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Inviato (modificato)

non ho capito il link scritto in tedesco, si aggiustava il peso con dei graffi sul volto del sovrano? mi sembra un po' anomala come procedura malgrado sicuramente si conoscono procedimenti all'interno delle zecche seicentesche nei quali la quantità di argento in più veniva spesso tolto tramite tosature e/o troncature con tenaglie (procedure ufficiali)

Modificato da Fid

Inviato
non ho capito il link scritto in tedesco, si aggiustava il peso con dei graffi sul volto del sovrano? mi sembra un po' anomala come procedura malgrado sicuramente si conoscono procedimenti all'interno delle zecche seicentesche nei quali la quantità di argento in più veniva spesso tolto tramite tosature e/o troncature con tenaglie (procedure ufficiali)

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Traduco per chi non sa il tedesco:

"Piccole rimozioni di metallo riconoscibili sul tondello. Dato che ogni moneta doveva avere un peso ben preciso, da un tondello riconosciuto come troppo pesante erano rimossi frammenti di metallo (limatura) prima della coniatura per regolare il peso.

I solchi di aggiustaggio, graffi paralleli, sono sempre più visibili sui punti in rilievo e sul bordo, dove la pressione del conio è inferiore a quella del resto della moneta."


Inviato (modificato)

la notizia degli sfregi sulla moneta 30 soldi compare per la prima volta, almeno a quanto ne so, sul libro di Vico d'Incerti "Le monete austriache del lombardo-veneto" del 1958. La notizia fu poi ripresa da Crippa e Gigante. La riporto:

Su molti esemplari delle monete da 30 soldi non solo del 1799 e del 1800, ma anche di date anteriori, si nota che lo stemmino austriaco al centro del rovescio è parzialmente o totalmente cancellato con mezzi meccanici: questo fatto rientra certamente nell'uso invalso col sopravvento delle idee rivoluzionarie di distruggere ogni segno di nobiltà o di denominazione regia. Poichè lo sfregio risulta particolarmente evidente nelle monete con la data 1800, anche su esemplari fior di conio che non hanno mai circolato, si deve dedurne che molte di tali monete giacessero ancora nella zecca quando, dopo la battaglia di Marengo, i francesi rientrarono a Milano; lo stemmino venne quindi cancellato dalla stessa zecca, prima che le monete fossero poste in circolazione.

E' interessante, ma continuo a pensare che l'ipotesi più probabile sia quella dei segni di conio, presenti su qualsiasi monetazione del tempo, e che qualsiasi ipotesi alternativa andrebbe provata con documenti.

Modificato da Michele2198

Inviato (modificato)

Francesco ed Ercole Gnecchi nel loro Le monete di Milano da Carlo Magno a Vittorio Emanuele II riportano nella nota di pag. 201:

Le Monete ora descritte cogli anni 1799 e 1800 debbono considerarsi cone un anacronismo. Esse furono coniate dalla Repubblica Francese col nome di Francesco II già decaduto, non essendo peranco apprestati i nuovi conii. A tale proposito noteremo, a titolo di curiosità storica, come la più parte delle Monete di Francesco II, in Oro ed Argento, non solo degli anni 1799 e 1800, ma anche di data anteriore, si trovino generalmente guaste da alcuni sfregi nel rovescio, e precisamente sullo Stemma o sullo Scudino d'Austria. Tali sfregi si praticavano ufficialmente da appositi operai della Zecca, in odio alla cessata dominazione.

Modificato da avgvstvs

Inviato

Questa citazione di avgvstvs mi sembra pertinente e che, in certo qual modo, tagli la testa al toro.

Operai della zecca patrioti? oh yeah :lol:


Inviato

in realtà il D'Incerti contesta l'affermazione dei fratelli Gnecchi e del Corpus:

Per quanto non esistano estimonianze specifiche al riguardo, è da ritenere per certo che le monete con l'effigie di Francesco II per Milano con le date 1799 e 1800 non siano state coniate durante il periodo della Repubblica Cisalpina come affermano i Gnecchi e il Corpus, e come, in forma però dubitativa, riferiscono anche il Miller ed il Jaeckel. Poichè la zecca di Milano durante la breve restaurazione austriaca - che come si è detto - durò dal 28 aprile 1799 al 28 maggio 1800 - riprese sicuramente la sua attività (vedi proclama del generale Melas del 30 aprile 1799 che conserva provvisoriamente l'ordinamento vigente nella zecca di Milano, e stabilisce la continuazione della lavorazione nella stessa) non può esservi dubbio che le monete da 30 soldi d'argento, da una sovrana di Fiandra d'oro, da un tallero [...] siano state coniate durante la restaurazione. In maniera del tutto analoga vennero coniate, con l'effigie di Carlo Emanuele IV, monete che nessuno ha mai pensato di attribuire alla Repubblica piemontese o a quella Subalpina.

Inviato

Altri graffi, ancora su una moneta di Francesco I: su questo pezzo da 30 kreuzer del 1807 (zecca di Schmöllnitz), accanto al volto dell'imperatore, compare una "M". Qualcuno ha un'idea su cosa possa significare?

post-7082-1220346884_thumb.jpg


Inviato

e io invece posto un esemplare di 30 soldi senza i graffi, in modo da poter fare un confronto:

30soldi1800mdzz5.jpg

30soldi1800mryx2.jpg


Inviato
Altri graffi, ancora su una moneta di Francesco I: su questo pezzo da 30 kreuzer del 1807 (zecca di Schmöllnitz), accanto al volto dell'imperatore, compare una "M". Qualcuno ha un'idea su cosa possa significare?

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Ci sono diverse parolacce che iniziano con M (anche in dialetto veneto!) :D


Inviato (modificato)

In effetti ci avevo pensato anch'io, almeno a tre... :lol:

Comunque, sempre di protesta politica si tratterebbe!

Modificato da Fratelupo

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