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Risposte migliori

Inviato

Salve a tutti! Volevo mostrarvi una moneta con un particolare che mi ha colpito. È molto usurata, ma al dritto si vedono delle strane “escrescenze” di metallo. Sembrano proprio uscire dal viso dell’imperatore…

indica.gifObv - Rev

Qualcuno sa di cosa si tratta? A cosa possono essere dovute?

Grazie!


Inviato

DE GREGE EPICURI

Mi è difficile trovare una risposta sicura:

1.Irregolarità dovute a intensa ossidazione: direi di no, sono troppo massicce e il colore non sembra intensamente alterato come in genere sono le gravi ossidazioni-salificazioni.

2.Si può pensare a una gravissima alterazione-usura del conio, nei cui "vuoti" è rimasto così del metallo eccedente.

3.Se fosse un falso antico per fusione, è ancora più facile pensare ad irregolarità dello stampo.


Inviato

Condivido quanto scritto da GPittini anche se, personalmente, sarei propenso a non considerarla una moneta autentica: le troppe irregolarità del metallo, quel bordo interno che vorrebbe essere una perlinatura, quelle irregolarità della superficie fanno pensare ad un oggetto ottenuto per fusione. Enrico


Inviato

personalmente ho una certa fimiliarità con queto tipo di irregolarità del metallo. Mi è capitato molte volte di averci a che fare quando ho dovuto schedare monete provenienti dagli scavi di Pompei, il motivo preciso lo ignoro (forte calore?, terreno supercorrosivo?). Non so nel tuo caso se si tratta di una moneta autentica, ci vorrebbe molto più di una foto, ma ti dico che questo tipo di alterazioni non sono solo tipiche di copie fuse, come giustamente afferma chi mi ha preceduto.

ciao


Inviato

Si calcola che la nube ardente che seppellì pompei ed Ercolano avesse una temperatura sui 500/600 gradi.

Nulla di strano quindi che le monete esposte agli incendi delle case che seguirono la deposizione delle cineritii ed in contatto con le ceneri ricche di Potassio si siano parzialmente rifuse .

La stessa cosa troviamo in monete raccolte in in siti incendiati.


Inviato
Si calcola che la nube ardente che seppellì pompei ed Ercolano avesse una temperatura sui 500/600 gradi.

Nulla di strano quindi che le monete esposte agli incendi delle case che seguirono la deposizione delle cineritii ed in contatto con le ceneri ricche di Potassio si siano parzialmente rifuse .

La stessa cosa troviamo in monete raccolte in in siti incendiati.

Penso anch'io,mi è capitato di vedere monete che sono state in contatto con grandi fonti di calore che avevano le caratteristiche da te citate,alcune monete erano tutte attaccate in un unica fusione,altre fuse in parte.


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