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Risposte migliori

Inviato

Ciao,

mi sono imbattuto nel catalogo d'asta IN ASTA ed ho notato che vendono un 20 L 1876 R Sabbiato ed è presentato come unico nel suo genere.

Secondo voi è possibile che allora si usasse la sabbiatura o puo' essere postuma?

Il processo di sabbiatura cambia di peso la moneta e se si di quanto circa?

ciao e grazie in anticipo a tutti

giangi_75it


Inviato

lo ha fatto notare anche elledi nel topic inasta 28

ciao

Marco


Inviato

Ciao e grazie dell'informazione.

Ho letto il Topic ma non mi ha tolto il dubbio.

Quello che sostiene ELLEDI(e dagli interventi del forum merita tutta l'attenzione possibile), la sabbiatura sarebbe postuma alla coniazione.

Quello che volevo sapere e se allora fosse stato possibile coniare monete sabbiate come avvenne per VEIII o se il procedimento allora non esisteva e quindi è assolutamente sicuro affermare che la sabbiatura è postuma.

ciao

giangi_75it


Inviato

Guarda non sono sicuro, ma anche per le famose 100 lire di V.E. III la sabbiatura avveniva dopo la coniazione infatti dovrebbero esistere esemplari ( 4 ) non sabbiati e quindi con i fondi lucidi.

ciao

Marco

P.s. Io non lo acquisterei quel lotto mi ispira poco ....


Guest utente3487
Inviato
Ciao e grazie dell'informazione.

Ho letto il Topic ma non mi ha tolto il dubbio.

Quello che sostiene ELLEDI(e dagli interventi del forum merita tutta l'attenzione possibile), la sabbiatura sarebbe postuma alla coniazione.

Quello che volevo sapere e se allora fosse stato possibile coniare monete sabbiate come avvenne per VEIII o se il procedimento allora non esisteva e quindi è assolutamente sicuro affermare che la sabbiatura è postuma.

ciao

giangi_75it

Grazie per la considerazione nei miei confronti :)

Teoricamente la sabbiatura, procedimento postumo alla coniazione, esisteva già all'epoca, ma non risulta praticato in zecca, almeno dalla documentazione ufficiale. Peraltro fior di studiosi (alcuni dei quali operanti all'interno delle varie zecche), non hanno mai parlato di questo procedimento, se si eccettua il Lanfranco (direttore della zecca dal 1910 al 1929); Come ho già spiegato, ritengo dunque che si tratti di una operazione molto successiva. Tra l'altro la sabbiatura viene necessariamente effettuata a coniazione avvenuta, per nascondere evidenti difetti (vedasi lire 100 vetta d'italia e lire 100 Fascio del 1923).

Stia pure tranquillo che quelle lire 20 non sono genuine......

Guest utente3487
Inviato

....il fatto che poi venga presentato come UNICO...... prima di scrivere certe recensioni ai pezzi offerti in incanto, ci si dovrebbe meglio documentare. I collezionisti grazie al cielo non sono polli da spennare, ma persone attente e scrupolose.

Guest utente3487
Inviato

Trovo penoso descrivere esemplari come curiosità (ad esempio tempo fa un centesimi 10 del 1911 argentato), che il recensore assicurava essere stato argentato subito dopo la coniazione.....Peccato che nessuno parli di questa curiosità come un semplice prodotto....di oreficeria....

Guest utente3487
Inviato

Tanto per dirne un'altra, vi sembra normale recensire un pezzo (ed in passato è accaduto), specie quando la recensione è scritta da autorità in campo numismatico, con la dizione "mancante anche al Museo della Zecca", per richiamare l'attenzione su un esemplare, quando una legge del 1910 imponeva il deposito di due esemplari di ogni nuovo pezzo al Museo stesso? Via, siamo seri...

Inviato

per quel cha vale la sabbiatura e' postuma , per quanto riguarda il 100 lire fascio di vitt III sabbiato , la sabbiatura veniva efettuata simmediatamente dopo la coniazione dalla zecca stessa , per nascondere i difetti della coniazione che su quella moneta erano molti

ciao a tutti


Inviato (modificato)

Anche a me la storia della "sabbiatura" ecc esemplare unico ecc.... mi sa tanto di..... <_<

un ragionamento semplice semplice potrebbe essere:

La sabbiatura s'"inventò" quando si ebbe la necessità, di nascondere, come detto anche da altri, difetti di coniazione su monete "importanti", non dimentichiamo che i vari 100 Lire Vetta, Fascione erano all'epoca coniati escusivamente per i collezionisti, non certo per la circolazione, in quanto il valore dell'intrinseco era ben superiore al nominale, le 20 Lire di VE II, erano per la normale circolazione, coniati di conseguenza in quantitativi adeguati, salvo annate rare,

che senso aveva "curare" con una sabbiatura una moneta che doveva circolare? Mah B)

saluti

TIBERIVS

Modificato da TIBERIVS

Inviato

Grazie delle risposte.

Tiberivs ha colto in pieno il mio pensiero: che senso avrebbe avuto sabbiare monete destinate alla circolazione, tanto piu' che i marenghi dell'epoca servivano al popolo.

ciao e al prossimo dubbio

giangi_75it


Inviato

Il ragionamento fatto da TIBERIVS mi pare ineccepibile

Che senso avrebbe avuto attuare la sabbiatura per dei marenghi di V.E.II circolanti e poi perche' solo per una unica data e a quanto risulta per un unico esemplare

Sinceramente mi e' piu' facile pensare ad un esemplare normale artefatto per evidenti finalita' "speculative" per essere gentili

Inoltre come scrive Elledi non risulta almeno dai documenti ufficiali e dagli studiosi di questa monetazione l' utilizzo della sabbiatura per monete del Regno pre Vittorio Emanuele III

(Citazione Elledi)

....il fatto che poi venga presentato come UNICO...... prima di scrivere certe recensioni ai pezzi offerti in incanto, ci si dovrebbe meglio documentare. I collezionisti grazie al cielo non sono polli da spennare, ma persone attente e scrupolose.

In questi ultimi anni piu' che in passato si avverte maggiormente il tentativo di creare dal nulla una rarita' a tutti i costi

Per fortuna i collezionisti ormai si stanno facendo prudenti e si documentano bene prima di lanciarsi a caccia di "inediti"


Inviato
Tanto per dirne un'altra, vi sembra normale recensire un pezzo (ed in passato è accaduto), specie quando la recensione è scritta da autorità in campo numismatico, con la dizione "mancante anche al Museo della Zecca", per richiamare l'attenzione su un esemplare, quando una legge del 1910 imponeva il deposito di due esemplari di ogni nuovo pezzo al Museo stesso? Via, siamo seri...

Elledi bisognerebbe sequestrarli tutti( per legge non si potrebbero sequestrare se mancanti al museo?), così dopo non si mettono più a scrivere certe iddiozie :D

Comunque la gente si inventa di tutto pur di riuscire a vendere qualcosa ....

ciao

Marco


Guest utente3487
Inviato
Tanto per dirne un'altra, vi sembra normale recensire un pezzo (ed in passato è accaduto), specie quando la recensione è scritta da autorità in campo numismatico, con la dizione "mancante anche al Museo della Zecca", per richiamare l'attenzione su un esemplare, quando una legge del 1910 imponeva il deposito di due esemplari di ogni nuovo pezzo al Museo stesso? Via, siamo seri...

Elledi bisognerebbe sequestrarli tutti( per legge non si potrebbero sequestrare se mancanti al museo?), così dopo non si mettono più a scrivere certe iddiozie :D

Comunque la gente si inventa di tutto pur di riuscire a vendere qualcosa ....

ciao

Marco

Mi sono spiegato male: non erano invenzioni, veramente mancavano al Museo della Zecca. Lì, secondo me stava il grave:perchè nessuno degli studiosi ha mai sollevato la circostanza che questi pezzi erano bellamente sul mercato ed invece mancavano al Museo?

Inviato

Allora quello che ho detto per scherzo, adesso lo dico sul serio, ANDAVANO SEQUESTREATI. Perche certa gente riesce sempre a eludere la legge ? va bhe ...

ciao

Marco


Guest utente3487
Inviato

Vero, ma allora non c'era alcun procedimento in corso ed ognuno si comportava come credeva meglio: non a caso nel 1999 qualcuno ebbe l'impudenza di scrivere a CN che era in possesso dei centesimi 20 del 1999 pagati a caro prezzo ed avuti da un dipendente della zecca (pezzi tutti ufficialmente distrutti)....

  • 4 settimane dopo...
Inviato
....il fatto che poi venga presentato come UNICO...... prima di scrivere certe recensioni ai pezzi offerti in incanto, ci si dovrebbe meglio documentare. I collezionisti grazie al cielo non sono polli da spennare, ma persone attente e scrupolose.

Finalmente l'asta ha chiuso e di polli ce ne dovrebbero essere tanti visto che ha chiuso a €1500+Diritti.

Ho notato che non era inserito ne il peso ne il diametro, ma se io sabbio monete di 150 anni fa commetto un reato o essendo fuori corso se ne puo' fare quel che si vuole? :rolleyes:

ciao

giangi_75it


Guest utente3487
Inviato

Nessun reato apparente, anche se l'acquirente potrebbe poi intentare una causa per truffa, ma la strada sarebbe irta e costosa.....Hai detto bene, i polli non mancano mai.....ma povera numismatica se ci sono soggetti che recensiscono monete sapendo di scrivere cose non vere...

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