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IGNORED

epigrafi funerarie romane-cristiane


Risposte migliori

Inviato

Ho sempre avuto un' insana passione per tombe ed epigrafi funerarie e per tutti i segni della pietà e dell'amore che chi rimane lascia a ricordo della persona amata.

Così dopo essermi "sparato" villa Giulia e palazzo Altemps (già noti ma rivisti volentieri) ho fatto un rapido giro al museo epigrafico romano presso le terme di Diocleziano (allestimento davvero bello ).

Ciò che più mi ha colpito sono alcune epigrafi funerarie, e in particolare quelle cristiane del terzo e quarto secolo, per lo stile naif e familiare che trovo commovente.

Ecco riportati degli esempi, alcuni con relativa didascalia.

epigrafe

didascalia

epigrafe

didascalia

epigrafe

didascalia

epigrafe

didascalia


Inviato

Davvero commoventi, Spitz ....

Grazie per averle postate.

Posso solo chiederti se a Villa Giulia hai visto anche la statua della Demetra rinvenuta di recente in un santuario rupestre a Vetralla ??????

Grazie.

Valeria medusa


Inviato

Infine per non trascurare le sepolture tradizionali romane un sarcofago di palazzo Altemps col solito massacro di barbari e trionfo ( ma che bello!)

sarcofago


Inviato

Complimenti, Spitz, per le belle iscrizioni. Si tratta di un mondo tutto da scoprire che andrebbe approfondito e reso pubblico agli interessati. Non credo si tratti di una curiosità morbosa, ma di uno studio molto umano e cristiano. Mi vengono in mente le tombe di Pompei, i Musei Vaticani e le chiesette sparse nella campagna in tante parti d'Italia, dove tombe di oscuri personaggi del periodo medioevale o rinascimentale sanno parlarci al di là dei secoli. L'argomento è forse un po' sepolcrale-foscoliano, ma a volte meditare anche su questi argomenti non credo faccia male.

Buona notte.


Inviato
Posso solo chiederti se a Villa Giulia hai visto anche la statua della Demetra rinvenuta di recente in un santuario rupestre a Vetralla ??????

Mi dispiace ho visto i resti (coroplastica) di alcuni templi ma non ricordo questo in particolare.


Inviato
Posso solo chiederti se a Villa Giulia hai visto anche la statua della Demetra rinvenuta di recente in un santuario rupestre a Vetralla ??????

Mi dispiace ho visto i resti (coroplastica) di alcuni templi ma non ricordo questo in particolare.

370182[/snapback]

Grazie lo stesso !

Valeria medusa


Inviato

DE GREGE EPICURI

Grazie Spitz per le bellissime foto e le iscrizioni. Mi hanno ricordato la forte emozione provata al Museo Archeologico di Atene, ove pure sono presenti numerose stele funerarie, quelle però greche assolutamente classiche. Molte sono figure raccolte in se stesse a meditare; in altri casi c'è un saluto fra il defunto ed i parenti (spesso il coniuge ancora vivo.) A me interessano in un senso diverso rispetto ad Heldrungen, perchè non sono religioso: ma il mistero della fine tocca profondamente anche i non credenti.


Inviato

Ciò che più mi ha colpito sono alcune epigrafi funerarie, e in particolare quelle cristiane del terzo e quarto secolo, per lo stile naif e familiare che trovo commovente.

SPITZ se ti settisse mai la mia ex docente di Archeologia cristiana definire le lapidi paleocristiane NAIF probabilmente ti avrebbe fatto provare la frusta. :D

Lo stile diciamo "molto istintivo" è dato dal fatto che la religione cristiana al suo svilupparsi in Roma non aveva ancora uno stile iconografico proprio pertanto la soluzione adottata è stata quella di riattare l'iconografia pagana al credo cristiano cioè alla stessa figura dare un significato diverso.

Pertanto come potrai notare vi sono delle icone molto ben fatte come ad esempio quella "clicca nr.4" in quanto erano sogetti disegnati/scolpiti frequestemente e da secoli. Infatti quello che è rappresentato è il "buon pastore" dall'ovvio significato cristiano.......ma per secoli è stato il soggetto di lapidi rappresentanti una sciena bucolica. Morale le botteghe romane erano specializzate nel riprodurre questo soggetto pertanto artisticamente è molto sofisticato. Diversamente vi sono icone che definirei "artisticamente elementari" in quanto le botteghe si cimentavano per le prime volte in determinati soggetti.

Spero di aver reso l'idea...ovviamente la mia spiegazione è decisamente incompleta......se la mia prof. leggesse questo post non mi darebbe neanche un 18.

Se ti interessa l'argomento ti posso passare un paio di titoli di libri veramente esaustivi sull'argomento.

Ciao


Inviato
Pertanto come potrai notare vi sono delle icone molto ben fatte come ad esempio quella "clicca nr.4" in quanto erano sogetti disegnati/scolpiti frequestemente e da secoli. Infatti quello che è rappresentato è il "buon pastore" dall'ovvio significato cristiano.......ma per secoli è stato il soggetto di lapidi rappresentanti una sciena bucolica. Morale le botteghe romane erano specializzate nel riprodurre questo soggetto pertanto artisticamente è molto sofisticato. Diversamente vi sono icone che definirei "artisticamente elementari" in quanto le botteghe si cimentavano per le prime volte in determinati soggetti.

La tua è un'ottima spigazione e forse la tua ex docente poteva essere un po' meno severa.

Mi permetto però di dubitare che tutte le epigrafi postate siano state fatte da botteghe specializzate perchè lo stile è un po' troppo "artisticamente elementare" e il livello artistico ricorda più quello dei graffiti sui muri o di certi ex voto .

Un artigiano specializzato in pastori e scene bucoliche ti scolpisce decentemente anche un marziano se lo paghi. :)

E' più probabile che i committenti non potessero permettersi un artigiano e si siano arrangiati come potevano oppure che non potessero rivolgersi alle botteghe perchè il cristianesimo non era ancora tollerato.

Comunque se hai dei libri da suggerire ti ringrazio.


Inviato

Parlando di botteghe romane non devi pensare a quelle rinascimentali dove ragazzi più o meno talentuosi, ma comunque tali, andavano a bottega ad imparare a disegnare.

Immaginati i cataloghi di postalmarket. Tu entravi in una bottega di Roma ed il "maestro" ti mostrava il loro catalogo, dal quale potevi sciegliere la figura per la tua lapide che più ti aggrada. Era praticamente impossibile uscire dal catalogo, perchè i lavoranti non erano artisti ma solo operai che ricopiavano di sana pianta le icone rappresentate nel catalogo. (vedi papiro di Artemidoro) Il cristianesimo che era un neoculto e per di più fortemente osteggiato dall'Imero nel 4° E 5° si affidava all'iconografia pagana ricontestualizzandola, come già detto. Anche durante le persecuzioni i cristiani si affidavano alle botteghe magari con la complicità di proprietari cristiani!. Però se uscivi dai canoni pagani i risultati erano decisamente pessimi. Come dire che io a furia di ricopiare la Gioconda sono diventato abilissimo a riprodurla ed eventualmente aggiungo particolari di mia fantasia...però se vieni a chiedermi una riproduzione di Picasso, non sono in grado di farla ed il risultato sarà quell' "artistico alementare" di cui si parla. Naturalmente stiamo parlando di gente con disponibilità finanziarie esigue(per modo di dire) Se hai l'occasione di visionare dei Cubicoli ( sepolture sotterranee di persone abbbienti) ti renderai conto che la qualità cambia.

Ti lascio con una curiosità rimanendo sempre in tema di sepolture....I sarcofagi che pressochè erano di produzione estera erano scolpiti e rifiniti direttamente in loco però in cantiere avevano l'accortezza di lasciare grezzi i volti delle persone raffigurate e poi venivano trasportati a Roma. Tu entravi nella solita bottega, vedevi un sarcofago che ti piaceva, lo compravi e poi te lo completavano scolpendo i tuoi tratti sul voltoprecedentemente lasciato grezzo. Erano o no, industriosi sti romani?

Oggi pomeriggio ti posto i titoli dei libri.

Ciao


Inviato

eccomi.

Un ottimo testo sulla Roma paleocristiana e non solo. Spazia veramente su tutto dalle origini in Roma ai riti, dalle catacombe all'iconografia ma sopratutto fa un'approfondita analisi sugli spazi cristiani

"CHRISTIANA LOCA" EDITO DA: F.LLI PALOMBI EDITORE

e

"L'ARTE DEI PRIMI CRISTIANI" EDITO DA: EDIZIONI ARKEIOS

Dopo averlo letto, se ti appassiona l'iconografia, direi che di dubbi tu non ne possa più avere.

Al di là del fatto che siano testi universitari non sono per niente noiosi,almeno per me che l'archiologia cristiana era ed è la mia passione, e poi riservano delle sorprese che non ti anticipo! altrimenti che sorprese sono?.

Ciao


Inviato

Grazie STEVE-O spero di trovarli , l'argomento è davvero interessante!


Inviato
Ti lascio con una curiosità rimanendo sempre in tema di sepolture....I sarcofagi che pressochè erano di produzione estera erano scolpiti e rifiniti direttamente in loco però in cantiere avevano l'accortezza di lasciare grezzi i volti delle persone raffigurate e poi venivano trasportati a Roma. Tu entravi nella solita bottega, vedevi un sarcofago che ti piaceva, lo compravi e poi te lo completavano scolpendo i tuoi tratti sul voltoprecedentemente lasciato grezzo. Erano o no, industriosi sti romani?

Questo è interessante, non riuscivo a capire il senso di questo bel sarcofago dei musei Capitolini. Ora mi è chiaro.

Allego la foto di insieme e due particolari. Ho poi notato un sarcofago in cui il volto del committente era chiaramente di un'altra mano rispetto al resto dell'opera, se trovo la foto la posto.

sarcofago

particolare

particolare


Inviato
Infine per non trascurare le sepolture tradizionali romane un sarcofago di palazzo Altemps col solito massacro di barbari e trionfo ( ma che bello!)

sarcofago

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Bella discussione ricca di spunti. Mi chiedo se nel sarcofago che ho messo nel "quote" vi fosse qualche indicazione sul committente. Magari hai fotografato la didascalia.

Infatti mi sembra di ricordare che potrebbe trattarsi del sarcofago di Ostiliano, figlio di Traiano Decio, morto di peste a Roma mentre era imperatore Gallo. Il defunto sarebbe il personaggio a cavallo che sembra volare sopra gli altri. Ostiliano o meno, la scena cruenta di battaglia è una delle più interessanti che ci siano arrivate dal mondo antico.


Inviato (modificato)
Bella discussione ricca di spunti. Mi chiedo se nel sarcofago che ho messo nel "quote" vi fosse qualche indicazione sul committente. Magari hai fotografato la didascalia.

Infatti mi sembra di ricordare che potrebbe trattarsi del sarcofago di Ostiliano, figlio di Traiano Decio, morto di peste a Roma mentre era imperatore Gallo. Il defunto sarebbe il personaggio a cavallo che sembra volare sopra gli altri. Ostiliano o meno, la scena cruenta di battaglia è una delle più interessanti che ci siano arrivate dal mondo antico.

Non ho la didascalia purtroppo.

Guarda questo link. Qui propongono Erennio Etrusco fratello maggiore di Ostiliano.

clicca

Modificato da spitz

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