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Studi su evoluzione nello stile sulle lettere Romane


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Inviato

Mi piacerebbe sapere se siete al corrente che qualcuno ha fatto degli studi sullo stile delle lettere usate sulla monetazione Romana.

Per esempio come variava lo stile delle lettere usate passando dal I° secolo dopo Cristo al V°?

Lo stile era influnzato dalla localizzazione delle Zecche?

Cioè é possibile distinguere una zecca dallo stile usato?

Vi posto in allegato alcune lettere che mi lasciano perplesso, ad esempio la scritta CONS.

Voi cosa ne pensate?

post-1966-1223613713_thumb.jpg


Inviato

DE GREGE EPICURI

Io mi sono stampato il contributo di Torrente sulle zecche; dà una serie di informazioni soprattutto sulle lettere e simboli presenti in esergo e nel campo (c'è anche qualche errore), ma niente sullo stile delle lettere. Credo che esistano studi nel settore archeologico-epigrafico, utilizzati poi da qualche numismatico; mi sembra che anche Crawford li utilizzi nel riportare le legende, in uno dei 2 voll.

Io ho trovato qualcosa solo per le c.d. imperiali greche, nel volumetto: GREEK NUMISMATIC EPIGRAPHY, di J.E. Hartmann e G. Macdonald, ed: Argonaut, Chicago 1969; ma parla della scelta delle lettere (sigma antico o ellenistico, ecc.) più che del loro stile (es. diritte o inclinate, grasse o magre, slanciate o basse), che credo sia quello che ti interessa.


Inviato

Grazie! cancun 175 e Gianfranco.


Inviato

DE GREGE EPICURI

Carissimo, più ci penso, più questo tema mi sembra importante. Oltretutto, in un sacco di casi si sente dire: lo stile di questa legenda non mi convince..queste lettere mi sembrano aggiustate col bulino..e così via. Secondo me occorre scovare in bibliografia qualche lavoro, che non può mancare. Gli argomenti possono essere almeno 4 o 5:

-lettere esattamente verticali o inclinate, e quanto.

-caratteri arrotondati versus squadrati.

-modo in cui terminano i vari segmenti (netti e squadrati, o con sottili filamenti, sbuffi, escrescenze, che in grafica avranno pure un nome!)

-lettere magre e sottili o più spesse.

-particolarità delle singole lettere: dal trattino della A, alla gambetta della R, alla O più ovale o più tonda, al disegno della S, e così via.

Io credo che su questi argomenti possano esserci soprattutto contributi di epigrafisti, più che di numismatici. Nessuno ha dei testi di epigrafia romana? Cultori di lettere classiche, battete un colpo!


Inviato

E' un argomento piuttosto interessante e poco trattato. Non conosco studi specifici condotti sull'evoluzione degli stili delle legende, ma ho sempre osservato come queste cambiano passando soprattutto dal I secolo al II e poi al III. Certo a variare non sono solo i caratteri ma tutto l'insieme; la legenda si modifica con la crescita delle cariche e con i nomi sempre più lunghi, ma anche la cura dedicata ai singoli caratteri si modifica passando da una certa precisione del primo secolo a un completo disordine nel III. Talvolta vediamo legende i cui caratteri partono da un'altezza di 4 mm per giungere al fondo con il carattere alto appena 2 mm. Sicuramente lo stile venne influenzato moltissimo dalle zecche e dalle tecniche in esse impiegate. Per esempio ho notato, soprattutto per le zecche orientali, che tutte le lettere che presentano dei cerchi come le O, le P o le R, viste al microscopio, presentano un bordo molto irregolare e frastagliato come fossero dei piccoli "soli". Nella maggioranza delle monete provenienti dalla zecca di Roma o Lugdunum invece presentano legende con curvature lineari e più morbide.

Anche le inclinazioni delle lettere sembrano il più delle volte dovute ad una comodità di "fabbricazione" e alla necessità di essere "veloci". Esse infatti le possiamo notare con maggiore frequenza sulle monete di "emergenza", quelle coniate ad esempio su tondelli di barra e quindi generalmente poco curate. Al contrario non le vediamo sulle monete del Primo secolo dove tutto è curato nei dettagli, compreso il tondello e la centratura.


Inviato

Ho un piccolo testo di introduzione all'epigrafia latina edito dal Gruppo Archeologico Romano ma tutto quanto riguarda le monete è allegramente ignorato, ulteriore segno della scarsa rilevanza attribuita alla numismatica da molti accademici. Qui comunque siamo più nel campo della paleografia che in quello dell'epigrafia in senso stretto.

P.


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