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Inviato
Per ritornare al tema principale, aggiungo che, in alcuni paesei, un tempo era esplicitamente vietato tesaurizzare la valuta corrente, eppure le emissioni commemorative, non sono mai mancate

380992[/snapback]

E come facevano a combattere il fenomeno ? perquisivano le persone e le abitazioni ?


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Inviato
Per ritornare al tema principale, aggiungo che, in alcuni paesei, un tempo era esplicitamente vietato tesaurizzare la valuta corrente, eppure le emissioni commemorative, non sono mai mancate

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Bhe, bisogna pur sempre discernere le emissioni commemorative riguardanti le monete destinate alla circolazione ( l'esempio classico attuale è il 2€... ) da quelle specifiche per il collezionismo numismatico ( come ad esempio i 5 ed i 10€ ag ).

Comunque, le regole se ci sono vanno rispettate.

Altro discorso è invece tentare di chiederne la modifica, in quanto penso che, difronte a una tiratura di decine di milioni di pezzi ( se non centinaia... ), la tesaurizzazione di alcune centinaia di migliaia di pezzi non faccia una piega.

Non conosco le leggi italiane che trattano nello specifico la materia ( nel caso in cui esistessero ), so di certo che nelle filiali della banca d'Italia non è consentito chiedere ( previa disponibilità ) il cambio cartamoneta in monete superiore a 500 pezzi: all'apparenza sembra che non centri nulla con il nostro discorso, ma riflettendoci... B)


Inviato
Per ritornare al tema principale, aggiungo che, in alcuni paesei, un tempo era esplicitamente vietato tesaurizzare la valuta corrente, eppure le emissioni commemorative, non sono mai mancate

380992[/snapback]

E come facevano a combattere il fenomeno ? perquisivano le persone e le abitazioni ?

381016[/snapback]

Per lo più si trattava di dittature, per cui il modo era abbastanza semplice: mandavano fuori corso le vecchie banconote, in maniera da costringere chi le possedeva a portarle in banca per cambiarle e (poichè era vietato detenere grosse quantità di denaro in casa) si era costeretti a versarle. Inoltre, era piuttosto semplice identificare questi "cattivoni" e tenerli sotto controllo. In un paese democratico, questo è (quasi) impossibile.


Guest utente3487
Inviato
Per ritornare al tema principale, aggiungo che, in alcuni paesei, un tempo era esplicitamente vietato tesaurizzare la valuta corrente, eppure le emissioni commemorative, non sono mai mancate

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E come facevano a combattere il fenomeno ? perquisivano le persone e le abitazioni ?

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Per lo più si trattava di dittature, per cui il modo era abbastanza semplice: mandavano fuori corso le vecchie banconote, in maniera da costringere chi le possedeva a portarle in banca per cambiarle e (poichè era vietato detenere grosse quantità di denaro in casa) si era costeretti a versarle. Inoltre, era piuttosto semplice identificare questi "cattivoni" e tenerli sotto controllo. In un paese democratico, questo è (quasi) impossibile.

381133[/snapback]

Mi perdoni. Dalle sue parole comprendo che lei è una persona onesta e corretta e quindi pecca di genuina ingenuità: I cattivoni, come dice lei, che detenevano grosse somme di denaro in contanti, non erano certamente povera gente, e quindi stia più che sicuro che trovavano sempre la strada per eludere i controlli, grazie alla compiacenza delle stesse autorità (cane non mangia cane). Basta vedere quello che accadde durante il ventennio fascista. Era vietato esportare preziosi e valuta (da un certo periodo in poi), ma i possidenti, riuscivano bellamente ad inviare all'estero i propri beni, anche tramite il Vaticano. Purtroppo è sempre valida la massima forte con i deboli e debole con i forti. Oggi, grazie alla democrazia, anche se le nefandezze ci sono sempre e sempre ci saranno, almeno vengono portate alla luce, anche se non spesso perseguite come si dovrebbe...

Inviato (modificato)
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E come facevano a combattere il fenomeno ? perquisivano le persone e le abitazioni ?

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Per lo più si trattava di dittature, per cui il modo era abbastanza semplice: mandavano fuori corso le vecchie banconote, in maniera da costringere chi le possedeva a portarle in banca per cambiarle e (poichè era vietato detenere grosse quantità di denaro in casa) si era costeretti a versarle. Inoltre, era piuttosto semplice identificare questi "cattivoni" e tenerli sotto controllo. In un paese democratico, questo è (quasi) impossibile.

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Mi perdoni. Dalle sue parole comprendo che lei è una persona onesta e corretta e quindi pecca di genuina ingenuità: I cattivoni, come dice lei, che detenevano grosse somme di denaro in contanti, non erano certamente povera gente, e quindi stia più che sicuro che trovavano sempre la strada per eludere i controlli, grazie alla compiacenza delle stesse autorità (cane non mangia cane). Basta vedere quello che accadde durante il ventennio fascista. Era vietato esportare preziosi e valuta (da un certo periodo in poi), ma i possidenti, riuscivano bellamente ad inviare all'estero i propri beni, anche tramite il Vaticano. Purtroppo è sempre valida la massima forte con i deboli e debole con i forti. Oggi, grazie alla democrazia, anche se le nefandezze ci sono sempre e sempre ci saranno, almeno vengono portate alla luce, anche se non spesso perseguite come si dovrebbe...

383082[/snapback]

Senza alcuna volontà polemica, posso dire che non pecco d'ingenuità, semplicemente perchè so di cosa sto parlando (anche se non ho voluto citare il paese dove accadeva, l'ultima volta 20 anni fa precisi precisi). Si trattava di gente comunissima, che tratteneva certe somme, per poterle spendere al mercato nero ed acquistare generi alimentari. Quundo dico grandi quantità di denaro non parlo di milioni di euro, ma di quello che, adesso in Italia, corrisponderebbe a poche migliaia.

Modificato da luke2004

Guest utente3487
Inviato
Per ritornare al tema principale, aggiungo che, in alcuni paesei, un tempo era esplicitamente vietato tesaurizzare la valuta corrente, eppure le emissioni commemorative, non sono mai mancate

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E come facevano a combattere il fenomeno ? perquisivano le persone e le abitazioni ?

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Per lo più si trattava di dittature, per cui il modo era abbastanza semplice: mandavano fuori corso le vecchie banconote, in maniera da costringere chi le possedeva a portarle in banca per cambiarle e (poichè era vietato detenere grosse quantità di denaro in casa) si era costeretti a versarle. Inoltre, era piuttosto semplice identificare questi "cattivoni" e tenerli sotto controllo. In un paese democratico, questo è (quasi) impossibile.

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Mi perdoni. Dalle sue parole comprendo che lei è una persona onesta e corretta e quindi pecca di genuina ingenuità: I cattivoni, come dice lei, che detenevano grosse somme di denaro in contanti, non erano certamente povera gente, e quindi stia più che sicuro che trovavano sempre la strada per eludere i controlli, grazie alla compiacenza delle stesse autorità (cane non mangia cane). Basta vedere quello che accadde durante il ventennio fascista. Era vietato esportare preziosi e valuta (da un certo periodo in poi), ma i possidenti, riuscivano bellamente ad inviare all'estero i propri beni, anche tramite il Vaticano. Purtroppo è sempre valida la massima forte con i deboli e debole con i forti. Oggi, grazie alla democrazia, anche se le nefandezze ci sono sempre e sempre ci saranno, almeno vengono portate alla luce, anche se non spesso perseguite come si dovrebbe...

383082[/snapback]

Senza alcuna volontà polemica, posso dire che non pecco d'ingenuità, semplicemente perchè so di cosa sto parlando (anche se non ho voluto citare il paese dove accadeva, l'ultima volta 20 anni fa precisi precisi). Si trattava di gente comunissima, che tratteneva certe somme, per poterle spendere al mercato nero ed acquistare generi alimentari. Quundo dico grandi quantità di denaro non parlo di milioni di euro, ma di quello che, adesso in Italia, corrisponderebbe a poche migliaia.

383125[/snapback]

Capisco quello che intende dire, ma come vede torniamo al mio discorso: a rimetterci erano solamente i piccoli risparmiatori, la povera gente. Ma stia certo che chi deteneva grandi quantità di denaro l'ha fatta quasi sempre franca....

Inviato
Per ritornare al tema principale, aggiungo che, in alcuni paesei, un tempo era esplicitamente vietato tesaurizzare la valuta corrente, eppure le emissioni commemorative, non sono mai mancate

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E come facevano a combattere il fenomeno ? perquisivano le persone e le abitazioni ?

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Per lo più si trattava di dittature, per cui il modo era abbastanza semplice: mandavano fuori corso le vecchie banconote, in maniera da costringere chi le possedeva a portarle in banca per cambiarle e (poichè era vietato detenere grosse quantità di denaro in casa) si era costeretti a versarle. Inoltre, era piuttosto semplice identificare questi "cattivoni" e tenerli sotto controllo. In un paese democratico, questo è (quasi) impossibile.

381133[/snapback]

Mi perdoni. Dalle sue parole comprendo che lei è una persona onesta e corretta e quindi pecca di genuina ingenuità: I cattivoni, come dice lei, che detenevano grosse somme di denaro in contanti, non erano certamente povera gente, e quindi stia più che sicuro che trovavano sempre la strada per eludere i controlli, grazie alla compiacenza delle stesse autorità (cane non mangia cane). Basta vedere quello che accadde durante il ventennio fascista. Era vietato esportare preziosi e valuta (da un certo periodo in poi), ma i possidenti, riuscivano bellamente ad inviare all'estero i propri beni, anche tramite il Vaticano. Purtroppo è sempre valida la massima forte con i deboli e debole con i forti. Oggi, grazie alla democrazia, anche se le nefandezze ci sono sempre e sempre ci saranno, almeno vengono portate alla luce, anche se non spesso perseguite come si dovrebbe...

383082[/snapback]

Senza alcuna volontà polemica, posso dire che non pecco d'ingenuità, semplicemente perchè so di cosa sto parlando (anche se non ho voluto citare il paese dove accadeva, l'ultima volta 20 anni fa precisi precisi). Si trattava di gente comunissima, che tratteneva certe somme, per poterle spendere al mercato nero ed acquistare generi alimentari. Quundo dico grandi quantità di denaro non parlo di milioni di euro, ma di quello che, adesso in Italia, corrisponderebbe a poche migliaia.

383125[/snapback]

Capisco quello che intende dire, ma come vede torniamo al mio discorso: a rimetterci erano solamente i piccoli risparmiatori, la povera gente. Ma stia certo che chi deteneva grandi quantità di denaro l'ha fatta quasi sempre franca....

383131[/snapback]

Questo non era minimamente in dubbio! Lo davo assolutamente per scontato. E' sempre così in ogni campo. E mica soltanto nelle ditatture. D'altronde uno scippatore è un ladro, un evasore fiscale è furbo e va a divertirsi nei locali alla moda, riverito da certe "persone". Le notizie degli ultimi giorni lo confermano, ma non è questo il lugo dove parlarne.


Inviato
Anche la sola manomissione di una moneta è perseguibile dalla legge?

380538[/snapback]

Il motivo risale ad una vecchia concezione (ancora valida, peraltro, praticamente ovunque) per cui la moneta non appertiene a te, bensì al Ministero del Tesoro. Il possessore ha esclusivo diritto all'utiilizzo del suo valore, ma l''oggetto' resta di proprietà dello stato.

380624[/snapback]

ma allora anche vendere gli euro FDC è reato? a rigor di logica, sembrerebbe di sì :unsure:

380663[/snapback]

No, perchè?

380810[/snapback]

Perchè si colleziona qualcosa che non è proprio, bensì dello Stato. Penso sia questo il motivo del dubbio


Guest utente3487
Inviato
Anche la sola manomissione di una moneta è perseguibile dalla legge?

380538[/snapback]

Il motivo risale ad una vecchia concezione (ancora valida, peraltro, praticamente ovunque) per cui la moneta non appertiene a te, bensì al Ministero del Tesoro. Il possessore ha esclusivo diritto all'utiilizzo del suo valore, ma l''oggetto' resta di proprietà dello stato.

380624[/snapback]

ma allora anche vendere gli euro FDC è reato? a rigor di logica, sembrerebbe di sì :unsure:

380663[/snapback]

No, perchè?

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Perchè si colleziona qualcosa che non è proprio, bensì dello Stato. Penso sia questo il motivo del dubbio

383188[/snapback]

Ma è lo Stato stesso, che promuovendo la vendita di monete per collezionisti, che di fatto autorizza la vendita delle monete FDC, anche se non nego che giuridicamente il privato (o commerciante) che vende monete in euro ad un prezzo maggiorato (esempio un rotolino in FDC) potrebbe incorrere, sia pure a livello teorico, in una violazione. Non saprei però al momento individuare quale. Di certo una presa di posizione così drastica ucciderebbe il collezionismo, dando il monopolio della vendita delle monete FDC al solo Stato, sia pure attraverso la propria zecca. Ma mi sembra che in nessun paese del mondo si sia mai pensato di vietare il commercio delle monete non confezionate dalla zecca....Meglio lasciare le cose come stanno, anche se mi rendo conto che in determinati momenti storici qualcuno si è approfittato della situazione.Es.Lire 2 del 1958, lire 5 del 1956. Chi sapeva il quantitativo coniato (non esisteva la vendita ai collezionisti), ha potuto accaparrarsi alla fonte cospicui quantitativi delle stesse rivendendole poi nel tempo a prezzi molto sostenuti...

Inviato

è brutto da dire elledi ma l'occasione fa l'uomo ladro, cioè anche io se ne avessi avuto l'occasione sapendo il contingente dei 5lire 56 ne avrei comprati una decina di rotolini, quando c'e' la posibilità di guadagnare nessuno si tira indietro, soprattutto in una situazione del genere dove non infragi nessuna legge...


Inviato
Anche la sola manomissione di una moneta è perseguibile dalla legge?

380538[/snapback]

Il motivo risale ad una vecchia concezione (ancora valida, peraltro, praticamente ovunque) per cui la moneta non appertiene a te, bensì al Ministero del Tesoro. Il possessore ha esclusivo diritto all'utiilizzo del suo valore, ma l''oggetto' resta di proprietà dello stato.

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ma allora anche vendere gli euro FDC è reato? a rigor di logica, sembrerebbe di sì :unsure:

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No, perchè?

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Perchè si colleziona qualcosa che non è proprio, bensì dello Stato. Penso sia questo il motivo del dubbio

383188[/snapback]

Ma è lo Stato stesso, che promuovendo la vendita di monete per collezionisti, che di fatto autorizza la vendita delle monete FDC, anche se non nego che giuridicamente il privato (o commerciante) che vende monete in euro ad un prezzo maggiorato (esempio un rotolino in FDC) potrebbe incorrere, sia pure a livello teorico, in una violazione. Non saprei però al momento individuare quale. Di certo una presa di posizione così drastica ucciderebbe il collezionismo, dando il monopolio della vendita delle monete FDC al solo Stato, sia pure attraverso la propria zecca. Ma mi sembra che in nessun paese del mondo si sia mai pensato di vietare il commercio delle monete non confezionate dalla zecca....Meglio lasciare le cose come stanno, anche se mi rendo conto che in determinati momenti storici qualcuno si è approfittato della situazione.Es.Lire 2 del 1958, lire 5 del 1956. Chi sapeva il quantitativo coniato (non esisteva la vendita ai collezionisti), ha potuto accaparrarsi alla fonte cospicui quantitativi delle stesse rivendendole poi nel tempo a prezzi molto sostenuti...

383226[/snapback]

Scusa, non ho specificato che parlavo di monete FDC da rotolino, non di monete FDC destinate al collezionismo.

Collezionando monete in fondo creo un danno allo Stato, tesaurizzando (e quindi rendendo inutilizzabili) le monete ne circoleranno meno.

Le monete in Lire, ad esempio, che non sono state restituite in fondo sono andate a creare un danno (seppure minimo probabilmente) allo Stato, che non le ha potute riciclare


Inviato

Penso che il problema della tesaurizzazione, è vero, non andrebbe sottovalutato, ma solo in alcuni casi, ossia quando la tiratura di emissioni destinate all'effettiva circolazione ( non vanno quindi considerate le monete cosidette "per il colezionismo" ) sia abbastanza esigua.

Infatti, in un paese grande come l'Italia, il cui rapporto territorio/popolazione è ben proporzionato, una tiratura di 1 Mln di pezzi rappresenterebbe quasi una goccia in un oceano, e, se tesaurizzata anche solo in parte, creerebbe inevitabilmente la rarità unitamente alle speculazioni...

Dall'avvento dell'euro a tutt'oggi, eccetto qualche caso ( a mio avviso anche enfatizzato... ), le monete coniate in Italia hanno avuto tirature mostruose...

Quindi, nel concreto, cosa mai rappresenterebbero poche migliaia di rotolini tesaurizzati nel cospetto di decine di milioni di pezzi?

Tuttavia, sono del parere che le regole, nel caso in cui esistessero, andrebbero rispettate, ma da tutti!

Non voglio polemizzare, ma come si fa a tollerare situazioni in cui noti commercianti addirittura stranieri che mettono in vendita alcune decine di rotoli ( a prezzi esagerati... ), mentre le ricerche affannose dei collezionisti non sempre si concludono con esiti favorevoli...

Ritornando alle regole ovvero ai limiti, qualcosa c'è ( stando alle mie modeste conoscenze ), però è alquando sibillino, e non riguarda nello specifico la tesaurizzazione, ma il cambio...

Previa disponibilità...

Cambio delle banconote e delle monete


Inviato (modificato)

Sono sostanzialmente d'accordo. Il collezionismo è giusto una goccia nel mare. La speculazione va combattuta anche perchè si avvicina abbastanza al reato di aggiotaggio, specie se i prezzi sono gonfiati ad arte. :angry:

Modificato da luke2004

Guest utente3487
Inviato
è brutto da dire elledi ma l'occasione fa l'uomo ladro, cioè anche io se ne avessi avuto l'occasione sapendo il contingente dei 5lire 56 ne avrei comprati una decina di rotolini, quando c'e' la posibilità di guadagnare nessuno si tira indietro, soprattutto in una situazione del genere dove non infragi nessuna legge...

383236[/snapback]

Guarda che l'occasione era riservata non ai comuni mortali ma ai soliti pochi privilegiati, che ruotano intorno alla zecca e che ungono quando serve. E' sempre successo, come nel caso delle lire 20 in argento Anno V del 1927, accaparrate da pochissime persone, agevolate bellamente dal direttore della Zecca, Mario Lanfranco.

Guest utente3487
Inviato
Anche la sola manomissione di una moneta è perseguibile dalla legge?

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Il motivo risale ad una vecchia concezione (ancora valida, peraltro, praticamente ovunque) per cui la moneta non appertiene a te, bensì al Ministero del Tesoro. Il possessore ha esclusivo diritto all'utiilizzo del suo valore, ma l''oggetto' resta di proprietà dello stato.

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ma allora anche vendere gli euro FDC è reato? a rigor di logica, sembrerebbe di sì :unsure:

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No, perchè?

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Perchè si colleziona qualcosa che non è proprio, bensì dello Stato. Penso sia questo il motivo del dubbio

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Ma è lo Stato stesso, che promuovendo la vendita di monete per collezionisti, che di fatto autorizza la vendita delle monete FDC, anche se non nego che giuridicamente il privato (o commerciante) che vende monete in euro ad un prezzo maggiorato (esempio un rotolino in FDC) potrebbe incorrere, sia pure a livello teorico, in una violazione. Non saprei però al momento individuare quale. Di certo una presa di posizione così drastica ucciderebbe il collezionismo, dando il monopolio della vendita delle monete FDC al solo Stato, sia pure attraverso la propria zecca. Ma mi sembra che in nessun paese del mondo si sia mai pensato di vietare il commercio delle monete non confezionate dalla zecca....Meglio lasciare le cose come stanno, anche se mi rendo conto che in determinati momenti storici qualcuno si è approfittato della situazione.Es.Lire 2 del 1958, lire 5 del 1956. Chi sapeva il quantitativo coniato (non esisteva la vendita ai collezionisti), ha potuto accaparrarsi alla fonte cospicui quantitativi delle stesse rivendendole poi nel tempo a prezzi molto sostenuti...

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Scusa, non ho specificato che parlavo di monete FDC da rotolino, non di monete FDC destinate al collezionismo.

Collezionando monete in fondo creo un danno allo Stato, tesaurizzando (e quindi rendendo inutilizzabili) le monete ne circoleranno meno.

Le monete in Lire, ad esempio, che non sono state restituite in fondo sono andate a creare un danno (seppure minimo probabilmente) allo Stato, che non le ha potute riciclare

383318[/snapback]

No, le monete fuori corso che non vengono presentate al cambio rappresentano un guadagno per lo Stato.

Guest utente3487
Inviato
Penso che il problema della tesaurizzazione, è vero,  non andrebbe sottovalutato, ma solo in alcuni casi, ossia quando la tiratura di emissioni destinate all'effettiva circolazione ( non vanno quindi considerate le monete cosidette "per il colezionismo" ) sia abbastanza esigua.

Infatti, in un paese grande come l'Italia, il cui rapporto territorio/popolazione è ben proporzionato, una tiratura di 1 Mln di pezzi rappresenterebbe quasi una goccia in un oceano, e, se tesaurizzata anche solo in parte, creerebbe inevitabilmente la rarità unitamente alle speculazioni...

Dall'avvento dell'euro a tutt'oggi, eccetto qualche caso ( a mio avviso anche enfatizzato... ), le monete coniate in Italia hanno avuto tirature mostruose...

Quindi, nel concreto, cosa mai rappresenterebbero poche migliaia di rotolini tesaurizzati nel cospetto di decine di milioni di pezzi?

Tuttavia, sono del parere che le regole, nel caso in cui esistessero, andrebbero rispettate, ma da tutti!

Non voglio polemizzare, ma come si fa a tollerare situazioni in cui noti commercianti addirittura stranieri che mettono in vendita alcune decine di rotoli ( a prezzi esagerati... ), mentre le ricerche affannose dei collezionisti non sempre si concludono con esiti favorevoli...

Ritornando alle regole ovvero ai limiti, qualcosa c'è ( stando alle mie modeste conoscenze ), però è alquando sibillino, e non riguarda nello specifico la tesaurizzazione, ma il cambio...

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Cambio delle banconote e delle monete

383370[/snapback]

Puoi spiegarti meglio? E' molto interessante quello che dici nell'ultimo passo... B)

Inviato
Anche la sola manomissione di una moneta è perseguibile dalla legge?

380538[/snapback]

Il motivo risale ad una vecchia concezione (ancora valida, peraltro, praticamente ovunque) per cui la moneta non appertiene a te, bensì al Ministero del Tesoro. Il possessore ha esclusivo diritto all'utiilizzo del suo valore, ma l''oggetto' resta di proprietà dello stato.

380624[/snapback]

ma allora anche vendere gli euro FDC è reato? a rigor di logica, sembrerebbe di sì :unsure:

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No, perchè?

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Perchè si colleziona qualcosa che non è proprio, bensì dello Stato. Penso sia questo il motivo del dubbio

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Ma è lo Stato stesso, che promuovendo la vendita di monete per collezionisti, che di fatto autorizza la vendita delle monete FDC, anche se non nego che giuridicamente il privato (o commerciante) che vende monete in euro ad un prezzo maggiorato (esempio un rotolino in FDC) potrebbe incorrere, sia pure a livello teorico, in una violazione. Non saprei però al momento individuare quale. Di certo una presa di posizione così drastica ucciderebbe il collezionismo, dando il monopolio della vendita delle monete FDC al solo Stato, sia pure attraverso la propria zecca. Ma mi sembra che in nessun paese del mondo si sia mai pensato di vietare il commercio delle monete non confezionate dalla zecca....Meglio lasciare le cose come stanno, anche se mi rendo conto che in determinati momenti storici qualcuno si è approfittato della situazione.Es.Lire 2 del 1958, lire 5 del 1956. Chi sapeva il quantitativo coniato (non esisteva la vendita ai collezionisti), ha potuto accaparrarsi alla fonte cospicui quantitativi delle stesse rivendendole poi nel tempo a prezzi molto sostenuti...

383226[/snapback]

Scusa, non ho specificato che parlavo di monete FDC da rotolino, non di monete FDC destinate al collezionismo.

Collezionando monete in fondo creo un danno allo Stato, tesaurizzando (e quindi rendendo inutilizzabili) le monete ne circoleranno meno.

Le monete in Lire, ad esempio, che non sono state restituite in fondo sono andate a creare un danno (seppure minimo probabilmente) allo Stato, che non le ha potute riciclare

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No, le monete fuori corso che non vengono presentate al cambio rappresentano un guadagno per lo Stato.

383867[/snapback]

Figuraccia, hai ragione xP

Comunque allo stesso modo la distruzione di monete dovrebbe essere un guadagno per lo Stato :unsure: o sbaglio nuovamente?


Inviato (modificato)

383318[/snapback]

No, le monete fuori corso che non vengono presentate al cambio rappresentano un guadagno per lo Stato.

383867[/snapback]

vero

Modificato da luke2004

Inviato
Penso che il problema della tesaurizzazione, è vero,  non andrebbe sottovalutato, ma solo in alcuni casi, ossia quando la tiratura di emissioni destinate all'effettiva circolazione ( non vanno quindi considerate le monete cosidette "per il colezionismo" ) sia abbastanza esigua.

Infatti, in un paese grande come l'Italia, il cui rapporto territorio/popolazione è ben proporzionato, una tiratura di 1 Mln di pezzi rappresenterebbe quasi una goccia in un oceano, e, se tesaurizzata anche solo in parte, creerebbe inevitabilmente la rarità unitamente alle speculazioni...

Dall'avvento dell'euro a tutt'oggi, eccetto qualche caso ( a mio avviso anche enfatizzato... ), le monete coniate in Italia hanno avuto tirature mostruose...

Quindi, nel concreto, cosa mai rappresenterebbero poche migliaia di rotolini tesaurizzati nel cospetto di decine di milioni di pezzi?

Tuttavia, sono del parere che le regole, nel caso in cui esistessero, andrebbero rispettate, ma da tutti!

Non voglio polemizzare, ma come si fa a tollerare situazioni in cui noti commercianti addirittura stranieri che mettono in vendita alcune decine di rotoli ( a prezzi esagerati... ), mentre le ricerche affannose dei collezionisti non sempre si concludono con esiti favorevoli...

Ritornando alle regole ovvero ai limiti, qualcosa c'è ( stando alle mie modeste conoscenze ), però è alquando sibillino, e non riguarda nello specifico la tesaurizzazione, ma il cambio...

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Cambio delle banconote e delle monete

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Puoi spiegarti meglio? E' molto interessante quello che dici nell'ultimo passo... B)

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Previa disponibilità: se dai terminali risulta che nei caveau non ci sono rotolini del taglio e della tipologia che chiedi è naturale che di quei famosi 500 pezzi non se ne può pretendere nemmeno uno!


Guest utente3487
Inviato

Allora, la legge prevede come reato la distruzione di moneta e cartamoneta a corso legale, ma è ovvio che se butti il tuo stipendio nei servizi igienici, lo Stato non ci rimette certo, anzi...

Inviato
Allora, la legge prevede come reato la distruzione di moneta e cartamoneta a corso legale, ma è ovvio che se butti il tuo stipendio nei servizi igienici, lo Stato non ci rimette certo, anzi...

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E quindi perchè mai dovrebbe essere vietato? Una cosa teoricamente viene vietata se può provocare danno a qualcuno (che non sia tu stesso teoricamente), in questo caso non solo non provoca danno, ma crea anzi un guadagno.

Colgo l'occasione per ringraziarti per come stai dietro a tutte le mie (e penso nostre) domande e curiosità!


Inviato

interessente, comunque pensavo cha anche gli operai destinati alla distruzione delle monete potessero :ph34r: far sparire qualcosa.... o sbaglio? I poki privilegiati ci sono sempre e non li beccano mai, in ogni campo e questo si sa

ciao Marco


Guest utente3487
Inviato
Allora, la legge prevede come reato la distruzione di moneta e cartamoneta a corso legale, ma è ovvio che se butti il tuo stipendio nei servizi igienici, lo Stato non ci rimette certo, anzi...

383890[/snapback]

E quindi perchè mai dovrebbe essere vietato? Una cosa teoricamente viene vietata se può provocare danno a qualcuno (che non sia tu stesso teoricamente), in questo caso non solo non provoca danno, ma crea anzi un guadagno.

Colgo l'occasione per ringraziarti per come stai dietro a tutte le mie (e penso nostre) domande e curiosità!

383924[/snapback]

E' una questione formale:non si può distruggere la proprietà dello Stato...

Inviato
Anche la sola manomissione di una moneta è perseguibile dalla legge?

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Il motivo risale ad una vecchia concezione (ancora valida, peraltro, praticamente ovunque) per cui la moneta non appertiene a te, bensì al Ministero del Tesoro. Il possessore ha esclusivo diritto all'utiilizzo del suo valore, ma l''oggetto' resta di proprietà dello stato.

380624[/snapback]

ma allora anche vendere gli euro FDC è reato? a rigor di logica, sembrerebbe di sì :unsure:

380663[/snapback]

No, perchè?

380810[/snapback]

Perchè si colleziona qualcosa che non è proprio, bensì dello Stato. Penso sia questo il motivo del dubbio

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Ma è lo Stato stesso, che promuovendo la vendita di monete per collezionisti, che di fatto autorizza la vendita delle monete FDC, anche se non nego che giuridicamente il privato (o commerciante) che vende monete in euro ad un prezzo maggiorato (esempio un rotolino in FDC) potrebbe incorrere, sia pure a livello teorico, in una violazione. Non saprei però al momento individuare quale. Di certo una presa di posizione così drastica ucciderebbe il collezionismo, dando il monopolio della vendita delle monete FDC al solo Stato, sia pure attraverso la propria zecca. Ma mi sembra che in nessun paese del mondo si sia mai pensato di vietare il commercio delle monete non confezionate dalla zecca....Meglio lasciare le cose come stanno, anche se mi rendo conto che in determinati momenti storici qualcuno si è approfittato della situazione.Es.Lire 2 del 1958, lire 5 del 1956. Chi sapeva il quantitativo coniato (non esisteva la vendita ai collezionisti), ha potuto accaparrarsi alla fonte cospicui quantitativi delle stesse rivendendole poi nel tempo a prezzi molto sostenuti...

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Chiedo scusa.

Approfitto della disponibilità ad affrontare il tema legale legato alla numismatica.

Faccio una domanda che riguarda un po' tutti, perchè penso che moltissimi abbiano già avuto esperienze di vendita/acquisto sia da privati che da negozianti (anche solo attraverso le aste online).

Con l'avvento della moneta unica, ove un commerciante vende denaro a prezzo maggiorato anche proveniente da nazioni straniere (seppur sempre di Euro si tratti), sarebbe ugualmente (e teoricamente) perseguibile o lo resterebbe solamente per la valuta emessa in Italia ? Inoltre, la legislazione italiana rimane l'unica valida o potrebbero anteporsi articoli della legislazione europea ?

Grazie.


Inviato

bella domanda .....


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