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Inviato

Ho frequentato tempo fa alcuni forum di discussione riguardante l'uso del Md e da quello che mi pareva di capire, chi usa il md si crede un paladino dell'archeologia, uno a cui interessa la storia, la cultura, le scoperte...si considerano dei benefattori però, quando si parla di denunciare i ritrovamenti cercano le scorciatoie e il "saltare l'ostacolo".....sembra quasi che il loro interesse verso la conoscenza svanisca in questo frangente.

Senza entrare nei particolari spero di essere stato chiaro.


Guest utente3487
Inviato
Ho frequentato tempo fa alcuni forum di discussione riguardante l'uso del Md e da quello che mi pareva di capire, chi usa il md si crede un paladino dell'archeologia, uno a cui interessa la storia, la cultura, le scoperte...si considerano dei benefattori però, quando si parla di denunciare i ritrovamenti cercano le scorciatoie e il "saltare l'ostacolo".....sembra quasi che il loro interesse verso la conoscenza svanisca in questo frangente.

Senza entrare nei particolari spero di essere stato chiaro.

Pienamente d'accordo con lei. Quindi la procedura di dichiarare il rinvenuto attraverso una lettera raccomandata ha secondo il mio parere un duplice scopo: monitorare gli amanti del MD e nel contempo essere a conoscenza di quello che si rinviene. Tra l'altro, indicando le località di rinvenimento, si darebbe la possibilità alle autorità di intervenire sui siti eventualmente scoperti. Mi rendo conto che è un compromesso, ma almeno si potrebbe tentare di arginare le attività di ricerca clandestini, tenendo conto che l'uso del MD è legale in aree non archeologiche (fermo restando naturalmente l'assenso dei proprietari dei fondi).

Guest utente3487
Inviato
Ho frequentato tempo fa alcuni forum di discussione riguardante l'uso del Md e da quello che mi pareva di capire, chi usa il md si crede un paladino dell'archeologia, uno a cui interessa la storia, la cultura, le scoperte...si considerano dei benefattori però, quando si parla di denunciare i ritrovamenti cercano le scorciatoie e il "saltare l'ostacolo".....sembra quasi che il loro interesse verso la conoscenza svanisca in questo frangente.

Senza entrare nei particolari spero di essere stato chiaro.

Pienamente d'accordo con lei. Quindi la procedura di dichiarare il rinvenuto attraverso una lettera raccomandata ha secondo il mio parere un duplice scopo: monitorare gli amanti del MD e nel contempo essere a conoscenza di quello che si rinviene. Tra l'altro, indicando le località di rinvenimento, si darebbe la possibilità alle autorità di intervenire sui siti eventualmente scoperti. Mi rendo conto che è un compromesso, ma almeno si potrebbe tentare di arginare le attività di ricerca clandestini, tenendo conto che l'uso del MD è legale in aree non archeologiche (fermo restando naturalmente l'assenso dei proprietari dei fondi).

Ai fini di polizia poi ci sarebbero una serie di vantaggi che non sto a elencare.

Inviato

aggiungo che il legislatore fissando la soglia dei 50 di antichità lo ha fatto per tutelare le emergenze archeologiche delle due guerre mondiali, anche della seconda...indi chi va a ricercare in zone con trinceramenti distruggendoli compie a mio avviso (non solo mio) un reato....rinvinire una medaglia militare o un'arma, questi prima di tutto sono reperti archeologici e da tali vanno considerati....ma questo non lo hanno voluto capire.

ma prima che scoppi un nuovo casino e meglio chiudere....la mia posizione è ben chiara credo. saluti


Inviato

Quindi, insomma, il limite è di 50 anni, e non di 100... confermate?


Inviato
Quindi, insomma, il limite è di 50 anni, e non di 100... confermate?

si...anch io so 50


Inviato

Salvando la legittimità delle opinioni di tutti eviterei di generalizzare bollando di vandalismo archeologico chiunque vada in giro con un metal detector. Premesso che non faccio parte della categoria, credo che anche tra i detectoristi ci siano buoni e cattivi. Credo anche che quei paesi in cui la ricerca di beni archeologici è libera non abbiano tendenze culturalmente suicide. Più che altro credo che provengano da tradizioni culturali e legislative differenti.


Inviato

A mio Giudizio, la cosa più saggia , per il metal detector sarebbe:

lo stato rilascia una licenza , ( sul modello quello della caccia )

previa un corso organizzatto dalle soprintendenze con un costo ben preciso

le soprintendenze rilasciano ai possessori di licenza una carta provinciale delle località dove è consentito andare

i titolari di licenza devono segnale immediatamente al momento del ritrovamento sul tesserino ( come i cacciatori e i pescatori) gli oggetti trovati e dove ( Le sopr. sulla scorta delle segnalazioni di ritrovamento potranno agire con scavi o tutelando l' area) i vigili provinciali e le forze dell' ordine in genere possono fare controlli sui " cercatori" per verificare la giusta compilazione del tesserino ( come i per cacciatori e pescatori di aree D per intenderci)

vietare la ricerca notturna

applicare una serie di sanzione ai trasgessori

tutti i cercatori senza licenza sarebbero "automaticamente Tombaroli"

tengo a precisare che come Ambientalista trovo molto peggio sparare su ESSERI VIVENTI che dissotterare un sesino....

ecc...ec...

Saluti

Meja


Inviato
Altra strada potrebbe essere quella di portare in visione la pagina del sito ove viene posto in vendita il lotto ai CC o alla GdiF, chiedendo per iscritto se la cosa ai loro occhi appare regolare. In caso di risposta positiva procedere all° acquisto e inviare successivamente tutta la documentazione allo stesso reparto, AVENDO CURA DI EVIDENZIARE IL PREVENTIVO CONTATTO CON LO STESSO, segnalando anche il nome dei militari con i quali si e° parlato. In caso negativo, invitare gli stessi a prendere prontamente le iniziative di competenza per impedire che acquirenti in buona fede possano procedere ad un acquisto a loro modo di vedere incauto..

se si segue questa procedura quali sono le tempistiche per una risposta?


Inviato
Altra strada potrebbe essere quella di portare in visione la pagina del sito ove viene posto in vendita il lotto ai CC o alla GdiF, chiedendo per iscritto se la cosa ai loro occhi appare regolare. In caso di risposta positiva procedere all° acquisto e inviare successivamente tutta la documentazione allo stesso reparto, AVENDO CURA DI EVIDENZIARE IL PREVENTIVO CONTATTO CON LO STESSO, segnalando anche il nome dei militari con i quali si e° parlato. In caso negativo, invitare gli stessi a prendere prontamente le iniziative di competenza per impedire che acquirenti in buona fede possano procedere ad un acquisto a loro modo di vedere incauto..

Ottima idea, ma come tutelarsi da un'eventuale risposta elusiva, del tipo "non è di nostra competenza"? So bene che devono ritirare qualsiasi documentazione di "interesse", intendiamoci.

Non di nostra competenza non appare una risposta accettabile. Insistere. In caso contrario avvertirli che si invierà una raccomandata, che non potrà certo essere cestinata, indirizzata, per conoscenza, anche al Ministero e al comando superiore, evidenziando anche il riferito in merito alla incompetenza...

Ottima soluzione direi. Anche se non acquisto on-line, è un'informazione interessante.. Grazie.


Guest utente3487
Inviato
Salvando la legittimità delle opinioni di tutti eviterei di generalizzare bollando di vandalismo archeologico chiunque vada in giro con un metal detector. Premesso che non faccio parte della categoria, credo che anche tra i detectoristi ci siano buoni e cattivi. Credo anche che quei paesi in cui la ricerca di beni archeologici è libera non abbiano tendenze culturalmente suicide. Più che altro credo che provengano da tradizioni culturali e legislative differenti.

Pienamente d'accordo.Grazie del tuo intervento :)

Guest utente3487
Inviato
A mio Giudizio, la cosa più saggia , per il metal detector sarebbe:

lo stato rilascia una licenza , ( sul modello quello della caccia )

previa un corso organizzatto dalle soprintendenze con un costo ben preciso

le soprintendenze rilasciano ai possessori di licenza una carta provinciale delle località dove è consentito andare

i titolari di licenza devono segnale immediatamente al momento del ritrovamento sul tesserino ( come i cacciatori e i pescatori) gli oggetti trovati e dove ( Le sopr. sulla scorta delle segnalazioni di ritrovamento potranno agire con scavi o tutelando l' area) i vigili provinciali e le forze dell' ordine in genere possono fare controlli sui " cercatori" per verificare la giusta compilazione del tesserino ( come i per cacciatori e pescatori di aree D per intenderci)

vietare la ricerca notturna

applicare una serie di sanzione ai trasgessori

tutti i cercatori senza licenza sarebbero "automaticamente Tombaroli"

tengo a precisare che come Ambientalista trovo molto peggio sparare su ESSERI VIVENTI che dissotterare un sesino....

ecc...ec...

Saluti

Meja

E' un po troppo complicato, ma se rapportato al fatto che per uccidere poveri animali (ma soprattutto per vendere armi munizioni e materiale vario),si è montato un ambaradam niente male, allora effettivamente non hai tutti i torti.

Guest utente3487
Inviato
Altra strada potrebbe essere quella di portare in visione la pagina del sito ove viene posto in vendita il lotto ai CC o alla GdiF, chiedendo per iscritto se la cosa ai loro occhi appare regolare. In caso di risposta positiva procedere all° acquisto e inviare successivamente tutta la documentazione allo stesso reparto, AVENDO CURA DI EVIDENZIARE IL PREVENTIVO CONTATTO CON LO STESSO, segnalando anche il nome dei militari con i quali si e° parlato. In caso negativo, invitare gli stessi a prendere prontamente le iniziative di competenza per impedire che acquirenti in buona fede possano procedere ad un acquisto a loro modo di vedere incauto..

se si segue questa procedura quali sono le tempistiche per una risposta?

Secondo me ben difficilmente ci sarebbero risposte in tempi brevi, quindi automaticamente io interpreterei il silenzio come assenso, a tutela del cittadino, che di più, obiettivamente, non poteva fare per evitare un incauto acquisto.

Guest utente3487
Inviato
Altra strada potrebbe essere quella di portare in visione la pagina del sito ove viene posto in vendita il lotto ai CC o alla GdiF, chiedendo per iscritto se la cosa ai loro occhi appare regolare. In caso di risposta positiva procedere all° acquisto e inviare successivamente tutta la documentazione allo stesso reparto, AVENDO CURA DI EVIDENZIARE IL PREVENTIVO CONTATTO CON LO STESSO, segnalando anche il nome dei militari con i quali si e° parlato. In caso negativo, invitare gli stessi a prendere prontamente le iniziative di competenza per impedire che acquirenti in buona fede possano procedere ad un acquisto a loro modo di vedere incauto..

Ottima idea, ma come tutelarsi da un'eventuale risposta elusiva, del tipo "non è di nostra competenza"? So bene che devono ritirare qualsiasi documentazione di "interesse", intendiamoci.

Non di nostra competenza non appare una risposta accettabile. Insistere. In caso contrario avvertirli che si invierà una raccomandata, che non potrà certo essere cestinata, indirizzata, per conoscenza, anche al Ministero e al comando superiore, evidenziando anche il riferito in merito alla incompetenza...

Ottima soluzione direi. Anche se non acquisto on-line, è un'informazione interessante.. Grazie.

Attenzione: non è una informazione su un modus operandi stabilito per legge, ma una mia interpretazione per salvaguardare una compravendita legale.

Inviato
Più che altro credo che provengano da tradizioni culturali e legislative differenti.

In effetti, nonostante la religione principale sia quella anglicana, la common law e lo spirito liberista britannico sono impregnati di calvinismo e filtrati attraverso il preilluminismo.

http://it.wikipedia.org/wiki/L'etica_p...ismo_(Max_Weber)

http://it.wikipedia.org/wiki/Illuminismo

http://it.wikipedia.org/wiki/John_Locke

http://it.wikipedia.org/wiki/David_Hume


Inviato
Altra strada potrebbe essere quella di portare in visione la pagina del sito ove viene posto in vendita il lotto ai CC o alla GdiF, chiedendo per iscritto se la cosa ai loro occhi appare regolare. In caso di risposta positiva procedere all° acquisto e inviare successivamente tutta la documentazione allo stesso reparto, AVENDO CURA DI EVIDENZIARE IL PREVENTIVO CONTATTO CON LO STESSO, segnalando anche il nome dei militari con i quali si e° parlato. In caso negativo, invitare gli stessi a prendere prontamente le iniziative di competenza per impedire che acquirenti in buona fede possano procedere ad un acquisto a loro modo di vedere incauto..

Ottima idea, ma come tutelarsi da un'eventuale risposta elusiva, del tipo "non è di nostra competenza"? So bene che devono ritirare qualsiasi documentazione di "interesse", intendiamoci.

Non di nostra competenza non appare una risposta accettabile. Insistere. In caso contrario avvertirli che si invierà una raccomandata, che non potrà certo essere cestinata, indirizzata, per conoscenza, anche al Ministero e al comando superiore, evidenziando anche il riferito in merito alla incompetenza...

Ottima soluzione direi. Anche se non acquisto on-line, è un'informazione interessante.. Grazie.

Attenzione: non è una informazione su un modus operandi stabilito per legge, ma una mia interpretazione per salvaguardare una compravendita legale.

Sì tranquillo, era chiarissimo. Rettifico le parole "informazione interessante" con "ottima idea" ;)


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