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Inviato

Credo che chiunque abbia avuto occasione di vedere un certo numero di monete medievali (italiane o straniere, cambia poco) avrà certamente notato quanto è diffuso il simbolo della croce patente, cioè una croce greca con le braccia più o meno accentuatamente allargate a ventaglio alle estremità. La croce patente occupa in genere tutto il campo di un lato della moneta (per lo più denari o grossi), accompagnata o meno da legende e segni accessori.

Certamente la presenza sulle monete del simbolo della croce è facilmente spiegabile. In quanto segno primario della religione cristiana, dovrebbe rappresentare il potere spirituale che nella concezione medievale è fondamento e sostegno del potere temporale e quindi anche dei suoi attributi, tra cui il diritto di battere moneta. Ma perché proprio una croce patente? Questo simbolo ha dei siginficati specifici che lo differenziano dalla normale croce latina? Quali sono le sue origini? Quando è stato utilizzato per la prima volta sulle monete? E perché ha avuto questo enorme successo?

Si attendono contributi :)


Inviato (modificato)

La croce patente, da quello che sono riuscito a leggere finora, assume un significato particolare solo tra i Cavalieri Templari che la adottarono come simbolo. Essa prese la qualifica di "patente" quando il papa Eugenio III, nel 1147, dopo aver incontrato re Luigi a Digione ed essere passato da Chiaravalle, venne ricevuto a Parigi dal Gran Maestro dei Templari e 150 confratelli. In quell'occasione concesse loro la croce patente "affinchè questo segno trionfante serva loro da scudo ed essi non voltino mai le spalle di fronte a nessun infedele". E' quindi una patente ben precisa e mirata a svolgere un determinato servizio per la Chiesa e tale croce diviene l'emblema dell'autorità pontificia.

Negli altri casi, questo tipo di croce è da considerarsi un'evoluzione specifica di quelle inscritte in un cerchio e che alludono al simbolismo del Pane Eucaristico ed usata al fine del decoro o come simbolo araldico.

La forma di questo tipo di croce ben si adatta agli usi cavallereschi visto che le sue quattro estremità si allargano fino ai lati dello scudo incominciando dal centro.

La croce in generale, inoltre, viene considerata dagli storici proprio come il primo simbolo araldico in senso moderno e venne usata in Terra Santa per distinguere la provenienza dei cavalieri: azzurra per i cavalieri italiani, bianca per i francesi, nera o arancione per i tedeschi, rossa per gli spagnoli, verde per i sassoni, giallorossa per gli inglesi. Oltre che per il colore, le croci si distinsero per la varietà del disegno.

In numismatica, la croce patente avrà trovato fortuna grazie alla circonferenza del tondello ed al fatto che sia il modo più raffinato e vicino ai gusti dell'epoca per inscriverla. Enrico :)

Modificato da minerva
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Inviato

La domanda e' interessante... puo' essere probabile che in gran parte sia dovuta all'influenza dei denari carolingi, i quali a loro volta potrebbero aver subito l'influenza delle monetazioni precedenti (come ad esempio monete merovingie e i cosiddetti continental sceat)?

Magari, facendo ancora un passo indietro, possiamo arrivare ai solidi imperiali con la croce.


Inviato
In numismatica, la croce patente avrà trovato fortuna grazie alla circonferenza del tondello ed al fatto che sia il modo più raffinato e vicino ai gusti dell'epoca per inscriverla.

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Penso che questo è forse uno dei motivi principali della diffusione di tale croce sulle monete di tutta europa, le crociate e i crusader sono forse l'inizio di questa consuetudine ma il fatto che si chiami "croce greca" secondo me è una chiara citazione bizantina, ma il motivo principale, per me, rimane quello estetico, una croce latina avrebbe sbilanciato il tema formale della moneta.

Il riferimento templare è quello più intrigante, ma, come ha fatto giustamente notare Minerva, ogni ordine cavalleresco in Palestina aveva la sua croce patente, i templari non erano che una realtà, nemmeno la più importante, di questa tipologia araldica.

Purtroppo la fine dei Cavalieri del Tempio li ha fatti diventare una realtà al limite tra religione ed esoterismo (quindi un rimando storico per altre sette dai Rosacroce alla Massoneria), ma effettivamente non avevano fatto niente di più degli altri crociati, forse avevano avuto più mano libera nei saccheggi e ladrocini di vere e false reliquie, questo gli ha fatto poco onore, ma tanti bezzi :D da fare invidia al Papa e il re di Francia.

Niente di così occulto soltanto avidità dall'una e l'altra parte.


Inviato

...nella mia ignoranza avrei detto che la più diffusa fosse la croce potenziata :o


Inviato (modificato)
Attenzione, patente in italiano ma pattée in francese, da patte: zampa.

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E' vero! Mentre continuavo a cercare notizie sulla croce patente mi sono accorto del mio errore di traduzione e stavo per correggere. Grazie per i precisi links, Enrico :)

Modificato da minerva

Inviato

no no sono due cose diverse!!!!

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Certo, ma la croce dei Templari è patente, non potenziata.


Inviato

Riepilogando le idee:

"Croce patente" da "patte", in francese zampa: una croce con le braccia che si allargano alle estremità come fossero delle zampe. "Tatzenkreuz" in tedesco vuol dire la stessa cosa. In tedesco ha anche molti altri nomi tra cui "Croce Templare" (vedi oltre) o "Croce Mantovana" (?)

Il suo significato sembra collegato alla simbologia eucaristica. Se effettivamente è una evoluzione della croce iscritta in un cerchio, potrebbe esistere un collegamento con la cosiddetta "croce celtica" (una croce intersecante un cerchio). Qual è il significato di questo simbolo? (non si accettano risposte dall'attuale sindaco di Roma :P )

Storicamente comunque la croce patente sembra fortemente legata alle Crociate e agli ordini religiosi combattenti. La tempistica lo confermerebbe: la prima crociata si conclude nel 1099, la prima metà del XII secolo (chiedo conferme) mi sembra una buona datazione per l'inizio della diffusione dei denari con la croce patente. Potrebbe esserci un collegamento diretto con gli ordini combattenti? Mi pare di ricordare che almeno i Templari non batterono moneta in proprio in Europa occidentale, però prestavano denaro e sicuramente avevano influenza sui poteri locali dei luoghi dove si installavano.

Teniamo presente che la simbologia legata alla Terrasanta era molto diffusa nell'Europa del periodo, anche sulle monete: cito l'articolo di Andrej Stekar sulla Gerusalemme celeste e la Gerusalemme terrena sulle monete di Aquileia/Trieste/Lubiana in Cronaca Numismatica di questo mese.

Altri commenti? Citazioni dai testi?

Quanto alle altre pietruzze che sono state lanciate (Bisanzio, Axum, Carolingi, Merovingi, ...) qualcuno può aggiungere qualcosa?


Inviato

Il suo significato sembra collegato alla simbologia eucaristica. Se effettivamente è una evoluzione della croce iscritta in un cerchio, potrebbe esistere un collegamento con la cosiddetta "croce celtica" (una croce intersecante un cerchio). Qual è il significato di questo simbolo?

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La connessione di croce e cerchio, in conseguenza della quale le barre esorbitano dal cerchio, come nella "croce irlandese", viene detta "croce della questua" che simbolizza l'aspirazione cavalleresca all'avventura come prova spirituale. (Cfr. Dizionario dei simboli, Garzanti 1999).


Inviato

Tagliamo la testa al toro e vediamo tutte le tipologie di croce utilizzate in araldica (e riprese anche in parte in numismatica).

numa numa

croci - tipologia


Inviato

Anche se non tratta nello specifico il tema della croce patente, la pagina di cui seguirà il link riporta un interessante excursus sulla monetazione siciliana al tempo di Ruggero II che ci permette di osservare quanto le monete siano state utilizzate come strumento di propaganda ed anche i simboli cristiani quale la croce siano in esse comparsi di concerto ai rapporti tra il potere temporale e quello spirituale pontificio:

http://www.galtous.com/monete/monetazione/ruggero_ii.php

Da tale cronistoria di un contesto culturale evolutosi dala cultura araba, possiamo allora dedurre i significati sottesi ad un simbolo universalmente noto e riconducibile ad un certo ordine politico e sociale. Osservando i disegni delle monete siciliane dell'epoca che si trovano accanto al testo scritto, si può notare anche lì l'uso di una croce che definirei patente.

Visto che si è accennato, poi, alla Bisanzio in cui il simbolo della croce è stato tanto presente iconograficamente anche nelle monete, vale la pena ricordare che fu l'imperatore Costantino a trasformare questo simbolo da emblema di castigo capitale a veicolo di redenzione e vittoria. In Eusebio di Cesarea leggiamo del famoso sogno di Costantino in cui l'imperatore vide in cielo una croce di luce e le parole "in hoc signo vinces". Era la vigilia della famosa battaglia del Ponte Milvio in cui Costantino ebbe il completo avvento su Massenzio e Roma nel 312 d.C. dopo aver fatto dipingere una croce monogrammatica su tutti gli stendardi e gli scudi dell'esercito.

E' da questa antica storia allora che nasce l'abbinamento della croce al potere ottenuto anche tramite la battaglia e che giungerà ad evolversi in un uso multiforme, araldico e cavalleresco di un simbolo sacro.

Enrico :)


Inviato (modificato)

Mi ha postato due volte lo stesso intervento <_< ...lo cancello

Modificato da minerva

Inviato (modificato)

Che argomento interessante! Mi ero posto anch'io una domanda del genere, ed ero giunto alla conclusione che la croce greca fosse stata adottata perché è quella che meglio entra nel tondello della moneta.

Volendo si può aggiungere un aspetto simbolico che non dev'essere sfuggito ai nostri antenati del medioevo: il tondello ha una forma di cerchio, simbolo di Dio e della creazione. Più precisamente il punto centrale del cerchio da cui dipartono gli infiniti raggi che formano la circonferenza rappresenta Dio, origine del tutto: il cerchio originato rappresenta invece il Creato, l'universo. Ipotizzo che la superposizione della croce al cerchio abbia un significato teologico preciso: non ho fonti a riguardo, ma posso pensare che la croce, quindi Cristo, sia il collegamento fra Dio ed il Creato, il Dio fatto uomo (le braccia della croce che toccano i bordi del cerchio, quindi sono terreni), ed allo stesso tempo vero Dio (il centro della croce coincide con il centro del cerchio).

Questa è una mia interpretazione, attendo commenti ed eventualmente smentite!

Modificato da rob

Inviato

L'araldica insegna che le "pezze" (in particolare le pezze onorevoli, come croce, decusse, palo, banda, fascia...) se è vero che nel tempo hanno acquisito un valore simbolico, inizialmente altro non erano che le forme con cui venivano posti dei rinforzi agli scudi.

Infatti, se ci pensate, che cosa c'è di meglio per rinforzare uno scudo di due bei tondelli di acciaio posti a croce (+ o x)? E magari mettiamoli insieme (così abbiamo la Ruota Cleviana). Per rinforzare la parte centrale niente di meglio di una fascia, oppure di uno scaglione (per proteggere meglio anche la parte alta dello scudo). Se vogliamo strafare mettiamo tanti scaglioni uno sopra l'altro (per ottenere maggior protezione e anche un bell'esempio di scaglionato) ;)

Quindi va bene cercare significati simbolici, ma senza strafare... leggete "Il Pendolo di Foucault" di Eco per scoprire i possibili pericoli! :D


Inviato (modificato)

Io mi voglio affiancare alla tesi di Rob che non mi sembra affatto peregrina.

Se pensiamo all'influenza iconografica dell'arte "alla greca", nella cultura dell'alto medioevo, soprattutto delle corti dell'Italia del sud, soprattutto la Sicilia normanna nonché nella Puglia degli Hohenstaufen in ambedue le monetazioni appare appunto questo stilema, ma la croce patente è presente nella figura fondamentale dell'arte bizantina: il Cristo riconoscibile appunto dalla croce patente iscritta nel cerchio della sua aureola.

Posto questo celebre esempio dal duomo di Monreale. Voi togliete la faccia del Cristo e vedrete apparire il prototipo delle nostre monete.

Capisco tenere i piedi per terra ma il troppo razionalismo, alle volte, ci può far perdere la visione complessiva della simbologia e l'origine di ciò che rende una moneta affascinante dato che visto il poco spazio su cui lavorare le monete sono selve di simboli, contenenti semiologici se vogliamo rifarci ad Eco or ora citato. :D

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Modificato da Frenkminem
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Inviato (modificato)
... il simbolo della croce patente ... Quando è stato utilizzato per la prima volta sulle monete?

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... puo' essere probabile che in gran parte sia dovuta all'influenza dei denari carolingi, i quali a loro volta potrebbero aver subito l'influenza delle monetazioni precedenti

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Sono d'accordo con avgvstvs. Direi che un utilizzo sistematico di questo simbolo sulle monete sia da ricondursi ai carolingi.

Quali sono le sue origini?

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In ambito cristiano, già nel V-VI secolo troviamo esempi di croce patente, versione più sofisticata della croce. Ecco la croce patente dell'abside di San'Apollinare in classe.

Sant'Apollinare in Classe, abside

Questo simbolo ha dei siginficati specifici che lo differenziano dalla normale croce latina?

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In ambito cristiano il fatto che una croce sia patente, secondo me, non aggiunge ulteriori significati a quelli che possono avere la croce latina o greca.

E perché ha avuto questo enorme successo?

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A mio avviso la croce greca patente ha avuto successo:

- in quanto croce, per essere essa riconoscibile come simbolo cristiano, quindi capace di identificare immediatamente un'autorità emittente e una comunità come cristiana.

- in quanto croce greca, per la facilità dell'adattamento al tondello.

- in quanto croce greca patente come fatto estetico e forse funzionale al riconoscimento del tondello stesso come moneta. Che fosse su una scudo o su una moneta, la croce patente piaceva; ed il tondello metallico che fosse grosso, denaro o obolo, esso era moneta.

Modificato da orlando10

Inviato
... il simbolo della croce patente ... Quando è stato utilizzato per la prima volta sulle monete?

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Sono d'accordo con avgvstvs. Direi che un utilizzo sistematico di questo simbolo sulle monete sia da ricondursi ai carolingi.

Quali sono le sue origini?

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In ambito cristiano, già nel V-VI secolo troviamo esempi di croce patente, versione più sofisticata della croce. Ecco la croce patente dell'abside di San'Apollinare in classe.

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In realta' l'utilizzo della croce patente sulle monete compare gia' con i sovrani Axumiti nel IV-VI secolo dell'era Cristiana.

La simbologia bizantina utilizza anch'essa questo simbolo nella tradizione iconografica sia monetale che non.

I carolingi non introducono alcuna simbologia originale (se non i loro monogrammi!) ma mutuano elementi cristiani, longobardi, bizantini di monetazioni precedenti.

numa numa

numa numa


Inviato (modificato)
L'araldica insegna che le "pezze" (in particolare le pezze onorevoli, come croce, decusse, palo, banda, fascia...) se è vero che nel tempo hanno acquisito un valore simbolico, inizialmente altro non erano che le forme con cui venivano posti dei rinforzi agli scudi.

Infatti, se ci pensate, che cosa c'è di meglio per rinforzare uno scudo di due bei tondelli di acciaio posti a croce (+ o x)?

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Non avevo mai pensato a questo dettaglio: grazie Mirco!

Quando una funzione meccanica si l'utile si unisce al simbolico.

la croce patente è presente nella figura fondamentale dell'arte bizantina: il Cristo riconoscibile appunto dalla croce patente iscritta nel cerchio della sua aureola.

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infatti nell'arte bizantina l'unica aureola con iscritta una croce è quella del Cristo. Il motivo è quello che ho dato io (magari l'interpretazione si può dare in termini più precisi e corretti, ma la sostanza è quella).

togliete la faccia del Cristo e vedrete apparire il prototipo delle nostre monete.

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e in effetti la croce patente nel suo intero appare iscritta in un cerchio: non potrebbe essere questa l'origine?

Spesso i simboli perdono il loro significato più profondo e nascosto quando diventano consuetudine: è probabile a mio avviso che, giunta sulle monete, la croce fosse ormai semplicemente emblema cristiano.

... puo' essere probabile che in gran parte sia dovuta all'influenza dei denari carolingi, i quali a loro volta potrebbero aver subito l'influenza delle monetazioni precedenti

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Furono proprio i Carolingi ad arrestare l'espansione musulmana in Europa, e ad iniziare la riconquista della penisola iberica (durata peraltro molti secoli): evidentemente erano in qualche senso campioni di cristianità, e potevano ben fregiarsi della croce sulle loro monete. Comunque sono d'accordo con Avgvstvs che anche loro ripresero un tema già presente in precedenza.

... il simbolo della croce patente ... Quando è stato utilizzato per la prima volta sulle monete?

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Sono d'accordo con avgvstvs. Direi che un utilizzo sistematico di questo simbolo sulle monete sia da ricondursi ai carolingi.

Quali sono le sue origini?

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In ambito cristiano, già nel V-VI secolo troviamo esempi di croce patente, versione più sofisticata della croce. Ecco la croce patente dell'abside di San'Apollinare in classe.

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In realta' l'utilizzo della croce patente sulle monete compare gia' con i sovrani Axumiti nel IV-VI secolo dell'era Cristiana.

La simbologia bizantina utilizza anch'essa questo simbolo nella tradizione iconografica sia monetale che non.

I carolingi non introducono alcuna simbologia originale (se non i loro monogrammi!) ma mutuano elementi cristiani, longobardi, bizantini di monetazioni precedenti.

numa numa

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In effetti molti tipi romani o bizantini recavano la croce del calvario o la croce latina:

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Solido di Eraclio and Eraclio Costantino (613–641), zecca di Costantinopoli

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Tremisse di Maurizio Tiberio (582–602), zecca di Costantinopoli

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Solido di Basilio I, con Costantino (867-886), zecca di Costantinopoli, anni 868-879

In questo caso si vedono sia il Cristo in cattedra con l'aureola e la croce iscritta sul rovescio, sia sul dritto un bell'esemplare di croce patriarcale.

In Occidente mi pare di vedere un'evoluzione da croce latina a croce greca attraverso la serie di tremissi da Roma ai regni barbarci:

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Valentiniano III (425-555), zecca di Ravenna

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Odoacre (476-493), zecca di Roma

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Zecca di Château-Chervix - Haute-Vienne, 600-675

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Zecca di Castermary (Aveyron, Midi-Pyrénées), ca. 575/580-675/680

questa serie ovviamente non è sistematica, ma mi pare appunto di vedere questa evoluzione, che non necessariamente fu volontaria e che probabilmente univa la tradizione simbolica germanica con quella cristiana.

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Denaro, Poitiers (700-740)

Questo denaro, un antenato delle emissioni carolinge almeno per zona geografica, porta sul dritto una croce patente, e sul rovescio una croce gammata.

Sicuramente la croce patente sulle monete si evolve in area francese e fu diffusa da Carlomagno con la creazione del suo impero. Le poche aree che rimasero all'esterno dell'impero hanno tradizioni diverse, pur utilizzando la croce greca, come ad esempio l'area inglese:

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Penny, Hiberno-Norse, Fase I, c.995-1020, Sihtric, c.1000-1010, Inghilterra

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Penny, Aethelred II (978-1016), Southark, Inghilterra

Modificato da rob

Inviato
In realta' l'utilizzo della croce patente sulle monete compare gia' con i sovrani Axumiti nel IV-VI secolo dell'era Cristiana.

La simbologia bizantina utilizza anch'essa questo simbolo nella tradizione iconografica sia monetale che non.

I carolingi non introducono alcuna simbologia originale (se non i loro monogrammi!) ma mutuano elementi cristiani, longobardi, bizantini di monetazioni precedenti.

numa numa

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Condivido in pieno le tue precisazioni, appunto per questo ho parlato di uso sistematico e aggiungo qui protagonostico sulle monete. Posso sbagliare, ma, al di là dell'uso della croce, vorrei capire quando essa diventa il simbolo principe. Mi sembra un passaggio essenziale.

Sui bizantini sono d'accordo. Non per niente ho riportato un celebre esempio di arte bizantina.


Inviato

Poi bisogna fare i conti con il rapido imbarbarimento dell'iconografia alto medievale, la stilizzazione delle raffigurazioni umane (almeno da Costantino in poi per le figure degli imperatori romani) fino alla totale scomparsa di queste in nome di una religione orientale e iconoclasta di derivazione ebraica.

Le raffigurazioni dei re barbari sulle loro prime monete non sono all'altezza di quelle bizantine (che al confronto con quelle imperiali "pagane" già paiono infantili) alla fine del ciclo le carolingie le sostituiranno con i monogrammi e le riconoscibili croci patenti (come citato giustamente da numa)

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Denier di Carlo Magno

anche se si continuerà a raffigurare sbilenchi profili reali

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Come nel caso di questo Denier di Ludovico Pio (814-40).

Parlando poi di reconquista bisogna tener conto anche dell'influenza della monetazione araba sia in Spagna che in Sicilia e nella Palestina dei crociati

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Questo Dirham battuto a San Giovanni D'Acri è una sintesi del passaggio tra arabi e cristiani.


Inviato

Ho potuto approfondire che in effetti uno dei primi usi della croce (in questo caso anche di tipo patente) in effetti fu proprio quello intrapreso nelle loro emissioni monetarie da parte dei sovrani axumiti che da pagani si convertirono al cristianesimo nel IV sec. AD.

Dopo la conversione del sovrano Ezanas, avvenuta nel 330 infatti la croce diviene simbolo correntemente usato al rovescio nelle emissioni di questi sovrani.

Inoltre , al contrario degli imperatori romani d'Oriente ove il simbolo della croce compare non solo piu' tardi (a partire da poco prima del V secolo) ma inoltre almeno all'inizio non occupa quella posizione centrale concessagli nelle emissioni axumite.

Riporto un argento di Hataz, imperatore axumita del VI secolo ove la croce al rovescio indica la posizione centrale occupata da questo simbolo presso i sovrani etiopi.

Axum fu la seconda nazione, in ordine di tempo, dopo gli Armeni, ad adottare la religione cristiana quale religione di Stato, ma i primi in assoluto ad utilizzare il simbolo della croce sulle monete.

In Occidente i precursori dell'utilizzo della croce nelle emissioni monetali sembrano essere stati i Visigoti, i Suevi, i Longobardi nel periodo compreso all'inizio e la meta' del VI secolo (non i Goti , se non in rappresentazioni minori:

asta crociata retta dalla Vittoria alata).

Come si vede l'utilizzo di questo simbolo si affermo' secoli prima della sua adozione carolingia che non fece che riprendere modelli iconografici in uso da tempo.

numa numa

PS

Un'ultima annotazione, l'ultima moneta postata da Fremkminem, e' un inetressantissimo esempio di come la moneta possa adattarsi, per ragion economica, a qualsiasi compromesso. I crociati, di stanza in Terrasancta ,

sottoposta a dominazione araba in quel momento dovettero battere moneta sui tipi arabi perche ' questa venisse accettata. Essi pero' non vollero rinumciare alle prerogative della loro religione e quindi riuscirono a far inserire il simbolo della croce su una moneta a legenda araba, vero sincretismo religioso realizzato dalla ragione economica!

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Inviato

Se non vado errato la croce sulle monete imitative dei crociati è stata messa per non incorrere nelle ire del Papa. Credo anzi che fu proprio il Papa ad imporre legende cristiane.

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