Vai al contenuto
IGNORED

Pillole di arcaismo


danielealberti

Risposte migliori

Vorrei approfondire con voi un'argomento che mi interessa molto, L'arte arcaica in numismatica.

Evoluzione dell’arcaismo

In una rara moneta di Terme, antica città costiera della Macedonia, viene rappresentato un pegaso al passo nello stile arcaico più antico.

Non è la più antica raffigurazione del cavallo alato che troviamo sulla monetazione greca, ma lo stile con cui viene raffigurato rende questa moneta unica nel suo genere.

Il Pegaso rappresentato nelle sue forme più essenziali ha un corpo fino e molto allungato, rigide zampe lineari ed una grande testa in cui spicca l’occhio globulare, la rigida coda filiforme scende fino a terra mentre le ali vengono rappresentate con una serie di linee essenziali. E’ una rappresentazione del primo periodo arcaico, che si collega stilisticamente agli influssi orientali dell’ultimo periodo geometrico del VIII secolo a.C. Il fatto che questa arcaicissima rappresentazione del mitico animale non sia una delle prime apparse in numismatica rende tale moneta ancora più interessante. A Corinto, che scelse Pegaso come simbolo della città, venivano coniati stateri d’argento con l’animale in un periodo anteriore all’emissione di Terme, lo stile risulta però più ricercato ed avanzato, scomparsi del tutto gli influssi geometrici questo animale rispecchia uno stile arcaico più maturo, la posa non è più statica e dall’animale impennato scaturisce forza ed elasticità, nonostante le proporzioni non vengano rispettare e la testa spicchi in modo eccessivo rispetto al resto del corpo. La coda puntiforme, la criniera irsuta e soprattutto le ali che terminano a ricciolo richiamano ancora lo stile orientaleggiante, ma la posizione del corpo, la possente muscolatura ed il movimento delle zampe, che permette di vederle tutte, fa ben intuire lo sforzo di un artista che cerca di svincolarsi dalla rigidità degli stili precedenti.

Il motivo del fatto che lo stile del Pegaso di Terme risulti più arcaico del Pegaso di Corinto, nonostante il fatto sia cronologicamente posteriore, è da ricercarsi nella posizione geografica delle due città. La Macedonia era infatti una regione marginale nel mondo ellenico, abitata soprattutto da allevatori, pastori e cacciatori. In questi luoghi di confine tra mondo greco e barbari, l’esigenza dello sviluppo dell’arte era secondario rispetto alla continua lotta per la difesa dei confini. La fiorente Corinto al contrario prosperava grazie al commercio marittimo, ed il benessere economico portò allo sviluppo culturale ed alla nascita di scuole ed accademie dell’arte, il luogo ideale dove studiare e sviluppare nuovi schemi artistici.

Le informazioni fano parte di un mio lavoro nato dalla consultazione di molti testi numismatici e storici. Il contributo maggiore e la foto della moneta di Therme provengono dal volume " l cavallo nella moneta greca"

Ora mi piacerebbe approfondire con voi questo stile tanto affascinante

Daniele Alberti

post-618-1216753370_thumb.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


Complimenti Daniele!

Questo tipo di discussioni mi piace molto, in fondo è proprio quello che chiedevo in una proposta di qualche mese fa (mi cito): ...propongo quindi di dedicarci un po' di più, nei nostri interventi, all'approfondimento storico artistico.

(http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic=33044&hl=)

Peccato, sto partendo per le vacanze e non potrò collaborare, ma eventualmente, al mio ritorno, cercherò di inviarvi qualcosa, assieme alle foto che farò a Thira-Santorini... :)

Link al commento
Condividi su altri siti


Ora mi piacerebbe approfondire con voi questo stile tanto affascinante

367542[/snapback]

Adesso dico la bestialità: questo cavallo "ultra-arcaico" non ricorda in qualche modo gli stilemi dell'arte celtica? Semplice convergenza evolutiva o c'è qualcosa di più profondo? Oppure il caldo mi ha stramazzato i neuroni una volta per tutte?

Peccato, sto partendo per le vacanze e non potrò collaborare, ma eventualmente, al mio ritorno, cercherò di inviarvi qualcosa, assieme alle foto che farò a Thira-Santorini...  :)

367626[/snapback]

Buone vacanze sul mare color del vino ... da quanto tempo manco dalla Grecia ... :wub:

Link al commento
Condividi su altri siti


Adesso dico la bestialità: questo cavallo "ultra-arcaico" non ricorda in qualche modo gli stilemi dell'arte celtica? Semplice convergenza evolutiva o c'è qualcosa di più profondo? Oppure il caldo mi ha stramazzato i neuroni una volta per tutte

367784[/snapback]

Paleo' ma davero davero :blink: questa è una domanda da Focus o un servizio di Voyager :lol:

"Cavalli greci e cavalli celti...sempre cavalli ma è una convergenza evolutiva o c'è qualcosa di più profondo?" prossimamente su Rieducational channel :P

la risposta per me è: semplice convergenza evolutiva, un po' come le piramidi maya e quelle mesopotamiche

Modificato da Frenkminem
Link al commento
Condividi su altri siti


Paleo' ma davero davero :blink: 

367789[/snapback]

A Fre' che fai cojoni? Considerato sfidato. A te la scelta delle armi: birra e sarcicce o bucatini alla matriciana? :rolleyes:

Link al commento
Condividi su altri siti


Scherzi a parte: senza immaginare chissà quali oscure connessioni (certamente mediate dall'intervento degli ultimi sopravvissuti di Atlantide) la moneta postata da Daniele come stile può ricordare o no certe cose dell'arte celtica? Esempio da CoinArchives:

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...cID=290&Lot=115

E' chiaro che questi sono esempi molto più tardi e oltre tutto sono il risultato di una progressiva distorsione dello stile ellenistico, però io qualche somiglianza ce la vedo. Una specie di ritorno alle origini, dal punto di vista artistico?

Link al commento
Condividi su altri siti


Possiamo dire che la cultura circola (non a caso hai fatto riferimento all'ellenismo) e i contatti fra i barbaros e i greci non sappiamo quanto larga fosse la sfera d'influenza verso nord o verso est.

L'antropologo russo Propp faceva notare che tra alcune popolazioni del nord della russia c'erano leggende sui cavalli pure se quelle stesse popolazioni non ne avevano mai visto uno in tempi recenti.

Poi comunque la stilizzazione è spesso sintomo di una cultura povera e il medioevo che ha azzerato tutta la cultura classica ce lo conferma...

La stessa monetazione romana che nell'alto impero (ma sicuramente anche prima) ritrae gli imperatori al "naturale" (scusate i termini inappropriati) poi via via che decade i ritratti si fanno più uniformi, meno "veri" più stilizzati...si perde il senso della prospettiva per privilegiare, con l'altezza, la grandezza del personaggio raffigurato...basti pensare ai bassorilievi dell'arco di Costantino che paragonati a quelli dell'arco di Tito paiono scolpiti da dei bambini.

E qui mi fermo. ;)

Link al commento
Condividi su altri siti


Poi comunque la stilizzazione è spesso sintomo di una cultura povera

367820[/snapback]

Ah che pugnalata! E con Bisanzio come la mettiamo? :P

(ok, hai scritto "spesso" ...)

il medioevo che ha azzerato tutta la cultura classica ce lo conferma...

367820[/snapback]

A Fre', Alex Drastico al tuo confronto è una mammoletta! :D

Link al commento
Condividi su altri siti


Confrontiamoli con questi esempalri di Argilos e di Corinto..........

che ne pensate?

367620[/snapback]

una cosa alla volta.

Inanzitutto le monete postate da Arthas, entrambe gli stateri appartengono ad uno stile primo arcaico ma hanno superato l'influsso geometrico mentre rimangono evidenti tracci di orientalismo, sopratutto nelle ali che si curvano nella parte terminale, nello statere macedione gli influssi sono ancora più evidenziati nel riempimento delle ali puntiforme, nella criniera volutamente irsuta e nella posizione plastica.

Nell'arcaico statere di Corinto si intravede una certa evoluzione dello stile, sempre arcaico orientaleggiante rimane , la testa del cavallo è ritratta in modo sproporzionato rispetto al corpo, l'occhio globulare, la criniera sempre irsuta ma l'artista ha ritratto in questo caso il Pegaso intento a spiccare un balzo per prendere il volo. Il cavallo non appare più in posa ma si tenta di rappresentare un'azione, direi che siè con questa moneta aperta la strada verso l'ercaismo maturo.

lele

Link al commento
Condividi su altri siti


Guarda che io sono un fanatico del Medioevo...tutti quei musetti stupiti, le sproporzioni nei bassorilievi gotici mi fanno sbroccare più di un Raffaello o un Rembrandt...

Ma la bellezza va oltre la naturalezza e certi mosaici come quelli di San Clemente o per rimanere nei dintorni di Roma i dipinti del duomo d'Anagni per me sono degni della Cappella Sistina...

Ciò non toglie che ci sono voluti più di 400 anni per ritornare a dipingere in maniera prospettica come i romani già facevano al loro tempo...e probabilmente anche i Greci.

E' difficile non pensare che il medioevo non abbia azzerato, almeno nel campo delle arti visive, la cultura classica.

Link al commento
Condividi su altri siti


Si Frenkminem, la penso allo stesso modo, in tempi di decadenza sopratutto economica, la necessità di pensare all'arte veniva posta in secondo piano rispetto alla necessità di sopravvivere, di conseguenza i livelli atristici subivano una regressione se non come dici tu un'azzeramento completo.

per quanto rigrada la moneta celtica postata da paleologo si applica lo stesso discorso, il cavaliere a cavallo assume, al di la dell'arcaismo, forme barbare.

Si assiste alla dissoluzione delle forme che diventano quasi astratte tipico dei mondi circostanti il mondo classico.

Per la creazione della moneta è stato preso a modello un tetradramma di Filippo II di Macedonia, non si trattò a mio avviso di una copiatura vera e propria in quanto l'incisore si sforzò di modificare nello stile la sua opera differenziando la sua opera stilizzando i tratti.

Daniele Alberti

Link al commento
Condividi su altri siti


Nella monetazione celtica di imitazione ellenistica si incontrano diversi livelli di "barbarizzazione" (chiamiamola così per comodità), dall'imitazione quasi perfetta, alla stilizzazione che può ricordare le forme dell'arte greca arcaica (come nella moneta che ho postato, in particolare nella figura del cavallo, mentre il cavaliere appare ancora più "primitivo"), alla disaggregazione della figura che diventa praticamente astratta. Mi piacerebbe sapere come questi diversi stili sono collegati al periodo storico, all'area geografica e ai vari popoli che hanno prodotto monete di imitazione. In questo modo si potrebbe forse spiegare se si tratta davvero solo di un degrado delle capacità artistiche, oppure se ci sono dietro anche un simbolismo e una visione del mondo differenti da quelle dell'arte classica.

Alcuni esempi da CoinArchives: http://www.coinarchives.com/a/results.php?...ch=horse+celtic

P. :)

Link al commento
Condividi su altri siti


Nella monetazione celtica di imitazione ellenistica si incontrano diversi livelli di "barbarizzazione" (chiamiamola così per comodità), dall'imitazione quasi perfetta, alla stilizzazione che può ricordare le forme dell'arte greca arcaica (come nella moneta che ho postato, in particolare nella figura del cavallo, mentre il cavaliere appare ancora più "primitivo"), alla disaggregazione della figura che diventa praticamente astratta. Mi piacerebbe sapere come questi diversi stili sono collegati al periodo storico, all'area geografica e ai vari popoli che hanno prodotto monete di imitazione. In questo modo si potrebbe forse spiegare se si tratta davvero solo di un degrado delle capacità artistiche, oppure se ci sono dietro anche un simbolismo e una visione del mondo differenti da quelle dell'arte classica.

368168[/snapback]

A me pare di capire, dalla carrellata che hai postato che via via che ci si sposta verso ovest l'imbarbarimento è percepibile

insomma si va dalla regione danubiana dove ci sono esempi come questo

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...&AucID=46&Lot=2

che farebbe il paio con certa numismatica bizantina (scusa Paleo' :rolleyes: )

a questa della Gallia Belgica

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...cID=290&Lot=110

che già ha tutte le premesse dell'arte longobarda, e il cavallo è già pronto a trasformarsi in un grifone o un drago.

Modificato da Frenkminem
Link al commento
Condividi su altri siti


Si era già parlato in un vecchio post dei parallelismi tra arte greca e celtica ( barbarica).

Le popolazioni barbariche iniziarono a battere moneta prendendo come spunto proprio quelle monete con le quali venivano a contatto quindi tetradrammi greci e denari romani. Lo stile che inizialmente era imitativo presto divenne sempre più astratto. Questo, che per molti è un imbarbarimento dello stile classico in realtà rappresenta il loro modo di esprimere l'arte che semplicemente non è quello greco e romano.

Link al commento
Condividi su altri siti


Si balkan, io stesso ho usato il termine barbaro con troppa facilità, potresti rinfrescare i parallelismi di cui parlavi, è un argomento veramente interessante

lele

Link al commento
Condividi su altri siti


La discussione cui facevo cenno sopra portava ad un raffronto diretto tra arte greca e arte celtica domandandosi quale tra le due fosse migliore.

L'errore stava proprio in questa impostazione.

La parola stessa che usavano i Greci per definire queste popolazioni e che è rimasta anche per noi è Barbari rendendo tutte queste popolazioni un unico popolo con usi e costumi non certo ai livelli dei ben più acculturati Greci.

Partendo da queste considerazioni come si può pensare che questi popoli che hanno massacrato, depredato, distrutto l'Impero romano d'Occidente e non avevano uno stato, delle città e una scrittura possano essere visti e valutati per quello che erano?

Dobbiamo ringraziare gli autori Greci e Romani che a partire dal VI° secolo ci hanno tramandato, a volte in modo ostile altre volte ammirato , i nomi e le gesta di questi popoli.

Dal punto di vista archeologico ,dobbiamo aspettare la seconda metà del XIX° secolo, per il riconoscimento di una cultura più specifica all'interno dell'età del bronzo europea e con la creazione della cultura dI Halstatt e La Tene per quanto riguarda i Celti.

L'insediamento celtico sul terreno è l'oppidum e i luoghi di culto sono identificati in luoghi all'aperto e non in costruzioni in pietra e muratura.

L'arte celtica crebbe in un mondo di paganesimo naturalistico e di una religione di cui poco conosciamo legata inizialmente a scomposizioni geometriche e poi curvilinee di dati naturali.

La moneta celtica nacque dal bisogno di entrare in un'economia monetaria dovuta al contatto con popolazioni che facevano uso di moneta prendendone a modello i conii e si diffuse per tutto il continente europeo abbastanza rapidamente.

Partendo quindi da un modello realistico quale il ritratto di Zeus sullo statere di Filippo II ne derivarono poi decine di variazioni legate al loro modo di vedere il mondo con l'inserimento di simboli come il sole, la luna il triangolo al posto del cavaliere e la scomposizione delle figure in lunghe linee che diventano sempre più astratte. Naturalmente questo non vale per tutte le popolazioni celtiche che coniarono moneta. Alcune rimasero ancorate alla raffigurazione originaria ripetendone i modelli in modo similare all'originale .

Si possono prendere come esempio le dracme padane coniate da tribù confinanti ma con stilemi tali che ci permettono di assegnarne la coniazione alle diverse popolazioni.

Link al commento
Condividi su altri siti


  • 5 mesi dopo...

Saluti a tutti e a Daniele Alberti complimenti per l'interessante discussione.

Sono nuovo del Forum.

Mi chiedo cosa succede alle discussoni ancora in argomenti ma un pò datate. Sono ancora attive o restano per il loro interesse.

Immagino risponderà il moseratore.

Link al commento
Condividi su altri siti


A quanto mi risulta rimangono attive indefinitamente, possono essere recuperate con il motore di ricerca e anche proseguite a distanza di tempo. Quelle giudicate particolarmente rilevanti vengono poste "in evidenza" con il prefisso "Importante" e rimangono sempre in testa all'elenco.

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.