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Inviato

Secondo voi, questo Mezzo Baiocco di Alessandro VII, è autentico?? Quei segni sulla superficie sono solo frutto di una pulitura selvaggia?...perchè le O sono piene? Grazie

post-1820-1225667724_thumb.jpg


Inviato

A me sembrano soprattutto i segni di un conio usato fino allo sfinimento, come accadeva non di rado per le emissioni pontificie in metallo vile del periodo (che già a conio fresco non erano di gran qualità). Le O sono piene perchè si è continuato a utilizzare il conio anche dopo la rottura del "perno" centrale della punzonatura della O sul conio stesso.

Ciao, P. :)


Inviato

Grazie mille...altra domandina...mi è capitato di vedere dei doppi giuli con il contorno della moneta che presenta delle specie di righe...come se fossero frutto di una saldatura (scusate se non posto una foto)...sono segni di coniazione?..vengono falsificate oggi anche in condizioni BB?


Inviato
mi è capitato di vedere dei doppi giuli con il contorno della moneta che presenta delle specie di righe...come se fossero frutto di una saldatura (scusate se non posto una foto)...sono segni di coniazione?..vengono falsificate oggi anche in condizioni BB?

Non ho capito molto bene di che tipo di righe parli. Potrebbero essere anche tracce di montatura, visto che il doppio giulio portava spesso l'immagine della chiesa tra le nubi, molto interessante per scopi devozionali. Qualche dettaglio in più?


Inviato

Ecco la moneta....non so se è un doppio giulio, però ne ho viste 3 o 4 così dallo stesso venditore...

post-1820-1225734340_thumb.jpg


Inviato

Scusa, non avevo fatto caso al termine "saldatura" e in effetti sembra trattarsi proprio di quello, il che indicherebbe un falso eseguito per fusione... Anche lo spessore mi sembra decisamente eccessivo, come se fossero davvero due valve saldate insieme. La moneta dovrebbe essere un giulio e pesare intorno ai 3 gr. per un diametro di 26-27 mm. Puoi confermare? Tra l'altro non è neanche una moneta eccessivamente rara, in queste condizioni non varrebbe più di 100-150 euro se fosse originale.


Inviato

Così l'avevo classificato...Stato Pontificio: Urbano VIII Maffeo Barberini, Testone 1625, z. Roma.

- Argento, Ø 28 mm - 6,60 g.


Inviato

Se fosse un testone dovrebbe pesare oltre 9 grammi. Il peso della tua moneta sarebbe compatibile con quello di un doppio giulio ma mi risulta che questo nominale neppure esisteva nel periodo considerato. Attendiamo comunque ulteriori conferme.

Sposto la discussione in "Monete Pontificie" in modo da avere il parere di qualche autorità del settore :)


Inviato
Sposto la discussione in "Monete Pontificie" in modo da avere il parere di qualche autorità del settore :)

Hai fatto bene, non so dove fosse la discussione prima ma mi era sfuggita... perchè non postare direttamente nella sezione apposita ??? :huh:

Venendo al sodo, si tratta evidentemente di una riproduzione, la giunzione che si vede sul contorno è inequivocabile; come diceva Paleologo i due lati della moneta devono essere stati ottenuti separatamente quindi saldati assieme.

La moneta di partenza è senza dubbio un testone, ed è classificabile come Muntoni 49 Var.I, il rovescio presenta la legenda INGREDIT invece di INGREDITVR, che il Muntoni classifica solo per l'anno III di pontificato (M.49 a Var.II); in realtà esiste anche per l'anno II, allego la foto di un esemplare (spero originale :P) che riporta anche la variante MACVL.

Poi il peso, trattandosi di un testone non scende solitamente sotto gli 8,5-9 grammi per monete consunte o comunque tosate, 6,60 grammi è altro segnale che siamo di fronte ad una riproduzione <_< . Quello in foto pesa 9,425 grammi.

Di riproduzioni simili ne avevo viste lo scorso anno al convegno Veronafil in un banco di "cianfrusaglie", inizialmente ero stupito di vedere tanti testoni (almeno una decina tra Clemente VIII, Gregorio XIII, questo di Urbano VIII) tutti ossidati, pensavo anzi da una "elettrolisi selvaggia", credo che alla luce dei fatti fossero i primi prototipi; purtroppo non ho fatto caso al contorno, non è detta che non capiti presto di vederli di nuovo, allo stesso convegno...

Poi, attenzione anche alle monete di fantasia, nello stesso mucchio di cianfrusaglie erano presenti quattrini di Innocenzo XII per Gubbio, del tipo STEMMA-S.Pietro in piedi, all'apparenza in argento, evidentemente erano riproduzioni ottenute a partire dal classico quattrino in rame. Purtroppo un mio conoscente, tra l'altro molto navigato, è rimasto recentemente scottato da questa "chicca" :rolleyes:

Ciao, RCAMIL.

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