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IGNORED

Le più piccole frazioni del follis.


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DE GREGE EPICURI

Stimolato dall'ultimo post di gigi1961, mi avventuro in un tema poco frequentato (forse per motivi estetici, o anche...oculistici), quello dei bronzi molto piccoli del IV secolo. Tradizionalmente (Sear, Carson) si definiscono AE 3 i bronzi che misurano fra 17 e 20 mm, ed AE 4 quelli di meno di 17 mm.

E gli AE 5? Non mi pare ci siano definizioni ufficiali, ma di solito si indicano così i bronzetti minori di 15 mm. Ed eccone uno, tanto per non essere troppo aridi e teorici. Moneta di Costante (DN CONSTANS PF AUG), è una GLORIA EXERCITUS, fra i due soldati uno stendardo con cerchietto (?), in esergo sembra di leggere CON..Dovrebbe trattarsi della moneta RIC VIII, Costantinopoli, n.28. Pesa in effetti 1,5 g e misura 13-15 mm. Ecco il D.

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Modificato da gpittini

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DE GREGE EPICURI

E i minimi? Da quasi 40-50 anni se ne parla abbastanza frequentemente (Hill, Callu, Bastien...), ma raramente ne viene data una precisa definizione. Mi sembra che prevalentemente si definiscano MINIMI i bronzetti con peso appena superiore a 1,2 g. e diametro fra 10 e 12 mm. Ma da un po' di anni si parla anche di MINIMISSIMI, che sarebbero quelli ancora più piccoli, e dunque: meno di 1,2g e meno di 10 mm di diametro. Ecco un esempio che in realtà è un po' a mezzo: infatti pesa 1,5 g. ma misura 12,5-13 mm. E non è neppure chiaro l'imperatore: si legge solo ...CONSTAN-, quindi potrebbe stare per Costante ma anche per Costanzo 2°. Al R: le due Vittorie che reggono 2 corone, rispecchiandosi. Zecca a me poco chiara. Collocabile nel RIC VIII, p. 353, anno 347-348 d.C., numero specifico non identificato. Ecco il D.

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Modificato da gpittini

Inviato

Non ho un vero MINIMISSIMO da postare, ma eccovi questa moneta che pesa 1,0 g. (quindi va quasi bene) però misura ben 12-12,5 mm. Anche qui la legenda del diritto è del tutto insufficiente, anzi illeggibile. Il R. è una SECURITAS REIP, raffigurante la Securitas panneggiata, col gomito sin appoggiato a una colonna, e nella dx uno scettro o lancia. Non si legge segno di zecca, ma è coniata a Roma (RIC VIII, pp. 249-250, dal n. 6 al n. 13, a seconda che si tratti di Costante o Costanzo 2°, prima del 340 d,C.) Ma di che numerario si tratta? Alcuni dicono 1/4 di follis. Vittorio Crespi, in un interessante articolo su Monete Antiche (n.19, gennaio 2005) parla di "mezzo nummo", corrispondente al peso di 1 scrupolo (1,1 g.), ovvero 1/288 di libbra. Ecco il D.

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Inviato

Ciao gpittini, ti posto questa moneta forse (anche se molto usurata) fa parte di questa categoria, il peso è di 0,8 grammi ed il diametro è di poco inferiore a 13 mm, indicazioni di esperti del sito la attribuiscono a Teodosio 379-395 d.C. RIC IX 57 c.

Cosa ne pensi?

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Inviato

DE GREGE EPICURI

Secondo me, è a livello dell'ultima che ho postato, cioè fra il MINIMO e il MINIMISSIMO. Tieni conto che ha perso qualche pezzetto del bordo, quindi in origine pesava almeno 1,1-1,2 g.


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