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Inviato (modificato)
sono d'accordo con niko, le monete di pippetto prima del '22 sono piccoli capolavori...quelle dopo <_<
Spero vivamente che tu non ti abbassi a collezionare le monete dell'ultimo Re...(per non considerare l'effimera esperienza di Umberto). Per uno che si esprime con toni tanto aulici consiglio solo pregiatissimi tappi di spumante... Modificato da BiondoFlavio82

Inviato
sono d'accordo con niko, le monete di pippetto prima del '22 sono piccoli capolavori...quelle dopo <_<
Spero vivamente che tu non ti abbassi a collezionare le monete dell'ultimo Re...(per non considerare l'effimera esperienza di Umberto). Per uno che si esprime con toni tanto aulici consiglio solo pregiatissimi tappi di spumante...

povero Frenk! (con rispetto per chi colleziona tappi di bottiglie e spumanti)

N.


Supporter
Inviato (modificato)

Concordo con Biondo Flavio,non sono intervenuto prima perche'non avrei saputo misurare le parole.Impariamo il rispetto per i morti e per la nostra Storia,che fu drammatica,ma non peggiore di altre.Frankeminem,se ti facevano schifo Tripoli,Bengasi,Derna,Rodi,Mogadiscio,Asmara ed Addis Abeba e' affar tuo,a me riempiono di orgoglio.Non giudicare il passato col metro di oggi,e' una follia.E studiamola bene,la Storia,senza pregiudizi,eccetto che sui "libri" di Del Boca e di Mac Smith.Parliamo di monete,che e' meglio.

Modificato da roberto pagani

Guest utente3487
Inviato

Dai, non esageriamo. Ognuno ha il diritto di esprimere il proprio parere.L'importante è farlo civilmente e confrontandosi serenamente. A me le monete di quel periodo piacciono. Capisco che a molti possono anche non piacere, ma a me fanno pensare a come eravamo o meglio come pensavo che eravamo. Non eravamo perfetti ma siamo sempre stati dignitosi. Ed eravamo rispettati, nel bene e nel male. Un esempio? Quando Sacco e Vanzetti vennero condannati a morte gli USA avevano paura che l'Italia andasse a bombardare le sue coste con le nostre navi da guerra, che allora erano tra le più moderne e potenti del mondo. E le lire 20 Elmetto, al di la della frase che ufficialmente era dedicata ai nostri fanti, quello voleva trasmettere, il fatto che eravamo una nazione che purtroppo non aveva le risorse per confrontarsi a lungo con le grandi potenze, quindi potevamo vivere "un giorno" da leone. Posso assicurarvi che quella frase i nostri fanti non l'hanno mai pronunciata e molti l'hanno ignorata anche dopo la Grande Guerra, mentre era nota a tutti quella che diceva Mancò la fortuna, non il valore....

Guest utente3487
Inviato

Badate bene: confrontarsi non nelle guerre, ma in campo politico e soprattutto economico. Un po come oggi

Supporter
Inviato

"Manco'la fortuna,non il valore".E'una delle frasi che piu' mi hanno toccato.Ancora oggi e' incisa su un masso del deserto egiziano.Bravo Colonnello,ti riconosco!Credo che ,pero',siamo andati fuori tema...


Guest utente3487
Inviato

Si, ci siamo lasciati trasportare. Però sarebbe interessante conoscere la genesi della moneta da lire 20 elmetto: chissà chi ne ideò le impronte. Non ho mai trovato nulla a riguardo. Sicuramente passò al vaglio di Vittorio Emanuele e di Mussolini, ma altro non saprei....

Inviato
... Teoricamente,facendosi cambiare queste 20 lire in monete da 10 lire (10 grammi d'argento 835/1000),ci sarebbe stato un certo guadagno,per la maggior presenza di argento fino.Non riesco a capire il motivo di queste discrepanze,forse si cominciava a dare importanza al valore nominale della moneta indipendentemente dal contenuto di fino?...

Il rapporto tra il numero di monete coniate da 10 lire (44.800.720 pezzi solo nel 1927) e da 20 mi sembra rendesse molto improbabile ogni speculazione. Il titolo di 600/1000 era un ottimo compromesso tra esigenze di valore intrinseco (era comunque un massimale d'argento) e previsione di una eventuale tesaurizzazione cui la moneta, per significato e impatto visivo, sicuramente si prestava. Del resto un problema di valore intrinseco si presenta anche tra nichelio e argento, senza contare le banconote. Sarebbe comunque interessante accertarsi se fossero stati emanati decreti sul potere liberatorio dei vari nominali.

Quanto al fatto del valore nominale, esso non è una novità: già dal 1863, infatti, i moduli inferiori alle 5 lire sono coniati in argento 835/1000 mentre le 5 lire continuano ad avere il titolo di 900/1000, mentre i pesi complessivi si mantengono invariati.


Inviato (modificato)
Quanto al fatto del valore nominale, esso non è una novità: già dal 1863, infatti, i moduli inferiori alle 5 lire sono coniati in argento 835/1000 mentre le 5 lire continuano ad avere il titolo di 900/1000, mentre i pesi complessivi si mantengono invariati.

Questo e' un fatto interessante: ho letto che l'abbassamento del titolo a 835 all' inizio degli anni '60 fu dovuto alla scoperta dei giacimenti d'oro in California e Australia. L'argento era diventato relativamente piu raro e per salvare il sistema bimetallico molti paesi abbassarono il titolo delle monete d'argento.

Quello che non capisco e' perche gli scudi rimasero a 900/1000, se cio e' vero. Fra l'altro gli americani rimasero con un rapporto oro/argento pari a 15. Qualcosa non torna...

Sicuramente il valore non manco, anzi ! La storia che pero sarebbe bastata un po' piu di fortuna per farcela torna molto comoda agli "organizzatori" dell' impresa. Cosi loro possono dire di essere stati sfortunati si, ma non inetti.

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Modificato da ersanto

Inviato
Sicuramente il valore non manco, anzi ! La storia che pero sarebbe bastata un po' piu di fortuna per farcela torna molto comoda agli "organizzatori" dell' impresa. Cosi loro possono dire di essere stati sfortunati si, ma non inetti.

Diciamo che oltre alla fortuna, mancarono anche i mezzi e le armi.

Ciò non solleva dalla responsabilità di avere condotto una guerra di aggressione, ben sapendo che non eravamo in grado di farcela.

Ho il massimo rispetto per i nostri soldati che sei batterono con coraggio e onore, riconosciuto anche dai nostri nemici.

Ma a volte penso quante energie umane, quanta vitalità, persa per sempre. Una perdita immensa di menti, di idee, di ingegno sacrificata per niente.

Scusate il fuori tema.


Inviato
Quello che non capisco e' perche gli scudi rimasero a 900/1000, se cio e' vero. Fra l'altro gli americani rimasero con un rapporto oro/argento pari a 15. Qualcosa non torna...

Credo si volesse impedire la tesaurizzazione dell'argento in seguito all'aumento del suo prezzo, da cui un'abbassamento del titolo nelle monete da 2 lire, 1 lira 50 e 20 centesimi che nel 1863 sono coniate in decine di milioni di pezzi, contrariamente alla moneta da 5 lire la cui tiratuta è limitata e che probabilmente era tesaurizzata o usata negli scambi internazionali. E infatti, soltanto successivamente agli accordi dell'Unione Monetaria Latina, si riprende a coniare in modo massiccio il 5 lire, ancora in argento 900 e assegnando un potere liberatorio limitato ai nominali in argento 835.


Inviato
Per uno che si esprime con toni tanto aulici consiglio solo pregiatissimi tappi di spumante...

Champagne, caro, champagne...anche se parlo in termini così aulici non sono certo nazionalista ma considero il nazionalismo una delle grandi piaghe del '900, e l'etnocentrismo una delle rovine dell'umanità non mi trovo d'accordo con chi è ancora oggi convinto che l'Italia sia rimasta la nazione di Ettore Fieramosca o dei piccoli patrioti padovani.

Non siamo un popolo di valorosi siamo gli Italiani brava gente, santi poeti e navigatori non guerrieri, e questo può sembrare un'ovvietà ma non è meno ovvio di "c'è mancata la fortuna ma non il valore". Questa purtroppo (o per fortuna) è una realtà.

Durante la prima guerra del golfo il primo aereo abbattuto dagli irakeni aveva il tricolore, volevamo spezzare le reni alla Grecia e poco ci è mancato che i greci dilagassero in Albania.

Posso continuare raccontandovi che quando i tedeschi entravano a Parigi, il nostro esercito non riuscì a valicare li Alpi bloccato dai francesi che già avevano perso la guerra.

Però, purtroppo gli italiani nelle colonie non hanno fatto meglio di francesi, inglesi o portoghesi, anzi tutti i paesi colonizzati hanno avuto la loro parte di benefici, reti stradali e ferroviarie, acquedotti e città simileuropee, ma sono stati davvero dei benefici o una carità pelosa? A cosa servivano strade e ferrovie? Per spostare gli eserciti non ai locali per fare turismo.

Questo è entnocentrismo.


Supporter
Inviato

Visione della storia nazionale sfascista e disfattista interpretata secondo il perfetto stile "La Repubblica".Io dico(cito),e non me ne frega niente se non sei d'accordo:sto dalla parte di mio padre e della mia patria,con ragione o anche senza ragione


  • ADMIN
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Inviato

Propongo di abbassare i toni.


Inviato
Visione della storia nazionale sfascista e disfattista interpretata secondo il perfetto stile "La Repubblica".Io dico(cito),e non me ne frega niente se non sei d'accordo:sto dalla parte di mio padre e della mia patria,con ragione o anche senza ragione

Vabbè tu sei un militare e la pensi a tuo modo, ma la mia non è una "visione" della storia nazionale è la cruda realtà (perché questo è quel che è veramente successo).

Purtroppo sono un curioso e mi piace capire cosa pensa la gente, per questo motivo non posso dire (come te) che "non me ne frega niente se tu sei d'accordo o no" a me invece me ne frega (forse solo per curiosità) come mai tu e molti altri potete difendere ciò che a me pare indifendibile.

Forse sono troppo democratico?

Chiederò a Repubblica di assumermi (in qualità di sfascista e disfattista ovvio) :D


Guest utente3487
Inviato

Come giustamente fa osservare Incuso, lasciamo da parte polemiche e politica e torniamo ad uno degli argomenti:sarebbe interessante conoscere la genesi della moneta da lire 20 elmetto: chissà chi ne ideò le impronte. Non ho mai trovato nulla a riguardo. Sicuramente passò al vaglio di Vittorio Emanuele e di Mussolini, ma altro non saprei....Qualcuno è in grado di fornire risposte?

Supporter
Inviato

Chiedo scusa a tutti se mi sono scaldato.Mi frega l'amore per la mia Patria.Per me,discussione chiusa.

P.S.Non sono piu' un militare


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