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Inviato

Praticamente ho già detto tutto nei titoli: quanti soldi valeva il Filippo di Filippo IV per Milano del 1657?

100 o 120 soldi? O...?

Grazie a tutti


Inviato

Mumble, mumble... domanda troppo difficile o troppo... stupida?


Inviato

Il filippo nasce sulla carta come moneta da 5 lire imperiali milanesi (=100 soldi) ma, come tutte le monete grosse (i.e., in oro o in elevato contenuto di argento) aveva un corso (i.e., un cambio rispetto all'unità monetaria teorica, la lira imperiale nel caso di Milano) variabile nel tempo, in relazione al prezzo del metallo prezioso e alla specifica domanda di un nominale rispetto ad un altro.

Il dubbio che tu sollevi per questo specifico nominale è piuttosto esemplificativo di una realtà estremamente articolata, percepibile dall'esame dei documenti dell'epoca come ad esempio le gride di argomento monetario o i comunissimi contratti di vendita. Il corso delle monete poteva avere incrementi più o meno rapidi. Nello specifico caso milanese troviamo variazioni mensili nel periodo del cosiddetto boom economico del Seicento (1613-1618), seguiti da periodi di forte stabilità dovuta alla lunga crisi di metà secolo durante il quale non si registrano variazioni nei cambi per diversi anni

Sull'argomento ti posso suggerire il testo di C.M. Cipolla Mouvements monétaires dans l'Etat de Milan del 1952, testo sempre attuale dove in appendice sono riportati alcuni esempi del corso delle monete - tra cui il filippo - fino alla fine del XVII secolo.

Sull'argomento lo scorso mese c'è stata a Milano una conferenza dal titolo L'amministrazione della moneta nella Milano spagnola, dove queste problematiche sono state prese in esame.


Inviato

Grazie Eligio per le interessanti indicazioni. Ma, visto che questa

moneta è stata coniata nel 1657, esiste un decreto che ne specifica il valore?


Inviato

Una premessa doverosa.

I documenti a disposizione parlano di filippi già all'inizio del XVII, ovviamente con un tipo diverso da quello cui ti riferisci. Si tratta delle emissioni da 27 grammi e rotti di Filippo III di Spagna con la scritta '100' in esergo.

La data 1657 è fittizia, perché i documenti parlano di volumi notevolissimi di filippi anche dopo quella data. In proposito guarda l'appendice del volume di Cipolla che ti ho consigliato prima. Queste emissioni, poi, - cito a memoria - non riportano il valore '100' in esergo (e non è un caso per quanto ti ho detto prima)

Non ho sottomano il testo, ma se cerchi sul Crippa vol. III in corrispondenza di questa moneta dovresti trovare l'indicazione dell'ordinanza. Non so se è specificato un corso, quasi sicuramente sono presenti le caratteristiche di titolo peso, che comunque sono all'incirca le stesse di cinquant'anni prima. Per il corso più che l'ordinanza ti suggerisco di controllare le gride monetarie, intorno al 1650 mi risulta corresse per 6 lire ma nel 1697 era già salito a 7 lire.


Inviato

Non avevo notato questa discussione che apprezzo molto da appassionato di monete milanesi, come sono.

A dire la verità ho sempre dato per scontato che la moneta da "1 filippo" avesse il valore corrispondente a 100 soldi, (anche perchè così è spesso indicata sui cataloghi/libri) ma non conoscevo tutte queste interessanti informazioni in dettaglio.

Ringrazio Eligio per le davvero interessanti delucidazioni in merito.

Vorrei inoltre domandare se il testo citato: "C.M. Cipolla - Mouvements monétaires dans l'Etat de Milan, del 1952" è ancora reperibile per l'acquisto?

Grazie e saluti.


Inviato

Il libro di Cipolla è un volumetto di un'ottantina di pagine stato stampato nel 1952 a Parigi da Armand Colin. A quanto mi risulta è reperibile con molta facilità e ad un prezzo modesto sul mercato dell'usato. Alternativamente puoi rivolgerti a qualche biblioteca, controllando sull'OPAC di sbn.it (a Milano lo trovi sia alla Sormani che alla Braidense).

Se vuoi approfondire le ricerche sul corso della moneta guarda www.sibrium.org/Materiali (conferenza del 28 ottobre 2008).


Inviato

Sono andato a vedere (e scaricare) i contributi indicati da Eligio nel post precedente e invito tutti a farci una visita...


Inviato (modificato)

Accidenti davvero interessanti i documenti, in particolare a me interessa quello sulla zecca Milanese.

La ringrazio per le informazioni, adesso crecherò di procurami quel volume di Cipolla allora.

Ho visto che sul sito si parla anche della zecca di Maccagno e c'è anche un esempio di una shceda, ma a quale volume si riferisce?

Dove è possibile reperirlo o consultarlo?

La ringrazio,

Sesino.

P.S.

Ho letto adesso dal suo sito a quale volume sono riferite quelle schede.

Modificato da Sesino

Inviato

Sull'OPAC di sbn.it trovi le principali biblioteche dove è presente il libro sulla zecca di Maccagno Inferiore, una copia è disponibile in visione anche in Società Numismatica Italiana. Per l'acquisto trovi le informazioni sul sito www.sibrium.org, alternativamente puoi rivolgerti ai tradizionali canali commerciali.


Inviato

Ti ringrazio Eligio.

Ma "sibrium" è il suo sito?

Grazie ed a risentirci,

Sesino.


  • ADMIN
Staff
Inviato
Ma "sibrium" è il suo sito?

Un ottimo sito peraltro :)


Inviato
Ma "sibrium" è il suo sito?

Un ottimo sito peraltro :)

Non posso che concordare, sito già da diverso tempo fra i miei preferiti. E va pubblicamente ringraziato Eligio di mettere a disposizione di tutti materiale preziosissimo per gli appassionati delle zecche settentrionali del periodo rinascimentale.


Inviato
Ma "sibrium" è il suo sito?

Un ottimo sito peraltro :)

Ma "sibrium" è il suo sito?

Un ottimo sito peraltro :)

Non posso che concordare, sito già da diverso tempo fra i miei preferiti. E va pubblicamente ringraziato Eligio di mettere a disposizione di tutti materiale preziosissimo per gli appassionati delle zecche settentrionali del periodo rinascimentale.

Verissimo, un sito con materiali davvero interessanti: soprattutto per gli appassionati delle zecche del nord, come dice giustamnete Paolino.

Saluti.


Inviato

Ciao atutti

Come detto già sopra il filippo venne coniato per la prima volta da Filippo 3° per sostituire il ducatone che aveva il torto di valere 114 soldi,e di non essere così ben divisibile con la lira.Il filippo all'inizio infatti valeva 100 soldi, cioè 5 lire. Dopo una prima emissione la coniazione fu sospesa.

Riprese con Filippo4° nel 1657 per frenare il crescente aumento dell'oro che veniva usato per le doppie.

Gia da questa data però,la moneta non portava piu impresso il valore di 100 soldi perchè valeva lire 5,6

cioè 106 soldi. PIu tardi col crescere del prezzo dell'argento il suo valore continuò ad aumentare fino a lire 7 e mezza nel 1778 co Maria Teresa.

Per quello che ne so io perciò,ne 100 ne 120 ma bensì 106 soldi.

Ciao luigi


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