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Inviato

Avete visto i risultati dell'ultima asta di InAsta? Gli invenduti, almeno per le romane, sono molti e ancor di più i venduti al prezzo base o appena sopra. Eppure c'erano cose che potevano essere attraenti, almeno per i collezionisti di medio livello. Domanda: è la crisi? I grandi collezionisti, quelli disposti a spendere, cercano qualità diverse. i piccoli non hanno soldi...


Inviato
Avete visto i risultati dell'ultima asta di InAsta? Gli invenduti, almeno per le romane, sono molti e ancor di più i venduti al prezzo base o appena sopra. Eppure c'erano cose che potevano essere attraenti, almeno per i collezionisti di medio livello. Domanda: è la crisi? I grandi collezionisti, quelli disposti a spendere, cercano qualità diverse. i piccoli non hanno soldi...

362156[/snapback]

Io allora rientro nella categoria dei piccoli che anno pochi soldi!!!!

:D :D


Inviato
Avete visto i risultati dell'ultima asta di InAsta? Gli invenduti, almeno per le romane, sono molti e ancor di più i venduti al prezzo base o appena sopra. Eppure c'erano cose che potevano essere attraenti, almeno per i collezionisti di medio livello. Domanda: è la crisi? I grandi collezionisti, quelli disposti a spendere, cercano qualità diverse. i piccoli non hanno soldi...

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Io allora rientro nella categoria dei piccoli che anno pochi soldi!!!!

:D :D

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Hanno che somaro che sono :P


Inviato

per me molti hanno risparmiato per le vacanze :P

parlo di collezionisti di medio ceto, quindi cifre dai 100 ai 500 euro, non monete da 2000 euro, che rappresentano più dello stipendio di un italiano medio


Inviato

Basta aprire i giornali: i consumi di cibo sono calati, secondo il Corriere, del 3,3%.

E se la gente mangia meno, causa crisi economica, mi pare azzardato pensare che continui a partecipare alle aste numismatiche. Le monete non sono buone da mangiare :P

Resteranno i famosi "facoltosi" clienti, che però, come è normale, non compreranno le monete meno belle, o quelle più comuni. Quelle monete insomma, che sarebbero state interessanti per le persone normali.

Peccato che oggi le persone normali sono più interessate al prezzo delle zucchine al chilo piuttosto che alle differenze di quotazione del 2 Lire Cinquantenario fra l'Alfa e il Gigante....

Mala tempora currunt... <_<


Inviato (modificato)

Riponevo la questione perchè in una discussione analoga, sempre sulla Piazzetta, si negava l'incidenza della crisi. A me pare che non ci siano più dubbi. E' vero che i grandi collezionisti ancora non sentono la crisi, almeno non al punto da indurli a limitare gli acquisti, ma è anche vero che loro da soli non reggono la convenienza economica di una casa d'aste. Credo che quanto sta succedendo sia lo specchio dell'attuale situazione economica: distruggendo il potere d'acquisto dei medi stipendi (e soprattutto la serenità dello stipendio fisso) si mettono in discussione anche le più encomiabili iniziative libero-professionali. Qualcuno dovrebbe meditare, e non solo sulle aste numismatiche semideserte. Anche, per esempio, sui negozi vuoti

PRECISAZIONE IMPORTANTE: questo non è un commento di natura politica (almeno non più di quanto tutto il nostro vivere comune ha incidenza politica). Ma solo di piccola economia domestica

Modificato da cancun175

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