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IGNORED

Nuovi Stati! Nuovi Euro


francescoschittone

Risposte migliori

Frizio la moneta e quello che rappresenta è molto bello, complimenti!

Per Israele in UE... diciamo che sia la Turchia che Israele hanno un sistema statate che si inquadra più in Europa che nel medio oriente però è anche vero che il primo riceve molte resistenze per via delle sue radici non Cristiane mentre il secondo finché non si deciderà a spingere per uno Stato Palestinese vero e proprio ha chance 0 di entrare.

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Cercherò di attenermi a fatti storici, più che politici, per non scivolare in un terreno minato. Penso anch'io che, senza uno stato palestinese, l'ingresso di Israele sia abbastanza improponibile, in quanto significherebbe schierarsi unilateralmente contro qualche centinaio di milioni di sostenitori della causa palestinese.... E', giusto, però ricordare che il presidente del consiglio, già molti anni fa, dichiarò di sognare Israele e Palestina, entrambe indipendenti e nell'UE (giusto per completezza) E' anche opportuno ricordare come una delle accuse che furono mosse all'occidente, fu proprio quella di avere trapiantato un pezzo d'Europa, in medio oriente, concedendo agli ebrei una parte di territorio arabo, anzichè offrire un pezzo di terre, da togliere a chi li ha sempre perseguitati (Germania? Polonia? Russia?). Accusa, tutto sommato, plausibile, dato che l'Europa si è ben guardata dal riparare direttamente... Questo, però, significa anche che gli stessi detrattori di Israele, considerano europee le radici della popolazione israeliana.

Per quanto riguarda la Turchia, poi, la mancanza di radici cristiane (come per Israele, d'altronde) non mi sembra possa essere considerata un ostacolo, se non da fanatici religiosi; ben diverso sottolineare la necessità di adeguarsi all'humus legislativo europeo, da parte della Turchia che, comunque, ha una legislazione laica e di tipo occidentale, oltre che essere storicamente legate indissolubilmente alle vicende europee.

Se dovessimo discutere sull'opportunità di alcuni ingressi, sarebbe anche il caso di chiedersi come ammettere talune legislazioni, che hanno creato veri e propri regimi di apartheid, all'interno dell'UE.... In Lettonia, i cittadini russi immigrati dopo il 1940 (solo 70 anni fa!!!) ed i loro discendenti devono sostenere esami di storia e lingua lettone per potere usufruire dei diritti politici; l'Estonia approvò una legge simile, ma il presidente della repubblica si rifiutò di promulgarla; la Grecia, negli anni '90, privò dei diritti politici i cittadini "non etnicamente ellenici"(!). Per non parlare di Cipro, che è stata ammessa dopo che aveva rifiutato, per referendum, l'unificazione con la parte occupata dalla Turchia e che avrebbe comportato un ritiro turco dall'isola... è il caso di ricordare che le truppe turche intervennero dopo il colpo di stato della guardia nazionale greco-cipriota (sostenuta dalla dittatura dei colonnelli) contro il governo dell'arcivescovo Makarios, con il chiaro intento di annettere l'isola alla Grecia. Magari aspettare la riunificazione non sarebbe stato male (così come fu deciso nel 1980) ed anche per questo credo che l'ingresso della Turchia porterebbe ad un'ulteriore distensione, nell'isola.

Scusate se un po' off-topic, ma la geopolitica è la mia passione :D

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Bisognerebbe aprire un topic apposta per la geopolitica!!!

Sinceramente non vedo uno Stato palestinese indipendente nell'UE perché la loro organizzazione politica sarebbe molto probabilmente più vicina ai quella dei Paesi medio-orientali come la Giordania ad esempio... i Palestinesi non si sentono europei ed in effetti non lo sono! Gli Israeliani hanno vissuto in Europa (sparsi in vari Paesi) a causa di diverse diaspore passate ma i primi Israeliani abitavano quelle terre insieme ai Palestinesi. La differenza sta appunto nel fatto che loro, essendosi dovuti spostare hanno contribuito alla creazione delle radici europee. Se invece le due entità Israele+Palestina si unissero in una federazione allora forse la Palestina potrebbe interrogarsi su un ingresso UE.

Per Estonia, Lettonia e Lituania... dopo che le loro lingue e culture sono state quasi sterminate dall'ex URSS... (deportazioni ed importazioni di massa) ci credo che pretendono che i Russi che sono nati lì (che poverini non hanno colpa nemmeno loro) oltre alla cultura russa abbraccino quelle nazionali. Mi sembra il minimo che se vuoi un passaporto ad es. lettone devi sentirti appunto 'lettone' e conoscere la lingua...

In fine sulla questione turca, è vero che la religione non dovrebbe essere mischiata alla politica però è anche vero che 70 milioni di Musulmani (in crescita) liberi di muoversi e spostarti in Europa cambierebbero anche senza volerlo l'identità ed i costumi europei. Il mondo è bello perché è vario.... la loro è una società politicamente europea ma culturalmente medio-orientale. Io preferirei un dialogo, un parteniariato, un accordo economico però sono dell'idea che in Olanda ci si va a vedere i mulini a vento non i minareti!

Non vorrei sembrare razzista/anti musulmano, anzi tutto sommato la loro religione non è poi tanto diversa dalla mia (Cristiana) però quello che a me veramente preoccupa è l'identità europea.

Queste sono ovviamente mie opinioni...

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Bisognerebbe aprire un topic apposta per la geopolitica!!!

Sinceramente non vedo uno Stato palestinese indipendente nell'UE perché la loro organizzazione politica sarebbe molto probabilmente più vicina ai quella dei Paesi medio-orientali come la Giordania ad esempio... i Palestinesi non si sentono europei ed in effetti non lo sono! Gli Israeliani hanno vissuto in Europa (sparsi in vari Paesi) a causa di diverse diaspore passate ma i primi Israeliani abitavano quelle terre insieme ai Palestinesi. La differenza sta appunto nel fatto che loro, essendosi dovuti spostare hanno contribuito alla creazione delle radici europee. Se invece le due entità Israele+Palestina si unissero in una federazione allora forse la Palestina potrebbe interrogarsi su un ingresso UE.

Per Estonia, Lettonia e Lituania... dopo che le loro lingue e culture sono state quasi sterminate dall'ex URSS... (deportazioni ed importazioni di massa) ci credo che pretendono che i Russi che sono nati lì (che poverini non hanno colpa nemmeno loro) oltre alla cultura russa abbraccino quelle nazionali. Mi sembra il minimo che se vuoi un passaporto ad es. lettone devi sentirti appunto 'lettone' e conoscere la lingua...

In fine sulla questione turca, è vero che la religione non dovrebbe essere mischiata alla politica però è anche vero che 70 milioni di Musulmani (in crescita) liberi di muoversi e spostarti in Europa cambierebbero anche senza volerlo l'identità ed i costumi europei. Il mondo è bello perché è vario.... la loro è una società politicamente europea ma culturalmente medio-orientale. Io preferirei un dialogo, un parteniariato, un accordo economico però sono dell'idea che in Olanda ci si va a vedere i mulini a vento non i minareti!

Non vorrei sembrare razzista/anti musulmano, anzi tutto sommato la loro religione non è poi tanto diversa dalla mia (Cristiana) però quello che a me veramente preoccupa è l'identità europea.

Queste sono ovviamente mie opinioni...

Ritengo assolutamente inaccettabile che l'UE ammetta, comunque, discriminazioni di tipo etnico. Non ha nulla a che vedere con lo spirito dell'UE, secondo me.

Per quanto riguarda i minareti... se entrassero la Bosnia-Erzegovina o l'Albania? In Spagna vai anche a vedere l'Alhambra, però :D

PS. Avevo già proposto una sezione di economia e geopolitica, strettamente legate alle coniazioni, ma la proposta non ha avuto successo.

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Bhè Luke, in sostanza sono d'accordo con te però a farla da padrone è la paura, alla fine le discriminazioni, anche se non volute, si fanno se si ha paura che la nostra cultura (chiamala europea o cristiana) possa essere in pericolo. Io non avrei nessun problema a vivere insieme a persone di credo o di idee diverse dalle mie purché le stesse persone non discrimino me o il Paese che le accoglie. Se i Turchi o gli Azerbaijiani (o chiunque provenga da un mondo dove alcuni diritti fondamentali vengono di solito calpestati) si integrano nella nostra società allora non ho nulla da dire, anzi li accoglierei con lo spirito dell'UE (Uniti nella diversità). La religione che professano non è affar mio quindi il fatto che siano musulmani è irrilevante. Però se si vengono a creare ghetti dove la legge nazionale non si applica o dove i figli di questi 'migranti' devono rifiutare la cultura del Paese dove vivono per seguire quella del Paese di provenienza perché costretti dai genitori a me non sta affatto bene. In Inghilterra ci sono molti di questi problemi. Ci sono città intere dove chi comanda è l'immigrato, dove una ragazza non è libera di frequentare un Inglese altrimenti guai... dove gli stessi Inglesi sono discriminati quando entrano nei negozi gestiti da questa gente che non rispetta la libertà di scelta e le differenze culturali, dove i francobolli di Natale sono stati banditi per non offendere la sensibilità di questa gente... ma scherziamo? Io non so se i Turchi rientrano in questa categoria però prima di vedere la Turchia nell'UE la domanda me la pongo... i politici che spingono per questo ingresso pensano solo al lato economico, la Turchia è un potenziale economico enorme ma l'UE non è fatta solo di economia ma anche di princìpi. E' facile con gli anni adeguarsi all'acquis comunitario però come faccio a sapere se anche la popolazione nel frattempo ha cambaito mentalità?

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Credo che le ragioni economiche siano proprio quelle che fanno da freno (Germania e Francia vogliono evitare immigrazioni di massa) mentre a favore del sì dovrebbero esserci considerazioni di tipo politico. L'obiettivo mi sembra quello di privilegiare (o aiutare) i paesi islamici con legislazioni laiche, affinchè facciano da traino, per moderare gli estremismi. Il principio della laicità dello stato non sembra, però, essere considerato così importante, per i paesi a maggioranza cristiana, probabilmente perchè grandissima maggioranza (anche se non la totalità) dei paesi UE.

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L'obiettivo mi sembra quello di privilegiare (o aiutare) i paesi islamici con legislazioni laiche, affinchè facciano da traino, per moderare gli estremismi.

Questa mi sembra una cosa ottima infatti ribadisco che non sono contrario all'ingresso della Turchia in quanto Paese Islamico, la Turchia è laica e dovrebbe essere di esempio per tutti, la religione per me deve essere una cosa privata ed individuale, questo vale anche per i Paesi non laici cristiani. Quale sarebbe però il prezzo da pagare? Quanti estremisti entrerebbero in Europa? Per estremisti non intendo terroristi ma quelli che non accettano la diversità sulla quale si basa l'UE. Allora sì alla Turchia nell'UE ma solo dopo che insieme alle leggi siano cambiati gli animi e cadute le discriminazioni. Questo richiederà decenni ed il problema è che nulla si sta facendo per cambiare certe mentalità limitate.

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io invece farei entrare la russia.. e' una utopia? ho esagerato?

:huh:

E' complicato, più che altro. Diciamo che oggi è improbabile, in futuro una necessità o, almeno, questo è il mio parere.

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io invece farei entrare la russia.. e' una utopia? ho esagerato?

E' complicato, più che altro. Diciamo che oggi è improbabile, in futuro una necessità o, almeno, questo è il mio parere.

Ma se dovesse entrare la Russia, entrerebbe l'intero Stato e non solo la sua parte europea, giusto?

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Nel frattempo la crisi greca s'aggrava ogni giorno, deprimendo la quotazione dell'euro. Fino a quando la BCE tollererà questa situazione e la Germania continuerà a dissanguarsi per tenere in piedi un cadavere?

Secondo te se continua questa crisi in Grecia lascerà l'euro ?

Dopo la Grecia adesso scoppia la bomba spagnola : http://notizie.it.msn.com/business-news/articolo.aspx?cp-documentid=151995543

Parrebbe che in Spagna la situazone disastrosa sia figlia dell'esasperata speculazione edilizia degli ultimi anni, e se a questa nuova tegola aggiungiamo che il Portogallo è pressapoco nelle condizioni della Grecia si apre un quadro per il futuro che lascia davvero sgomenti... :unsure:

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e dopo la spagna a chi tocca ????

Può essere anche la Finlandia? Mi è parso di sentire qualcosa questa mattina su RTL 102.5

La Finlandia è fuori dal disastro dove sono immersi Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda.

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La Finlandia è fuori dal disastro dove sono immersi Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda.

Allora avevo proprio capito male, grazie per la precisazione... credo parlassero di questi stati.

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Credo che dovremmo interrogarci un secondo su cosa tiene fuori il nostro paese, il cosiddetto "Ventre Molle" d'Europa, da questa epidemia. Perché la nostra economia, che viene da anni additata da tutti come un pessimo esempio, come il male da cui ogni paese di economia occidentale dovrebbe guardarsi, regge meglio di altri a questi rimbalzi della crisi? In fondo il nostro paese è molto più simile alla Spagna che alla Germania...

Comunque, permettetemi di essere cinico per un secondo: tempo fa Zapatero disse che il suo paese aveva superato di gran lunga l'Italia; io quello che oggi succede in Spagna non lo chiamo crisi, dissesto, recessione o come volete: io lo chiamo karma.

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Credo che dovremmo interrogarci un secondo su cosa tiene fuori il nostro paese, il cosiddetto "Ventre Molle" d'Europa, da questa epidemia. Perché la nostra economia, che viene da anni additata da tutti come un pessimo esempio, come il male da cui ogni paese di economia occidentale dovrebbe guardarsi, regge meglio di altri a questi rimbalzi della crisi? In fondo il nostro paese è molto più simile alla Spagna che alla Germania...

Comunque, permettetemi di essere cinico per un secondo: tempo fa Zapatero disse che il suo paese aveva superato di gran lunga l'Italia; io quello che oggi succede in Spagna non lo chiamo crisi, dissesto, recessione o come volete: io lo chiamo karma.

Per capire il problema, bisognerebbe capire bene il sistema bancario e questo non e' certo il posto adatto. Diciamo che la maggior differenza tra i due paesi e' il debito estero. La Spagna ha un debito estero che sfiora il 100 %, mentre quello italiano e' intorno al 5 %.

L' arte bancaria , ovvero saper gestire il credito, e' un arte complicata e la Spagna l' ha usata a sproposito, finanziando il settore immobiliario in in un modo a dir poco inresponsabile. Ora le prossime tre generazioni pagheranno molto caro questo azzardo e indirettamente anche noi

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