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Guest utente3487
Inviato

Certo. Non trovate che è troppo comodo presentarsi con un decreto che dice di sequestrare monete delle quali si ha il fondato motivo ecc ecc. senza individuarne alcuna?

E' come andare in mare in un posto dove ci sono le orate con una rete fitta fitta che prende tutto il possibile......

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Guest utente3487
Inviato

Vi diranno che non è previsto, che sarebbe troppo lungo, che le monete vengono suggellate ecc. Invece occorre essere fermi e decisi. Specie chi ci lavora con le monete e sa di essere in regola.

Inviato

Elledì, sei un grande

ascolta, facciamo un vademecum di comportamenti da tenere nella sventurata eventualità. Una cosa da tenere in un cassetto remoto ma che uno deve tirar fuori all'occorrenza , perché alle 6 del mattino con i carabinieri in casa uno non ha la lucidità per reagire e, probabilmente, farebbe qualunque cosa pur di levarsi da quell'impiccio.

allora cosa fare:

1. chiamare il proprio avvocato e scaraventarlo seduta stante al nostro cospetto e a nostra tutela

2. chiamarie il 113 per avere certezza che le persone in borghese davanti a noi siano per davvero degli agenti, e non malavitosi che organizzano una truffa all'italiana (hei, ci sarà pur qualcuno che leggendo queste discussioni si è fatto venire questa idea, o è venuta solo a me???)

3. consegnare immediatamente quanto richiesto senza fare storie (la collaborazione mi sembra ovvia)

4. pretendere ogni tutela per la conservazione

5. pretendere che i nostri diritti siano tutti rispettati, per esempio, pretendere accurata descrizione o fotografia di ogni singolo pezzo. ma forse ci sono cose che non sappiamo, è qui che ci vuole un consiglio di un tecnico, gli avvocati sono spariti da questo forum??? tutti azzeccagarbugli senza un minimo di attributi ??

6. pretendere che seguestrassero SOLO quanto oggetto d'indagine, e non tutto (ho sentito di sequestri monete del regno, lire, cose per nulla pertinenti). Sequestrare tutto è un po' come se, a seguito di un furto d'auto, vengono a casa tua e ti sequestrano tutte le auto solo perché sono oggetti di metallo con sedili e motore, pensando solo in un secondo momento di vedere se sono quelle rubate o meno. è una cosa da pazzi.

7. penso che in un secondo momento la cosa da fare sarebbe fare una istanza di imemdiato dissequestro dei beni

8. andare a striscia la notizia

cos'altro mettere in nota, vediamo di ragionarci sopra.


Inviato

Caius, hai molte ragioni... (e spero che qualche legale di professione intervenga).

Le casistiche pero' sebbene considerevolmente complesse mi pare che si potrebbero a grandi linee raggruppare in due filoni, uno che riguarda il piccolo collezionista che in genere non commercia, ed uno che invece riguarda chi, anche se non magari con grandi volumi, e' di fatto un commerciante (categoria in cui mi pare rientrerebbero i casi degli ultimi giorni).

I due filoni mi pare che andrebbero trattati e visti in modo diverso, perche' mi sembra di vedere che lo sono anche nella realta' degli eventi (imputazioni, ecc..)

Ad esempio nel primo caso penso che ben difficilmente ci potrebbe essere un'ordinanza generica di sequestro, senza indicare con precisione una o piu' monete. Questo comunque non impedirebbe affatto che il sequestro sia generalizzato a qualunque cosa sia ritenuta utile alle indagini, ma in questo contesto si potrebbero inserire senz'altro molte considerazioni e consigli, del tipo di quelli indicati da Elledi...


Inviato (modificato)
Ad esempio nel primo caso penso che ben difficilmente ci potrebbe essere un'ordinanza generica di sequestro, senza indicare con precisione una o piu' monete. Questo comunque non impedirebbe affatto che il sequestro sia generalizzato a qualunque cosa sia ritenuta utile alle indagini, ma in questo contesto si potrebbero inserire senz'altro molte considerazioni e consigli, del tipo di quelli indicati da Elledi...

Sono un piccolo collezionista, tutte monete in bassa conservazione. Ho fatto l'errore di vendere alcuni scarti della mia collezione sul noto sito nel 2006, in totale credo 5 monete (chiaramente tutte di lecita provenienza). Mai piu' venduto nulla. Sono venuti con un'ordinanza generica di sequestro, io non ero a casa e hanno sequestrato tutto, semplicemente rilasciando il numero delle monete sequestrate senza nessuna descrizione.

Modificato da cliff

Inviato

Leggendo anche sul forum di Ebay ho visto che il sequestro ha riguardato quasi esclusivamente venditori in regola ( come me sigh sigh) la cosa è francamente incomprensibile ...

ringrazio Augustus per le belle parole e tutti gli amici del forum che mi hanno espresso solidarietà sia sul topic o che mi contattato con messaggi in pvt ( Nightfly,Dupondio,Rapax, DanieleAlberti,Numitoria e mi scuso se dimentico qualcuno)

ringrazio Elledi per la grande disponibilità e competenza

anche se non li conosco personalmente mando un forte incoraggiamento a MirKoct e Cliff miei sfortunati compagni di sventura

Grazie Ragazzi

Massimo


Inviato

non sia mai ..... dimenticavo Cori

Grazie


Inviato

Buon giorno a tutti.

Dopo aver espresso anche la mia solidarietà ai “colpiti” dai provvedimenti di sequestro, vorrei però aggiungere una “provocazione” e formulare qualche considerazione sulla base delle vicende giudiziarie di cui abbiamo avuto notizia dalla lettura del forum o dai racconti diretti di collezionisti/commercianti.

Forse è giunto il momento di prendere atto, con sano realismo, che in Italia il commercio o anche il semplice collezionismo delle monete classiche, costituisce un'attività intrinsecamente “pericolosa”, che espone chi la pratica al rischio (che, a quanto pare, sembra essere molto elevato) di subire indagini da parte dell'A.G. per i reati di ricettazione e/o per il 176 del “Codice Urbani”.

In concreto, tale rischio, sembrerebbe limitarsi (almeno nella maggior parte dei casi) alla fase delle indagini preliminari, in quanto gli indagati ottengono, chi prima chi dopo, il dissequestro del le monete con conseguente proscioglimento dalle accuse ipotizzate nei loro confronti.

Va da sé che gli indagati, durante la fase in cui sono tali, sostengono spese legali e, se commercianti numismatici, subiscono anche perdite legate alla temporanea indisponibilità del materiale in sequestro. Per non parlare del discredito e del turbamento psichico che una vicenda giudiziaria suscita sulla maggior parte di noi (specie di coloro i quali sono in buona fede) a prescindere da ogni altra considerazione.

Da più parti si sollecitano chiarimenti e consigli su come evitare di “incappare” nelle maglie di un'indagine e le autorevoli indicazioni che sono state fornite fin d'ora (acquistare alla “luce del sole”, preferibilmente da venditori professionali, farsi rilasciare la documentazione fiscale ecc. ecc.) sono certamente tutte condivisibili ed utili a dimostrare, anche n futuro, la correttezza del proprio operato. Ma non saranno mai sufficiente ad evitare un sequestro e l'iscrizione nel registro degli indagati.

Per quello che ho potuto constatare, è opportuno che chi si dedica alla monetazione classica abbia la piena consapevolezza che non esiste alcuna modalità preventiva che possa assicurare al collezionista/commerciante di non venire coinvolto in un'indagine giudiziaria avente ad oggetto la ricettazione o il cd. “furto d'arte” e ciò, è bene dirlo chiaro, non perchè il collezionista/commerciante di classiche sia, lombrosianamente, un soggetto per sua natura incline al delitto, ma solo in quanto vi è una diffusa “cultura” inquirente (lasciamo perdere le eccezioni, che mai come in questo caso confermano la regola) che è evidentemente poco portata ad effettuare delle ragionate valutazioni sia sul materiale che sequestra e sia, di conseguenza, sui soggetti che indaga.

La conferma di quanto appena scritto si rinviene nei numerosissimi proscioglimenti e/o nelle assoluzioni di merito che vanificano, e sono lì ad attestare in modo eloquente, che le impostazioni accusatorie che hanno portato ai sequestri erano evidentemente sballate e che, soprattutto, non è solo la legislazione vigente in materia che “fa acqua”, ma è l'interpretazione della medesima da parte degli inquirenti che risulta, in molti casi, scorretta.

Detto questo, mi permetto anch'io di offrire un modesto consiglio ai collezionisti/commercianti di classiche.

Premesso e ribadito che la detenzione e l'acquisto di monete classiche non è vietato dalla legge, è opportuno però sempre tener presente che, allo “stato dell'arte giudiziaria” del nostro Paese (ma si dovrebbe dire, più esattamente, allo “stato dell'arte di molte nostre procure”) il possesso ed il commercio di tale materiale espone di per sé inevitabilmente al rischio di finire coinvolti in un'indagine giudiziaria (dalla quale, verosimilmente, dopo qualche tempo, qualche spesa e qualche patimento, si verrà scagionati).

Chi vuole avere la certezza (anche se, come ben sapete, di certo esiste una sola cosa....) di non venire coinvolto in un'indagine avente ad oggetto monete classiche, si predisponga serenamente a dismettere le collezioni ed a cessare i commerci, salvo accettare il rischio di poter essere indagato.

Tutti gli altri, inclusi anche coloro che hanno acquistato anni fa su Ebay, una moneta romana da 5 euro, stiano “in campana” perchè, come peraltro abbiamo già sentito anche qui sul forum, tutto può succedere.

Il rimedio a questa situazione? Forse potrebbe essere individuato allorchè si avrà il coraggio di circoscriverà la proprietà dello Stato ai soli rinvenimenti definibili “beni culturali numismatici”, così come indicati dall'art. 10 dell'Urbani............, ma questa, come dice un noto scrittore di gialli, “è tutta un'altra storia”, che ci porterebbe molto lontano e che poco attiene alle attuali contingenze di chi oggi si è visto porre sotto sequestro le proprie monete.

Un saluto ed un in bocca al lupo a tutti gli indagati del forum. :rolleyes:

Michele


Inviato

condivido molto di quello che dici, ma alla fine sembra un invito a rassegnarsi al fatto di poter subire una costosissima ingiustizia. Io non ci sto, se chiudono i negozianti onesti aumenterà la moda di acquistare al mercato nero (i collezionisti esisteranno sempre anche se metteranno l'ergastolo per gli acquisti illeciti), stiamo arrivando al paradosso di convincere i collezionisti che è meno rischioso acquistare illegalmente, perchè se acquisti legalmente verrai registrato su un registro di PS,allora il collezionista preferirà pescare nel torbido perchè manterrà l'anonimato e non rischierà niente, danneggiando i venditori regolari si favorisce inevitabilmente gli "scavini",sta succedendo proprio questo


Inviato
Buon giorno a tutti.

Dopo aver espresso anche la mia solidarietà ai “colpiti” dai provvedimenti di sequestro, vorrei però aggiungere una “provocazione” e formulare qualche considerazione sulla base delle vicende giudiziarie di cui abbiamo avuto notizia dalla lettura del forum o dai racconti diretti di collezionisti/commercianti.

Forse è giunto il momento di prendere atto, con sano realismo, che in Italia il commercio o anche il semplice collezionismo delle monete classiche, costituisce un'attività intrinsecamente “pericolosa”, che espone chi la pratica al rischio (che, a quanto pare, sembra essere molto elevato) di subire indagini da parte dell'A.G. per i reati di ricettazione e/o per il 176 del “Codice Urbani”.

In concreto, tale rischio, sembrerebbe limitarsi (almeno nella maggior parte dei casi) alla fase delle indagini preliminari, in quanto gli indagati ottengono, chi prima chi dopo, il dissequestro del le monete con conseguente proscioglimento dalle accuse ipotizzate nei loro confronti.

Va da sé che gli indagati, durante la fase in cui sono tali, sostengono spese legali e, se commercianti numismatici, subiscono anche perdite legate alla temporanea indisponibilità del materiale in sequestro. Per non parlare del discredito e del turbamento psichico che una vicenda giudiziaria suscita sulla maggior parte di noi (specie di coloro i quali sono in buona fede) a prescindere da ogni altra considerazione.

Da più parti si sollecitano chiarimenti e consigli su come evitare di “incappare” nelle maglie di un'indagine e le autorevoli indicazioni che sono state fornite fin d'ora (acquistare alla “luce del sole”, preferibilmente da venditori professionali, farsi rilasciare la documentazione fiscale ecc. ecc.) sono certamente tutte condivisibili ed utili a dimostrare, anche n futuro, la correttezza del proprio operato. Ma non saranno mai sufficiente ad evitare un sequestro e l'iscrizione nel registro degli indagati.

Per quello che ho potuto constatare, è opportuno che chi si dedica alla monetazione classica abbia la piena consapevolezza che non esiste alcuna modalità preventiva che possa assicurare al collezionista/commerciante di non venire coinvolto in un'indagine giudiziaria avente ad oggetto la ricettazione o il cd. “furto d'arte” e ciò, è bene dirlo chiaro, non perchè il collezionista/commerciante di classiche sia, lombrosianamente, un soggetto per sua natura incline al delitto, ma solo in quanto vi è una diffusa “cultura” inquirente (lasciamo perdere le eccezioni, che mai come in questo caso confermano la regola) che è evidentemente poco portata ad effettuare delle ragionate valutazioni sia sul materiale che sequestra e sia, di conseguenza, sui soggetti che indaga.

La conferma di quanto appena scritto si rinviene nei numerosissimi proscioglimenti e/o nelle assoluzioni di merito che vanificano, e sono lì ad attestare in modo eloquente, che le impostazioni accusatorie che hanno portato ai sequestri erano evidentemente sballate e che, soprattutto, non è solo la legislazione vigente in materia che “fa acqua”, ma è l'interpretazione della medesima da parte degli inquirenti che risulta, in molti casi, scorretta.

Detto questo, mi permetto anch'io di offrire un modesto consiglio ai collezionisti/commercianti di classiche.

Premesso e ribadito che la detenzione e l'acquisto di monete classiche non è vietato dalla legge, è opportuno però sempre tener presente che, allo “stato dell'arte giudiziaria” del nostro Paese (ma si dovrebbe dire, più esattamente, allo “stato dell'arte di molte nostre procure”) il possesso ed il commercio di tale materiale espone di per sé inevitabilmente al rischio di finire coinvolti in un'indagine giudiziaria (dalla quale, verosimilmente, dopo qualche tempo, qualche spesa e qualche patimento, si verrà scagionati).

Chi vuole avere la certezza (anche se, come ben sapete, di certo esiste una sola cosa....) di non venire coinvolto in un'indagine avente ad oggetto monete classiche, si predisponga serenamente a dismettere le collezioni ed a cessare i commerci, salvo accettare il rischio di poter essere indagato.

Tutti gli altri, inclusi anche coloro che hanno acquistato anni fa su Ebay, una moneta romana da 5 euro, stiano “in campana” perchè, come peraltro abbiamo già sentito anche qui sul forum, tutto può succedere.

Il rimedio a questa situazione? Forse potrebbe essere individuato allorchè si avrà il coraggio di circoscriverà la proprietà dello Stato ai soli rinvenimenti definibili “beni culturali numismatici”, così come indicati dall'art. 10 dell'Urbani............, ma questa, come dice un noto scrittore di gialli, “è tutta un'altra storia”, che ci porterebbe molto lontano e che poco attiene alle attuali contingenze di chi oggi si è visto porre sotto sequestro le proprie monete.

Un saluto ed un in bocca al lupo a tutti gli indagati del forum. :rolleyes:

Michele

Quoto in pieno, purtroppo. Non ci sarà mai legge abbastanza chiara quando manca quel minimo di cultura da parte degli inquirenti, sull'oculata disposizione di provvedimenti cautelari.

Più che proposte di legge, dovremmo scrivere a tutte le procure italiane (o a tutti i procuratori d'Italia?) per esporre le nostre ragioni. Lo dico con amarezza e senza ironia.

Esprimo ovviamente tutta la mia solidarietà ai collezionisti e commercianti onesti colpiti da questa disavventura.


Inviato

****AVVOCATI DEL FORUM TROVATE UNA SOLUZIONE****

CI SARA' UNA SOLUZIONE???

SPERIAMO


Inviato

"****AVVOCATI DEL FORUM TROVATE UNA SOLUZIONE****"

Più che agli avvocati del forum, una simile richiesta andrebbe rivolta al Mago Zurlì. :rolleyes:

M.


Guest utente3487
Inviato

Va bene il vademecum con alcune ulteriori aggiunte. Sarebbe opportuno confrontarci qui nel forum avvocati e forze dell'ordine per comprendere meglio le esatte posizioni del cittadino e dell'operatore di polizia.

Purtroppo c'è un punto dolente: finchè i decreti di sequestro saranno, per comodità, generici ( e lo sono purtroppo quasi tutti), sarà un grosso problema evitare un sequestro generalizzato, senza una certa elasticità da parte di chi deve eseguire il provvedimento.

Guest utente3487
Inviato
Tempo fa in altro intervento suggerii le parole da far inserire sul verbale, anzi bisogna pretendere che vengano inserite.

ovvero?quali sono queste parole :unsure:

""""Esigete che venga soprattutto verbalizzato quanto segue: " VI PORTO A CONOSCENZA CHE DI TUTTO QUANTO MI STATE SOTTOPONENDO A SEQUESTRO ESISTE REGOLARE ED ANALITICA DOCUMENTAZIONE CHE NE CERTIFICA PROVENIENZA E LEGITTIMO POSSESSO. DOCUMENTAZIONE CHE VI CONSEGNO UNITAMENTE AGLI OGGETTI SEQUESTRATI. RITENGO PERTANTO L'ATTO IMMOTIVATO, FORIERO DI ELEVATI DANNI ECONOMICI E MORALI." E soprattutto, non vi fate convincere a non far valere i propri diritti non scrivendo queste osservazioni, con la scusa che il magistrato potrebbe irrigidirsi. In sostanza, già in partenza mettete bene in evidenza che malgrado la vostra decisione si persevera nel portare a compimento un atto illegittimo. Se gli operatori avessero un minimo di infarinatura numismatica, se le risultanze documentali sono quelle precisate dalla parte, dovrebbero interrompere l'atto e chiedere l'intervento del magistrato, per un suo intervento. Questo purtroppo non accade quasi mai, "intanto sequestriamo, poi si vede", è una frase che odio, indice di incompetenza e poca professionalità. Ripeto, si potrebbe salvare capra e cavoli con un sequestro con giudiziale custodia lasciata alla parte, e talvolta questo accade. Ovviamente, non ci sono documenti che tengano in caso di merce proveniente da furti, contrabbando o di documentazione stessa incompleta o sospettata di essere falsa, ma questo DEVE essere riportato sugli atti.

Approfitto della ripetizione di quanto avevo già indicato chiedendo il parere degli avvocati e di quanti altri vorranno apportare un loro contributo..

Inviato

Ciao elledi.

Condivido i consigli che ci stai suggerendo. Peraltro, sai bene anche Tu che le precisazioni (doverose) che si richiede vengano riportate a verbale non impediranno in nessun caso l'esecuzione del sequestro.

Saluti (aspetto con impazienza di leggere il Tuo libro....).

M.


Guest utente3487
Inviato

Certo che lo so, purtroppo. Però è bene puntualizzare. e poi hai visto mai che trovi dall'altra parte qualcuno che adopera il buon senso...

Inviato (modificato)

La discussione ha assunto risvolti molto interessanti, con una serie di consigli direi utilissimi. Leggendo l'ultimo intervento di Elledì, però mi pongo un dubbio che penso avranno anche altri collezionisti.

Penso a molti sia successo, specialmente all'inizio della propria passione di acquistare monete classiche, in genere di scarso valore, anche nei mercatini. In questi casi la documentazione è inesistente, come avviene talvolta anche per ciò che si acquista ai convegni più rinomati.

Un paio di noti venditori hanno risposto alle mie richieste di documentazione, dicendo che faceva testo il loro cartellino. Uno in particolare mi ha confermato che per qualsiasi problema avrebbe risposto lui, avendo comunque registrato il pezzo sui propri registri. Sugli invenduti di case d'asta, che si trovano ai convegni, anche in assenza di documento contabile, penso si possa operare attraverso i cataloghi, dove la moneta è pubblicata.

Resta il fatto che molti venditori, alla luce del sole e in rinomati convegni, non rilasciano nè documentazioni nè cartellini.

E' chiaro che i primi a dover pretendere un documento di accompagnamento siamo noi collezionisti, ma anche questo si impara col tempo, evitando altre forme di acquisto.

il dubbio era: le monete eventualmente acquistate in mercatini o anche in convegni, per cui non sia stata rilasciata documentazione ufficiale, come si considerano?

L'unica cosa (riflessione a voce alta) potrebbe essere il preparare delle schede in cui si inserisce il nome del venditore, la data e il luogo dell'acquisto, anche se penso serva a poco. Altrimenti non resta che seppellirle in giardino, in modo che fra qualche centinaio di anni vengano considerate come tesoretto inedito...

ciao

stefano

Ps. per gli eventuali acquisti su e-bay, la pagina stampata può essere considerata come documento di provenienza?

Modificato da nightfly

Inviato

scusate ma io non capisco, è così difficile evitare il sequestro di monete accompagnate da fattura e catalogo dell'asta con relative foto?


Inviato (modificato)

Salve, pensare.... che una postilla aggiunta ai commi della legge vigente,potrebbe

risolvere una situazione checausa parecchi patemi ai collezionisti ed una perdita

di risorse e di tempo allo Stato,visto che quasi tutte le indagini finiscono in un

nulla di fatto.

Preso atto da parte del legislatore che il mercato di beni archeologici

(monete comprese) è cambiato da quandoha preso piede, e che piede!!! ,il mercato

on line; oltre ad ebay mi risulta che anche le case d'asta si rivolgonoa questo tipo di

vendita; ebbene il legislatore dovrebbe attualizzare la legge in questo senso:

Postilla: Gli acquirenti di beni archeologici posti in vendita online (visto che questi

rimangono sottoposti all'attenzionedi tutti gli utenti,compresi coloro che sono

delegati alla protezione ed alla salvaguardia del patrimonio archeologico

nazionale),non potranno essere inquisiti nè per incauto acquisto,nè tantomeno

per ricettazione. Se dopo la venditai suddetti beni risultassero provenienti da furto

o da scavi illegali,si procederà ad indagini solamente nei confronti

dei beni sospetti.

Non vorrei aver scritto una castroneria,mi pare che quanto ho esposto abbia un

senso logico,se cosi non fosse chiedo venia.

romanus

Modificato da romanus

Guest utente3487
Inviato

Purtroppo l'errore di fondo sta proprio qui: la moneta acquistata al mercatino, da pochi soldi, se non è provento di furto o altri reati non può essere sottoposta a sequestro. Infatti, non si può semplicemente presumere che sia stata oggetto di scavo clandestino. E' la legge che deve dimostrare che proviene da ricerche illecite e non viceversa. Ecco perchè generalmente, salvo casi specifici anzidetti, prima o poi i pezzi sequestrati vengono restituiti....

Inviato
......la moneta acquistata al mercatino, da pochi soldi, se non è provento di furto o altri reati non può essere sottoposta a sequestro. Infatti, non si può semplicemente presumere che sia stata oggetto di scavo clandestino. E' la legge che deve dimostrare che proviene da ricerche illecite e non viceversa. Ecco perchè generalmente, salvo casi specifici anzidetti, prima o poi i pezzi sequestrati vengono restituiti....

Esatto..proprio questo.

Come molti di voi sapranno io sono stato oggetto di ben due sequestri...a distanza di cinque mesi uno dall'altra.

Nell'atto di dissequestro (che ho ancora chiuso in qualche sactola dopo i lavori che hanno ribaltato la casa) il giudice diceva una frase simile...

"le monete sequestrate si trovavano a casi di"crivoz" quando le avete sequestrate ??' Avete motivo per cui dubitare che non le abbia comprate a mercatini, convegni, aste, professionisti del settore, siti online come da documentazione allegata ???" no....quindi...visto che erano a casa sua il giorno del sequestro, visto che le ha comprate, ridategliele...sono sue".

tale dissequestro venne considerato fondamentale per le motivazioni espresse da parte di un legale che raccoglieva "materiale" per la NIp.

Quindi a chi ha subito il sequestro posso dare un consiglio....non mollare. la verità viene a galla...malgrado i dispiaceri che comportano tali abusi. ...ma vi posso assicurare....quando vi ridaranno le monete riprenderete a vivere... a me e' successo...e proprio quel giorno coincide con la mia iscrizione al Forum... :)


Guest utente3487
Inviato
......la moneta acquistata al mercatino, da pochi soldi, se non è provento di furto o altri reati non può essere sottoposta a sequestro. Infatti, non si può semplicemente presumere che sia stata oggetto di scavo clandestino. E' la legge che deve dimostrare che proviene da ricerche illecite e non viceversa. Ecco perchè generalmente, salvo casi specifici anzidetti, prima o poi i pezzi sequestrati vengono restituiti....

Esatto..proprio questo.

Come molti di voi sapranno io sono stato oggetto di ben due sequestri...a distanza di cinque mesi uno dall'altra.

Nell'atto di dissequestro (che ho ancora chiuso in qualche sactola dopo i lavori che hanno ribaltato la casa) il giudice diceva una frase simile...

"le monete sequestrate si trovavano a casi di"crivoz" quando le avete sequestrate ??' Avete motivo per cui dubitare che non le abbia comprate a mercatini, convegni, aste, professionisti del settore, siti online come da documentazione allegata ???" no....quindi...visto che erano a casa sua il giorno del sequestro, visto che le ha comprate, ridategliele...sono sue".

tale dissequestro venne considerato fondamentale per le motivazioni espresse da parte di un legale che raccoglieva "materiale" per la NIp.

Quindi a chi ha subito il sequestro posso dare un consiglio....non mollare. la verità viene a galla...malgrado i dispiaceri che comportano tali abusi. ...ma vi posso assicurare....quando vi ridaranno le monete riprenderete a vivere... a me e' successo...e proprio quel giorno coincide con la mia iscrizione al Forum... :)

Se tu trovassi l'atto non sarebbe male, se lo desideri, ovviamente, pubblicare gli stralci che interessano.

Inviato

Se puoi fornirci l'atto Crivoz ci forniresti un utile servizio... ti ringrazio :)


Inviato
Purtroppo l'errore di fondo sta proprio qui: la moneta acquistata al mercatino, da pochi soldi, se non è provento di furto o altri reati non può essere sottoposta a sequestro. Infatti, non si può semplicemente presumere che sia stata oggetto di scavo clandestino. E' la legge che deve dimostrare che proviene da ricerche illecite e non viceversa. Ecco perchè generalmente, salvo casi specifici anzidetti, prima o poi i pezzi sequestrati vengono restituiti....

E allora, perdonatemi se son tardo, ma continuo a non capire: con che motivazioni (e soprattutto a che pro) verrebbero disposti sequestri di questo tipo, visto che non esistono prove per sostenere alcuna accusa, ed il dissequestro è quindi evento inevitabile?? Eppure, si direbbe dai molti vostri interventi allarmati, che questa sia una casistica tuttaltro che remota se non addirittura discretamente frequente.

Se a casa di chichessia trovano monete non moderne per le quali il possessore non dispone di un pezzo di carta con valenza fiscale, il motivo del sequestro è SOLO che non se ne può escludere la provenienza da scavo o furto FINO A PROVA CONTRARIA??? Ma è come dire che ho ammazzato qualcuno solo perché non esistono elementi per escludere del tutto tale eventualità! Ovvero, equivale a sostenere che per lo Stato italiano si è colpevoli fino a prova contraria :blink: O ancora, che ora è l'innocenza a dover essere dimostrata "al di là di ogni ragionevole dubbio". :blink: :blink:

E per chi ha monete che arrivano dal povero nonno e che magari sono vecchie tre volte lui, monete regalate da amici e da parenti, monete scambiate con altre nel corso degli anni o dei decenni...... tutto ciò è potenzialmente sequestrabile? Cioè, fatemi capire fino in fondo anche quello che diceva ad esempio Bizerba62: il "Sistema" rastrellerebbe dai siti che vendono monete su Internet gli IP "italiani" degli acquirenti, ottenendo dai vari provider informazioni dettagliate a riguardo, e poi arrivano a casa ad eseguire un sequestro "preventivo" delle monete di cui non si può fiscalmente provare la provenienza, e ormai che ci sono anche di tutte le altre??

Riassumendo, io ho solo capito che: collezioni monete, quindi sei un evasore fiscale, un tombarolo e un ladro. Scusate se invece, come spero, ho frainteso completamente.


Inviato
E per chi ha monete che arrivano dal povero nonno e che magari sono vecchie tre volte lui

E' quello che stavo pensando anch'io :unsure:


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