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Nuovi Stati! Nuovi Euro


francescoschittone

Risposte migliori

I Principi economici generali sono lontani dalle esigenze della popolazione a cui interessano pocho gli accordi internazionali.

Veramente, non è proprio così. Diciamo, piuttosto, che la maggioranza della popolazione li ignora e scambia le azioni "interessate" con i principi economici

Rimane il fatto, ignorante populo o meno, che non si mangia di funzioni matematiche e di P.I.L..

E la Grecia lo dimostra.

Esiste anche un sociologia del benessere e che studia il sentimento comune dell'individuo e dei popoli, al di là della realtà(in questo caso economica)contingente.

E Polonia e Ungheria hanno mostrato e dichiarato il loro malessere.

Vincenzo.

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Rimane il fatto, ignorante populo o meno, che non si mangia di funzioni matematiche e di P.I.L..

E la Grecia lo dimostra.

Esiste anche un sociologia del benessere e che studia il sentimento comune dell'individuo e dei popoli, al di là della realtà(in questo caso economica)contingente.

E Polonia e Ungheria hanno mostrato e dichiarato il loro malessere.

Vincenzo.

Scusa, ma sono due cose diverse e mi sa che stiamo anche parlando di cose diverse. E' proprio con un PIL basso che non si mangia e con i conti KO non si va da nessuna parte ed è questo che la Grecia sta dimostrando. Le funzioni matematiche servono soltanto a conteggiare tali fattori. Se non si mangia con le funzioni, non lo si fa neppure con la sociologia (a parte che, oggi, ho portato a casa la pagnotta, con un algoritmo :D).

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Vai a spiegarglielo a Polacchi ed Ungheresi, ma anche agli Inglesi che reputano che la colpa sia solo dell'euro, che non permette di effettuare svalutazioni ad hoc.

I Principi economici generali sono lontani dalle esigenze della popolazione a cui interessano pocho gli accordi internazionali.

Il fatto che tutti o quasi tutti nell'antichità pensassero che la Terra era piatta non fa della Terra un pianeta piatto.

I "principi economici generali" non c'entrano niente con i discorsi di "esigenze": servono a spiegare il motivo delle cose che si vedono, e sono importanti anche perchè impediscono (quando sono compresi) che la popolazione perda la testa e si metta a fare cacce alla strega da cui solo pochi hanno da guadagnare, in genere voti.

Del resto qualcuno ha già postato in queste discussioni prove pratiche che le svalutazioni continue sono solo un rimandare l'inevitabile aumentando il danno totale finale, anche se la tattica comune in mancanza di opposte argomentazioni è d'ignorarle sistematicamente col giochetto del dire che "i dati economici non contano perchè sono lontani dalla realtà della gente" o qualche altra facile e rapida scappatoia d'emergenza simile.

Guardando cos'è successo in Islanda ormai sostenere che "la colpa è dell'euro" è rischioso, ampiamente fra il grottesco e il folle... ma accanirsi non costa niente e può portare voti, specialmente dove l'informazione (spesso volutamente) scarseggia.

Rimane il fatto, ignorante populo o meno, che non si mangia di funzioni matematiche e di P.I.L..

E la Grecia lo dimostra.

Esiste anche un sociologia del benessere e che studia il sentimento comune dell'individuo e dei popoli, al di là della realtà(in questo caso economica)contingente.

E Polonia e Ungheria hanno mostrato e dichiarato il loro malessere.

Eh, abbiamo scoperto l'America.

Siamo nel bel mezzo di una crisi economica mondiale... vorrei anche vedere che non ci siano manifestazioni di disagio, a prescindere dalle "funzioni matematiche".

Modificato da ART
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Vai a spiegarglielo a Polacchi ed Ungheresi, ma anche agli Inglesi che reputano che la colpa sia solo dell'euro, che non permette di effettuare svalutazioni ad hoc.

I Principi economici generali sono lontani dalle esigenze della popolazione a cui interessano pocho gli accordi internazionali.

Il fatto che tutti o quasi tutti nell'antichità pensassero che la Terra era piatta non fa della Terra un pianeta piatto.

I "principi economici generali" non c'entrano niente con i discorsi di "esigenze": servono a spiegare il motivo delle cose che si vedono, e sono importanti anche perchè impediscono (quando sono compresi) che la popolazione perda la testa e si metta a fare cacce alla strega da cui solo pochi hanno da guadagnare, in genere voti.

Del resto qualcuno ha già postato in queste discussioni prove pratiche che le svalutazioni continue sono solo un rimandare l'inevitabile aumentando il danno totale finale, anche se la tattica comune in mancanza di opposte argomentazioni è d'ignorarle sistematicamente col giochetto del dire che "i dati economici non contano perchè sono lontani dalla realtà della gente" o qualche altra facile e rapida scappatoia d'emergenza simile.

Guardando cos'è successo in Islanda ormai sostenere che "la colpa è dell'euro" è rischioso, ampiamente fra il grottesco e il folle... ma accanirsi non costa niente e può portare voti, specialmente dove l'informazione (spesso volutamente) scarseggia.

Rimane il fatto, ignorante populo o meno, che non si mangia di funzioni matematiche e di P.I.L..

E la Grecia lo dimostra.

Esiste anche un sociologia del benessere e che studia il sentimento comune dell'individuo e dei popoli, al di là della realtà(in questo caso economica)contingente.

E Polonia e Ungheria hanno mostrato e dichiarato il loro malessere.

Eh, abbiamo scoperto l'America.

Siamo nel bel mezzo di una crisi economica mondiale... vorrei anche vedere che non ci siano manifestazioni di disagio, a prescindere dalle "funzioni matematiche".

Continui a parlare di teoria e solo teoria. Che bello sarebbe se tutti gli uomini fossero giusti e onesti...che bello sarebbe se nel mondo vi fossero più alberi e più verde...che bello sarebbe se...MA NON E' COSI'. La tua torre di Avorio non si regge in piedi peraltro.

Vai a spiegare, novello Socrate, alle persone come si fa un bilancio o i lati positivi dell'euro, quando essi sono presi dai morsi della fame.

Tu gli OFFRI la Verità(o presunta tale)ed essi ti chiedono pane. Faresti così? Forse nel tuo idilliaco mondo, che non esiste.

Il dato dice che il benessere percepito dalla popolazione dopo l'introduzione dell'euro è in netto calo...nonostante le belle parole di tanti economisti...

Questo è ciò che dice la Sociologia...che è una scienza nata prima e applicata prima della CRISI ECONOMICA MONDIALE a cui fai riferimento(il malessere era percepito anche prima).

Inoltre, la reazione di alcuni paesi e la loro ritrosia nei confronti dell'euro SOCIALMENTE dimostra che quello che scrivo sia vero.

Evidentemente l'aspetto sociologico batte quello economico. Le spiegazioni addotte dagli economisti non fanno presa sulla popolazione o non sono così bravi a convincerla. E dato che l'euro è la valuta di tutti e non di 3/4 illuminati e profeti, senza il supporto della popolazione l'euro non avrà successo nei nuovi paesi, semmai l'adotteranno.

Vincenzo.

Modificato da Vincenzo
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Ragazzi, moderiamo il tono, si discute tra amici, non trascendiamo.

Vi ricordo che non esiste una verità assoluta, ma solo posizioni argomentabili, perciò lasciamo da parte gli integralismi ed i commenti personali, mantenendo la discussione la più pacata possibile.

Grazie.

oo)

Modificato da DragoDormiente
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Rimane il fatto, ignorante populo o meno, che non si mangia di funzioni matematiche e di P.I.L..

E la Grecia lo dimostra.

Esiste anche un sociologia del benessere e che studia il sentimento comune dell'individuo e dei popoli, al di là della realtà(in questo caso economica)contingente.

E Polonia e Ungheria hanno mostrato e dichiarato il loro malessere.

Vincenzo.

Scusa, ma sono due cose diverse e mi sa che stiamo anche parlando di cose diverse. E' proprio con un PIL basso che non si mangia e con i conti KO non si va da nessuna parte ed è questo che la Grecia sta dimostrando. Le funzioni matematiche servono soltanto a conteggiare tali fattori. Se non si mangia con le funzioni, non lo si fa neppure con la sociologia (a parte che, oggi, ho portato a casa la pagnotta, con un algoritmo :D).

Certo, ma la Sociologia non si arroga il diritto di dispensare verità profetiche, ma di prendere atto di quello cha accade. SCIENZA APPLICATA.

La Sociologia generale non studia il motivo per cui gli Ungheresi e i Polacchi NON vogliono l'euro, ma ATTESTA che non lo vogliono e non nasconde la testa dietro Verità matematiche.

Saranno pur vere, ma non sono credute. D'altronde i Profeti nella storia hanno avuto scarsa fortuna.

Comunque, nonostante le belle parole di ALCUNI ECONOMISTI e NEANCHE TUTTI, il popolo NON CREDE PIU' NELL'EURO. E il Sociologo ne prende atto...gli economisti a quanto pare no se ribattono con principi generali.

Tu non puoi mangiare il pane...ma pensa che puoi andare in francia e non pagare il tasso di cambio valuta.

Tu non puoi mangiare carne...ma pensa che i tassi del mutuo sono diminuiti.

Che me ne faccio di una casa a stomaco vuoto?

Vincenzo.

Modificato da Vincenzo
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Certo, ma la Sociologia non si arroga il diritto di dispensare verità profetiche, ma di prendere atto di quello cha accade. SCIENZA APPLICATA.

La Sociologia generale non studia il motivo per cui gli Ungheresi e i Polacchi NON vogliono l'euro, ma ATTESTA che non lo vogliono e non nasconde la testa dietro Verità matematiche.

Saranno pur vere, ma non sono credute. D'altronde i Profeti nella storia hanno avuto scarsa fortuna.

Comunque, nonostante le belle parole di ALCUNI ECONOMISTI e NEANCHE TUTTI, il popolo NON CREDE PIU' NELL'EURO. E il Sociologo ne prende atto...gli economisti a quanto pare no se ribattono con principi generali.

Tu non puoi mangiare il pane...ma pensa che puoi andare in francia e non pagare il tasso di cambio valuta.

Tu non puoi mangiare carne...ma pensa che i tassi del mutuo sono diminuiti.

Che me ne faccio di una casa a stomaco vuoto?

Vincenzo.

Perdonami, ma neppure l'economia politica dispensa profezia. Non si tratta dell'oroscopo, nè delle previsioni del tempo. Esistono i comportamenti umani, che non possono essere previsti (e quando sono previsti, le principali case editrici si rifiutano di pubblicare certi studi "scomodi"... vedi le previsioni sulla crisi globale, pubblicati in Italia solo ex-post...)

Gli economisti non ribattono con principi generali, bensì con studi matematici. Verità non credute? Lo penso anch'io, ma ciò che non è creduto non è, necessariamente, falso.

Ripeto, stiamo solo parlando di due cose diverse.

Un po' come dare la colpa all'areonautica militare, se le previsioni del tempo dicono che pioverà...

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Si diciamo due cose diverse...ma se così è perchè il mio messaggio sul rifiuto di Ungheresi e Polacchi all'introduzione dell'euro è stato quotato come se fosse pertinente? Messaggio 547.

Io ho solo dichiarato, quello che ho letto, ma evidentemente non piace. E poi ho ribattuto sul punto che la presa d'atto di una situazione ha valore quanto i principi che tendono a spiegarla e le motivazioni addotte per sostenerla o confutarla.

Vincenzo.

Modificato da Vincenzo
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Si diciamo due cose diverse...ma se così è perchè il mio messaggio sul rifiuto di Ungheresi e Polacchi all'introduzione dell'euro è stato quotato come se fosse pertinente? Messaggio 547.

Io ho solo dichiarato, quello che ho letto, ma evidentemente non piace. E poi ho ribattuto sul punto che la presa d'atto di una situazione ha valore quanto i principi che tendono a spiegarla e le motivazioni addotte per sostenerla o confutarla.

Vincenzo.

E chi ha detto che non sia pertinente? :)

L'argomento è assolutamente on-topic; sentimenti della gente e fenomeni economici e relativi studi sono pertinenti ed on-topic.

Solo una precisazione (ma solo per quel che riguarda me, nell'arco dell'intera discussione e non dei soli ultimi messaggi). Non stiamo parlando di principi economici ideali, bensì di dati matematici concreti

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Si diciamo due cose diverse...ma se così è perchè il mio messaggio sul rifiuto di Ungheresi e Polacchi all'introduzione dell'euro è stato quotato come se fosse pertinente? Messaggio 547.

Io ho solo dichiarato, quello che ho letto, ma evidentemente non piace. E poi ho ribattuto sul punto che la presa d'atto di una situazione ha valore quanto i principi che tendono a spiegarla e le motivazioni addotte per sostenerla o confutarla.

Vincenzo.

E chi ha detto che non sia pertinente? :)

L'argomento è assolutamente on-topic; sentimenti della gente e fenomeni economici e relativi studi sono pertinenti ed on-topic.

Solo una precisazione (ma solo per quel che riguarda me, nell'arco dell'intera discussione e non dei soli ultimi messaggi). Non stiamo parlando di principi economici ideali, bensì di dati matematici concreti

Perdonami, ma continuiamo a non comprenderci.

E' come se una persona va dal medico perchè si sente male e il medico gli risponde....ma sta benissimo le SUE ANALISI DICONO che è tutto ok.

Sarà pure così, ma il paziente male lo ha lo stesso. E se poi non è un male reale ma percepito, NON CAMBIEREBBE NULLA.

Che tu mi dica che i NUMERI dimostrano i benefici dell'euro e il paziente-popolo prova fastidio ugualmente, ci sarà un motivo...NE VOGLIAMO PRENDERE ATTO o no?

Modificato da Vincenzo
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Che tu mi dica che i NUMERI dimostrano i benefici dell'euro e il paziente-popolo prova fastidio ugualmente, ci sarà un motivo...NE VOGLIAMO PRENDERE ATTO o no?

Nel nostro scambio di messaggi, non ho detto nulla del genere. Ho solo detto che, nel corso della discussione, non parlavamo di principi, bensì di numeri. Tutto qua

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Continui a parlare di teoria e solo teoria.

E te pareva... qua chiunque osa mettere in discussione le cose è quello che parla solo di teoria :lol:

Che bello sarebbe se tutti gli uomini fossero giusti e onesti...che bello sarebbe se nel mondo vi fossero più alberi e più verde...che bello sarebbe se...MA NON E' COSI'.

Grazie della splendida perla di saggezza.

La tua torre di Avorio non si regge in piedi peraltro.

Non poteva mancare la mitica "torre d'Avorio": chiunque contesti è quello che urla teorie dalla torre d'avorio col megafono.

Vai a spiegare, novello Socrate, alle persone come si fa un bilancio o i lati positivi dell'euro, quando essi sono presi dai morsi della fame.

Ecco, spiegalo tu agli islandesi che l'euro fa schifo e che si possono salvare dal disastro che hanno semplicemente svalutando a tutto spiano (fra l'altro una valuta già massacrata)... però portati un completo da scherma col bastone, perchè qualcuno potrebbe avere reazioni un po' violente :lol:

Tu gli OFFRI la Verità(o presunta tale)ed essi ti chiedono pane. Faresti così? Forse nel tuo idilliaco mondo, che non esiste.

Io non "offro" nessuna "Verità" presunta: cerco di capire il perchè di quello che osservo, non mi limito ad osservarlo e basta.

Il dato dice che il benessere percepito dalla popolazione dopo l'introduzione dell'euro è in netto calo...nonostante le belle parole di tanti economisti...

Questo è ciò che dice la Sociologia...che è una scienza nata prima e applicata prima della CRISI ECONOMICA MONDIALE a cui fai riferimento(il malessere era percepito anche prima).

Ah, c'era bisogno addirittura della scienza della sociologia per capire che qualcosa è andato storto :rolleyes:

Allora, un po' di fatti.

Innanzitutto sappiamo che il benessere percepito dalla popolazione non è calato dopo l'introduzione dell'euro (1999) ma dal 2002. In alcuni stati (classici esempi Malta, Slovacchia ed Estonia) ha cominciato a calare da circa sei mesi prima dell'introduzione dell'euro: questo perchè i ferrei controlli dei governi di quegli stati (con multe e nel caso di Malta anche blocchi straordinari temporanei dei prezzi), che hanno fatto tesoro di quanto successo nella prima tornata d'adozione, erano efficienti ma pensati per punire la speculazione selvaggia al momento dell'adozione: gli speculatori quindi si sono adattati e hanno cominciato da prima.

Sto dicendo in sostanza: percezione o non percezione vediamo di prendercela con i responsabili del problema, che sono nella catena del commercio e non l'euro.

Inoltre, la reazione di alcuni paesi e la loro ritrosia nei confronti dell'euro SOCIALMENTE dimostra che quello che scrivo sia vero. Evidentemente l'aspetto sociologico batte quello economico. Le spiegazioni addotte dagli economisti non fanno presa sulla popolazione o non sono così bravi a convincerla. E dato che l'euro è la valuta di tutti e non di 3/4 illuminati e profeti, senza il supporto della popolazione l'euro non avrà successo nei nuovi paesi, semmai l'adotteranno.

Si, lo so anch'io, ma non è solo questo il fattore. C'è anche chi per interesse aumenta il danno gettando benzina sul fuoco.

Repetitia juvant, ricordiamo che in ogni caso la percezione delle cose è un conto, qualunque sia, la spiegazione logica di quel che si percepisce un altro. Noi vediamo il Sole girare intorno alla Terra ma in realtà è la Terra che gira intorno al Sole: abbiamo percepito aumenti di prezzi con l'euro, ovvio, e questi sono frutto di speculazioni sull'euro.

Invece, quanto alla favoletta dell'euro che ci danneggia impedendo le cosiddette "svalutazioni competitive" frenando le esportazioni, che è l'odierna base fondamentale dello sport di dare addosso all'euro, andiamo a spiegare come mai le esportazioni italiane aumentano anche con l'euro forte (dati alla mano, li posso postare quando vuoi) e come mai senza fare per precisa scelta nessuna svalutazione la Germania esporta e la sua economia corre a razzo.

Di questo la "sociologia" non sembra accorgersi, eppure i dati sulle esportazioni non sono teorie urlate dai muezzin su minareti d'avorio :rolleyes:

Modificato da ART
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Certo, ma la Sociologia non si arroga il diritto di dispensare verità profetiche, ma di prendere atto di quello cha accade. SCIENZA APPLICATA.

:blink:

La Sociologia generale non studia il motivo per cui gli Ungheresi e i Polacchi NON vogliono l'euro, ma ATTESTA che non lo vogliono e non nasconde la testa dietro Verità matematiche.

Saranno pur vere, ma non sono credute.

"La sociologia attesta il fenomeno", diciamola pure come dici tu, l'economia non "nasconde la testa" (?) dietro niente ma semplicemente lo spiega. E' indispensabile farlo, se no saremmo ancora nel medioevo a bruciare vive delle donne accusandole di essere streghe. Si chiama "scienza", ed è basata sul ragionamento: l'economia spiega quello che la "sociologia" vede in fatto di commercio e quanto gli gira attorno.

Troppo difficile da capire? Devo fare i disegnini?

Comunque, nonostante le belle parole di ALCUNI ECONOMISTI e NEANCHE TUTTI, il popolo NON CREDE PIU' NELL'EURO. E il Sociologo ne prende atto...gli economisti a quanto pare no se ribattono con principi generali.

Tu non puoi mangiare il pane...ma pensa che puoi andare in francia e non pagare il tasso di cambio valuta.

Tu non puoi mangiare carne...ma pensa che i tassi del mutuo sono diminuiti.

Che me ne faccio di una casa a stomaco vuoto?

Guarda che nessuno fa parte di forze contrapposte, tipo Star Wars fra Economisti cattivi e Sociologi buoni con le spade laser... questo discorso che fai è a dir poco assurdo :lol:

Gli economisti come tutto il resto della popolazione hanno preso inevitabilmente atto della situazione ma la spiegano pure, non si limitano ad osservare.

Come a me pare ovvio ed elementare, il fatto che si percepisca una cosa non vuol dire che quella cosa sia vera: percepiamo l'orizzonte dritto ma la Terra non è piatta. Se non puoi mangiare il pane mica è colpa dell'euro... l'euro è uno strumento, non un dio in cui il popolo deve "credere".

Perdonami, ma continuiamo a non comprenderci.

E' come se una persona va dal medico perchè si sente male e il medico gli risponde....ma sta benissimo le SUE ANALISI DICONO che è tutto ok.

Sarà pure così, ma il paziente male lo ha lo stesso. E se poi non è un male reale ma percepito, NON CAMBIEREBBE NULLA.

Nessun "medico" ha mai detto che le analisi sono tutto ok... non so da dove escono assurdità del genere. Ha solo detto che il male non è provocato dall'euro o comunque non più di quanto lo sia provocato con altre valute, ad esempio la corona islandese.

Che tu mi dica che i NUMERI dimostrano i benefici dell'euro e il paziente-popolo prova fastidio ugualmente, ci sarà un motivo...NE VOGLIAMO PRENDERE ATTO o no?

Il motivo non è che chi non la pensa come te è un povero fesso che passa la vita a dipingere quadri astratti nell'atelier d'avorio o che l'economia è una pseudo-scienza che dice solo idiozie, ma semplicemente che che fra le due cose non c'è una relazione netta.

D'accordo tutto ma non ci vuole il POTERE DELLO JEDI per capire certe cose.

Modificato da ART
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Certo, ma la Sociologia non si arroga il diritto di dispensare verità profetiche, ma di prendere atto di quello cha accade. SCIENZA APPLICATA.

:blink:

La Sociologia generale non studia il motivo per cui gli Ungheresi e i Polacchi NON vogliono l'euro, ma ATTESTA che non lo vogliono e non nasconde la testa dietro Verità matematiche.

Saranno pur vere, ma non sono credute.

"La sociologia attesta il fenomeno", diciamola pure come dici tu, l'economia non "nasconde la testa" (?) dietro niente ma semplicemente lo spiega. E' indispensabile farlo, se no saremmo ancora nel medioevo a bruciare vive delle donne accusandole di essere streghe. Si chiama "scienza", ed è basata sul ragionamento: l'economia spiega quello che la "sociologia" vede in fatto di commercio e quanto gli gira attorno.

Troppo difficile da capire? Devo fare i disegnini?

Comunque, nonostante le belle parole di ALCUNI ECONOMISTI e NEANCHE TUTTI, il popolo NON CREDE PIU' NELL'EURO. E il Sociologo ne prende atto...gli economisti a quanto pare no se ribattono con principi generali.

Tu non puoi mangiare il pane...ma pensa che puoi andare in francia e non pagare il tasso di cambio valuta.

Tu non puoi mangiare carne...ma pensa che i tassi del mutuo sono diminuiti.

Che me ne faccio di una casa a stomaco vuoto?

Guarda che nessuno fa parte di forze contrapposte, tipo Star Wars fra Economisti cattivi e Sociologi buoni con le spade laser... questo discorso che fai è a dir poco assurdo :lol:

Gli economisti come tutto il resto della popolazione hanno preso inevitabilmente atto della situazione ma la spiegano pure, non si limitano ad osservare.

Come a me pare ovvio ed elementare, il fatto che si percepisca una cosa non vuol dire che quella cosa sia vera: percepiamo l'orizzonte dritto ma la Terra non è piatta. Se non puoi mangiare il pane mica è colpa dell'euro... l'euro è uno strumento, non un dio in cui il popolo deve "credere".

Perdonami, ma continuiamo a non comprenderci.

E' come se una persona va dal medico perchè si sente male e il medico gli risponde....ma sta benissimo le SUE ANALISI DICONO che è tutto ok.

Sarà pure così, ma il paziente male lo ha lo stesso. E se poi non è un male reale ma percepito, NON CAMBIEREBBE NULLA.

Nessun "medico" ha mai detto che le analisi sono tutto ok... non so da dove escono assurdità del genere. Ha solo detto che il male non è provocato dall'euro o comunque non più di quanto lo sia provocato con altre valute, ad esempio la corona islandese.

Che tu mi dica che i NUMERI dimostrano i benefici dell'euro e il paziente-popolo prova fastidio ugualmente, ci sarà un motivo...NE VOGLIAMO PRENDERE ATTO o no?

Il motivo non è che chi non la pensa come te è un povero fesso che passa la vita a dipingere quadri astratti nell'atelier d'avorio o che l'economia è una pseudo-scienza che dice solo idiozie, ma semplicemente che che fra le due cose non c'è una relazione netta.

D'accordo tutto ma non ci vuole il POTERE DELLO JEDI per capire certe cose.

Ancora tante chiacchiere da bar...che vedo tu frequenti spesso.

Ancora l'ero ha fatto bene, l'euro ha fatto bene...peccato che te ne sei accorto solo tu e altri due o tre e siete incapaci di spiegarlo a milioni di persone.

Repetitia iuvant non a te evidentemente...

Se l'euro non è PER 2/3 persone che l'apprezzano, ma PER TUTTI, saranno i TUTTI a decidere se è stato un bene o un male. E se dicono che un male...

O facciamo l'euro per quelli che l'apprezzano e tutti gli altri, li facciamo fare un'altra valuta.

Disegnini...forse sarebbero necessari per te...perchè non capisci la differenza fra VOLER ESSERE ed ESSERE.

Tu dici che l'euro non c'entra perchè introdotto nel 1999 e non nel 2002. Vero...TEORICAMENTE.

Peccato che gli uomini SOLERTI MASCALZONI hanno speculato sulla faccenda. Ma che credevi che l'euro fosse stato introdotto in paradiso e utilizzato solo da Santi?

A quanto pare parliamo due lingue differenti...e la mia è l'italiano...forse la tua quella pre-babelica del mondo che non è mai esistito.

Vincenzo.

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Invito gli utenti a continuare ad esprimere le proprie opinioni senpre nel rispetto del pensiero altrui.

Dato che ritengo il tema della discussione molto interessante continuiamo a parlare dell'argomento senza utilizzare nel dibattito toni troppo polemici.

grazie per la collaborazione.

Diabolik73

Modificato da Diabolik73
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peccato che te ne sei accorto solo tu e altri due o tre e siete incapaci di spiegarlo a milioni di persone.

Repetitia iuvant non a te evidentemente...

Se l'euro non è PER 2/3 persone che l'apprezzano, ma PER TUTTI, saranno i TUTTI a decidere se è stato un bene o un male. E se dicono che un male...

E mi spieghi come mai, nei paesi che non fanno parte della UE, i movimenti politici che spingono per l'ingresso nell'unione, con l'evidente obiettivo dell'adozione della stessa moneta, progrediscono? Forse perchè hanno monete deboli? Eppure possono fare tutte le svalutazioni che vogliono ma, evidentemente, non funzionano.

Che, poi, siamo incapaci di spiegarlo a milioni di persone è una tua idea, ma ti ricordo che se Margherita Hack provasse a spiegarmi approfonditamente l'astronomia, in 2 giorni, non ci capirei nulla perchè occorrono anni di studio e non basta guardare il cielo.

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peccato che te ne sei accorto solo tu e altri due o tre e siete incapaci di spiegarlo a milioni di persone.

Repetitia iuvant non a te evidentemente...

Se l'euro non è PER 2/3 persone che l'apprezzano, ma PER TUTTI, saranno i TUTTI a decidere se è stato un bene o un male. E se dicono che un male...

E mi spieghi come mai, nei paesi che non fanno parte della UE, i movimenti politici che spingono per l'ingresso nell'unione, con l'evidente obiettivo dell'adozione della stessa moneta, progrediscono? Forse perchè hanno monete deboli? Eppure possono fare tutte le svalutazioni che vogliono ma, evidentemente, non funzionano.

Che, poi, siamo incapaci di spiegarlo a milioni di persone è una tua idea, ma ti ricordo che se Margherita Hack provasse a spiegarmi approfonditamente l'astronomia, in 2 giorni, non ci capirei nulla perchè occorrono anni di studio e non basta guardare il cielo.

L'astronomia non necessaria per la sopravvivenza. La moneta, averla o non averla, poter comprare una cosa o due, si.

Il primo è un argomento SOCIALMENTE IRRIVELANTE, il secondo si.

Bello il fatto che l'euro venga introdotto in un paese IN UNA SITUAZIONE DI CRISI e non per scelta di miglioramento.

Non ci vuole una laurea per capire che si comprano meno cose e che il potere di acquisto è calato.

E poi lo ripeto...potete scrivere quello che volete...ma non cambiate il senso di povertà, che la gente ha ed ha legato inesorabilmente all'euro.

P.S. Se si fa in uno dei PAESI dell'area euro, dei primi stati, se rimanere o uscire dalla moneta unica, vincerebbero i SI. E' normale, si chiama VOLONTA' DI CAMBIAMENTO in periodi di crisi...ci si aggrappa a tutto. Per questo ISLANDA-DANIMARCA vogliono entrare nell'euro...e non per benefici in termini assoluti.

Modificato da Vincenzo
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L'astronomia non necessaria per la sopravvivenza. La moneta, averla o non averla, poter comprare una cosa o due, si.

Il primo è un argomento SOCIALMENTE IRRIVELANTE, il secondo si.

L'esempio l'hai capito benissimo, dai. Il fatto che l'astronomia non sia socialmente rilevante non toglie che ciò che studia esista, anche se la maggioranza non lo capisce e non lo percepisce. La sociologia studia le percezioni, l'economia le ragioni. Nessuna delle due discipline fa profezie, bensì osservazioni.

La differenza la fa l'avere o non avere "moneta"? L'economia studia se e perchè; la sociologia studia quello che viene percepito. Sono, semplicemente, due cose diverse, che non si limitano a euro sì, euro no.

Poi, la rilevanza sociale ha molte implicazioni e controindicazioni. Quando ti presentano una ragazza, cosa ti chiede di solito? Spiegazioni sugli anelli di Saturno o di che segno sei? Purtroppo l'astrologia pare sia rilevantissima, socialmente. Sicuramente l'astrologia è molto più rilevante socialmente dell'astronomia, ma continuo a pensare che l'astronomia sia una scienza che studi cose vere (di cui capisco ben poco) mentre l'astrologia un'accozzaglia di idiozie. La sociologia osserva gli accadimenti, mica stabilisce l'importanza reale della cosa. Magari può stabilire come mai siano tantissime le persone che credono nell'influsso degli astri sul carattere. Anzi, se lo sai e me lo spieghi, mi fai un piacere perchè quando mi chiedono "di che ascendente sei?, fatico a non voltarmi dall'altra parte? :lol:

Scusate la digressione off-topic, ma è domenica e qualche facezia ci sta (spero). :D

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L'astronomia non necessaria per la sopravvivenza. La moneta, averla o non averla, poter comprare una cosa o due, si.

Il primo è un argomento SOCIALMENTE IRRIVELANTE, il secondo si.

L'esempio l'hai capito benissimo, dai. Il fatto che l'astronomia non sia socialmente rilevante non toglie che ciò che studia esista, anche se la maggioranza non lo capisce e non lo percepisce. La sociologia studia le percezioni, l'economia le ragioni. Nessuna delle due discipline fa profezie, bensì osservazioni.

La differenza la fa l'avere o non avere "moneta"? L'economia studia se e perchè; la sociologia studia quello che viene percepito. Sono, semplicemente, due cose diverse, che non si limitano a euro sì, euro no.

Poi, la rilevanza sociale ha molte implicazioni e controindicazioni. Quando ti presentano una ragazza, cosa ti chiede di solito? Spiegazioni sugli anelli di Saturno o di che segno sei? Purtroppo l'astrologia pare sia rilevantissima, socialmente. Sicuramente l'astrologia è molto più rilevante socialmente dell'astronomia, ma continuo a pensare che l'astronomia sia una scienza che studi cose vere (di cui capisco ben poco) mentre l'astrologia un'accozzaglia di idiozie. La sociologia osserva gli accadimenti, mica stabilisce l'importanza reale della cosa. Magari può stabilire come mai siano tantissime le persone che credono nell'influsso degli astri sul carattere. Anzi, se lo sai e me lo spieghi, mi fai un piacere perchè quando mi chiedono "di che ascendente sei?, fatico a non voltarmi dall'altra parte? :lol:

Scusate la digressione off-topic, ma è domenica e qualche facezia ci sta (spero). :D

Ecco, mi pare di cogliere il tuo pensiero....l'astrologia non scienza, l'astronomia scienza...la sociologia quasi scienza, l'economia scienza per eccellenza.

Quando gli Economisti capiranno che esistono cose che vanno aldilà dei loro numeri, e che la percezione ha un determinato valore, allora si che faremo un grande passo avanti.

D'altronde mi pare di stare su un sito di numismatica, in cui oggetti ECONOMICAMENTE miseri...hanno per noi valori inestimabili.

Da studioso di scienze umane, e quindi NON STREGONE O MAGIARO, come magari pensate, ti dico che la Verità è molto più complessa delle funzioni matematiche, dei calcoli sul tasso del mutuo variabile o fisso ecc. ecc.

L'utilità e l'importanza di una cosa non si misura ESCLUSIVAMENTE DAL SUO VALORE ECONOMICO...se l'euro è una moneta FORTE contro il dollaro, lo yen ecc. ecc., ma viene percepito come MALE dai cittadini che lo usano, HA FALLITO nell'intento per cui è stato CREATO.

Ma credo che pur disquisendo per ore, non se verrà a capo...ma non perchè io mi baso su presupposti ascientifici e voi sommi maestri su quelli scientifici.

P.S. Per il curatore di sezione. Mi dispiace...ma non si può esimersi dal rispondere duramente, quando CERTI MESSAGGI riportano frasi del tipo: "vuoi che ti faccia un disegnino" o "l'esempio l'hai capito benissimo, dai"...presupponendo una NON CONOSCENZA dall'altra parte.

Non perdetevi troppo nei vostri numeri...vi saluto.

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Ecco, mi pare di cogliere il tuo pensiero....l'astrologia non scienza, l'astronomia scienza...la sociologia quasi scienza, l'economia scienza per eccellenza.

Non hai colto proprio nulla, invece. E chi l'ha detta 'sta cosa? Non mettermi in bocca cose non dette, per favore. E' già successo troppe volte negli ultimi interventi.

L'unica cosa che hai colto del mio pensiero è che l'astrologia non sia una scienza e vorrei proprio vedere.

Quando gli Economisti capiranno che esistono cose che vanno aldilà dei loro numeri, e che la percezione ha un determinato valore, allora si che faremo un grande passo avanti.

Beh, adesso stai stabilendo quello che pensano tutti gli economisti, cosa capiscano e cosa no e cosa debbano pensare.

D'altronde mi pare di stare su un sito di numismatica, in cui oggetti ECONOMICAMENTE miseri...hanno per noi valori inestimabili.

E qui, non sono certo gli economisti a non avere capito qualcosa. Economicamente miseri? La moneta e le monete? Sono la base dell'economia. Forse volevi dire COMMERCIALMENTE miseri e le due cose non sono assolutamente sinonimi. Le distorsioni nell'adozione dell'euro dipendono anche da canali finanziari e commerciali e l'economia studia tali distorsioni, non le provoca, non le esalta.

Da studioso di scienze umane, e quindi NON STREGONE O MAGIARO, come magari pensate, ti dico che la Verità è molto più complessa delle funzioni matematiche, dei calcoli sul tasso del mutuo variabile o fisso ecc. ecc.

L'utilità e l'importanza di una cosa non si misura ESCLUSIVAMENTE DAL SUO VALORE ECONOMICO...

Ancora una volta, una cosa che non ho mai detto.

e l'euro è una moneta FORTE contro il dollaro, lo yen ecc. ecc., ma viene percepito come MALE dai cittadini che lo usano, HA FALLITO nell'intento per cui è stato CREATO.

L'intento per cui è stato creato non è essere percepito bene

Ma credo che pur disquisendo per ore, non se verrà a capo...ma non perchè io mi baso su presupposti ascientifici e voi sommi maestri su quelli scientifici.

Terza cosa che non ho mai detto.

P.S. Per il curatore di sezione. Mi dispiace...ma non si può esimersi dal rispondere duramente, quando CERTI MESSAGGI riportano frasi del tipo: "vuoi che ti faccia un disegnino" o "l'esempio l'hai capito benissimo, dai"...presupponendo una NON CONOSCENZA dall'altra parte.

Se ti dico che l'esempio l'hai capito, vuol dire che percepisco conoscenza e non il contrario (quarta cosa falsa attribuitami).

Non perdetevi troppo nei vostri numeri...vi saluto.

In un solo messaggio mi hai attribuito 4 (!) cose mai dette. Tu sei costretto a rispondere duramente? Io mi limito a precisare quello che ho detto, dato che stai distorcendo il mio pensiero. Fino a quando controbatti le mie argomentazioni ed esponi le tue mi va benissimo; la discussione ed il contraddittorio sono sempre belli ed utili, ma se per farlo devi modificare il mio pensiero per poterlo criticare, la cosa diventa un giochino poco sensato e di sicuro non voglio perdermi nei giochi di parole.

Modificato da luke_idk
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Rinnovo la nostra richiesta a non trascendere nella discussione agli utenti che tra ieri ed oggi la stanno animando; le incomprensioni e le divergenze di opinione non giustificano, in alcun modo, la durezza e la eventuale scortesia delle risposte. Vi esorto di nuovo a mantenere un tono sereno e pacato nella esposizione delle vostre idee ed opinioni, favorendo uno svolgimento cordiale e costruttivo della discussione.

E' il terzo avvertimento in due giorni; desidererei evitare la chiusura del topic, grazie.

Saluti

DragoDormiente

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Ok, è noto che ciclicamente questa discussione ha momenti di incomprensioni.

Spero a questo punto che siano conclusi e si torni alla serenità.

Approfitto di questo messaggio per ricordarvi una piccola cosa: http://www.lamoneta.it/forum-11/announcement-12-attenzione-leggere-per-un-corretto-uso-dello-strumento-quote/

Già è difficile seguire i discorsi, per favore, quotate meglio :D

Grazie

Mirko

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Awards

Ancora tante chiacchiere da bar...che vedo tu frequenti spesso.

Eccerto... quelle degli altri sono solo chiacchiere, sempre :lol:

Questo è il fondamento del persiero "eurofobo".

Ancora l'ero ha fatto bene, l'euro ha fatto bene...peccato che te ne sei accorto solo tu e altri due o tre e siete incapaci di spiegarlo a milioni di persone.

E' inutile continuare con queste arrampicate sugli specchi, Vincenzo. L'euro ha fatto quello che doveva fare e se qualcosa è andato storto sappiamo benissimo di chi è colpa.

Tu dici che l'euro non c'entra perchè introdotto nel 1999 e non nel 2002. Vero...TEORICAMENTE.

Peccato che gli uomini SOLERTI MASCALZONI hanno speculato sulla faccenda. Ma che credevi che l'euro fosse stato introdotto in paradiso e utilizzato solo da Santi?

Eeeh, facile e comodo parlare col senno di poi!

Si era previsto che ci potessero essere speculazioni, ma nessuno poteva immaginare che sarebbro state così ampie. Si aveva paura degli arrotondamenti per i centesimi... ma nessuno si aspettava aumenti talmente sfacciati, che sono arrivati anche al doppio dei vecchi prezzi se non più ancora. Abbiamo avuto danni, NESSUNO LO NEGA, ma d'altro canto poco e niente è stato fatto (da tutti e non solo questo o quel governo) per premunirsi da quel pericolo.

Tu non hai evidentemente idea che l'euro non è nato per sport o per gioco.

Troppo facile rendere "retroattive" le conseguenze della speculazione per far passare il concetto che era meglio non farlo proprio: tua legittima opinione, che opinione rimane.

A quanto pare parliamo due lingue differenti...e la mia è l'italiano...forse la tua quella pre-babelica del mondo che non è mai esistito.

Si, si, lo so: a sbagliare sono sempre gli altri, anche quando riportano precisi dati a sostegno delle loro argomentazioni, l'hai già ripetuto 50 volte.

Modificato da ART
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Bello il fatto che l'euro venga introdotto in un paese IN UNA SITUAZIONE DI CRISI e non per scelta di miglioramento.

E' una delle tante prove dell'assurdità di buona parte di quello che dici contro l'euro.

Se un paese in SERISSIMA difficoltà la pensa così vuol dire che nei tuoi ragionamenti c'è più di qualcosa che non torna, non credi?

Non ci vuole una laurea per capire che si comprano meno cose e che il potere di acquisto è calato.

Non ci vuole una laurea neanche per capire che degli aumenti non può essere incolpato l'euro e che la forza dell'euro più la mancanza di svalutazione continua sono un elemento di tutela del potere d'acquisto e della solidità delle aziende, a prescindere da quanto successo nel 2002.

E poi lo ripeto...potete scrivere quello che volete...ma non cambiate il senso di povertà, che la gente ha ed ha legato inesorabilmente all'euro.

Puoi scrivere quello che vuoi, ma non cambierai la VOLONTA' E NECESSITA' DI RAGIONARE PER CAPIRE LA MOTIVAZIONE DELLE COSE, INVECE DI BUTTARE LA COLPA DI QUANTO NON VA SUL PRIMO CHE PASSA.

P.S. Se si fa in uno dei PAESI dell'area euro, dei primi stati, se rimanere o uscire dalla moneta unica, vincerebbero i SI. E' normale, si chiama VOLONTA' DI CAMBIAMENTO in periodi di crisi...ci si aggrappa a tutto. Per questo ISLANDA-DANIMARCA vogliono entrare nell'euro...e non per benefici in termini assoluti.

Ah, quindi i governanti di un paese pur in crisi quanto vogliamo sarebbero talmente decerebrati e isterici da compiere con tutta leggerezza azioni che risulterebbero suicide... bella questa :rolleyes:

Il discorso della Danimarca è ben differente, e sta anche quello a conferma di quanto sia assurdo questo accanimento totale verso l'euro: lì la crisi non è un tracollo e i conti sono in ordine, non è niente di così grave da giustificare azioni inconsulte fatte in preda al panico.

Modificato da ART
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