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IGNORED

una proposta... estetica!


Risposte migliori

Molte e diverse discipline convergono nella numismatica e la affiancano: la storia, l'economia, la metallurgia, la mitologia, la storia dell'arte...

Generalmente, a mio avviso, noi privilegiamo le prime: sono infatti numerosi gli interventi che trattano il potere d'acquisto, le leghe, le trasformazioni e le ossidazioni; molti altri approfondiscono giustamente la storia, ma non mi sembra siano molti quelli che si soffermano a considerare, ad esempio, le fattezze di Massenzio o le fisionomie dei Diadochi inquadrando le prime nel contesto del tardo antico e le seconde nell'ellenismo.

Dipenderà forse dal fatto che la lettura della moneta dal punto di vista artistico espressivo è molto più soggettiva che da quello storico, economico o metallurgico, ma, se la trascuriamo, ci perdiamo un bel po' di... piacere!

Piacere estetico.

Personalmente ho tratto molto vantaggio dalla lettura di Ancient Greek Coins, del Jenkins (un graditissimo regalo di Roth), che non trascura mai questo aspetto.

Propongo quindi di dedicarci un po' di più, nei nostri interventi, all'approfondimento storico artistico.

Ne trarremo quel piacere la cui ricerca, secondo Sigmund Freud, è lo scopo primo di ogni nostra azione... :D

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Molte e diverse discipline convergono nella numismatica e la affiancano: la storia, l'economia, la metallurgia, la mitologia, la storia dell'arte...

Generalmente, a mio avviso, noi privilegiamo le prime: sono infatti numerosi gli interventi che trattano il potere d'acquisto, le leghe, le trasformazioni e le ossidazioni; molti altri approfondiscono giustamente la storia, ma non mi sembra siano molti quelli che si soffermano a considerare, ad esempio, le fattezze di Massenzio o le fisionomie dei Diadochi inquadrando le prime nel contesto del tardo antico e le seconde nell'ellenismo.

Dipenderà forse dal fatto che la lettura della moneta dal punto di vista artistico espressivo è molto più soggettiva che da quello storico, economico o metallurgico, ma, se la trascuriamo, ci perdiamo un bel po' di... piacere!

Piacere estetico.

Personalmente ho tratto molto vantaggio dalla lettura di Ancient Greek Coins, del Jenkins (un graditissimo regalo di Roth), che non trascura mai questo aspetto.

Propongo quindi di dedicarci un po' di più, nei nostri interventi, all'approfondimento storico artistico.

Ne trarremo quel piacere la cui ricerca, secondo Sigmund Freud, è lo scopo primo di ogni nostra azione...  :D

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Completamente d'accordo con te OKT, la bellezza o meno di una moneta, soggettiva , è quella che ci spinge all' acquisto della stessa.

Ognuno di noi ha i suoi criteri, sicuramente, ed i propri gusti, a chi piacciono le Bizantine per la loro semplicità e a chi le moderne per l'accuratezza e ricercatezza di alcuni coni, a chi le classiche affascinanti e sorprendenti.

L' estetica è senza meno l'aspetto più immediato e uno dei più importanti, sarebbe interessante vedere qual' è la caratteristica che ognuno di noi guarda per prima in una moneta.

A me colpisce subito la "pienezza" di una moneta, nel senso che mi piace la moneta ricca di grafica, non per niente adoro le arabe, in modo particolare le Egiziane.

Sono curiosa di sapere la vostra prescelta.

Ciao a tutti Giò :D :D :P

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Molte e diverse discipline convergono nella numismatica e la affiancano: la storia, l'economia, la metallurgia, la mitologia, la storia dell'arte...

Generalmente, a mio avviso, noi privilegiamo le prime: sono infatti numerosi gli interventi che trattano il potere d'acquisto, le leghe, le trasformazioni e le ossidazioni; molti altri approfondiscono giustamente la storia, ma non mi sembra siano molti quelli che si soffermano a considerare, ad esempio, le fattezze di Massenzio o le fisionomie dei Diadochi inquadrando le prime nel contesto del tardo antico e le seconde nell'ellenismo.

Dipenderà forse dal fatto che la lettura della moneta dal punto di vista artistico espressivo è molto più soggettiva che da quello storico, economico o metallurgico, ma, se la trascuriamo, ci perdiamo un bel po' di... piacere!

Piacere estetico.

Personalmente ho tratto molto vantaggio dalla lettura di Ancient Greek Coins, del Jenkins (un graditissimo regalo di Roth), che non trascura mai questo aspetto.

Propongo quindi di dedicarci un po' di più, nei nostri interventi, all'approfondimento storico artistico.

Ne trarremo quel piacere la cui ricerca, secondo Sigmund Freud, è lo scopo primo di ogni nostra azione...  :D

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Il piacere estetico … Splendido e intrigante tema, Okt ! Concordo pienamente con la Vostra (tua e di Giovanna) analisi.

Per quanto mi concerne, io vengo totalmente affascinata dalla simbologia espressa nelle varie monete, antiche o moderne esse siano…..

Vorrei per prima cosa ricordare come l’etimologia della parola simbolo (la quale rimanda al greco súm-bolon, che allude al congiungere, intrecciare insieme) non sia da intendersi in senso stretto come sinonimo di segno… La valenza del simbolo è infatti assai maggiore ma, in quanto rappresentazione di qualcosa che sta sempre al di là del suo significato ovvio e immediato, è anche per sua natura sfuggente e indefinibile …

Nell’interpretazione di una moneta, mi piacerebbe leggere un vasto spettro di suggestioni. Per cui agli imprescindibili e *luminosi* - ovvero di chiara e oggettiva interpretazione…- aspetti storici, economici o metallurgici che hanno portato ad esprimere quel determinato simbolo, mi piacerebbe s’intrecciassero pure più *oscure* - in quanto più sfumate e personali…- risonanze di sapore mitologico, artistico, estetico o squisitamente psicoanalitico.

Qualsiasi rigorosa interpretazione di immagini e simboli non può, a mio avviso, permettersi di ignorare questi aspetti, in nome di una pretesa “scientificità”…. ;)

... Ne trarremo quel piacere la cui ricerca, secondo Sigmund Freud, è lo scopo primo di ogni nostra azione...  :D

358712[/snapback]

Da Freud a Freud e … oltre… :D :D

Scrive Freud in una lettera a Lou Andreas Salomé:

“Io provo spesso ad accecarmi artificialmente in modo da esaminare questi luoghi oscuri”.

Rilancia Bion: “Invece di provare a fornire una brillante, intelligente, bene informata illuminazione per chiarire i problemi oscuri, suggerisco di procurare una diminuzione della 'luce'. Un penetrante raggio di oscurità; un reciproco del faro... cosicché se un qualche oggetto esistesse, per quanto indistinguibile, si mostrerebbe molto chiaramente”.... :rolleyes:

Pensate sia utopia questo mio..., NOSTRO (!), pensiero ???? :blink: :blink: :blink:

Valeria medusa

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Sui ritratti degli imperatori avevo lanciato una discussione qualche mese fa. L'aspetto estetico artistico è essenziale per noi, che collezioniamo per diletto. Una cosa che ho osservato nelle nostre discussioni è che gli aspetti stilistici sono spesso trascurati. Una moneta di Settimio o di Julia Domna, viene considerata per la conservazione , ma non per lo stile. Tutto sommato (almeno nel campo delle monete imperiali) chi collezione vuole ripetere in piccolo ciò che spinse i Farnese a mettere insieme la più vasta collezione di marmi romani del rinascimento: creare una galleria di ritratti. Ma se questi ritratti non sono di buona qualità, purtroppo, l'obbiettivo della collezione viene meno. La collezione di monete imperiali quindi ha una finalità storico/artistica (non esclusivamente storica secondo me).

In questo senso preferisco una moneta BB ma di bello stile che una SPL con dei tratti fisionomici alterati o goffi. Pensiamo tra tutti al ritratto di Gallieno: sugli antoniniani lo si vede distorto, caricaturale, antiestetico al massimo. Guardate la delicatezza dei ritratti sulgi aurei: tutt'una altra cosa.

Nella monetazione repubblicana vale lo stesso discorso, i denari passano per essere brutti, ma per ogni emissione un qualche conio che reca le tracce di un artista c'è sempre. certo bisogna setacciare centinaia e centinaia di monete per ogni tipologia prima di trovarlo, ma l'arte esiste anche nel periodo repubblicano.

Caius

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Per dare un'idea di come potremmo fare, ho pensato di proporre due esempi di lettura storico artistica tratti dal testo che ho citato nel messaggio di apertura: Jenkins G.K.-1990- Ancient Greek coins. Seaby, London.

Le immagini, non potendo al momento scannerizzare il testo, le ho tratte da esemplari corrispondenti trovati in rete.

La traduzione è mia e, se ho sbagliato qualcosa, non mi offenderò se qualcuno mi corregge... :)

(251) Here it is a naked male figure who is seen sacrificing in a sacred precinct. The altar is bound with a fillet and a sacrificial cock stands ready. On the other side is a monument of a bull on a plinth. The naked youth, who holds a lustral branch in his left hand, is the river-god Selinus, here portrayed in fully human form, but with the small bull's horns sprouting from his forehead. A similar humanised version of the river-god, formerly always depicted as a man-faced bull, is met with again at Gela and elesewhere. The exeptionally fine rendering of the spare muscular forms of the body is a remarkable piece of work dating to about 460 BC. strongly recalling the famous bronze kouros (itself probably a Selinuntine work) preserved at Castelvetrano. (p. 90)

Qui c'è una figura maschile nuda, vista nell'atto di sacrificare in un recinto sacro. L'altare è delimitato da un nastro e un gallo sacrificale è fermo e pronto. Sul lato opposto vi è il monumento di un toro su un piedestallo. Il giovane nudo, che regge un ramo lustrale nella sinistra, è il dio fiume Selinos, qui ritratto in forma pienamente umana, con l'unica eccezione delle piccole corna taurine che spuntano sulla sua fronte. Ritroveremo ancora, a Gela e altrove, una simile versione antropomorfa del dio fiume, in precedenza sempre rappresentato come un toro dal volto umano. La resa estremamente elegante dell'asciutta muscolatura di quel corpo costituisce un notevole capolavoro, databile al 460 circa a.C. e richiama immediatamente il famoso kouros bronzeo custodito a Castelvetrano, ed esso stesso probabilmente attribuibile a Selinunte.

image00208.jpg

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A near contemporary of hers (253) has her hair tied up in a topknot like Nike and for the first time has a more elborate spiral ear-ring in place of the plane drop-type hitherto used. (p. 93)

Un'altra, quasi contemporanea ad esse, ha i capelli raccolti in alto, in uno chignon, come la Nike, e per la prima volta porta un orecchino a spirale, più elaborato rispetto al semplice orecchino a goccia usato fino ad allora.

00040q00.jpg

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Mi si potrà obiettare che simili monete sono alla portata di pochi, ma vorrei far notare che l'acconciatura della moneta di Siracusa, oltre che sul tetradrammo, la possiamo trovare, quasi uguale, sul ben più comune e non molto costoso hemilitron, quello col polipo a rovescio.

Eccola qui:

SNGANS_376.jpg

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Per quanto riguarda il riferimento al kouros di Castelvetrano inserisco questa immagine a conferma della tesi di Jenkins:

selinunt_efebo.jpg

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Vorrei infine, dopo questo intervento forse troppo lungo e noioso, sollecitare chi fosse interessato a proporre qui belle monete corredate da interpretazioni storico artistiche ispirate al metodo seguito dallo Jenkins.

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:) Ciao OKT, io dello Jenkins non ne so assolutamente nulla, ma ora posto quella che per me è una moneta bellissima, non per la sua conservazione, che non è il massimo, ma per la sua estetica.

Scusate la foto non bellissima.

Per me è un piacere ammirarla, ciao e grazie per questa discussione interessantissima.

Giovanna :D :D

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Okt le tue considerazioni e i tuoi appunti sono condivisibili e probabilmente necessiterebbero esclusivamente di maggior attenzione e sensibilità da parte degli utenti, se a parte ciò si potranno prospettare degli strumenti per favorire queste discussioni allora sarà un bene approntare tutti gli accorgimenti tecnici possibili

Modificato da Fid
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molto bene okt,

spesso si tralascia l'elemento artistico delle monete, poi ovviamente chi è addetto ai lavori (ovvero chi raccoglie, studia monete per diletto e passione personale) saprà meglio apprezzare l'arte nella moneta, non soffermandosi solamente sul classico discorso conservazione-prezzo (nulla da dire se qualcuno posta un sondaggio sulla conservazione e basta, soffermandosi solo su quel determinato punto ;) ).

saluti,

N.

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