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L'elefante nelle monete repubblicane ed imperiali


odjob

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Salute

la non rara effeige dell'elefante nei rovesci della monetazione repubblicana ed imperiale romana mi ha indotto ad illustrarvi i suoi significati storici e simbolici.

Gli animali sono abbastanza frequenti sui coni delle monete romane e da ciò si evince che tutti gli aspetti della vita,da quello domestico,a quello militare,da quello religioso a quello circense erano in relazione con il mondo animale.

Fra tutti gli animali coniati sulle monete mi preme parlare dell'elefante.I Romani ,pur disponendo di descrizioni su questi animali mastodontici,le quali erano riservate ad un pubblico colto,pare li abbiano visti con le guerre italiche contro Pirro,Re dell'Epiro,chiamato in Italia dai Tarantini,nella prima metà del III secolo a.C.:Questo Re con i suoi valorosi uomini,con le sue ingegnose macchine da guerra e con gli inediti elefanti ,mise a dura prova il coraggio dei soldati romani.I Romani,infatti,nel 280 a.C. credettero di trovarsi sinanzi ad enormi buoi che infatti chiamarono "buoi lucani"e di fatti persero la prima battaglia,pur indebolendo di molto le forze nemiche(da ciò è scaturito il detto :vittoria di Pirro).

Nella seconda guerra punica ,nel 218 a.C. i Romani incontrarono un'altra volta gli elefanti guidati da Annibale e persero per ben quattro volte.

L'elefante compare su Aurei,Medaglioni,Denarii e Bronzi.Una prima coniazione lasi può notare sui Denarii della famiglia Caecilia.In un Denario di questa famiglia vi è l'elefante,per commemorare la famosa vittoria di L.Caecilio Metello sui Cartaginesi a Palermo(251 a.C.)e poi sempre della stessa famiglia abbiamo un'altro Denario con al Rovescio uno scudo macedone con al centro una testina di elefante;in un'altro denaro abbiamo il simbolo come testa di elefante e campana,disposti in esergo,sotto la biga.Infine in altri due Denarii della stessa famiglia abbiamo quello con la scritta sopra l'elefante SCIPIO e quello che reca in esergo,sottol'elefante la scritta punteggiata Q.C.M.P.I..

L'immagine dell'elefante viene vista come contrapposizione del dragone serpente germanico,nei Denarii di Giulio Cesare al tempo delle campagne di Gallia.Questo Denario diffuso e molto richiesto dai collezionisti è del 50-49 a.C.Di questa moneta esistono due variani:quella con l'elefante con zampe liscie e quella con zampe a strie orizzontali.Fu emessa per celebrare la vittoria su Ariovisto,il capo dei Germani nel 58 a.C..

<<<<<<<<<<<<<<SEGUE>>>>>>>>

-Salutoni

odjob

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Saluti Odjob.

Nella monetazione imperiale, spesso l'elefante viene raffigurato come rappresentazione dell'aspetto "circense".

In una serie di monete di Antonino Pio del 149, al rovescio appare un elefante, con la scritta MVNIFICENTIA AVG, per ricordare i giochi del 148, decimo anniversario della salita al trono, in cui l'imperatore offrì spettacoli circensi con esibizione di varie specie animali alla popolazione.

Ecco un esempio:

RIC 863

munificentiaaug.jpg

ex CNG 69, lotto 1627

giampy

Modificato da giampy
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L'elefante nelle monete repubblicane ed imperiali<<<segue>>>

Nella monetazione imperiale l'elefante compare sulle monete,avente funzione di animale da traino,nel Denario di Augusto,coniato nel 19 a.C.dal magistrato monetario L.AQVILLIVS FLORVS:D/Busto elmato con il nome del magistrato monetario in scritta periferica;R/Augusto con ramo di lauro su biga di elefanti e scritta periferca AVGVSTVS CAESAR

La famiglia DVRMIA conia ,sempre nel 19 a.C.,un Denario con biga di elefanti guidati da Augusto(Cohen 427)

In un Aureo della famiglia CESTIA vi è al Dritto il busto dell'Africa con scalpo di elefante

sotto il regno di Tiberio viene coniato un Sesterzio di consacrazione per il DIVO AUGUSTO nel quale gli elefanti sono quattro e trascinano una biga con sopra l'Imperatore(Cohen 308)

Con Nerone si ha uno stupendo Aureo con i busti affiancati di Nerone ed Agrippina edal Rovescio vi è un carro trainato da quattro elefanti,e sul carro vi sono il divo Claudio ed il divo Augusto e sopra gli elefanti vi sono le lettere E X S C(Cohen 3),mentre in Cohen 4 abbiamo identica moneta ma nel modulo del Denario.

Durante il regno dei Flavi è Tito a coniare un denario con l'elefante (Cohen 303).

Rarissimo è il Sesterzio di Marciana,sorella di Traiano,che ci mostra al Rovescio Marciana su un carro trainato da una coppia di elefanti.(Cohen 12)

Con Antonino Pio fu coniato l'asse classificato dal Cohen al 564 di cui giampy ci ha postato la foto precedentemente.

Due Aurei di Faustina madre (Cohen 53 e 54)rappresentano Faustina su biga di elefanti.

Gli Assi classificati dal Cohen al 377 e 378 furono emessi sotto il regno di Commodo con l'elefante al Rovescio e la leggenda fa riferimento alla munificenza dell'imperatore.

Con Settimio Severo abbiamo il Denario classificato da Cohen al 348 con l'elefante.

L'elefante ,a seguire,comparirà anche nei coni emessi da Caracalla,Geta,Elogabalo e Filippo Padre(Cohen 208 Denario-209 Sesterzio-210 Asse-230 Denario-204 Asse per Geta-118 Dupondio per Elogabalo).

Con Filippo Padre troviamo una monetazione ricca di animali in funzione dei Ludi Saeculares chestavano a celebrare il millesimo anno dalla fondazione di Roma e si hanno :l'Antoniniano con elefante (Cohen 17)il Sesterzio (Cohen 18)e l'Asse (Cohen 19).

La figura dell'elefante,sin dai primi coni repubblicani,è stata resa ,sulle monete,sempre con estremo realismo.

--Salutoni

-odjob

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Staff

Nella monetazione repubblicana la figura dell’elefante è, come giustamente ricordato da odjob, indissolubilmente legata alla famiglia dei Cecilii Metelli. Nella già citata battaglia di Palermo il console Lucio Cecilio Metello, a seguito di una netta vittoria, riuscì a catturare e a condurre a Roma ben 120 pachidermi (Seneca, De Brevitate vitae, XIII, 8; Livio, Periochae, XIX), esibiti poi nel suo trionfo; tale episodio fu poi ovviamente osannato dai successori del console.

Un aspetto molto interessante va ricercato nel mutamento simbolico ed ideologico della figura dell’elefante stesso proprio durante il periodo repubblicano. Il terrore generato dai primi incontri nella guerra pirrica non durò molto e, già con la prima Guerra Punica, i romani iniziarono a familiarizzare con queste mastodontiche creature. Le belve catturate ed importate vennero ben presto allevate ed addestrate al fine di allietare il pubblico delle arene e generare lo stupore delle folle in cortei e parate. Il terrore lasciò quindi il posto all’ammirazione dei romani per questi singolari animali, ammirazione che crebbe sempre di più grazie al conseguente afflusso di miti e leggente riguardanti i pachidermi stessi, narrati dai molti conduttori ed ammaestratori, africani ed orientali, che giunsero a Roma insieme alle fiere.

Gli odiati e temuti elefanti iniziarono quindi ad essere letteralmente amati dalla gente ed una testimonianza in tal senso ci è stata tramandata da Plinio. In occasione dei festeggiamenti per il suo secondo consolato nel 55 a.C., Pompeo fece combattere dei venatores Getuli contro una ventina di elefanti; questo cruento spettacolo generò un forte sdegno nel pubblico che sfociò in aperti attacchi verbali rivolti al console stesso.

Una delle principali leggende che contribuì a far accrescere il positivismo e l’ammirazione per questo maestoso ed intelligente animale è stata raccontata da Plinio, da Dione, da Eliano e da altri illustri personaggi e riguarda “L’ adorazione degli elefanti per la Luna”.

Qui c’è scritto tutto, comprese alcune possibili spiegazioni sulla “nuova coreografia del trionfo” data dal carro trainato da elefanti ;)

www.cq.rm.cnr.it/elephants2001/pdf/390_393.pdf

Modificato da Rapax
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Awards

Un'altro splendido, interessantissimo topic ...... COMPLIMENTI odjob!

Il mio GRAZIE a te e anche a Giampy ! :)

In attesa di vedere posate altre meraviglie tra pachidermi, serpentoni e carri vari ...... eccovi una curiosità.

"Su 3 sesterzi di Domiziano dell’85, del 90 e del 95 d.C (collezione del British Museum…) compare un arco sormontato da due quadrighe di elefanti, volte in direzioni opposte, ciascuna guidata da un suo auriga. Si tratta di un soggetto piuttosto raro, e per il tipo di animale prescelto e per il raddoppiamento delle quadrighe. A partire dal ricordo del ritorno di Alessandro Magno in Egitto su un carro tirato da elefanti, che richiama l’analogo ritorno dall’India di Dioniso..., l’elefante come animale da traino appare soprattutto in età imperiale a partire da Augusto, e sembra comunque sempre riservato all’imperatore o ai suoi stretti familiari." Un epigramma di Marziale (VIII, 65, datato al 93 ca.), riferendosi ad un trionfo di Domiziano, descriverebbe un arco trionfale sormontato da due quadrighe di elefanti associandolo topograficamente al tempio di Fortuna Redux, divinità posta a tutela del ritorno (adventus) e del trionfo dell’imperatore.

Desidero portare alla vostra attenzione questo interessante articolo che illustra uno di quei curiosi sesterzi : in allegato il PDF.

L’Arco di Domiziano con quadrighe di elefanti

R. Volpe, E.M. LoretiSovraintendenza Comunale ai Beni Culturali, Roma, Italy –

Valeria medusa

ELEFANTE_DOMIZIANO.pdf

Modificato da medusa
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Non va inoltre trascurata la trasposizione del simbolismo trionfale connesso all’immagine dell’elefante in contesto funerario, che porta all’utilizzazione dell’immagine di elefanti anche su sarcofagi.

In allegato un sesterzio citato anche da odjob, emesso da Tiberio, dove si vede la statua di Augusto, seduto in trono, su carro funebre trainato a sinistra da quattro elefanti ...

152 - Impero Romano. Augusto (27 a.C. - 14 d.C.). Sesterzio, emesso da Tiberio. D/ DIVO AVGVSTO SPQR. La statua di Augusto, seduto in trono, su carro funebre trainato a sinistra da quattro elefanti. R/ TI CAESAR DIVI AVG F AVGVST PM TR POT XXXIIX intorno a grande SC. RIC (Tib.) 68. gr. 23.78 R. AE.

FONTE: Cortesia di ARTEMIDE ASTE 2007

Valeria medusa

pS: Grazie anche a Rapax per lo splendido PDF LUNARE che corro subito a leggere!!!!! :rolleyes:

post-6487-1216203713_thumb.jpg

Modificato da medusa
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............... Una delle principali leggende che contribuì a far accrescere il positivismo e l’ammirazione per questo maestoso ed intelligente animale è stata raccontata da Plinio, da Dione, da Eliano e da altri illustri personaggi e riguarda “L’ adorazione degli elefanti per la Luna”.

Qui c’è scritto tutto, comprese alcune possibili spiegazioni sulla “nuova coreografia del trionfo” data dal carro trainato da elefanti ;)

www.cq.rm.cnr.it/elephants2001/pdf/390_393.pdf

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....*Salutatio Sideris .... * : Stupenda suggestione, Rapax!!! GRAZIE per avermela fatta conoscere!

E interessantissimo il PDF!!! vedo che abbiamo contemporaneamente attinto alla stessa fonte: "The World of Elephants - International Congress, Rome 2001" :)

Ho letto altri PDF di questo congresso, sui resti fossili degli elefanti romani ...

Sarebbe bello aver accesso agli Atti completi... :unsure:

Alla prossima!

Valeria medusa

ps: chissà se ci sono MONETE con il trionfo di Dioniso dall'India con ANCHE elefanti, oltre che pantere centauri sirene menadi ed eroti ecc...... :blink:

Modificato da medusa
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Qui, sempre in tema di carri trainati da elefanti ma che trasportano pietre sacre e ... sacre montagne... : riporto il link al mio PDF con il bronzo di Settimio Severo, 193-211, dove il Monte Argeo viene trasportato da due … elefanti !!! :P Cesarea, Cappadocia.

http://www.lamoneta.it/index.php?act=Attac...e=post&id=44516

Valeria medusa

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Come detto da Odjob, Tito, nell'80 A.D. emise una serie di denari commemorativi dei giochi che offrì in occasione della "inaugurazione" del colosseo, in cui tra l'altro vennero esibiti 4 elefanti.

Di seguito un esempio di questa moneta:

tituselephant.jpg

ex CNG Triton V, lotto 1932

Classificazione: RIC 22a; BMCRE 43, Cohen 303

giampy

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Come detto da Odjob, Tito, nell'80 A.D. emise una serie di denari commemorativi dei giochi che offrì in occasione della "inaugurazione" del colosseo, in cui tra l'altro vennero esibiti 4 elefanti.

Di seguito un esempio di questa moneta:

tituselephant.jpg

ex CNG Triton V, lotto 1932

Classificazione: RIC 22a; BMCRE 43, Cohen 303

giampy

365425[/snapback]

Bellisssima Giampy! e davvero originale l'iconografia dell'elefante... : con le orecchie piccole (asiatico??), ma con tutto quel reticolo sul corpo..... Cosa vorrà mai indicare? ?? :unsure:

Valeria medusa

PS: Grazie a te, Giampy!!! :)

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Bellisssima Giampy! e davvero originale l'iconografia dell'elefante... : con le orecchie piccole (asiatico??), ma con tutto quel reticolo sul corpo..... Cosa vorrà mai indicare? ??  :unsure:

Valeria medusa

PS: Grazie a te, Giampy!!!  :)

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Ciao Medusa, intanto complimenti, hai certamente buon occhio, il particolare mi era sfuggito. Se l'incisore ha rispettato le proporzioni dell'animale, l'ipotesi dell'origine "asiatica" dell'elefante potrebbe essere corretta (quello raffigurato sull'asse di Antonino invece sarebbe africano).

Vero è però che conii diversi usati per la stessa moneta raffigurano elefanti diversi, come nel caso della moneta che posto qui sotto, stessa classificazione della precedente:

tituselephantII.jpg

ex Numismatik Leu, Asta 83, lotto 744

Quindi o i diversi incisori hanno visto elefanti diversi, o semplicemente uno si ricordava meglio dell'altro (o sapeva incidere con maggiore abilità).

Per quanto riguarda i segni "a reticolo" sul corpo, penso che non si tratti di una imbracatura o altro, ma semplicemente sia un modo usato dagli incisori per rendere l'idea del fitto reticolo di rughe che sono presenti naturalmente sulla pelle dell'elefante. Di nuovo, nel caso dell'asse di Antonino postato sopra , è evidente l'abilità dell'incisore nel cercare di rendere il disegno più fine e realistico.

giampy

Modificato da giampy
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Bellisssima Giampy! e davvero originale l'iconografia dell'elefante... : con le orecchie piccole (asiatico??), ma con tutto quel reticolo sul corpo..... Cosa vorrà mai indicare? ??  :unsure:

Valeria medusa

PS: Grazie a te, Giampy!!!  :)

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Ciao Medusa, intanto complimenti, hai certamente buon occhio, il particolare mi era sfuggito. Se l'incisore ha rispettato le proporzioni dell'animale, l'ipotesi dell'origine "asiatica" dell'elefante potrebbe essere corretta (quello raffigurato sull'asse di Antonino invece sarebbe africano).

Vero è però che conii diversi usati per la stessa moneta raffigurano elefanti diversi, come nel caso della moneta che posto qui sotto, stessa classificazione della precedente:

tituselephantII.jpg

ex Numismatik Leu, Asta 83, lotto 744

Quindi o i diversi incisori hanno visto elefanti diversi, o semplicemente uno si ricordava meglio dell'altro (o sapeva incidere con maggiore abilità).

Per quanto riguarda i segni "a reticolo" sul corpo, penso che non si tratti di una imbracatura o altro, ma semplicemente sia un modo usato dagli incisori per rendere l'idea del fitto reticolo di rughe che sono presenti naturalmente sulla pelle dell'elefante. Di nuovo, nel caso dell'asse di Antonino postato sopra , è evidente l'abilità dell'incisore nel cercare di rendere il disegno più fine e realistico.

giampy

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Certo il reticolo delle pieghe cutanee nell'esemplare di Antonino era più realistico per cui la strana regolarità, tipo rete appunto, di quest'ultimo penso tu abbia ragione ad imputarla alla .... minore abilità dell'incisore :)

Lo stesso varrà quindi anche per le orecchie ;)

Comunque bellissime monete!!!

Ciao e Grazie ancora per avermele fatte conoscere!!!

Valeria medusa

ps: Il prossimo??? :rolleyes:

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Riporto, senza prendere posizione, questa opinione, che vorrebbe stabilire una connessione tra il vocabolo fenicio che indica l'elefante (kesar) e la presenza di questo animale sui denari di Giulio Cesare.

In this connection note the fairly analogous case of the elephant (which the Romans knew was called "Kesar" in Phoenician) being placed on the denarii of Julius Caesar.

Seltman, C. T.: The Influence of Agathocles on the Coinage of Magna Grecia, in: The Numismatic Chronicle and Journal of the Royal Numismatic Society, Vol. XII . 1912, p. 12, nota 26

image00278.jpg

foto da Coinarchives.com

Modificato da okt
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Riporto, senza prendere posizione, questa opinione, che vorrebbe stabilire una connessione tra il vocabolo fenicio che indica l'elefante (kesar) e la presenza di questo animale sui denari di Giulio  Cesare.

In this connection note the fairly analogous case of the elephant (which the Romans knew was called "Kesar" in Phoenician) being placed on the denarii of Julius Caesar.

Seltman, C. T.: The Influence of Agathocles on the Coinage of Magna Grecia, in: The Numismatic Chronicle and Journal of the Royal Numismatic Society, Vol. XII . 1912, p. 12, nota 26

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foto da Coinarchives.com

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Ciao Okt !

L'intrigante ipotesi che riporti, l'avevo trovata riportata anche su altri documenti in rete, e pare sia stata anche ripresa dallo scrittore Antonio Spinosa nel suo "Cesare, il grande giocatore" (qualcuno di voi l'ha letto???) ), che vorrebbe Cesare derivante dal cartaginese caesar, che significherebbe elefante, in quanto un suo avo ne uccise uno a Zama. .......

Approfitto del tuo intervento, per chiedere a Voi linguisti del forum un parere sulla probabile etimologia del cognomen CAESAR: questo quesito mi affascina da un bel po'.... :rolleyes:

In rete ho trovato, oltre la tua, altre 3 ipotesi:

1. Quella che preferisco :P :

- la spiegazione più quotata in campo linguistico è quella che vorrebbe CAESAR significare .... "dalla bella, folta e robusta capigliatura".

[(Anche Demetra come epiteto aveva "Dalla bella chioma" ..... per non parlare di Medusa nella cui persona Ovidio scrisse: "...nulla era più splendido dei capelli." :P )]

Ricordando che la pronuncia classica era kaisar (e non la nostra cesar), Cesare deriverebbe dall'aggettivo latino arcaico kais, bello (riconducibile al greco kalos, è, on, oltre che attestato a livello epigrafico) e *ar, aris, sostantivo anch'esso arcaico e ricostruito dai glottologi, che significa capelli (riconducibile all'anglosassone hair). "Bei capelli" quindi, e, per metonimia e associazione, folti, robusti.

[Adoro questa etimologia, perchè forzando un po'..... CHIOMA, riporterebbe anche alle Comete (dal greco KOMÈTES, chiomate ... La Cometa di Cesare ...) e soprattutto alla CRINIERA del leone ..... ; da qualche parte avevo visto pure questa derivazione... *késara-Cesare* ;) ]

2. La seconda spiegazione vorrebbe Cesare derivante dall'aggettivo caesus, a, um, azzurro, celeste, blu, in riferimento al colore degli occhi. Caesi oculi da cui Caesar.

3. La terza, più prettamente "linguistica", lo vuole derivato dal participio sostantivato caesus, caesa, caesum, dal verbo caedere, cioè tagliare. Cesare significherebbe quindi letteralmente "tagliato", o, meglio, "nato con parto cesareo" ;)

Che ne pensate ?????

Valete !

Valeria medusa anguicrinita

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Bellisssima Giampy! e davvero originale l'iconografia dell'elefante... : con le orecchie piccole (asiatico??), ma con tutto quel reticolo sul corpo..... Cosa vorrà mai indicare? ??  :unsure:

Valeria medusa

PS: Grazie a te, Giampy!!!  :)

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Ciao Medusa, intanto complimenti, hai certamente buon occhio, il particolare mi era sfuggito. Se l'incisore ha rispettato le proporzioni dell'animale, l'ipotesi dell'origine "asiatica" dell'elefante potrebbe essere corretta (quello raffigurato sull'asse di Antonino invece sarebbe africano).

Vero è però che conii diversi usati per la stessa moneta raffigurano elefanti diversi, come nel caso della moneta che posto qui sotto, stessa classificazione della precedente:

tituselephantII.jpg

ex Numismatik Leu, Asta 83, lotto 744

Quindi o i diversi incisori hanno visto elefanti diversi, o semplicemente uno si ricordava meglio dell'altro (o sapeva incidere con maggiore abilità).

Per quanto riguarda i segni "a reticolo" sul corpo, penso che non si tratti di una imbracatura o altro, ma semplicemente sia un modo usato dagli incisori per rendere l'idea del fitto reticolo di rughe che sono presenti naturalmente sulla pelle dell'elefante. Di nuovo, nel caso dell'asse di Antonino postato sopra , è evidente l'abilità dell'incisore nel cercare di rendere il disegno più fine e realistico.

giampy

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Ave, Giampy

tagliamo la testa .... all' elefante ... :D

e diamo la parola ancora una volta al GRANDE Plinius!

A quanto pare si deve a lui la spiegazione di quelle linee incise parallele, intersecatisi secondo un motivo a rete, per raffigurare la rugosità della pelle dell'elefante :

tale motivo convenzionale è indicato da Plinio (NH, VIII 10, 30) come cancellata cutis !!!! Sichtermann 1979: 352 ss.).

Vedi la bellissima testa di elefante raffigurata in questo PDF:

http://www.cq.rm.cnr.it/elephants2001/pdf/387_389.pdf

"Un frammento marmoreo con testa di elefante dall’area archeologica centrale di Roma" - P. Ciancio Rossetto, E.M. Loreti

Sovraintendenza Comunale ai Beni Culturali del Comune di Roma, Roma, Italy

Vale, Giampy

Valeria medusa che vive ai margini di un famoso Graticolato Romano :P

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Ave, Medusa.

Ancora una volta hai trovato una ottima referenza, Plinio nientedimeno!

Mi fa piacere sapere che non avevo preso un abbaglio sul modo di "rendere" visivamente la pelle degli elefanti da parte degli incisori-artisti dell'epoca.

Un caro saluto

giampy

Modificato da giampy
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  • 3 anni dopo...
Bellisssima Giampy! e davvero originale l'iconografia dell'elefante... : con le orecchie piccole (asiatico??), ma con tutto quel reticolo sul corpo..... Cosa vorrà mai indicare? ?? unsure.gif

Valeria medusa

PS: Grazie a te, Giampy!!! smile.gif

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Ciao Medusa, intanto complimenti, hai certamente buon occhio, il particolare mi era sfuggito. Se l'incisore ha rispettato le proporzioni dell'animale, l'ipotesi dell'origine "asiatica" dell'elefante potrebbe essere corretta (quello raffigurato sull'asse di Antonino invece sarebbe africano).

Vero è però che conii diversi usati per la stessa moneta raffigurano elefanti diversi, come nel caso della moneta che posto qui sotto, stessa classificazione della precedente:

tituselephantII.jpg

ex Numismatik Leu, Asta 83, lotto 744

Quindi o i diversi incisori hanno visto elefanti diversi, o semplicemente uno si ricordava meglio dell'altro (o sapeva incidere con maggiore abilità).

Per quanto riguarda i segni "a reticolo" sul corpo, penso che non si tratti di una imbracatura o altro, ma semplicemente sia un modo usato dagli incisori per rendere l'idea del fitto reticolo di rughe che sono presenti naturalmente sulla pelle dell'elefante. Di nuovo, nel caso dell'asse di Antonino postato sopra , è evidente l'abilità dell'incisore nel cercare di rendere il disegno più fine e realistico.

giampy

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Certo il reticolo delle pieghe cutanee nell'esemplare di Antonino era più realistico per cui la strana regolarità, tipo rete appunto, di quest'ultimo penso tu abbia ragione ad imputarla alla .... minore abilità dell'incisore smile.gif

Lo stesso varrà quindi anche per le orecchie wink.gif

Comunque bellissime monete!!!

Ciao e Grazie ancora per avermele fatte conoscere!!!

Valeria medusa

ps: Il prossimo??? :rolleyes:

Ciao a tutti, forse vedendo così la moneta in questione le pieghe sul l'elefante potrebbe trattarsi di un tentativo d'abbozzo di una rudimentale armatura che i cartaginesi erano soliti mettere sui loro famosi elefanti. Che ne pensate???

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DE GREGE EPICURI

Mi pare ne avessimo già discusso, con pareri diversi, nell'altra discussione sugli elefanti che sta nel settore "Rovesci imperiali". A proposito, sarebbe bene inserire lì anche questa. Approfitto dell'occasione per mostrarvi questo antoniniano di Filippo Padre con rovescio AETERNITAS AUGG (C 17, RIC 58, g. 4,0 e 23 mm): sopra all'elefante mi pare ci sia il soldato che lo guida (conducente? manovratore? ha un nome particolare?) Vi chiedo anche se quei "baldacchini" o trabiccoli che ogni tanto si vedono sugli elefanti hanno un nome particolare, e quando sono stati introdotti. Io li ho visti soprattutto nelle illustrazioni ottocentesche di marajà nei libri di Kipling, ma forse esistevano anche nell'antichità.

post-4948-0-21720800-1328301768_thumb.jp

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Salve Gianfranco. :)

Il conducente degli elefanti era chiamato mahout. Aveva in dotazione un bastone uncinato (che si vede anche sulla tua moneta) per spronare l'animale in guerra e farlo inferocire. Le torrette sui dorsi degli elefanti venivano già posizionate durante le guerre combattute dall'Impero Persiano. Era un'abitudine proveniente dall' Estremo Oriente e già Alessandro Magno dovette fronteggiare gli elefanti da guerra persiani di Dario III equipaggiati nella battaglia di Gaugamela il primo ottobre del 331 a.C. Il Macedone, quindi, ne apprese l'uso e incluse questi animali nel suo esercito. Allo stesso modo i Cartaginesi imbracavano le torrette in cima agli elefanti per posizionare lancieri e arcieri. Nel 280 a.C. gli elefanti macedoni di Pirro d'Epiro si scontrarono con i Romani ad Heraclea: anche in questa occasione, oltre ai mahout che guidavano gli animali, vi erano delle torrette con gli armati dentro. Lo stesso equipagiamento fu usato da Annibale mentre Giulio Cesare nella battaglia di Tapso (6 febbraio 46 a.C.) armò i legionari della V Alaudae di lunghe aste con cui colpire le gambe dei pachidermi e metterli, così, fuori combattimento. La tattica funzionò: i soldati ressero la carica degli elefanti e la legione lo prese come simbolo.

Modificato da Caio Ottavio
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Comunque, sulla moneta di Filippo I Arabo questa torretta non è raffigurata, ma c'è solo il mahout. Eccolo:

Philip I the Arab AR Antoninianus. IMP PHILIPVS AVG, radiate, draped and cuirassed bust right, seen from behind / AETERNITAS AVGG, Elephant with guide left. RIC 58, RSC 17.

post-24898-0-20992400-1328309383_thumb.j

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Stavo svolgendo alcune ricerche su monete simili e mi sono chiesto se su altre monete fossero rappresentati altri animali magari esotici se qualcuno ha qualche informazione ho foto potrebbe pubblicarla grazie in anticipo :help: :help: :help:

P.S. Molto belle tutte le monete.

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Qui trovi il link dove sono mostrate molte delle monete coniate da Filippo I per i1000 anni dalla fondazione di Roma. Ci furono molti festeggiamenti e le monete riportano tutti gli animali che furono portati a Roma per i giochi.

http://www.acsearch.info/search.html?search=philippus+SAECVLARES&view_mode=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ol=1&sort=&c=&a=&l=#0

"Nell'aprile del 248, Filippo ebbe l'onore di presiedere le celebrazioni dei mille anni di Roma, fondata nel 753 a.C. Secondo le relazioni contemporanee, i festeggiamenti furono splendidi includendo giochi spettacolari e rappresentazioni teatrali in tutta la città. L'evento fu celebrato anche dalla letteratura. Ci furono lotte gladiatorie ed esibizioni di animali esotici."

Ciao

Modificato da snam
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