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CARLINO CARLO V L'AQUILA


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Ciao iachille, la verità è che non ne ho la più pallida idea di cosa sia. L'unica cosa che posso dirti è che in archivio ho una vecchia immagine della stessa moneta con lo stesso "segno". Cmq penso non sia un segno intenzionale.

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Ciao iachille, la verità è che non ne ho la più pallida idea di cosa sia. L'unica cosa che posso dirti è che in archivio ho una vecchia immagine della stessa moneta con lo stesso "segno". Cmq penso non sia un segno intenzionale.

Io non ho nemmeno quella. :rolleyes:

Ciao e grazie. :)

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Forse si è creata un po' di confusione. Sembra che l'arme dei Camponeschi si riferisca ai carlini di Carlo V°. Non risultano patenti ai Camponeschi per le monete di Carlo V. L'aquiletta e il simbolo Ram sono i segni che si riferiscono a Carlo V°, con i relativi dubbi sul Ram. La sconosciutezza, passatemi l'arcaico termine, dell'arma Camponeschi, citata nello squisito lavoro di D'Andrea-Andreani, si riferisce a tipi monetali nuovi per L'Aquila, nella specie un denaro aragonese (unico per lo meno nelle catalogazioni più importanti e anche meno), contrassegnato dal simbolo dei Camponeschi, posto, sotto il busto del sovrano di prospetto, lungo la legenda.

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Chiedo scusa per aver creato confusione nel trhead :blush: , il senso del mio primo intervento sull'arma dei Camponeschi era riferita al fatto che la zecca aveva avuto in passato segni distintivi diversi dall'aquiletta solita, ma forse in questo caso il paragone è improprio.

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Rispondo a Cecco, la moneta di alfonso I con l'armetta a mio avviso ha una rarità R2.

Grazie, ma come mai non se ne vedono in giro, perlomeno in rete, hai qualche link dove poter vedere una foto della moneta?

Scusate l'OT.

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  • 9 mesi dopo...

A proposito dell'attribuzione di quel simbolo a Luigi Ram, lo scrivente e Francesco di Rauso hanno avuto modo di pubblicare un articolo in Panorama Numismatico di questo mese (Ottobre).

A nostro avviso non si tratta di una sigla identificativa di Luigi Ram, bensì riteniamo essere, in base ad una moneta inedita pubblicata (un Cavallo di Ferdinando I d'Aragona), la raffigurazione del monogramma aquilano, proprio come sostenuto da Tufano. Auguro buona lettura.

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A proposito dell'attribuzione di quel simbolo a Luigi Ram, lo scrivente e Francesco di Rauso hanno avuto modo di pubblicare un articolo in Panorama Numismatico di questo mese (Ottobre).

A nostro avviso non si tratta di una sigla identificativa di Luigi Ram, bensì riteniamo essere, in base ad una moneta inedita pubblicata (un Cavallo di Ferdinando I d'Aragona), la raffigurazione del monogramma aquilano, proprio come sostenuto da Tufano. Auguro buona lettura.

Grazie per la segnalazione.

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  • 3 settimane dopo...
Per quanto riguarda la mia teoria, ne abbozzai, seppure solo verbalmente, un concetto minimale in questo convegno su L'Aquila e Amatrice: http://www.amatricia...ncontro2007.htm

e mi riservo di mettere per iscritto la cosa, in occasione di un nuovo incontro culturale e in occasione di altri riscontri fondati di cui sono alla ricerca.

Come promesso troverete tale teoria nel libro "La zecca dell'Aquila" descritto su quest'altra discussione. http://www.lamoneta.it/forum/99-novita-editoriali-e-riviste-di-numismatica/

Preciso che tale teoria non è contenuta in fonti numismatiche precedenti (libri e articoli) rispetto alla data odierna in cui scrivo e che già esistono diverse prove di stampa in cui la stessa è contenuta, per cui mi pare giusto rivendicarne la paternità, qualora si dovesse presentare qualche teoria analoga da oggi alla pubblicazione del libro.

Saluti

Simonluca Perfetto.

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Per Simonluca Prefetto, complimenti per il tuo prestigioso volume, indubbiamente la tua opera illustrerà al meglio le tue motivazioni sull'attribuzione del monogramma di L'Aquila ma la scoperta di questo Cavallo per L'Aquila è stata fatta tempo fa, sicuramente durante la stesura del tuo volume quindi non c'è nulla da rimproverarti se non l'hai inserita in esso. Se ci fossimo conosciuti prima e confrontati su questa moneta sarebbe stato meglio per tutti, pazienza. In effetti la presenza di quel simbolo inserito nella leggenda al dritto (predisposizione analoga a quella delle monete di Carlo V) è la conferma matematica che il monogramma R è L'Aquila. Ti dirò di più ................. abbiamo scoperto delle monete di Carlo V con un monogramma (nitido) proprio uguale a quello sul Cavallo di Ferdinando I d'Aragona. Potremmo organizzare un dibattito numismatico sull'argomento dove e quando vuoi, la moneta è nelle mie mani e sicuramente non mancherà occasione per mostrartela. Ovviamente, ci auguriamo che questo cavallo, per il momento inedito, venga fuori in qualche altra collezione e quindi solo attraverso i vari confronti potremmo avere la prova del 9. Sei d'accordo?

A presto, Francesco

post-8333-1257004613,15_thumb.jpg

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Probabilmente mi sono spiegato male. Ho inteso nel mio intervento che la mia teoria non è presente in nessuna fonte numismatica realizzata ad oggi, cioè 31/10/2009. Dato che il suo articolo, o comunque il suo lavoro è certamente precedente al mio intervento di oggi è chiaro che la mia teoria sia diversa dalla sua, sebbene entrambe abbiano come punto in comune che non si tratti della stilizzazione dello zecchiere Ram, anche perchè dando al simbolo un diverso significato dal Ram, bisognava demolire la teoria stessa di Ram,(era quest'ultimo un passaggio obbligato), nonchè già abbozzato 100 anni fa da Tufano, poi bisognava dare un'interpretazione con riscontri scientifici al significato del simbolo e come sappiamo da decenni la teoria di Tufano ne è priva. Per cui la mia teoria non abbraccia assolutamente quella di Tufano o la vostra che rilancia Tufano, sebbene abbia il suo fascino. Quindi proprio perchè già si è verificato l'evento di avere quella parte obbligata in comune, tenevo a precisare che le teorie analoghe alla mia che saranno teorizzate da oggi 31/10/2009 in poi saranno comunque di tutto rispetto perchè maturate senza leggere la mia, ma arriveranno come seconde.

Un saluto e grazie per i complimenti.

Simonluca Perfetto

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Per Simonluca Prefetto, complimenti per il tuo prestigioso volume, indubbiamente la tua opera illustrerà al meglio le tue motivazioni sull'attribuzione del monogramma di L'Aquila ma la scoperta di questo Cavallo per L'Aquila è stata fatta tempo fa, sicuramente durante la stesura del tuo volume quindi non c'è nulla da rimproverarti se non l'hai inserita in esso. Se ci fossimo conosciuti prima e confrontati su questa moneta sarebbe stato meglio per tutti, pazienza. In effetti la presenza di quel simbolo inserito nella leggenda al dritto (predisposizione analoga a quella delle monete di Carlo V) è la conferma matematica che il monogramma R è L'Aquila. Ti dirò di più ................. abbiamo scoperto delle monete di Carlo V con un monogramma (nitido) proprio uguale a quello sul Cavallo di Ferdinando I d'Aragona. Potremmo organizzare un dibattito numismatico sull'argomento dove e quando vuoi, la moneta è nelle mie mani e sicuramente non mancherà occasione per mostrartela. Ovviamente, ci auguriamo che questo cavallo, per il momento inedito, venga fuori in qualche altra collezione e quindi solo attraverso i vari confronti potremmo avere la prova del 9. Sei d'accordo?

A presto, Francesco

Salve Francesco, che simbolo c'è tra NOVITAS e l'aquiletta?

Ciao.

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Salve Francesco, che simbolo c'è tra NOVITAS e l'aquiletta?

Ciao.

La legenda è NOVITAS rosetta R[E]NGI. Al lato della zampa dell'equino vi è l'aquiletta simbolo della zecca aquilana.

R[E]NGI è all'esergo.

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Ciao Iachille, scusa il ritardo, ero fuori, confermo quanto detto da Gionata. Tra pochi giorni posterò in quest'area delle immagini a colori ingrandite, così si vedranno meglio i particolari e porrò all'attenzione di tutti questo Cavallo inedito.

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Ho avuto modo di vedere l'articolo su questo cavallo. Non me ne volere ma ho qualche dubbio sull'effettivo segno/simbolo per l'Aquila. Ma naturalmente questa è una mia opinione, non ho avuto la moneta in mano, quindi sono pronto a cambiare idea in proposito. Spero posterai presto in questa sezione il cavallo in questione, così potremmo studiarlo tutti. Certo che se è l'anello mancante hai fatto un bel colpo, complimenti!

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Concordo con te Fedafa. Le immagini sulla rivista sono in bianco e nero anche io la penserei come te a primo approccio. Quando posterò le immagini più dettagliate avremo modo di approfondire. Non ti aspettare il monogramma identico e preciso a quello delle monete di Carlo V, considera che c'è quasi mezzo secolo di differenza. Come nell'arte figurativa, anche in numismatica lo stile di una lettera o di un simbolo varia a seconda delle epoche. Stiamo parlando di un simbolo presente su una moneta medievale ed uno di una moneta in piena epoca rinascimentale.

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La legenda è NOVITAS rosetta R[E]NGI. Al lato della zampa dell'equino vi è l'aquiletta simbolo della zecca aquilana.

R[E]NGI è all'esergo.

Grazie a te e a Francesco,attendiamo le foto ;)

Modificato da iachille
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