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Inviato (modificato)
provo a ragionare al contrario.

se da domattina il governo uscisse dall'euro e riadottasse la lira,,,, NO è troppo.

Più che "troppo" direi del tutto inutile (dato che come abbiamo appurato non è l'euro la causa) se non addirittura potenzialmente dannoso (tanto bastardi sono che è facilissimo ne approfittino ancora per aumentare ulteriormente i prezzi al ri-cambio di valuta).

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se da domattina il governo uscisse dall'euro e riadottasse la lira,,,, NO è troppo.

Più che "troppo" direi del tutto inutile (dato che come abbiamo appurato non è l'euro la causa) se non addirittura potenzialmente dannoso (tanto bastardi sono che è facilissimo ne approfittino ancora per aumentare ulteriormente i prezzi al ri-cambio di valuta).

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Inviato

Crisi: Ue, anche Polonia chiede accelerazione ingresso euro

BRUXELLES, 27 feb (AWP/ats/ansa) Dopo l'appello lanciato alcuni giorni fa dal premier ungherese Fereng Gyurcsany per un'accelerazione delle procedure di ingresso nell'euro, oggi è il primo ministro polacco Donald Tusk a chiedere un allentamento dei criteri di integrazione delle monete nazionali nel sistema monetario europeo, per consentire un'anticamera più breve verso l'adozione della moneta unica, considerata uno scudo formidabile contro la crisi finanziaria ed economica.

"Dobbiamo esaminare se possiamo rivedere le regole di ingresso nel sistema della moneta unica", afferma Tusk in un'intervista all'edizione tedesca del Financial Times, a due giorni dalla riunione dei nove paesi dell'Est Europa (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Estonia, Lituania e Lettonia), che si terrà due ore prima del vertice straordinario dei 27 sulla crisi economica, domenica 1 marzo a Bruxelles. Il governo polacco punta ad entrare nell'euro entro il 2012, ma la crisi finanziaria rischia di allungare ulteriormente i tempi.

Le procedure in vigore prevedono per i paesi che intendono entrare nell'euro un periodo di due anni all'interno del sistema 'Erm2' (meccanismo di cambio), che limita le variazioni dei tassi delle monete nazionali rispetto all'euro entro una fascia del 15%. Lo zloty, la valuta polacca, che si è deprezzato del 30% da settembre, non rispetta questo criterio. E, al pari della Polonia, anche le valute di Ungheria, Repubblica ceca e Romania sono lontane dal rispettare questa banda di oscillazione. Più vicine all'euro, invece, le tre repubbliche Baltiche (Estonia, Lituania e Lettonia) e la Bulgaria le cui monete sono già agganciate all'Erm2. Oltre ai due anni nell'Erm2, il trattato di Maastricht prevede parametri di solidità finanziaria e di bilancio molto stretti. "La modifica delle procedure non è all'ordine del giorno", ha affermato la portavoce del commissario Ue agli affari monetari ed economici Joaquin Almunia. "Le porte dell'euro sono aperte - ha detto Amelia Torres - ma ogni paese che vuole entrare deve fare i propri compiti".

Ma per il premier ungherese Gyurcsany "é certo interesse dei paesi che ne sono fuori accelerare il passo, ma è anche interesse dei paesi che sono già dentro l'euro aiutare gli altri partner ed accelerare le procedure". Gyurcsany ha ricordato che nelle sole banche ungheresi ci sono 16 mila miliardi di asset e che il loro deprezzamento avrebbe serie conseguenze per l'Ungheria, ma anche per i partner.

Tra i nuovi Stati membri, finora sono riusciti ad adottare l'euro Malta, Cipro, Slovenia e Slovacchia.


Inviato

Non è che corriamo il rischio di indebolire l'Euro accellerando le procedure di adesione? La domanda è rivolta a chi se ne intende!


Inviato (modificato)

No, non è un problema. Gli stati che devono entrare sono economicamente piccoli e non rappresentano grandi cambiamenti per l'equilibrio dell'unione monetaria.

Io sono d'accordo con l'allentamento dei criteri, perchè bisogna fare di tutto per evitare che gli stati in difficoltà finiscano come l'Islanda. Le valute di Polonia e Ungheria stanno iniziando a tracollare, per cui bisogna sbrigarsi ad avviare il processo di rimpiazzo con l'euro.

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No, non è un problema. Gli stati che devono entrare sono economicamente piccoli e non rappresentano grandi cambiamenti per l'equilibrio dell'unione monetaria.

Io sono d'accordo con l'allentamento dei criteri, perchè bisogna fare di tutto per evitare che gli stati in difficoltà finiscano come l'Islanda. Le valute di Polonia e Ungheria stanno iniziando a tracollare, per cui bisogna sbrigarsi ad avviare il processo di rimpiazzo con l'euro.

Anch'io sono d'accordo con l'allentamento dei criteri di integrazione.


Inviato
No, non è un problema. Gli stati che devono entrare sono economicamente piccoli e non rappresentano grandi cambiamenti per l'equilibrio dell'unione monetaria.

Io sono d'accordo con l'allentamento dei criteri, perchè bisogna fare di tutto per evitare che gli stati in difficoltà finiscano come l'Islanda. Le valute di Polonia e Ungheria stanno iniziando a tracollare, per cui bisogna sbrigarsi ad avviare il processo di rimpiazzo con l'euro.

Anch'io sono d'accordo con l'allentamento dei criteri di integrazione.

E anch'io. Tra l'altro, applicando rigidamente i parametri stabiliti, quanti sarebbero attualmente i Paesi euro che possiedono tutti i requisiti per rimanerci?


Inviato

Credo davvero pochi.


Inviato
No, non è un problema. Gli stati che devono entrare sono economicamente piccoli e non rappresentano grandi cambiamenti per l'equilibrio dell'unione monetaria.

Io sono d'accordo con l'allentamento dei criteri, perchè bisogna fare di tutto per evitare che gli stati in difficoltà finiscano come l'Islanda. Le valute di Polonia e Ungheria stanno iniziando a tracollare, per cui bisogna sbrigarsi ad avviare il processo di rimpiazzo con l'euro.

Anch'io sono d'accordo con l'allentamento dei criteri di integrazione.

E anch'io. Tra l'altro, applicando rigidamente i parametri stabiliti, quanti sarebbero attualmente i Paesi euro che possiedono tutti i requisiti per rimanerci?

Si tartta di requisiti già troppo ambiziosi ai tempi e che qualche grana l'hanno causata, ma ora sono tragicamente superati dai tempi (purtroppo)


Inviato (modificato)

Riassunto del calo di tutte le valute principali del continente europeo rispetto all'euro, escludendo i famosi casi di Islanda e UK:

Hryvnia ucraina -36,6 % (a 1 anno) -7,6 % (nel 2009)

Zloty polacco -24,2 -7,9

Rublo russo -21,1 -10,1

Leu romeno -14,4 -5,9

Fiorino ungherese -13,2 -12,3

Corona ceca -11,9 -5,2

Kuna croata -2,9 -2,0

Lats lettone -1,5 -0,2 (valuta legata da banda di oscillazione del 15% rispetto alla parità centrale con l'euro)

Modificato da ART

Inviato

Mmmmm speriamo però che l'Euro non sprofondi per mancanza di regole ferree, staremo a vedere!


Inviato

si dai diamo l'euro a tutti "allentando le regole"......

e poi gli paghiamo i debiti.... (tanto stiamo così bene.....)

a mio parere tra qualche anno se andiamo avanti così qualche stato "forte" tipo Francia non solo esce dall'euro ma anche dalla CEE,,,,

al giorno d'oggi i paesi poveri vogliono soldi da noi: vedi le richieste ungheresi polacche lettoni ecc ecc alla UE.....

io l'ho sempre detto che era un rave errore farli entrare nella cee ed ora ecco che ci mandano il conto da pagare.....

secondo voi l'inghilterra danimarca svezia norvegia.,,, svizzera entreranno nell'euro con la "paura" che i paesi dell'est chiedano soldi???


Inviato
si dai diamo l'euro a tutti "allentando le regole"......

e poi gli paghiamo i debiti.... (tanto stiamo così bene.....)

a mio parere tra qualche anno se andiamo avanti così qualche stato "forte" tipo Francia non solo esce dall'euro ma anche dalla CEE,,,,

al giorno d'oggi i paesi poveri vogliono soldi da noi: vedi le richieste ungheresi polacche lettoni ecc ecc alla UE.....

io l'ho sempre detto che era un rave errore farli entrare nella cee ed ora ecco che ci mandano il conto da pagare.....

secondo voi l'inghilterra danimarca svezia norvegia.,,, svizzera entreranno nell'euro con la "paura" che i paesi dell'est chiedano soldi???

Giusto una precisazione: gli aiuti li possono chiedere anche senza entrare nell'Euro e, come già detto, per anni sono stati Italia, Spagna, etc. ad usufruire degli aiuti comunitari. Se è stato giusto ricevere....


Inviato
si dai diamo l'euro a tutti "allentando le regole"......

e poi gli paghiamo i debiti.... (tanto stiamo così bene.....)

a mio parere tra qualche anno se andiamo avanti così qualche stato "forte" tipo Francia non solo esce dall'euro ma anche dalla CEE,,,,

al giorno d'oggi i paesi poveri vogliono soldi da noi: vedi le richieste ungheresi polacche lettoni ecc ecc alla UE.....

io l'ho sempre detto che era un rave errore farli entrare nella cee ed ora ecco che ci mandano il conto da pagare.....

secondo voi l'inghilterra danimarca svezia norvegia.,,, svizzera entreranno nell'euro con la "paura" che i paesi dell'est chiedano soldi???

Ti puoi tranquillizzare: entrare nell'eurozona non significa che dovremo pagare i debiti degli altri... cos' come nessuon ha pagato quelli dell'Italia, che i debiti ce li aveva prima e se li tiene pure ora! In compenso tutti questi Paesi ottengono aiuti dall'Unione Europea in quanto membri ed in quanto meno sviluppati di altri Paesi: gli stessi aiuti di cui ha goduto l'Italia (ed in particolare le regioni meridionali) fino a pochi anni fa - non mi chiedere di essere più preciso sulle date perché dovrei documentarmi, ma una ricerca nel sito www.europa.eu sicuramente porterebbe a tutte le informazioni del caso.

Secondo me l'unico effetto che l'ingresso di Paesi con le economie fragili o disastrate sarebbe la minore forza dell'euro sul mercato valutario mondiale, e la conseguente possibile perdita di valore nei confronti del dollaro o di altre valute. Vista la situazione mondiale di oggi, non so nemmeno quanto questo effetto sarebbe apprezzabile.


Inviato
Secondo me l'unico effetto che l'ingresso di Paesi con le economie fragili o disastrate sarebbe la minore forza dell'euro sul mercato valutario mondiale, e la conseguente possibile perdita di valore nei confronti del dollaro o di altre valute. Vista la situazione mondiale di oggi, non so nemmeno quanto questo effetto sarebbe apprezzabile.

Per il momento è come sostieni tu...

Ma una volta usciti dalla crisi ( non durerà mica una vita...? ), questi paesi potrebbero rivelarsi una pericolosa zavorra...


Inviato
si dai diamo l'euro a tutti "allentando le regole"......

e poi gli paghiamo i debiti.... (tanto stiamo così bene.....)

a mio parere tra qualche anno se andiamo avanti così qualche stato "forte" tipo Francia non solo esce dall'euro ma anche dalla CEE,,,,

al giorno d'oggi i paesi poveri vogliono soldi da noi: vedi le richieste ungheresi polacche lettoni ecc ecc alla UE.....

io l'ho sempre detto che era un rave errore farli entrare nella cee ed ora ecco che ci mandano il conto da pagare.....

secondo voi l'inghilterra danimarca svezia norvegia.,,, svizzera entreranno nell'euro con la "paura" che i paesi dell'est chiedano soldi???

Ti puoi tranquillizzare: entrare nell'eurozona non significa che dovremo pagare i debiti degli altri... cos' come nessuon ha pagato quelli dell'Italia, che i debiti ce li aveva prima e se li tiene pure ora! In compenso tutti questi Paesi ottengono aiuti dall'Unione Europea in quanto membri ed in quanto meno sviluppati di altri Paesi: gli stessi aiuti di cui ha goduto l'Italia (ed in particolare le regioni meridionali) fino a pochi anni fa - non mi chiedere di essere più preciso sulle date perché dovrei documentarmi, ma una ricerca nel sito www.europa.eu sicuramente porterebbe a tutte le informazioni del caso.

Secondo me l'unico effetto che l'ingresso di Paesi con le economie fragili o disastrate sarebbe la minore forza dell'euro sul mercato valutario mondiale, e la conseguente possibile perdita di valore nei confronti del dollaro o di altre valute. Vista la situazione mondiale di oggi, non so nemmeno quanto questo effetto sarebbe apprezzabile.

Oltre agli aiuti diretti, agiungici il fatto che per lungo tempo il bilancio europeo favoriva i paesi esportatori di beni agricoli, rispetto agli importatori...


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al giorno d'oggi i paesi poveri vogliono soldi da noi: vedi le richieste ungheresi polacche lettoni ecc ecc alla UE.....

io l'ho sempre detto che era un rave errore farli entrare nella cee ed ora ecco che ci mandano il conto da pagare.....

Come qualcuno ha già spiegato gli aiuti europei vengono dati a chiunque ne abbia bisogno, ma per capire a fondo come funziona conta che vengono assegnati a livello regionale: accedono tutti i territori di qualunque stato membro (anche i lander dell'ex- Germania est, per fare un esempio) che hanno un reddito inferiore al 75% della media UE.

Comunque anche ragionando come se i fondi venissero assegnati solo in base alla ricchezza complessiva del singolo stato bisogna anche distinguere fra le singole situazioni, che sono molto diverse: si va dalla Polonia, che ha bisogno di parecchia assistenza, alla Slovenia, che di soldi ne ha visti pochissimi perchè in poco tempo ha raggiunto un livello di reddito quasi pari alla media europea. I casi a parte veramente "scandalosi" sono quelli di Romania e Bulgaria, che anche a prescindere da questo discorso non erano assolutamente pronti ad entrare in UE.

secondo voi l'inghilterra danimarca svezia norvegia.,,, svizzera entreranno nell'euro con la "paura" che i paesi dell'est chiedano soldi???

Fra le due cose non c'è una connessione diretta, perchè il valore dell'euro dipende dallo stato complessivo dell'economia europea. Anzi, dato che i fondi europei servono a cercare di colmare il divario fra ricchi e meno ricchi, quindi tendono a rendere l'UE/aera euro più omegenea, da questo punto di vista sono un vantaggio.

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http://www.finanzainchiaro.it/

http://www.finanzainchiaro.it/dblog/artico...p?articolo=2511

18/02/2009

ALLARME EUROPA ! SVIZZERA A RISCHIO : A SALVARLA POTREBBE ESSERE L'EURO.

I crediti in franchi svizzeri concessi negli scorsi anni su vasta scala nell'Europa orientale potrebbero mettere in grave difficoltà la valuta elvetica: ne è convinto Artur P. Schmidt, esperto economico intervistato dal portale informativo "Tagesanzeiger.ch/Newsnetz". A suo avviso la Svizzera rischia addirittura la bancarotta - scenario all'islandese - e potrebbe vedersi costretta ad abbandonare il franco per entrare nella zona euro.

In paesi come Polonia, Ungheria e Croazia molti privati e piccole aziende hanno sottoscritto prestiti in franchi, per beneficiare di tassi inferiori a quelli richiesti per i crediti in valute locali. Il sistema ha funzionato fino a quando i corsi sono rimasti stabili, ma ora starebbe traballando: nelle ultime settimane - spiega Schimidt - lo zloty polacco ha ad esempio perso un terzo del valore rispetto alla moneta elvetica. Sempre secondo Schmidt - che dice di basarsi sui dati della Banca dei regolamenti internazionali - a livello mondiale vi sono prestiti in franchi per l'equivalente di 675 miliardi di dollari: circa 150 miliardi provengono direttamente dalla Svizzera, 80 miliardi dalla Gran Bretagna e circa 430 miliardi da piazze offshore.

"Non è nota la quota di crediti inesigibili: ma se fosse ad esempio solo del 20% le banche perderebbero parecchi soldi". Secondo la Banca nazionale svizzera (BNS) gli istituti elvetici sono però poco attivi nell'Europa orientale nelle attività in questione: la gran parte dei crediti sarebbe stata concessa da società locali. Schmidt ritiene per contro che le stesse banche svizzere siano esposte, a causa della loro imprudenza nella politica di prestito ad est: "molte hanno voluto guadagnare troppo e hanno trascurato i rischi: la colpa è anche della BNS, che non è intervenuta", sostiene l'esperto.

Che fare? Secondo Schmidt le banche svizzere devono dare prova di trasparenza, presentando apertamente le loro posizioni a rischio. Complessivamente potrebbero essere necessari ammortamenti per un valore che supera il prodotto nazionale lordo: la Confederazione stessa sarebbe quindi minacciata, come l'Islanda, da una bancarotta.

"Una conseguenza potrebbe essere una forte svalutazione del franco, magari anche un collasso totale", mette in guardia lo specialista. "Un'altra un drastico peggioramento della valutazione sulle capacità di credito del paese: un evento traumatico per una nazione che è sempre stata considerata un baluardo di stabilità". Il franco potrebbe diventare una valuta debole, con la conseguenza che la Svizzera potrebbe vedersi costretta ad abbracciare l'euro, conclude Schmidt. ( Fonte: Tio.ch)

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  • 1 mese dopo...
Inviato

da http://www.corriere.it

Dopo un paesino del Somerset, due città turistiche aprono alla moneta europea

L'euro "sfonda" in Inghilterra

A Bournemouth e Poole, due città balneari del Dorset lanciano l'iniziativa per favorire il turismo estivo

LONDRA - Dopo anni di feroci polemiche e infiniti dibattiti finalmente l'euro conquista l'Inghilterra. Per adesso a essere sedotte dalla moneta continentale sono solo Bournemouth e Poole, due città balneari del Dorset, che dalla prossima estate permetteranno ai propri alberghi ed esercizi commerciali di accettare pagamenti in euro. L'iniziativa, ideata per combattere l'attuale crisi economica, è già stata criticata da tanti euroscettici che popolano la Gran Bretagna, ma è vista di buon occhio dagli uffici del turismo delle due città: questi stimano che grazie alla moneta continentale nelle casse degli albergatori e degli esercenti della regione entreranno circa 10 milioni di sterline in più rispetto al previsto.

TURISMO - Le due città puntano non solo sui turisti europei, che potrebbero giungere in massa nella contea britannica attratti dai suoi prezzi vantaggiosi e dalla possibilità di poter pagare in euro, ma anche sui tanti cittadini inglesi che negli anni scorsi hanno passato le vacanze in Europa e che hanno conservato qualche biglietto continentale. Quest'estate, infatti, secondo gli uffici del turismo delle due città britanniche, almeno 500.000 inglesi, a causa della crisi, cambieranno le loro abitudini e non lasceranno il proprio paese, ma passeranno le vacanze nelle stazioni balneari del Regno Unito. Tuttavia gli alberghi e le altre attività commerciali di Bournemouth e Poole accetteranno solo le banconote continentali e non le monete. Il resto sarà restituito sempre in sterline.

SUCCESSO - Mark Cribb, un albergatore della zona dice alla Bbc: «Con tanti turisti inglesi che non andranno quest'estate in Europa, ci saranno davvero tanti euro nelle tasche delle persone. Se accettando la moneta continentale miglioriamo il servizio offerto ai nostri clienti, allora non ci tiriamo indietro». Graham Richardson, direttore dell'ufficio del turismo di Poole sostiene: «E' un piccolo inizio, ma ci rende fiduciosi che molti, tra hotel e ristoranti, potranno fare buoni affari anche quest’estate». In realtà chi ha capito per primo che la circolazione dell’euro potesse essere un affare per l'economia delle città inglesi è stato Dunster, paesino del Somerset, che già dall'inizio dell'anno permette ai suoi cittadini e ai turisti di spendere in euro. Dopo appena quattro mesi l'iniziativa si è rivelata un successo come conferma al Daily Mail, Antony Brunt, proprietario dello «Yarn Market Hotel» di Dunster: «E' stata una grande idea che adesso altre città cominciano ad imitare. Le persone stanno cercando un modo per resistere all'attuale crisi economica ed è per questo che l'iniziativa ha avuto tanto successo».

Francesco Tortora


Inviato

tornando al titolo della discussione:

mi piacerebbe proprio vedere il 2 euro ISLANDESE magari con un bel gaiser !!

frizio prova a farne una delle tue ma mettici il gaiser please!


Inviato

Torniamo all'Islanda: alle elezioni di ieri ha vinto la coalizione favorita ai sondaggi, favorevole all'ingresso in UE/unione monetaria, progetto sostenuto ormai nettamente dalla maggioranza della popolazione (ultimo sondaggio, marzo, 64% di favorevoli all'avvio dei negoziati, 28% contrari e 8% indecisi).

Servizio: http://it.euronews.net/2009/04/26/vittoria...entro-sinistra/

La situazione dell'Islanda non è nient'affatto bella...

Altro servizio: http://it.euronews.net/2009/04/24/islanda-...paese-in-crisi/


Inviato

Speriamo che gli euroscettici aprano gli occhi. Per loro, l'ingresso nella UE è l'ultima speranza.


Inviato

altre otto monete da inserire :D

Awards

Inviato

La situazione dell'Islanda non è nient'affatto bella...

E' un paese piccolo però l'euro rischia di diventare una sorta di banco del mutuo soccorso.Noi cogliamo l'aspetto collezionistico della cosa ma sotto il profilo economico,aver fatto entrare due mine vaganti come la Slovacchia e la Slovenia,la trovo una scelta scellerata.Che Dio ci assista!


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