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galli boi bologna


Risposte migliori

Inviato (modificato)

Queste monete sono state trovate recentemente a Bologna e ora sono studiate dalla Sovrintendenza. Sulla stampa locale il ritrovamento ha avuto ampia eco. Forse troppa. Non conosco nè peso nè misure, ho solo la foto postata. Si dice che siano ricondicibili al Galli Boi. Qualcuno le può riconoscere e rinviarmi a qualche riferimento, come se fossero monete sul mercato?

Qui le potete vedere meglio

http://www.archeobologna.beniculturali.it/...gna_etrusca.htm

N.B: ho chiesto all'ufficio stampa della sovrintendenza peso e misure. Speriamo che mi rispondano. Altrimenti, fate quello che potete. Grazie

post-7971-1220804084_thumb.jpg

Modificato da cancun175

Inviato

DE GREGE EPICURI

Caro Paolo, non sono specializzato nelle imitazioni cisalpine (c.d. dracme padane) e credo che ad es. G.Aulisio ti saprà dire molto di più. Delle due monete riprodotte nel sito che annuncia la conferenza posso dirti che:

1.La moneta piccola ricorda o imita un obolo di Marsiglia: il rovescio con MA è identico, mentre il D. (posto che quello sia il D., perchè nella foto non è specificato!) la testina di Apollo originale sembra trasformarsi in una testa femminile, un po' simile a quella delle dracme. Esistono imitazioni di vario genere di questi oboli, ma a me risultavano eseguite in Gallia e non nella regione cisalpina, dove gli oboli (come nel tesoro di Serra-Rccò) sono diversi, con figure di animali, ecc.

2.La moneta più grande invece è decisamente una dracma cisalpina di imitazione, del tipo leone-scorpione e con legenda MASSA profondamente alterata e destrutturata. Ma se mi chiedi la precisa classificazione comincio ad andare in confusione, anche perchè le classificazioni di Pautasso sono almeno 2 e poi c'è quella un po' più recente pubblicata da Arslan. Quest'ultima la trovi scaricando un link che è riportato proprio da G.Aulisio nella discussione, in questo stesso Forum delle Preromane, intitolata DRACMA PADANA, aperta dal sig. Burms.

Mi sembra comunque che Arslan collochi questa tipologia nei tipo VII ed VIII, facendo presente che i Boi cessarono queste coniazioni molto prima degli altri Celti cisalpini (es. insubri, leponzi, liguri-piemontesi, veneti...) per la più precoce occupazione romana, seguita alla II guerra punica.

Ci sono molte altre discussioni nel Forum, ad es. quella iniziata il 5.2.2007 da Caiuspliniussecundus, che ti conviene guardare. Quanto ai libri di Pautasso, dubito che ci sia qualcosa di reperibile in rete, esistono 2 vecchi testi ed articoli sulla RIN.

Ciao!


Inviato

Cercherò di addottorarmi, ma non è facile data la mia ignoranza in materia. Per cominciare, dimmi una cosa: sono battute o fuse?


Inviato

DE GREGE EPICURI

A me risultano coniate. I tondelli erano, a seconda dei tipi, tagliati da barra o comunque con cesoie, oppure preparati uno per uno (come per i tipi dei Leponzi).


Inviato (modificato)

Non ho ben capito però di che tipologia di rinvenimento si stia parlando,infatti i rinvenimenti di monete si suddividono solitamente in sporadici, in ripostigli, da stipe votive e da corredi funerari.Il link non fa realmente capire gli aspetti del rinvenimento (tutti in un unica zona di scavo?) e non è dato sapere se le monete provengano in parte dalla necropoli citata e quindi usate come corredo funerario o "obolo di Caronte" (ammesso che questa pratica fosse presente in quel popolo) So che l' Arslan aveva iniziato negli anni 70(insieme ad altri studiosi) un bel progetto molto interessante per la catalogazione dei rinvenimenti monetali,sarebbe interessante sapere se l'iniziativa ha avuto anche un seguito recente e se i dati bolognesi siano raffrontabili con altri locali

Modificato da Fid

Inviato (modificato)

Ho in programma un incontro con il sovrintendente di Bologna e con la direttrice dei lavori proprio per parlare di questo ritrovamento. Voglio arrivare all'appuntamento preparato e per questo chiedo l'aiuto di tutti: per quanto possibile parliamo di queste monete. Aiutatemi a classificarle, a dare loro un contorno storico. In modo da non rendere l'incontro più sbilanciato di quello che inevitabilmente sarà.

Intanto ringrazio Gianfranco che mi ha dato una base sulla quale sto già lavorando.

Modificato da cancun175

Inviato (modificato)

Premesso che sembrerebbe trattarsi di quattro monete, di cui evidentemente sono visibili solo il dritto o il rovescio, la grande di cui è visibile il dritto dovrebbe essere di tipo A.VII, attribuita dall'Arslan ai Boi o ai Cenomani e datata dalla seconda metà del IV sec alla prima metà del II (il peso è un indicatore, lo stile è variabilissimo).

Lo "scorpione" dell'altra rimanda stilisticamente allo stesso tipo, oppure al tipo A.VIII (qualora il dritto fosse obliterato): stessa attribuzione e datazione.

Delle due "piccole", la seconda è sicuramente un obolo massaliota, l'altro probabilmente idem, a occhio e croce piuttosto tardi (se non addirittura imitazioni estremamente ben fatte). Bisognerebbe dare un'occhiata al catalogo di Lione della Brenot per essere più precisi.

Gli oboli di Marsiglia erano imitati in grande scala dai Salluvi e da altre popolazioni provenzali, ma, tanto gli originali quanto le imitazioni, sono stati rinvenuti anche in Italia, ed in particolare in Emilia.

Qui http://www.ermannoarslan.eu/Contributi/199...Casalecchio.pdf un articolo dell'Arslan su uno degli ultimi ritrovamenti, con bibliografia.

Ringrazio Gianfranco per l'immeritata fiducia. Appena avrò un po' di tempo darò con gioia un'occhiata più approfondita alle sue celtiche.

Modificato da g.aulisio
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