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Inviato
I dati economici dell'Islanda, sono tutt'altro che rassicuranti:

...

Perdita sul cambio dal 01/01/2008 231% (nei confronti dell'Euro)

...

Solo una precisazione di tipo matematico finanziario:

qualche giorno fa avevo voluto verificare anch'io a quanto ammontava la perdita della corona islandese rispetto all'euro dall'inizo dell'anno.

Quotazione all'1/1/08: 91,99 corone per 1 euro

Quotazione al 16/10/08: (stabile da alcuni giorni): 305 corone per 1 euro

La perdita non è del 231 %, anche perché una perdita del 100% avrebbe annullato il valore della moneta. Una perdita superiore al 100 % avrebbe addirittura determinato un curioso valore negativo della moneta: cioè dovrei ricevere (e non dare) in cambio delle corone per ricevere degli euro ! La variazione del corso non è quindi l'incremento percentuale da 91,99 a 305 ma il decremento percentuale del valore della corona, cioè il rapporto attuale 1/305 rispetto al rapporto iniziale 1/91,99. Si tratta di un decremento del 69,84 %.

Che dire ... spero che nessuno possedesse delle corone islandesi !

Ciao

Gianni

Vai a leggere le quotazioni del IL SOLE 24 ORE, finanziario, i Cambi con l'euro, riportano che la moneta si è svalutata sal 01/01/2008 del 231%, non lo dico io, ma il quotidiano.

Saluti

TIBERIVS

Abbi pazienza, ma il tuo ragionamento sulla percentuale non sta in piedi.

Premesso, come ho già detto, che il dato della perdita del valore della corona islandese, è riportato sul Il Sole, comunque i calcoli giusti sono questi:

t = 36500 x (305-91,99)

------------------------- = 231,56%

91,99 x 365

Volendo essere pignoli, se rapportiamo la formula anche ai giorni effettivi trascorsi dal 1 gennaio ad oggi, la perdita di periodo risulta del 299,71%

Risulta chiarificatore se si pensa che:

il valore al 1/1/2008 era di 91,99,

quanto il cambio raggiunse il valore doppio e cioè 183,98 ( approssimativamente ) il 6 ottobre, contro Euro, a questo punto la perdita era esattamente del 100%, l’8 ottobre con il cambio a 265 si era quasi al 200% (91,99) + 91,99+91,99 ) = 275,97, senza peraltro pensare che la moneta si azzerasse, un controvalore lo avrà sempre, ridotto fin che si vuole, ma ci sarà sempre, assurdo pensare al valore negativo della moneta, ( ricevere e non dare in cambio delle corone per ricevere degli Euro).

Saluti

TIBERIVS


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E' esattamente il calcolo che ho fatto anch'io io. Direi che siamo d'accordo anche sul fatto che percentuale di deprezzamento del cambio oltre il 100%, non significhi valore negativo della moneta :P


Inviato

aggiungo questo articolo, comparso poco fa su un quotidiano ONLINE:

26/10/2008, ore 09:49

ISLANDA, I MANIFESTANTI CHIEDONO LE DIMISSIONI DEL PREMIER E DEL CAPO DELLA BANCA

Di Francesca Pellino

Circa duemila cittadini isalndesi hanno dato vita ad una manifestazione di protesta dinanzi al Parlamento contro il premier Geir Haarde, e il capo della Banca Centrale, David Oddsson. A gran voce si chiedono le loro dimissioni in quanto l’opinione condivisa dalla maggioranza li individua quali principali responsabili del collasso finanziario dovuto alla crisi dei mutui. Pressioni sono state fatte dai manifestanti anche per chiedere le elezioni anticipate nel Paese, in modo da accelerare il processo che consentirà all'Islanda di entrare a far parte dell’Unione Europea.

tratto da: http://www.julienews.it/notizia/15677_isla...ella-banca.html

Come potrete vedere, già si parla nell'isola dei ghiacci, di una possibile (?) adesione all'UE

che ne pensate?


Inviato

Velo dico io che vivo in islanda be che dire per il viaggio si potrebbe fare ma attenzione al cambio

vi spennano vivi. unaltra cosa chi scrive indiozie del fatto che lislanda e un paese che non si RUBA

fate attenzione non e cosi.

Ancora mi sa che il governo non vuole approvare leuro perche ci vogliono arrivare da soli in tutto e

senza euro.

SE VOLETE ANCORA INFORMAZIONI POTETE DOMANDARE.


Inviato (modificato)
Ma secondo Voi, ci sarà ora come ora intersse da parte dell'Islanda (quando la crisi si sarà un pò attenuata) ad Iniziare più velocemente eventuali accordi/contatti con l'UE per tentare di entrarVi a far parte? (ciò che è stato già detto)

Direi proprio di si vista la situazione in cui si trova, e anche in fretta...

Fra prestiti da mezzo mondo (BCE, FMI, paesi nordici, Russia, Giappone e chissà chi altri) e i debiti delle banche hanno una massa di debiti che è 6 volte il PIL: per intenderci, in proporzione è come se noi (Italia) avessimo accumulato in pochi mesi 9.600 miliardi di euro di debito estero.

e i paesi Nordici che aborriscono l'EURO (Danimarca e Svezia) oltre che la NORVEGIA (che non fa parte dell'UE) avranno interesse ad avere ora una valuta più FORTE e con un GROSSO SALVAGENTE DIETRO (i primi due) o avranno interesse a cercare di ripararsi per il futuro e quindi entrare nell'UE (la Norvegia)

Guarda, la Danimarca è uno di quei paesi che hanno molto poco da "aborrire" l'euro... fra l'altro proprio oggi la BCE gli ha concesso un prestito swap di 12 miliardi.

Dopo questo terremonto, i paesi succitati, RIFLETTERANNO su un'eventuale adesione all'Europa o/e all'Euro???

Tranquillo, che le "belle addormentate" si stanno svegliando: il capo di governo svedese Fredrik Reinfeldt ha dichiarato che ora «potrebbe cambiare l'opinione svedese» che nel 2003 respinse l'adozione dell'euro. Il capo di stato danese Anders Rasmussen si spinge addirittura da ammettere come «durante un periodo di turbolenza il costo di non far parte dell'Eurozona diventa molto evidente» :rolleyes:

Modificato da ART

Inviato (modificato)
Speriamo ovviamente che ad assumere un ruolo centrale negli equilibri mondiali possa essere la vecchia Europa (Unita), ma è forse utopico vista la nostra dipendenza finanziaria dagli USA, oltre a mille altri problemi (crescita economica zero, crescita demografica idem, popolazione in invecchiamento, "maturità" dei mercati, produttività bassa, delocalizzazioni continue, ecc.).

Il nostro problema non è la dipendenza finanziaria dagli USA: come stiamo appunto vedendo in questi giorni la finanza è qualcosa d'interdipendente a livello mondiale. Il guaio è che se pur abbiamo grandi dimensioni complessive dal punto di vista economico non siamo niente o quasi in campo politico-militare, perchè politicamente divisi.

Tant'è che la "occidentale" e filo-NATO Islanda deve rivolgersi alla Russia

Non è solo "filo-NATO" ma più ancora: fa parte della NATO e ha delegato direttamente la sua difesa agli USA...

Modificato da ART

Inviato (modificato)
e poi anche se vincessero i si (che ho molti dubbi - visto il grado di istruzione dei Danesi .) ci vorrebbero almeno 4/5 anni prima che la UE dia il consenso,,,,, quindi hi idea che per i prox 10 anni niente euro danimarca,,,,,,,

A dire il vero tutto dimostra chiaramente che se il grado d'istruzione dei danesi è alto vincerà il si, non certo il no... comunque la tempistica per l'adozione è molto più corta di 4-5 anni, tenendo anche conto del fatto che la corona è già legata all'euro da banda di oscillazione.

In eventuali casi d'emergenza si potrebbero ad ogni modo anche fare adozioni unilaterali (come nei casi Montenegro e Kossovo).

Modificato da ART

Inviato

Ecco un articolo per capire meglio la situazione islandese:

http://www.fondionline.it/indicecms.php?id...amp;idart=19031

Cos’è successo in Islanda?

23 Oct 2008

A cura di Rocki Gialanella

Ecco le variabili che hanno scatenato la crisi: l’ostinazione della banca centrale, la sproporzione tra le dimensioni dello Stato e quelle del settore bancario…

Il collasso islandese degli ultimi giorni non ha precedenti nella storia, almeno in tempo di pace, in quanto a rapidità e profondità. Le quote delle ipoteche e di altri prestiti sono raddoppiate, i prezzi sono cresciuti più del 30%, quasi tutti i risparmi sono andati in fumo, gli stipendi sono congelati e si prevedono licenziamenti di massa. L’Islanda è la prima vittima del credit crunch, e il suo catastrofico collasso dimostra l’importanza delle misure atte a contenere la crisi per evitare che quel che è successo nell’isola artica possa trovare spazio anche in altri paesi.

Gli economisti sostengono che un ruolo fondamentale nel tracollo islandese sia stato giocato dalla sua banca centrale. Il paese ha perseguito una politica monetaria basata sulla fissazione di un’inflation target, simile a quella posta in essere dalla Banca Centrale Europea. Questa strategia implica un aumento dei tassi di interesse quando l’inflazione si spinge al di sopra del target, e un taglio del costo del denaro in caso contrario. Una politica di questo tipo può risultare appropriata per le aree monetarie grandi, come l’eurozona, ma nel caso della minuscola Islanda ha prodotto risultati disastrosi perché ha alimentato enormi flussi speculativi di divise e forti incentivi all’indebitamento in divisa estera per i nuclei familiari locali.

In virtù di tale processo, la divisa locale ha subito un rapido apprezzamento, dando agli islandesi una falsa illusione di ricchezza. Il risultato finale si è concretizzato in una bolla speculativa, con un tasso di cambio sempre più lontano da quello che sarebbe stato dettato dai fondamentali economici del paese, fino al momento in cui è arrivata l’inevitabile esplosione della bolla e la drammatica svalutazione della divisa.

Un ulteriore elemento negativo è stata la dimensione del settore finanziario. Le banche islandesi possedevano attività e passività denominate in valute estere per un ammontare dieci volte superiore al Pil del paese. In circostanze normali questo non dovrebbe costituire un problema, anche perché le banche locali presentavano ratio migliori rispetto ai diretti competitors europei ed una minore esposizione al rischio. Tuttavia, nell’ambito della crisi attuale, la solidità dei bilanci non è l’aspetto più importante. Quel che realmente importa è la garanzia implicita o esplicita che un governo può offrire alle banche per far fronte ai propri debiti e soddisfare il bisogno di liquidità. Pertanto, la dimensione dello Stato rispetto a quella del settore bancario costituisce un elemento fondamentale.

La causa del collasso della corona islandese va ricercata nell’intento disperato degli speculatori di porsi in salvo in un momento di incertezza. Ma decisamente penalizzante è stata l’inadeguata risposta britannica alla crisi del sistema bancario dell’isola. Il governo di Londra ha utilizzato la legislazione antiterrorista per rifarsi sugli assets delle banche islandese che godono di buona salute.

Gordon Brown ha minacciato ripetutamente di confiscare tutte le attività islandesi in Gran Bretagna, senza fare distinzione tra assets statali, bancari e personali (appartenenti a persone che nulla hanno a che fare con la crisi). L’autentica tragedia è l’impatto sulle famiglie islandesi. Tuttavia, la presenza di risorse naturali e di una popolazione molto ben istruita sono fattori che dovrebbero consentire all’Islanda di guardare al lungo termine con una certa dose di ottimismo.


Inviato

Articolo MOLTO INTERESSANTE, che conferma quanto più o meno già detto in queste pagine, e apre, (se ce ne fosse stato ancora bisogno...) ulteriori interrogativi sull'ingresso di nuovi paesi nell'UE o nell'EUROZONA.

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubr...0da%20Bruxelles

28/10/2008 - DUBBI EUROPEI

Tutti pazzi per l'euro

La crisi finanziaria ha accresciuto i dubbi dei paesi rimasti fuori dalla zona euro che stanno rivedendo le proprie posizioni nei confronti della moneta unica

Tra i postumi della crisi finanziaria e le avvisaglie di quella dell’economia reale, mentre cadono banche e si ridimensionano certezze, una delle poche cose che restano ferme è la fiducia nella moneta unica che, per la prima volta dopo molto tempo, comincia a crescere anche in quei paesi che l’euro non ce l’hanno. L’ultima arrivata a ingrossare la fila di quei paesi che hanno sempre guardato con diffidenza all’unione monetaria europea, tenendosene ai margini, in un “dorato isolamento”, è la Polonia, un paese che pur avendo aderito all’Unione europea nel 2004, non ha ancora adottato l’euro e si è sempre dimostrata piuttosto scettica.

La crisi ha ribaltato le sue certezze e ora l’ingresso del paese nella zona euro, prevista dai trattati di adesione, per il 1 gennaio 2012, pare godere di un clima più benevolo e positivo. È pragmatico il premier Donald Tusk, che lunedì ha detto: “La crisi mondiale ha dimostrato che è più sicuro stare dalla parte dei forti, fra i forti e avere influenza nelle decisioni che loro prendono”. Insomma quando le barchette affondano meglio stare sulla nave dei vincitori, che barcolla solamente sotto i venti della tempesta finanziaria.

La considerazione ha tanto più valore in quanto viene dopo un incontro con il leader del principale partito dell’opposizione, Jaroslaw Kazcynski, che ha sempre guardato con diffidenza un legame troppo stretto del suo paese con Bruxelles e chiede un referendum popolare per decidere l’adozione dell’euro. Un’ipotesi non esclusa a priori dal premier, purché avvenga in tempi rapidi. E comunque, fanno notare fonti del parlamento di Varsavia, il referendum potrebbe solo decidere il quando, non il se, essendo la Polonia obbligata dai trattati ad aderire all’eurozona.

I timori comunque restano, nonostante le analisi contrastanti che banche e istituti finanziari fanno della tenuta dell’economia polacca. Gli ultimi sondaggi mostrano come oltre il 70% dei polacchi vorrebbero un ingresso nella zona euro in tempi brevi.

Ma non sono solo i paesi di nuova adesione a ripensare le proprie scelte e rivedere le proprie posizioni. Anche Danimarca e Svezia, che non hanno la moneta unica pur facendo parte dell’Ue, e l’ex isola “felice” dell’Islanda stanno riflettendo sul loro futuro, ai margine della crisi.

Il dibattito forse più accesso è quello che sta avvenendo in questi giorni in Islanda. L’isola, che ha sempre difeso gelosamente la propria indipendenza e il proprio isolamento, soffre più di altri nella difficile congiuntura economica. La corona islandese ha perso oltre il 40% del suo valore e Reykjavik si è vista costretta a chiedere un prestito internazionale di 5 miliardi di euro per evitare la bancarotta. Oltre il 69% degli islandesi ora vogliono entrare nell’Unione e il 72,5% vuole adottare l’euro secondo quanto riferisce un sondaggio apparso su un giornale locale lunedì. I favorevoli all’adesione erano il 55% prima della tempesta finanziaria.

“Gli islandesi hanno cominciato ad avere dubbi sulla loro corona. Un numero sempre maggiore di loro pensa che la sola soluzione sia agire insieme alle altre nazioni e non isolarsi” ha detto il direttore dell’Istituto di studi economici islandese, Gunnar Haraldsson.

Danimarca e Svezia poi, che avevano già rifiutato l’euro con precedenti referendum, stanno ora assistendo a un vivace dibattito interno sull’opportunità o meno di aderire alla moneta unica, soprattutto in Svezia dove la corona svedese si è svalutata del 7% nei confronti dell’euro dall’inizio della crisi.

...se son rose: fioriranno! ...

S.B.


Inviato

Io la smetterei con la bramosa rincorsa a notizie pseudoufficiali sull'adozione dell'euro di nuovi stati.

Discorso a parte per la Polonia, che come giustamente è stato scritto non deve decidere SE adotterà l'euro, ma bensì QUANDO,

discorso a parte anche per Romania, Bulgaria Lituania, Lettonia, Estonia (le repubbliche baltiche molti utenti le davano vincenti per il primo gennaio 2009 , ma ad oggi di ufficiale non se ne sa nulla)

Questi stati vorrebbero l'euro anche domani mattina, (giacchè spalmerebbero i loro debiti sugli altri stati....)

per quanto riguarda SVEZIA e DANIMARCA, che hanno le carte in regola per aderire all'euro in 4 minuti ovvero (una telefonata da parte del I ministro danese al governatore della BCE, la stampa di qualche carta e la firma..... IDEM x la SVEZIA, io vedo solo che vengono fatte allusioni, da parte di qualche sognatore incallito, ma per ora di EURO non se ne parla.

Per quanto riguarda la NORVEGIA (che prima dovrebbe entrare nella CEE) qualche utente continua a ribadire che i governanti stiano pensando all'ingresso nella CEE e poi all'euro..... - solito discorso di prima ma solo parole fatti nisba,,,,, -

Viene spontaneo capire il perchè questi stati non vogliano L'EURO, giacchè non vogliono pagare i debiti agli altri.

una parola di riguardo la metterei per l'Inghilterra particolarmente colpita dalla crisi finanziaria, vorrei sapere se anche qui la febbre dell'euro è arrivata???

infine la CONFEDERAZIONE ELVETICA, leggevo un articolo sul sole 24 ore che la SVIZZERA essendo il "paese delle banche e della finanza per antonomasia" abbia preso un duro colpo con questa crisi: stessa domanda per l'inghilterra: a loro è venuta la febbre della (CEE e poi dell'euro??)

Ultima riflessione che vi lascio: Grazie all'euro l'europa si è salvata (almeno detto da tanti utenti e da tante persone comuni che si incontrano passeggiando e chiaccherando in un bar)

gli stati come inghilterra, danimarca, svezia, norvegia, svizzera, polonia, romania sono tutti FALLITI???? e quale è stato il deprezzamento o l'apprezzamento della loro moneta rispetto all'euro dal 1999???

grazie


  • 3 settimane dopo...
Inviato

E le rose stan fiorendo...

Iceland drafts plan for 2011 EU entry

Ossia, l'Islanda pianifica la propria adesione all'Unione Europea per il 2011.

Dal sito EUobserver: http://euobserver.com/9/27121

(riporto il testo originale in inglese - sono un po' di fretta, se occorre provvederò alla tradizione quanto prima).

Iceland's prime minister has announced the set-up of a commission to investigate joining the European Union.

An initial plan has already been drafted by the country's foreign ministry that would see a membership application made in early 2009, aiming for entry some time in 2011, according to a report in the Financial Times which appeared at the weekend.

The prime minister, Geir Haarde, also said that his centre-right Independence Party would hold its 2009 conference in January instead of October as scheduled, to consider EU membership.

In announcing the move on Friday (14 November), Mr Haarde said "We have always said that we will assess at any given time how we co-operate with Europe."

"This process will help us make our future decisions."

Until now, Iceland has never applied for EU membership, and the population has historically been strongly opposed to the idea.

After the bottom falling out of the Icelandic banking sector and a run on the currency in recent weeks, many are now convinced of the need to adopt the euro, but EU officials have repeatedly told the north Atlantic nation that the euro cannot be adopted without joining the union first.

The crisis has sharply boosted support for EU membership in Iceland, climbing to a current 70 percent up from around 50 percent ahead of the crisis.

On Saturday, some 6,000 people - two percent of the population - protested outside the Icelandic parliament, attacking the government for its handling of the crisis. According to local reports, several people carried EU flags.


Inviato
ISLAND-2-EURO-ISLANDA.jpg

bozzetto fatto tanto tempo fa.. vedremo.. :-)

Che bella....mi era sfuggita questa discussione..... :) moneta davvero spettacolare....

Complimenti!!!!!!!!!!


Inviato

bella eh? piace anche a me, grazzz.. :-) mandatela in islanda se avete amici la e chiedete se piace anche a loro. ok?


Inviato
bella eh? piace anche a me, grazzz.. :-) mandatela in islanda se avete amici la e chiedete se piace anche a loro. ok?

..io li non ho amici...!!!!! posso fare qualcosa in Norvegia pero'!!!! :P


Inviato
ISLAND-2-EURO-ISLANDA.jpg

bozzetto fatto tanto tempo fa.. vedremo.. :-)

Che bella....mi era sfuggita questa discussione..... :) moneta davvero spettacolare....

Complimenti!!!!!!!!!!

Come già detto, una delle mie preferite, in assoluto


Inviato

veramente bella moneta, mi piacerebbe vederle coniate magari un giorno Frizio...

ciao

Marco


Inviato (modificato)
Io la smetterei con la bramosa rincorsa a notizie pseudoufficiali sull'adozione dell'euro di nuovi stati.

Nessuna "bramosa rincorsa", sono semplici notizie utili a capire che piega prendono le cose.

Questi stati vorrebbero l'euro anche domani mattina, (giacchè spalmerebbero i loro debiti sugli altri stati....)

Francamente non capisco cosa vuoi dire: l'adozione dell'euro non ha nessun influsso sulla ripartizione dei "debiti" (quali? pubblici... esteri?). Quelli sono degli stati e rimangono ovviamente di competenza degli stati.

per quanto riguarda SVEZIA e DANIMARCA, che hanno le carte in regola per aderire all'euro in 4 minuti ovvero (una telefonata da parte del I ministro danese al governatore della BCE, la stampa di qualche carta e la firma..... IDEM x la SVEZIA, io vedo solo che vengono fatte allusioni, da parte di qualche sognatore incallito, ma per ora di EURO non se ne parla.

E' vero per ora, com'è anche vero che con quello che sta succedendo qualche sognatore ancor più incallito ha ancora il coraggio di dare addosso all'euro... ma bisogna capire che le cose non sono affatto semplici e immediate. Ci vogliono in ogni caso prima il (sacrosanto) dibattito pubblico e i referenda.

Per quanto riguarda la NORVEGIA (che prima dovrebbe entrare nella CEE) qualche utente continua a ribadire che i governanti stiano pensando all'ingresso nella CEE e poi all'euro..... - solito discorso di prima ma solo parole fatti nisba,,,,, -

Si chiama UE o Comunità Europea, CEE era fino a una ventina d'anni fa.

"Nisba" finchè non si sbatte la faccia contro la dura realtà dei fatti, come la povera Islanda sta facendo ora a sue spese. La Norvegia è un caso molto particolare, perchè economicamente campa quasi esclusivamente vendendo petrolio: nel loro caso l'ipotesi d'ingresso nell'UE prescinde dalla questione finanza.

Viene spontaneo capire il perchè questi stati non vogliano L'EURO, giacchè non vogliono pagare i debiti agli altri.

Mah, dovresti spiegare cosa intendi.

una parola di riguardo la metterei per l'Inghilterra particolarmente colpita dalla crisi finanziaria, vorrei sapere se anche qui la febbre dell'euro è arrivata???

infine la CONFEDERAZIONE ELVETICA, leggevo un articolo sul sole 24 ore che la SVIZZERA essendo il "paese delle banche e della finanza per antonomasia" abbia preso un duro colpo con questa crisi: stessa domanda per l'inghilterra: a loro è venuta la febbre della (CEE e poi dell'euro??)

No, ma bisogna tener conto di alcuni fattori importanti: l'UK ha un'opinione pubblica fra le più vessate dalla propaganda antieuropeista (con questo voglio semplicemente dire che il dibattito pubblico serio sulle questioni europee è pressochè a zero, anzi... "negativo" grazie soprattutto ai tabloid di Murdoch) e un'economia fra le più importanti del mondo che fino a certi livelli può reggere abbastanza bene alla crisi, anche se si stanno accorgendo anche loro che qualcosa non torna. Insomma, capirai che non si può certo pretendere che un'opinione publica determinata in un senso cambi idea nel giro di un mese... ma di certo questa situazione sta mettendo un po' di cose in chiaro. Con importatnti distinguo questo discoso generale vale anche per la Svizzera, che però ha un'economia strutturata in modo molto diverso da quella degli altri paesi, perchè si basa massicciamente su liquidità di provenienza estera.

Ultima riflessione che vi lascio: Grazie all'euro l'europa si è salvata (almeno detto da tanti utenti e da tante persone comuni che si incontrano passeggiando e chiaccherando in un bar) gli stati come inghilterra, danimarca, svezia, norvegia, svizzera, polonia, romania sono tutti FALLITI???? e quale è stato il deprezzamento o l'apprezzamento della loro moneta rispetto all'euro dal 1999???

grazie

Vedi... la disperata opposizione spesso puramente ideologica all'euro ha ormai i giorni contati, perchè nonostante i vari paesi che hai citato siano in condizioni diverse fra loro, a vari stadi del pericolo di "fallimento" (chi è già pressochè alla bancorotta, come l'Islanda, chi rischia seriamente di finirci, chi ha accusato colpi duri ma per ora regge) e per quanto ancora poco definito nel dettaglio sia il loro rapporto con l'euro, tutti, sia dentro che fuori l'UE, si stanno accorgendo che il sistema euro non solo regge, ma chi ne sta fuori rischia molto di più. E questo è stato apertamente amesso anche dagli stessi capi di governo di vari paesi (vedi ad esempio Islanda, Danimarca, Svezia, Polonia), quindi puoi affannarti quanto vuoi a cercare di sminuire tutto e a parlare di "pseudonotizie"... fatto sta che ormai sono pochi e sempre di meno i disperati che hanno il coraggio di dire che l'euro fa schifo e l'euro è un danno. Così, se vuoi un consiglio ti direi di rilassarti e di cominciare a guardare all'argomeno euro con meno pregiudizi, perchè in questo campo ormai "la guerra è finita".

Modificato da ART

Inviato

Non entro nel merito del messaggio di Libroverde, cui ha già brillantemente e puntualmente replicato Art, ma mi incuriosisce molto il fatto che esso compaia con la data del 29 ottobre, quando sono sicuro che non c'era fino al 18 novembre quando ho segnalato l'articolo relativo al progetto di adesione all'UE dell'Islanda.

Non a caso infatti il mio incipit "E le rose stan fiorendo..." riprendeva esattamente le ultime parole del messaggio appena precedente di Superbubu che terminava dicendo "...se son rose: fioriranno!..."

Bah...


Inviato
Così, se vuoi un consiglio ti direi di rilassarti e di cominciare a guardare all'argomeno euro con meno pregiudizi, perchè in questo campo ormai "la guerra è finita".

riprendo solole ultime parole di questo MAGNIFICO MESSAGGIO e dico:...BRAVO e GRAZIE...!

Per Ovvi Motivi di spazio, NON quoto interamente il messaggio di ART, (che meriterebbe di essere trascritto sugli inserito FINANZIARI dei migliori quotidiani nazionali/internazionali) che, comunque, ritengo TALMENTE BEN SCRITTO, CHIARO, ESAUSTIVO e TECNICO, da poter reggere benissimo il confronto con i più autorevoli scritti DI ATTUALITA' INTERNAZIONALE legata alla finanza del FINANCIAL TIMES.

A parte il DOVEROSO complimento, ringrazio davvero l'ESAUSTIVITA' e la COMPETENZA DI "ART" che ha speso parole Precise e certamente NON a CASO sull'argomento relativo all'Ingresso/avvicinamento (Causa Crisi) di Nuovi paesi nell'Unione Europea/moneta Unica, bacchettando (E NE APPROVO AL 100% i MODI!) chi, forse in maniera un pò troppo "Leggera", parla per Luoghi comuni, di argomenti che in realtà non sono BANALI COME SEMBRANO.

Lo dico sul Forum, poichè ho tentato d'inviare un Messaggio Privato ad ART, per scambiare quattro "chiacchiere" con Lui ed il messaggio mi è ritornato indietro: "POTRESTI Perpiacere CONTATTARMI?" avrei davvero piacere di poter scambiare "personalmente" (su interent, visto che vivo fuori dall'Italia =) qualche pensiero su argometi FINANZIARI Internazionali.

Ringrazio comunque Tutti gli utenti, che hanno contribuito e continuano a contribuire, a questa discussione, che, ogni giorno si allarga con nuove notizie, nuove esperienze, nuove speranze e certezze.

saluti

S.B.


Inviato

Solo per completezza, preciso che l'UE è nata il 01/11/1993, con l'entrata in vigore del trattato di Maastricht, firmato l'anno precedente. Sono state quindi raggruppate la CEE, la CECA e l'Euratom, che non hanno, però, cessato di esistere de jure (tranne la CECA, scioltasi ufficialmente il23/06/2002).


Inviato

ART sei un grande! E ho detto tutto!


Inviato (modificato)

Oddio... ragazzi, non esageriamo.

Ho semplicemente detto quello che penso, mica ho scritto un trattato di economia (qualcosa di più "tecnico" sull'euro l'ho anche scritto, ma non su Lamoneta, per non rischiare di creare flames e in generale perchè non è questa la sede).

Forse sono stato anche troppo severo con libroverde, che probabilmente ha postato quel messaggio prima che il tracollo islandese mettesse definitivamente fine ai dubbi circa la convenienza di avere l'euro.

Modificato da ART

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