gr. è la più piccola frazione della dracma.

Ma è al decimo di litra, pezzo eccezionale, che spetta forsa la palma di nominale più piccolo

se veramente confermato che si tratti di 1/10 (dovrebbe corrispondere all'onkia ?)

Queste frazioni mi trasmettono un piacevole senso di minimalismo economico,

la frugalità dei nostri progenitori dovrebbe esserci di esempio:

"nulla è così minuto che non possa avere un valore di scambio"

In un'epoca di grandi sprechi (come non potrebbe essere altrimenti la nostra)

è rassicurante ripercorrere le vicende di questi frazionali che

dovrebbero avere avuto un'ampia diffusione e circolazione visto che sono tutto

meno che rari.

numa numa

ciao, sono dei piccoli gioielli, in effetti non sono cosi comuni....anzi se ne vedono veramente pochi nelle aste, o perchè hanno poco mercato (i collezionisti solitamente si lustrano gli occhi con nominali superiori..) o perchè in effetti sono di difficile reperibilità...(e poi quando li trovi in asta li paghi anche parecchio....).

sku


Inviato

ciao, sono dei piccoli gioielli, in effetti non sono cosi comuni....anzi se ne vedono veramente pochi nelle aste, o perchè hanno poco mercato (i collezionisti solitamente si lustrano gli occhi con nominali superiori..) o perchè in effetti sono di difficile reperibilità...(e poi quando li trovi in asta li paghi anche parecchio....).

sku

No Sku!

Il mercao ce l'hanno da qualche tempo.

In Italia...anche se in tono minore, nel senso che gli appassionati italiani non voglioni spendere più di 100 max. 300 euro per le frazioni greche...salvo qualche rara eccezione, ad esempio nell'ultima asta battura di Nomisma una litra di zankle (con patina di ossido d'argento molto spessa...da terreno vulcanico) ha fatto 800 euro più diritti e spese...peraltro non era nemmeno eccezionalmente bella.

Ma sopra tutto è il mercato internazionale che richiede i frazionali d'argento, meglio se della Sicilia...che sono particolarmente affascinanti.

In buona qualità...oggi in Asta si vendono molto bene. Ciò accade - come sempre nel mercato numismatico - perchè essendoci alcune buone collezioni in formazione...oltre ai soliti acquisti sporadici, prevale la domanda sull'offerta.

Della Sicilia e anche della Magna Grecia non ce ne sono molte, in questo momento, che vengono restituite al mercato...specie in splendida qualità.


Inviato

No Sku!

Il mercao ce l'hanno da qualche tempo.

In Italia...anche se in tono minore, nel senso che gli appassionati italiani non voglioni spendere più di 100 max. 300 euro per le frazioni greche...salvo qualche rara eccezione, ad esempio nell'ultima asta battura di Nomisma una litra di zankle (con patina di ossido d'argento molto spessa...da terreno vulcanico) ha fatto 800 euro più diritti e spese...peraltro non era nemmeno eccezionalmente bella.

Ma sopra tutto è il mercato internazionale che richiede i frazionali d'argento, meglio se della Sicilia...che sono particolarmente affascinanti.

In buona qualità...oggi in Asta si vendono molto bene. Ciò accade - come sempre nel mercato numismatico - perchè essendoci alcune buone collezioni in formazione...oltre ai soliti acquisti sporadici, prevale la domanda sull'offerta.

Della Sicilia e anche della Magna Grecia non ce ne sono molte, in questo momento, che vengono restituite al mercato...specie in splendida qualità.

ciao,

io di queste frazioni cosi piccole in particolare siciliane in questi ultimi anni, nelle aste ne ho viste ben poche......infatti 800 € mi sembra un bel pagare?? no?? in proporzione agli altri nominali dovrebbero essere tantissime??, invece vedi tantissimi tetra, dracme (poche), e bronzi, ogni tanto qualche litra...

sku


Inviato

ciao,

io di queste frazioni cosi piccole in particolare siciliane in questi ultimi anni, nelle aste ne ho viste ben poche......infatti 800 € mi sembra un bel pagare?? no?? in proporzione agli altri nominali dovrebbero essere tantissime??, invece vedi tantissimi tetra, dracme (poche), e bronzi, ogni tanto qualche litra...

sku

Quel che afferma Piakos è corretto.

Di frazioni ve ne sono molte e anche che il loro mercato è grande.

Il problema è che comunque il loro valore venale è sempre inferiore a quello di nominali più grandi.

Quindi normalmente un commerciante avrà più interesse a "promuovere" materiale con un valore di realizzo maggiore

(dracma, didracme, stateri, tetra, etc.) piuttosto che frazioncine che possono normalmente realizzare poche centinaia di euro.

In ogni caso se comunque dai un'occhiata alle recenti aste americane vedrai pagine e pagine di cataloghi con centinaia di frazioni, soprattutto però della Ionia, Asia MInor, etc. in elettro che ora stanno andando per la maggiore (purtroppo per i prezzi :D ) , vi sono tipologie nuove, finora sconosciute che probabilmente sono arrivate sul mercato da nuovi ritrovamenti, oltre ad una marea di frazioni, frazioncini oltre a deliziosi hekte di pregevolissima fattura. L'unico problema in questo vero giardino di tentazioni è la concorrenza spietata da parte di collezionisti di tutto il mondo.

Per la Sicilia ovviamente il discorso è diverso. I nominali piccolissimi, soprattutto in argento hanno, come dicevo un valore venale basso e i commercianti (che hanno i loro ricarichi) hanno meno voglia di promuoverli. Inoltre a parte qualche bellissima litra o qualche zecca "speciale"

Kamarina, Katane, Akragas, Syrakosion, Naxos, etc. che possono realizzare cifre anche starordinarie (una litra di Akragas ha fatto 30.000 franchi svizzeri lo scorso anno :o ) gli altri sono decisamente meno "appetiti" e spesso restano al palo.

Meglio cosi, direbbe Piakos e io sono d'accordo con lui, cosi vi sono più opportunità per i collezionisti di mikrà.

numa numa


Inviato

ciao numa, infatti mi riferivo alle frazioni siciliane.....

Puo essere vero che non ci sia interesse nel piazzarle, ma come vendono bronzetti da pochi €, non vedo perchè non dovrebbero decidere di vendere queste......(mi riferisco sempre a frazioni di litra)

Se ci fossero, le comprerei al volo.....

sku


Inviato (modificato)

ciao numa, infatti mi riferivo alle frazioni siciliane.....

Puo essere vero che non ci sia interesse nel piazzarle, ma come vendono bronzetti da pochi €, non vedo perchè non dovrebbero decidere di vendere queste......(mi riferisco sempre a frazioni di litra)

Se ci fossero, le comprerei al volo.....

sku

non le trovi in asta ma negli stock di grandi commercianti

o nei mercatini :P

numa numa

Modificato da numa numa

  • 3 settimane dopo...
Inviato

Dopo cotanto tripudio di frazioni ..., di obolo in OBOLOS eccoVi una curiosità:

si tratta di una delle rarissime emissioni greche su cui la scritta OBOΛOΣ compare come contrassegno del valore: si tratta degli oboli di bronzo di Metapontion (dopo il 330 a. C.) del peso rispettivamente di 8 e 9 gr.

post-6487-1264866761,22_thumb.jpg post-6487-1264866706,85_thumb.jpg

Valeria

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Inviato (modificato)

Pelops "Kronios" : passeggiando nell'agorà di Himera … tra Tetradrammi e Stoà

La legenda Kronos della serie litra-delitron di Himera: un'ulteriore interpretazione

La scritta Kronos sulla serie coniata a nome della città HIMERA posteriore alla sua distruzione nel 409 a.C. (rimando per le immagini ai post #539 - 540 - 541) potrebbe alludere anche a Pelope - l'eroe peloponnesiaco fondatore dei Giochi olimpici - che in uno scolio a Pindaro viene appunto citato con l'attributo di Kronios. Gli si attribuirebbe infatti come madre Pluto, la figlia di Kronos ...

La presenza ad Himera di un culto attribuito a Pelope verrebbe attestata sia da fonti archeologiche oltre che numismatiche. In attesa dei vostri commenti/approfondimenti, ve ne presento alcune nei post che seguono :

I Parte - Il culto di Pelope : l'evidenza archeologica

- l'importanza dell'agorà di Himera

- il culto di Pelope nella stoà ovest

II Parte – Il culto di Pelope : l'evidenza numismatica

III Parte – Il culto di Pelope : Ergotele di Himera, un'appendice letteraria …

Buona lettura !

Valeria

(Temo che da Himera sarà dura farmi procedere oltre … Peggio che da Abakainon!!! L'influenza dello Stretto colpisce pure me … :D:P)

Modificato da medusa
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Inviato

I Parte - Il culto di Pelope : l'evidenza archeologica

****************************************************

a) l'importanza dell'agorà di Himera

I culti di Himera appaiono virtualmente concentrati in un'unica area sacra sull'acropoli della colonia, adiacente ad un grande spiazzo che è stato identificato da N. Buonacasa come l'agorà della polis…

Riporto la foto scattata da Piakos sull'acropoli

post-6487-1264867824,2_thumb.jpg

Forse …,

proprio qui il poeta imerese Stesicoro pronunciò al popolo, riunito in assemblea, il suo appassionato apologo sul Cavallo e il Cervo, arguta ammonizione contro i mali della Tirannide…

Certo …,

su questa grande agorà saranno echeggiate ogni giorno le parole "merci… oro … " visto che qui gli imeresi si incontravano non solo per pregare ma anche per mercanteggiare e scambiare le merci dei viaggiatori che giungevano da tutto il Mediterraneo.

Anche alla isolata Himera (che rappresentò gli interessi greci in pieno paese "barbarico" fra popolazioni indigene certo controllate dai Punici) trovo perfettamente adattabili le suggestioni espresse da Piakos sui fermenti "delle dinamiche e delle fortune e dei destini che spesso potevano seguire le transazioni" commerciali nel primo mondo ionico … [Piakos Post #516]

Così come suona perfettamente adattabile ad Himera l'accorata interiezione di Numa numa che quel mondo ionico definisce "crocevia tra un oriente lontano e un occidente rappresentato dalle popolazione greche" di cui appunto, in Sicilia, Himera era baluardo …

Credo che in tutti noi, che ci affacciamo hic et nunc seppur virtualmente su quell'agorà che domina il porto…, capiti di sentir risuonare lo stesso pensiero che Numa ha rivolto alla realtà commerciale del mondo ionico... [Numa numa Post #520 ] : "… eppure non riesco a sentirla aliena e lontana, anzi mi ci riconosco in pieno nella necessità, connaturata alla vita umana, inscindibile direi, di dare origine a commerci, a negozi, a scambi.. Il mercato, e lo possiamo verificare visitando qualsiasi cittadina, maxime se poi andiamo in un qualunque piccolo villaggio medio-orientale, è il cuore pulsante della città, la parte più viva, più divertente anche, dove raramente ci si annoia, dove raramente ci si stanca.

Perchè non pensare che quella che ancora vediamo oggi non fosse la realtà di 2600 anni fa quando la moneta fece la sua comparsa in una forma fisica che avrebbe subito ben pochi mutamenti nei secoli successivi ?"

E ancora ... "Ecco perche non mi trovo troppo distante, empaticamente parlando, dall'uomo di mercato della Ionia del VII secolo.. :D"

E io dalla donna di mercato :blum: della Himera della metà del VII fino alla fine del IV-inizi del III secolo a.C. ...

B) Il culto di Pelope nella stoà ovest

Perché questa lunga interiezione (grazie Numa per il termine semplicemente PERFETTO e Piakos per averlo sottolineato :angel:) sui fermenti dell'agorà imerese ???

L'agorà è stata separata dal temenos (recinto sacro) solo tardivamente, agli inizi del V sec. a.C., grazie alla costruzione di una grande stoà: proprio qui, al centro della grande sala della stoà ovest, Mario Torelli attesta la presenza di un culto attribuito a Pelope dalla forte valenza politica oltre che religiosa in quanto rappresenta un passo significativo in direzione della dorizzazione (datata intorno al 476 circa) in occasione del ripopolamento della città…

(Fonte: M. Torelli - I culti di Himera, tra storia e archeologia)

Valeria

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Inviato (modificato)

II Parte – Il culto di Pelope : l'evidenza numismatica

Che ad Himera fosse presente il culto di Pelope, viene testimoniato anche dalla legenda PELOPS sul R/ di un bellissimo tetradramma del 472-413 a.C con Pelope alla guida del carro; al D/ la Ninfa eponima Himera qui effigiata in posa assai ammaliante … (Torneremo in seguito ad analizzare le molte suggestioni da questo rovescio fascinoso… :angel:)

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L'eroe Pelops appare chiaramente barbuto … Mi richiama ancora una volta il profilo sulla litra di Himera (470-450 aC) discussa al post #526

Qui il confronto con l'auriga su un altro tetradramma.

post-6487-1264869091,26_thumb.jpg

Che ne pensate???

Valeria

Modificato da medusa
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Inviato (modificato)

III Parte – Il culto di Pelope : Ergotele di Himera, un'appendice letteraria …

La presenza di Pelope ad Himera potrebbe anche far riferimento alla vittoria olimpica di Ergotele di Himera nel 472 aC. : Pindaro la celebra nella sua Olimpica 12, affidando all'immagine del combattimento tra galli il compito di enfatizzare la natura competitiva di Ergotele nonché i suoi stretti legami con Himera (tramite l'allusione all'emblema stesso della città, il gallo, appunto).

Ergotele era originario di Cnosso in Creta, e per le discordie civili ivi insorte fu costretto a riparare a Himera.

Quale il nunzio del dì stridulo augello

Ignoto pugna entro al natio recinto

Tal se di risse sedizione amica

Che l'uom con 1'uomo affronta

Di Cnosso al patrio ostello

Non te o figliuol di Filanor togliea,

D' onor sfrondata, e scema

L'agil virtù delle tue piante andrebbe.

La conclusione dell'ode cita il santuario delle Ninfe presso le sorgenti termali di Thermai Himeraìai.

Come in Pizia due volte o all' Istmo un giorno

Or la palestra elea,

Ergotele, ti diede aurea corona ,

Onde alzi all' etra delle Ninfe i sacri,

Nova tua sede, tepidi lavacri.

Valeria

Modificato da medusa
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Inviato

Dopo cotanto tripudio di frazioni ..., di obolo in OBOLOS eccoVi una curiosità:

si tratta di una delle rarissime emissioni greche su cui la scritta OBOΛOΣ compare come contrassegno del valore: si tratta degli oboli di bronzo di Metapontion (dopo il 330 a. C.) del peso rispettivamente di 8 e 9 gr.

post-6487-1264866761,22_thumb.jpg post-6487-1264866706,85_thumb.jpg

Valeria

Medusa

splendide queste testimonianze!

Ma do dove credi che venga la parola obolos , è una corruzione di [i]"obelos[/i]", spiedo ?

E questi nominali in bronzo come mai hanno questa denominazione , mentre mai o quasi mai (soprattutto in questo

periodo ) le monete riportano l'indicazione del nominale ?

numa numa

numa numa


Inviato

Dopo aver viaggiato insieme a NUma e a Medusa, partendo dalla foce del fiume Himera...verso l'interno della Sicilia...ed ancora più avanti sino a scendere verso sud...sino ai campi Geloi...nel percorso inverso, dobbiamo tornare ad Himera...perchè più agevole e sicura è tale via.

Già intravedo il pianoro della città che dal fiume prende il nome: Himera appunto, circondata di mura...in alto sul mare...con il suo porto alla foce...ricco di passaggi e di merci.

I Cartaginesi premono da ovest...ma ancora non osano sferrare l'offensiva...memori della sconfitta subita dai Sicelioti sotto le mura della città...nella pianura che costeggia il Mar Tirreno.

Orsù amici, la notte è scesa...mettiamo il campo in attesa che sorga Espero, tu dolce Medusa, accudisci il desco...e tu Numa...ravviva il fuoco...io attingo il vino dall'orcio...che non potremo essere sobri in questa veglia......quando la luce del mattino ci consentirà di varcare la porta est (quella più sicura) della città.

Prima però cambieremo valuta...le litre argentee di Gela e Kimissa...volgeremo con quelle di Himera...per trarre maggior profitto degli scambi e dalle merci......

Bene amici, vedo che avete esitato a lungo...dopo aver messo il campo sotto l'altura di Himera, vicino al tempio della Vittoria...finelmente avete deciso di entrare in città.

Il sole è alto..l'agorà risplende, Stesicoro declama...a sud la linea dei Nebrodi, a nord l'azzurro del mar Tirreno.

Bene, io ero già qui ad attendervi...sono tra gli stenopoi della città alta. Ci incontreremo....

:)


Inviato

Vedo un cittadino della Polis che si incammina verso l'agorà...gli scatto una foto.

Tòh! E' il barbuto richiamato da Medusa.

Porta con se un elmo corinzio...sarà un guerriero.

Uhm persona suscettibile?

post-11590-1264990439,16_thumb.jpg

Oserei dire...magnificente?

Ecco perchè ha ammaliato Medusa...che se ne sia invaghita?

:D

Evviva l'arte del mikrà!


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