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Collezionismo


Risposte migliori

Ad ogni singola moneta, qualsiasi essa sia, possono essere attribuiti dei valori economici fortemente influenzati da aspetti e peculiarità differenti fra cui ad esempio la qualità,la rarità e l'ambito di reperibilità.Generalizzando un po' è del tutto possibile individuare ambiti collezionistici "a buon mercato" e cioè scelte e preferenze che senza far spendere cifre considerevoli permettono di creare dei piccoli tesori collezionistici.Per le ragioni appena esposte potrebbe essere molto interessante segnalare quali siano le monetazioni di maggiore reperibilità e più a buon mercato suggerendo ai neo-appassionati di numismatica quali possano essere delle interessanti e poco dispendiose "avventure" collezionistiche.

Invito gli utenti a segnalare alcune monetazioni (comprensive di immagini) che potrebbero essere un buon inizio e un buon compromesso fra costi e qualità

Modificato da Fid
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Inviato (modificato)

Inizio io segnalando le seguenti monetazioni:

GRANI SICILIANI

ecco un bel mix casuale di questa monetazione

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my.php?image=1grano1738yu4xq1id7.jpg

PIASTRE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE

ecco un bel mix casuale di quest'altra monetazione

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chiaramente sia fra le piastre napoletane sia fra i grani siciliani esistono monete rare,pregiate e economicamente care, malgrado ciò,in questi ambiti si possono allestire belle collezioni non spendendo troppo

Modificato da Fid
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Ciao,

io aggiungerei anche i marenghi perchè in basse conservazioni paghi in realtà l'oro(anche se adesso è un po' alto), che ti rimane sempre.

La monetazione Italiana da Carlo Alberto a Vittorio Emanuele III credo che alcune FDC e molte altre in BB possano rappresentare un bell'insieme , e poi sono facili da reperire anche nei mercatini tanto da dare quello stimolo in piu' nella ricerca.

L'immancabile lira circolata , acquistando un sacchetto di monete ed il raccoglitore per le lire circolate si inizia a capire il collezionismo poi col tempo si diventa piu' esigenti.

Ed infine quello che circola nelle nostre tasche cioè l'euro, bistrattato da molti ma per un novizio è emozionante mettere in fila date e nazioni.

Se uno non bada alla conservazione credo che moltissime monetazioni possono essere per le tasche di molti.

P.S. L'importante è dotarsi di un vecchio catalogo,che si trova a poco prezzo nei mercatini, e di un raccoglitore e poi il resto vien da se.

ciao

Gianluca

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La mia è ovviamente un'opinione personale, ma credo che scegliere la tematica solo in conseguenza del prezzo sia un po' avvilente. Più o meno ogni monetazione ha le sue tipologie comuni e, senza esasperate conservazioni, accessibili... Certo, molto dipende anche dell'età del collezionista in erba: per un bambino di 10 anni anche monete da 20 euro possono rasserentare una spesa impegnativa... (parlo per esperienza personale, anche se all'epoca si ragionava in lire...)

Modificato da BiondoFlavio82
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Inviato (modificato)
La mia è ovviamente un'opinione personale, ma credo che scegliere la tematica solo in conseguenza del prezzo sia un po' avvilente..

...ma se ci pensi bene tutti quanti ogni giorno scegliamo (o siamo costretti a scegliere) cosa comprare in base al prezzo e alle nostre disponibilità, comunque l'idea del topic non è quella di indirizzare gli utenti verso alcune monetazioni economiche ma viceversa far conoscere loro alcune opportunità/realtà collezionistiche sconosciute e collezionisticamente molto praticabili

Modificato da Fid
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A me l'iniziative sembra molto intelligente. la maggior parte dei giovani (e meno giovani) è allontanata dal mito dell'equazione "antico uguale caro". Credo, andando sull'epoca imperiale romana, che il periodo da me scelto, la seconda metà del III secolo, con i suoi antoniniani, possa costituire un buon compromesso. Certo, si trovano monete fuori da ogni portata media, ma anche tanti piccoli gioielli a pochi dollari

Modificato da cancun175
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Ecco un esempio di buona moneta a basso costo. E' un antoniniano di Aureliano, viene da Sermarini e costa cinque euro. Ma si può trovare qualcosa di decente anche con meno. Ve lo posto dopo

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Modificato da cancun175
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Qui siamo a Probo. sempre antoniniano. Niente di che, ma l'ho pagato quattro euro. sempre da Sermarini. Il che è una garanzia.

Capite che con un centinaio di euro si può anche fare una bella raccoltina di una ventina di monete su cui studiare e lavorare con l'appoggio di una classificazione già fatta e senza ricorrere a improbabili monete da scrostare (compito da esperti). Tanto? E' tutto relativo, ma se esci a cena un paio di volte...

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Modificato da cancun175
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Non piacciono gli antoniniani? Niente paura, andiamo a Petra, regno di Rabbel II (70-106 d.C.). Siamo alla vigilia della conquista romana. E per otto euro si comincia a entrare nel mistero di Indiana Jones...

N:B.: sempre fonte Sermarini

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Ma io cerco qualche imperatore classico, mi dirai. Che so, Cesare, augusto. Chissà quanto spenderò...Beccati questo quadrante di Augusto. A 5 euro

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ma che me ne faccio di una monete senza faccia? Voglio un Ottaviano che si veda. Beh, sei incontentabile. Serve qualcosa di meglio. ma ti costerà molto caro: 12 euro.

ACCIDENTI: la foto è troppo pesante. Forse perchè la moneta costa troppo. Ho sonno e te la posto domani

Modificato da cancun175
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Mi trovo d'accordo con Fid: è possibilissimo fare una collezione di pezzi che non costano troppo - attenzione, il fattore costo ha la sua importanza! Illustro ad esempio il mio caso attuale: appena sposato, fra un paio di mesi arriverà il nostro primo figlio... ovviamente le spese non indispensabili vanno contenute. Mia moglie è molto intelligente e capisce che la numismatica è una passione vera e profonda, e non va soffocata, quindi non protesta se qualche moneta continuo a comprarla; d'altro canto però non accetterebbe che acquistassi ogni mese un paio di monete da 200-300 euro.

Soluzione? Un approfondimento delle varianti di conio dei soldi di Venezia in bassa mistura, acquistabili fra i 5 e i 20 euro ciascuno a seconda del grado di conservazione.

Non trovo affatto avvilente collezionare spiccioli: l'importante però è spendere qualche euro per documentarsi, cercando il miglior testo di riferimento possibile per dare una decente base di conoscenza alla propria collezione.

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Provo anche io a dare un parere:

se si hanno relativamente pochi soldi da spendere e si cerca una veloce rivalutazione del denaro speso punterei sulle monete barbariche. Trascurando le grandissime rarità e parte dell'oro si riescono ancora a "pescare" monetine simpatiche e rare a buon prezzo e si scoprono anche aspetti della storia del nostro paese troppo spesso non conosciuti o sottovalutati. Ma attenzione, le monete barbariche si comprano ancora bene solo da noi. All'estero generalmente costano già cifre "folli".

Se si hanno ancora meno soldi, un'ottima possibilità collezionistica è quella di puntare sui cavalli del periodo aragonese ed angioino emessi da molte zecche del centro/sud tra la seconda metà del 1400 e l'inizio del 1500. E' appurato che circolassero in gran parte d'Italia, probabilmente equiparati al quattrino. Senza spendere molto (salvo per le grandissime rarità), si possono mettere insieme dei piccoli gioielli con bei ritratti già rinascimentali (parlo del periodo aragonese).

Se si hanno più soldi è ottimo provare a mettere insieme dei grossi medievali di buona qualità. E' vero che in molti già seguono questo tipo di collezione e i prezzi sono lievitati in questi ultimi anni, ma ancora si riescono a prendere abbastanza bene. Se facciamo un paragone, il grosso più raro ancora costa quanto un sesterzio (ad esempio di di Nerone) di buona (non eccezionale) qualità. E' pur vero che il sesterzio ha un mercato internazionale ed il grosso (ancora) solo quasi esclusivamente locale o nazionale. Fra 3/5 anni vedremo quale sarà il costo dei grossi. Secondo me sarà più o meno raddoppiato. Sono pronto ad accettare scommesse. ;)

Per completare infine il parere, chi non ha grossi problemi di soldi o riesce a fare sacrifici per mettere insieme cifre congrue, punti sui sesterzi di alta qualità (ma che sia alta sul serio!) e non si spaventi dei costi. Oltre alla innegabile soddisfazione collezionistica ed estetica alla lunga avrà comunque fatto un buon investimento. :)

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Per completare infine il parere, chi non ha grossi problemi di soldi o riesce a fare sacrifici per mettere insieme cifre congrue, punti sui sesterzi di alta qualità (ma che sia alta sul serio!) e non si spaventi dei costi. Oltre alla innegabile soddisfazione collezionistica ed estetica alla lunga avrà comunque fatto un buon investimento.  :)

372696[/snapback]

ottimo consiglio :rolleyes:

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Per completare infine il parere, chi non ha grossi problemi di soldi o riesce a fare sacrifici per mettere insieme cifre congrue, punti sui sesterzi di alta qualità (ma che sia alta sul serio!) e non si spaventi dei costi. Oltre alla innegabile soddisfazione collezionistica ed estetica alla lunga avrà comunque fatto un buon investimento.  :)

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ottimo consiglio :rolleyes:

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Il problema dei sesterzi e' che sono tra le monete piu' falsificate (nel senso di ritoccate, ripatinate, lavorate e bulino, etc. che ci siano.

Avere dei sesterzi praticamente integri e' quasi impossibile oggi, e in taluni casi (vedi USA) arriviamo all'assurdo che piace piu' la moneta ritoccata o ripatinata che quella originale non pulita.

Meglio la collezione di grossi.. :lol:

numa numa

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Inviato (modificato)

beh alcuni preferiscono patine esclusivamente omogenee, altri (per altre monete) spatinano vergognosamente l'argento (pratica molto amata negli usa) in effetti se ci pensiamo bene nell'antiquariato tantissimi mobili sono "ritoccati" pesantemente, nel mondo dell'automobilismo d'epoca molte autovetture sono ricostruite ed anche nella numismatica si segue questo principio. Giusto o sbagliato?? beh chi compra un sesterzio non sempre ne riconosce i ritocchi postumi :D

Modificato da Fid
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Sì Fid, monete di alta qualità. Così si dovrebbe fare. Ma mi era sembrato di capire che si volesse indirizzare qualche giovanissimo neofita al collezionismo. In questo caso sono le monete a basso costo (e quindi bassa qualità) a far testo. Francamente è improponibile dire a un dodici-tredicenne che è meglio aspettare di avere due-trecento euro per comperare una moneta di alta qualità. Per lui sarebbero anni. E un giovanissimo non è abituato a ragionare in termini di anni. Secondo me è meglio che i più giovani si facciano le ossa spendendo quello che possono con qualche sacrificio. Ricordo che mio padre collezionava francobolli italiani. Ne aveva molti e prestigiosi. Ma non mi ha trasmesso la passione. Come potevo solo pensare di spendere milioni per il Gronchi rosa?

Modificato da cancun175
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Sì Fid, monete di alta qualità. Così si dovrebbe fare. Ma mi era sembrato di capire che si volesse indirizzare qualche giovanissimo neofita al collezionismo.

si scusa hai ragione, siamo usciti fuori dal selciato.Per ciò che riguarda i neofiti ritengo che possa essere utile far capire loro gli eventuali limiti (economici e non solo) dell'affrontare certi ambiti collezionistici e delle opportunità che possono aprirsi per alcune monetazioni specifiche.E' chiaro che non si sceglie cosa comprare solo in base alla spesa da affrontare ma mi sembra evidente che in qualsiasi "avventura"collezionistica sia utile preventivarne i costi

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Già. Poi c'è un altro problema. Ai più giovani il collezionismo numismatico non può certo piacere per l'approccio storico. Salvo le debite eccezioni, naturalmente. Il bambino ha un naturale piacere a collezionare dischetti: ci gioca, vuole il salvadenaio a forma di cassaforte... Insomma, il denaro piace a un bimbo, purchè ne abbia immediata disponibilità e sia a forma di disco. E lo faccia sentire grande. E' difficile trovare, nella seconda fascia di età (dai tre-quattro ai sei-sette anni) un bimbo che accetti di cambiare le sue monete con banconote. Ma tutto questo verrebbe catalogato da uno psicologo come naturale sviluppo dell'avere e quindi del superIo. Il bimbo ha e gioca (cioè fa) con ciò che ha. Ha cioì che desidera. E desidera ciò che lo avvicina al mondo degli adulti. Ricordo che mio figlio era orgoglioso quando nel suo libretto apparve il prelievo forzoso di Amato. Ma aveva già circa otto anni ed era passato dal dischetto-salvadenaio al libretto di risparmio foraggiato dai soldi messi nel salvadenaio fornito dalla banca.

Il passaggio al collezionismo si può considerare come una finalizzazione dell'avere. Cioè siamo a una fase successiva. Senza entrare nel patologico (è un problema di misura), il bambimo, ma anche l'adulto, ha maturato un interesse specifico e lo confronta con altri interessi. Configura tra due o più oggetti del desiderio già posseduti, un unico oggetto che si vuole guardare e poi possedere. Tradotto in qualcosa di pratico, vicino all'infanzia nel periodo preadolescenziale: piace la moneta in quanto disco, piace in quanto con la moneta si può comperare. Punto. Poi piacciono, per esempio, il film di Indiana Jones o il quel cartone del West o quell'altro made in Jap. Punto. I due interessi entrano in contatto e si comincia a desidere una moneta (cioè un dischetto) di Petra. O un dollaro d'argento come quello centrato dal pistolero. O una monetina col buco...

Ecco l'embrione del collezionista. La fase successiva è non uccidere la propensione ponendo gli oggetti fuori dalla portata. Troppo in alto. Quindi, agevolare l'interesse su monete che il bambino possa non solo desiderare, ma anche possedere. Conquistare. Comperare...Compito dell'adulto sarà quello di mostare al piccolo considerazione per la nuova conquista. Magari servendosi anche di qualche piccola bugia. Per esempio un antoniniano liso liso di Gallieno può diventare prezioso come la mitica e mai vista monetazione di Odenato...

Modificato da cancun175
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...e poi c'è il percorso al rovescio. Avete mai pensato che un adulto, esaudito il percorso storico, possa provare piacere nel trattare una moneta in quanto in questo modo ritrova un piacere d'infanzia? Oltre la storia, la qualità, il prezzo, il dibattito, insomma, si torna al dischetto.

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  • 1 anno dopo...

Discussione interessante, che non avevo mai letto. Sono d'accordo con Fid: il lato economico non può essere ignorato. per chi intenda iniziare una collezione tematica è una buiona pratica guardarsi un po' attorno. Inutile addentrarsi in qualcosa che verrà troncato molto presto.

Personalmente namo molto le commemorative sovietiche. Costi molto contenuti ed importanti finestre sul passato. I "temi" di tali monete ricordano fatti e personaggi storici notevoli, non sempre molto conosciuti in Italia.

Altre possibilità a basso prezzo sono date dai pennies inglesi, base monetaria della valuta inglese, fino alla decimalizzazione.

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