Vai al contenuto
IGNORED

Cosa mi consigliate per queste due?


Risposte migliori

Ho acquistato in un lotto anche queste due romane messe non troppo male ma parzialmente illegibili per la sporcizia.

Suppongo che il venditore abbia prima tentato di pulirle ma non vi sia riuscito perchè le altre sono tutte abbastanza pulite.

Secondo Voi conviene tentare la pulizia?

In caso affermativo provo con l'acqua distillata e le lascio a bagno per un pò di giorni o prima provo a vedere se con un bisturi viene via qualcosa (sembra molto duro)?

Meglio altre tecniche per questo tipo di sporco?

Aspetto i Vostri consigli!

Ecco i rovesci...

post-5024-1213951203_thumb.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


A prima vista direi che entrambe le monete sono parzialmente coperte da incrostazioni dure. E' molto probabile che vi siano delle forti mancanze di metallo dovuto alla corrosione ma lo puoi scoprire solo pulendole. Diciamo che vanno benissimo per iniziare ad imparare a pulire l emonete.

Inizia con un bagno in acqua demineralizzata per ammorbidire le incrostazioni; con uno spazzolino cerca di togliere i depositi morbidi di terra e mano a mano che il modellato viene fuori, inizia a eliminare i depositi più duri con un bisturi, cercando di stare sopra al piano del campo per non rischiare di intaccare l apatina.

A questo punto riesci già a capire se ci sono mancanze.

PS. usa un ingrandimento per evitare di fare danni e cerca una foto di una moneta dello stesso tipo per capire cosa dovresti trovare sotto alle incrostazioni.

Link al commento
Condividi su altri siti


Grazie centurioneamico!

Quanto tempo le lascio immerse in acqua demineralizzata prima di spazzolare?

Una settimana va bene? Devo girarle ogni tanto?

Modificato da darioelle
Link al commento
Condividi su altri siti


  • 3 mesi dopo...

Ho immerso da due giorni le monete in acqua demineralizzata. Ho provato un paio di volte con le unghie a vedere se viene via qualche parte dell'incrostazione ma pare che sia effettivamente molto dura. Ho letto da qualche parte che si potrebbe costruire una celletta per l'elettrolisi. Pensate che potrebbe essere utile nel caso fra qualche altro giorno l'immersione in acqua non dovesse dare risultati?

Avete altri consigli da dare?

Ciao!

Link al commento
Condividi su altri siti


Ho immerso da due giorni le monete in acqua demineralizzata. Ho provato un paio di volte con le unghie a vedere se viene via qualche parte dell'incrostazione ma pare che sia effettivamente molto dura. Ho letto da qualche parte che si potrebbe costruire una celletta per l'elettrolisi. Pensate che potrebbe essere utile nel caso fra qualche altro giorno l'immersione in acqua non dovesse dare risultati?

Avete altri consigli da dare?

Ciao!

Lascia stare l'elettrolisi.

Ti giro il contenuto di una mail di risposta da parte di un restauratore, a cui hanno fatto una domanda simile:

<<<Per l'antoniniano puoi usare l'acido citrico in soluzione. lo spennelli e continui controllando a vista la riduzione delle incrostazioni . Continua fino a che non vedi che il metallo già pulito comincia a diventare opaco. A quel punto fermati e cerca di lavorare solo dove il metallo è sempre sporco.

A fine lavoro lascia in ammollo in acqua e bicarbonato per un'oretta per tamponare l'acido.>>>

Per l'altra moneta credo che si possa pulire solo meccanicamente.

L'elettrolisi ti porta via la patina,nelle monete in bronzo,e negli antoniniani si mangia la parte in rame della lega e lascia i buchi.

Link al commento
Condividi su altri siti


ciao, purtroppo nn sono bravo nel recupero di questi splendidi esemplari e quindi nn mi sento di dare consigli sconvenienti.volevo fare una domanda collaterale a questi pezzi.ho una moneta come la seconda da te acquistata, ma nn ho trovato nessun riferimento su libri che ho a casa.so che quasi sicuramente è di Costantino ma nient'altro, tu, o chiunque altro, ha maggiori informazioni da fornirmi? grazie

Link al commento
Condividi su altri siti


x numizmo grazie della dritta. Siccome sembrano incrostazioni calcaree mi è venuto in mente di usare l'acido muriatico nella parte incrostata. Rischio di rovinare la moneta?

x parasiempre. Scansiona le due facce della moneta ed apri una discussione nella rubrica "identificazioni" riportando anche diametro e peso. Forse troverai aiuto in tempi brevi.

Ciao!

Link al commento
Condividi su altri siti


x numizmo grazie della dritta. Siccome sembrano incrostazioni calcaree mi è venuto in mente di usare l'acido muriatico nella parte incrostata. Rischio di rovinare la moneta? SI! è troppo aggressivo nei confronti della parte in rame della lega

x parasiempre. Scansiona le due facce della moneta ed apri una discussione nella rubrica "identificazioni" riportando anche diametro e peso. Forse troverai aiuto in tempi brevi.

Ciao!

Link al commento
Condividi su altri siti


Ok niente acido muriatico. Ma l'acido citrico dove lo prendo? Che faccio spremo un limone?

:unsure:

Esattamente ;)

Io comunque lavorerei ancora un po' con l'acqua demineralizzata prima di passare a metodi più aggressivi, e poi partirei in ogni caso da una elevata diluizione. Una buona alternativa al succo di limone è il metodo che qui sul forum abbiamo chiamato "elettrolisi naturale". Se fai una ricerca sul forum con queste parole chiave dovresti trovare diverse discussioni al riguardo. Direi comunque che la prima componente in questo tipo di operazioni è la pazienza. Meglio aspettare un mese ma evitare di fare danni :)

Link al commento
Condividi su altri siti


Grazie paleologo,

la pazienza non manca se è vero che per comprare l'acqua demineralizzata ci ho messo 3 mesi! :lol:

Però in quasi una settimana di immersione non ho apprezzato il minimo risultato, neanche un granellino è venuto via da entrambe le monete che sembrano incrostate in modo serio anche se solo in parte della loro superficie.

Ed allora il desiderio di ricorrere al bisturi (di cui mi sono dotato) nella speranza di portarle al loro antico splendore si fà più forte.

Comunque in mancanza di altri consigli farò cosi:

attendo un'altra settimana e se non ottengo nulla dall'immersione, sacrifico un limone e lo immolo alla numismatica. Nono mi è chiaro se posso immergere nel suo succo tutta la moneta o solo la parte da pulire ed eventualmente per quanto tempo. Chiaramente la prima soluzione sarebbe più comoda perchè potrei lasciare la moneta ad agire senza badarci troppo...

Se neanche il limone dovesse funzionare proverò a vedere l'elettrolisi naturale di cui parli e che non ho ben presente...

Ciao!

Link al commento
Condividi su altri siti


Vi sono due scuole di pensiero al riguardo.

Quella chimica e quella meccanica.

Quella chimica va usata , secondo il mio modesto parere, solo dopo che le altre strade son state percorse.

Quando cominci ad usare prodotti chimici, ed acidi in particolare...non sai dove vanno ad intaccare.

La moneta è sostanzialmente molto POROSA e basta anche una goccia di acido ( citrico, tartarico,muriatico, nitrico,ecc ) che quell'acido viene assorbito da TUTTA la moneta e va a sciogliere solitamente le parti più delicate.

Quindi otterresti di sciogliere tutto TRANNE che le parti dure che ti interessano.

L'unica per me è procurarsi un bulino molto affilato ed un buon microscopio.

In alternativa le già citate fresette con velocità regolabile sino a 20.000 giri con punte diamantate...e tanta pazienza.

Se non l'hai mai fatto ti conviene far le prove su un'altro tipo di moneta...acquistare la manualità per poter muovere degli utensili con movimenti "micrometrici" non si acquista subito.

Se vedi che non viene nulla di buono...qualche ora in un piattino con dell'aceto bianco...e levi TUTTA la patina...incrostazioni comprese.

Va controllata a vista.

Se dovesse esserci del materiale SOTTO intaccato dalla patina...va via anche quello.

Link al commento
Condividi su altri siti


Grazie del consiglio cullinam.

Diciamo che mi proponi una strada che mi confonde ultriormente perchè opposta alle opinioni precedenti.

Di "meccanico" avrei a disposizione un bisturi ed una lente d'ingrandimento. Un bulino credo di sapere a malapena cosa sia nè saprei come procurarlo e tantomeno un microscopio nel cui piattino immagino dovrei posizionare la moneta...

Fra l'altro la più piccola delle monete è incrostata solo in parte, la più grande ha incrostazioni meno spesse ma più diffuse quindi sarei forse costretto ad usare strategie diverse.

Sentiamo altre opinoni e spero fra qualche settimana di farvi vedere qualche risultato.

Ciao!

Modificato da darioelle
Link al commento
Condividi su altri siti


Lascia stare l'elettrolisi.

Ti giro il contenuto di una mail di risposta da parte di un restauratore, a cui hanno fatto una domanda simile:

<<<Per l'antoniniano puoi usare l'acido citrico in soluzione. lo spennelli e continui controllando a vista la riduzione delle incrostazioni . Continua fino a che non vedi che il metallo già pulito comincia a diventare opaco. A quel punto fermati e cerca di lavorare solo dove il metallo è sempre sporco.

A fine lavoro lascia in ammollo in acqua e bicarbonato per un'oretta per tamponare l'acido.>>>

Per l'altra moneta credo che si possa pulire solo meccanicamente.

L'elettrolisi ti porta via la patina,nelle monete in bronzo,e negli antoniniani si mangia la parte in rame della lega e lascia i buchi.

Per caso il restauratore non è che ti ha detto con che % va fatta la soluzione di acido citrico? Al 15% ci si lavano i pavimenti. Il succo di limone ne contiene 5%-8% (fonte wikipedia)... credevo di più.

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.