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IGNORED

Nuovi Stati! Nuovi Euro


francescoschittone

Risposte migliori

Sperando che non faccia la stessa bruttissima fine dell'orrenda costituzione europea, a mio avviso il peggior documento partorito dalle menti dei superburocrati della UE.

Attenzione ad usare certi termini, perchè sono strettamente politici e danno facilmente origine ad incomprensioni e travisamenti. Superburocrate della UE è uno di quei termini volutamente vaghi che usano gli "eurofobi" più accaniti quando s'impuntano a gettare nel calderone anti-europeo qualunque cosa pur di dare addosso al "nemico".

I "superburocrati" non sono membri sconosciuti di qualche indefinita istituzione europea ma hanno nomi e cognomi: non sono nient'altro che i capi di governo degli stati UE, appoggiati dai loro ministri. Hanno competenza esclusiva a ideare e modificare i trattati, quindi non ha proprio senso cambiargli nome in "superburocrati" quando trafficano in sede UE: sono gli stessi che governano anche gli stati, quindi il loro "livello di burocrazia" è esattamente lo stesso.

Se vogliamo dei termini sensati per insultarli (come del resto il 99% si merita pienamente) userei fraterni epiteti come "quei dementi dei nostri governanti", oppure "del Consiglio" se vogliamo essere proprio precisi.

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certo che una costituzione di 452 articoli....

Ecco, io prenderei chi ha avuto questa geniale idea di chiamare "Costituzione europea" quello che era il solito trattato intergovernativo e gli tirerei un calcio bello forte nei gioielli di famiglia.

Solo a pensare a cos'hanno ricamato certi su questa trovata per dare addosso all'Europa mi viene ancora da mettermi le mani nei capelli.

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Attenzione ad usare certi termini, perchè sono strettamente politici e danno facilmente origine ad incomprensioni e travisamenti. Superburocrate della UE è uno di quei termini volutamente vaghi che usano gli "eurofobi" più accaniti quando s'impuntano a gettare nel calderone anti-europeo qualunque cosa pur di dare addosso al "nemico".

I "superburocrati" non sono membri sconosciuti di qualche indefinita istituzione europea ma hanno nomi e cognomi: non sono nient'altro che i capi di governo degli stati UE, appoggiati dai loro ministri. Hanno competenza esclusiva a ideare e modificare i trattati, quindi non ha proprio senso cambiargli nome in "superburocrati" quando trafficano in sede UE: sono gli stessi che governano anche gli stati, quindi il loro "livello di burocrazia" è esattamente lo stesso.

Già. il problema è proprio questo...dry.gif

Se vogliamo dei termini sensati per insultarli (come del resto il 99% si merita pienamente) userei fraterni epiteti come "quei dementi dei nostri governanti", oppure "del Consiglio" se vogliamo essere proprio precisi.

laugh.gif Eri partito in un modo ed hai finito in un altro... ampiamente condivisibile purtroppo

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:lol: Eri partito in un modo ed hai finito in un altro... ampiamente condivisibile purtroppo

Non che avessi intenzione di giustificare in qualche modo l'attuale situazione organizzativa dell'UE, sia ben chiaro, intendevo che non ha senso separare in modo così clamoroso UE e singoli stati se parliamo di burocrazia.

Modificato da ART
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Ho parlato di superburocrati perchè, anche se formalmente quella cosiddetta, non è colpa mia, Costituzione Europea fu teroricamente partorita dalle menti di capi di governo e di ministri, nella pratica la stesura fu affidata ad eminenze grigie (in questo caso il grigio mi pare molto appropriato). Molti dei governanti si limitarono ad apporvi la firma senza neppure leggere un testo che era frutto d'aggiustamenti, bilanciature, rifiniture, ribaltamenti, riformulazioni, bizantinismi voluti da portaborse dei portaborse anche se formalmente membri della Convenzione, 102 più 12 osservatori, nominati dai governi e dai parlamenti nazionali degli stati membri e dei paesi candidati all’adesione, dal Parlamento europeo e dalla Commissione europea.

Il presidente Chirac, dopo aver appunto confidato candidamente (?) in pubblico di non aver ancora avuto il tempo di leggere quel testo, autorizzò il referendum http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=628376&chId=30 sapendo perfettamente che i suoi concittadini l'avrebbero sonoramente bocciato, pur non avendolo letto neppure loro.

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Queste storie di capi di governo che hanno apposto le firme senza neanche leggere è una balla, una delle moltissime dette in questo campo, per cercare di far passare l'UE come una specie di mostro nelle mani di una setta di misteriosi burocrati ed eminenze grigie varie, che manovrano nell'ombra per cercare di togliere potere agli stati e realizzare i più disparati progetti di dominio sulle popolazioni. E non è neanche una delle più esagerate, perchè durante i periodi di rinnovo trattati/referendum si sentono cose inverosimili fino al grottesco e alla paranoia più patologica.

In realtà l'UE è fin troppo nelle mani prima di tutto dei "superburocrati" capi di governo e loro ministri, e uno dei motivi principali per cui è ridotta a un casino totale è proprio questo... non potrebbe essere altrimenti dato che non è uno stato con una costituzione e una struttura normale ma un ente che funziona con continui compromessi e trattative fra diverse parti. Del resto se veramente qualche capo di governo non si fosse neanche degnato di leggere un trattato che non riguarda di certo delle fesserie ma il funzionamento della struttura politica ed economica fondamentale in cui i nostri stati sono inseriti... direi che sarebbe da prendere primo fra tutti a calci nei gioielli di famiglia, altro che burocrati.

Sottolineo a scanso di equivoci che non sto difendendo nessuna categoria di "superburocrati" a nessun livello: sto semplicemente dicendo che la colpa non sta tutta da un lato, come qualcuno ha interesse a far credere, e che i capi di governo si meritano questo appellativo (sommando a mio giudizio un'ancor più colpevole irresponsabilità, in relazione alla posizione che ricoprono) come e più di quelli della convenzione.

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mhm...però mi lascia un pò perplesso...visto che data "23 November 2007"...

Questo è un po' più aggiornato http://www.spiegel.de/international/europe/0,1518,602897,00.html

Appare evidente comunque che il referendum non viene considerato una inderogabile priorità in Danimarca e che, se e quando si terrà, l'esito non è affatto scontato.

Vedo che il link non funziona: copio e incollo l'articolo dallo "Spiegel" del 22/1/09

Heading into the Zone?

Danish Prime Minister Pushes for Euro Referendum in 2010

With pressure mounting from the global credit crunch and economic downturn, Denmark's national parliament is holding a hearing on Thursday to discuss a new referedum aimed at adopting the euro. The country's voters rejected the common currency in 2001, but sentiment appears to be shifting.

AP

The credit crunch and global downturn has resparked a debate in Denmark about adopting the euro, which was rejected by voters in a 2000 referendum.

The Danish government may be moving towards a referendum in 2010 on adopting the euro. Danish Prime Minister Anders Fogh Rasmussen says the way forward towards a referendum is clear, and hearings to explore the way forward began in parliament on Thursday.

Although Rasmussen has said he is not prepared to put a date on the referendum, the script appears to be written on how to fulfil demands made by the leftist Socialist People's Party (SPP) in exchange for its support for euro zone membership. The prime minister's roadmap begins Thursday as experts and politicians gather in the country's parliament for a major hearing on the benefits and drawbacks of the euro.

"We have developed a process which begins with this hearing. If another hearing becomes necessary in order to clarify some issues that will also be possible sometime in the spring," said Fogh Rasmussen.

The Danish prime minister has stressed that all pro-European Union parties -- the vast majority of those represented in parliament -- must support membership in the euro zone before any referendum can be put to voters.

In order to achieve unanimity, several demands put by the Socialist People's Party must be met, including greater transparency and control of the capital market, safeguards against speculation, increased attention to unemployment and social needs as well as "green growth."

The credit crunch may just have come at the right time for Fogh Rasmussen, who has long been a strong advocate of the euro, which was rejected by Danish voters in a referendum in September 2000. As the financial crisis took hold, the European Central Bank reduced interest rates to kick-start lending. But pressure on the Danish krone made Denmark's central bank, Nationalbanken, raise rates. Since then, Nationalbanken has begun reducing rates as part of monetary policy to get credit markets moving again. But the euro-krone currency complex has highlighted for Danes just how much the euro zone actually determines for their pegged currency, without them being able to influence decision-making.

It is here that Fogh Rasmussen believes that the financial crisis has provided the framework for the SPP's demands to be met. Without support from the opposition SPP and all of the country's major parties, it is unlikely Rasmussen would be able to generate public support for a referendum to adopt the euro.

"Developments are clearly in the direction demanded by the Socialist People's Party," the Danish prime minister said. "One issue I have noted is that the SPP is looking for a better regulation of the international capital markets -- and that is precisely what is currently under way."

A public opinion poll published by Danske Bank in December showed 43.8 percent of Danes favoring adoption of the euro compared with 38 percent who were against it. The bank's poll has been showing a close race between the "yes" and "no" sides of the euro debate for some time, but the survey has shown a shift towards support for the euro in recent months as a result of the economic crisis. But economists at Danske Bank, Denmark's largest consumer bank, have warned in recent months that it is too early to conclude that a referendum on adopting the euro would come out in favor of the European currency.

Thursday's hearings in parliament will seek to clarify the benefits and drawbacks of euro membership for members of parliament across the broad spectrum of parties who may support EU membership, but not necessarily the euro, despite the indicators of the financial crisis. Most important of these is the SPP, whose electoral support has been boosted considerably in recent months as a result of its popular leader Villy Sövndal.

Sövndal himself remains skeptical.

"It's good that the prime minister is an optimist. But the demands that we have are far from fulfilled with the outline that he has put forward," Sövndal says.

Modificato da richterian
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Poi, mi devono spiegare a cosa serva restare fuori dall'Euro se hai, di fatto, un tasso di cabio fisso, con l'Euro stesso...

Anche io me lo chiedo da anni...e poco tempo fa lo chiesi ad un danese (euroscettico ma COLTO, quindi uno che argomenta le proprie idee di dissenso e le argomenta pure bene...=) egli mi rispose, che il problema del governo è soprattutto PSICOLOGICO, e che, cercano di procrastinare il referendum, proprio perchè vogliono dare un colpo al cerchio ed uno alla botte; da un lato far credere alla popolazione più anziana e più euroscettica di mantenere una sorta di SOVRANITA' NAZIONALE in seno a'Unione (pur ormai non avendola più di fatto...), dall'altra cercano di FORMARE un elettorato più GIOVANE ed euroentusiasta, che ovviamente è l'elettorato del FUTURO, e che dovrà Convivere con l'euro...

vedremo l'evolvere della situazione...anche se io sono più curioso di vedere gli effetti dell'eventuale ingresso Danese, per i risvolti che potrebbe avere nei confronti dell'opinione pubblica SVEDESE...

aspettiamo....

S.B.

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Anche io me lo chiedo da anni...e poco tempo fa lo chiesi ad un danese (euroscettico ma COLTO, quindi uno che argomenta le proprie idee di dissenso e le argomenta pure bene...=) egli mi rispose, che il problema del governo è soprattutto PSICOLOGICO, e che, cercano di procrastinare il referendum, proprio perchè vogliono dare un colpo al cerchio ed uno alla botte; da un lato far credere alla popolazione più anziana e più euroscettica di mantenere una sorta di SOVRANITA' NAZIONALE in seno a'Unione (pur ormai non avendola più di fatto...), dall'altra cercano di FORMARE un elettorato più GIOVANE ed euroentusiasta, che ovviamente è l'elettorato del FUTURO, e che dovrà Convivere con l'euro...

vedremo l'evolvere della situazione...anche se io sono più curioso di vedere gli effetti dell'eventuale ingresso Danese, per i risvolti che potrebbe avere nei confronti dell'opinione pubblica SVEDESE...

aspettiamo....

S.B.

temo nessun effetto, comunque... non è che nei paesi scandinavi ci sia questa grande influenza reciproca.

nel 1972 furono firmati gli accordi per l'ingresso di Danimarca e Norvegia, apartire dal 1973; la Norvegia rinunciò dopo un referendum negativo, la Svezia neppure ci pensava.

Nel 1994 fu la volta di Svezia, Finlandia e Norvegia (che rinunciò, per gli stesi motivi di 22 anni prima).

Nel 1985 era già uscita la Groenlandia danese, ma per un piccolo "paese" può essere diverso (le Faer oer non entrerebbero, qualora diventassero indipendenti) e l'Islanda ci sta pensando solo ora, in seguito alla crisi finanziaria.

I norvegesi continuano a non volerne sapere.

Modificato da luke_idk
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temo nessun effetto, comunque... non è che nei paesi scandinavi ci sia questa grande influenza reciproca.

Non sono tanto d'accordo con te...io (e con me una corrente abbastanza consistente di politologi) invece credo che i Paesi Scandinavi siano MOLTO COESI...

una per tutti?: L'unione Nordica dei Passaporti (un proto trattato di libera circolazione delle persone, quando nemmeno si pensava attuabile il Patto di Libera Circolazione Europeo...)

ma non inizio a parlare di storia, sennò NON FINIREI PIU'...=)

Torno all'euro ed alla Svezia:

il ministro svedese, in un'intervista pubblica poco tempo fa (qualche mese...), dopo che il commissario alle finanze europeo aveva (parlando con la Poonia che diceva di voler ritardare al più possibile l'ingresso nello SME II perchè desiderosa di adottare l'Euro (pur essendo OBBLIGATA A FARLO) il più tardi possibile... insomma il Commissario sosteneva che l'UE avrebbe "TOLLERATO" questo comportamento dalla SVEZIA, ma NON dagli Stati entrati dal 2004 in poi.

Detto questo, il Premier Svedese, sostenne che, per riparlare di Euro e Svezia, prima avrebbe voluto vedere come i "cugini danesi" (così li chiamò...) avrebbero gestito il loro ingresso nella divisa europea, e che soltanto quando la SVEZIA si fosse trovata CIRCONDATA da Paesi Europei aderenti all'Eurozona (La Norvegia è zona EFTA, ma NON UE come TUTTI SANNO....) allora avrebbe iniziato a "considerare" un eventuale processo di Adesione.

per questo desidero vedere come, l'ingresso dei Danesi (che arriverà prima o poi...), potesse?/potrebbe?/potrà? influenzare almeno una parte di opinione Pubblica Svedese.

S.B.

P.S. per vedere alcuni Esempi di COOPERAZIONE tra i Paesi Nordici (solo alcuni ma importantissimi esempi) - che addirittura hanno influenzato la CREAZIONE dell'UE sono i seguenti:

IL CONSIGLIO NORDICO:

http://it.wikipedia.org/wiki/Consiglio_Nordico

L'UNIONE NORDICA DEI PASSAPORTI

http://it.wikipedia.org/wiki/Unione_nordica_dei_passaporti

IL TERMINE STESSO di "PAESI NORDICI" (che implicitamente riporta al passato comune della maggior parte di questi Stati Sovrani)

http://it.wikipedia.org/wiki/Paesi_nordici

poi si potrà obiettare, sostenendo che, i Paesi NORDICI non siano tutti uguali, che alcuni abbiano OPPRESSO POLITICAMENTE altri nel passato, che ci siano stati attriti e frazioni negli anni: INNEGABILE, però la comunanza di Intenti che essi hanno, li fa sembrare spesso come un UNICA GRADE FEDERAZIONE.

(e qui ci metto anche la mia esperienza personale; spesso nelle organizzazioni Internazionali, (ONU in Pprimis) alle riunioni, i rappresentanti dei Paesi Nordici stanno spesso ASSIEME...forse più che Noi Italiani con i Nunzi Apostolici Vaticani o con i delegati Sammarinesi... :D )

S.B.

Modificato da superbubu
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temo nessun effetto, comunque... non è che nei paesi scandinavi ci sia questa grande influenza reciproca.

Non sono tanto d'accordo con te...io (e con me una corrente abbastanza consistente di politologi) invece credo che i Paesi Scandinavi siano MOLTO COESI...

Io credo che la verità stia nel mezzo.

Ci sono Paesi legati in maniera estremamente stretta come Svezia e Danimarca, altri che in realtà hanno poco da spartire. La Finlandia ad esempio ha enormi differenze rispetto alle altre nazioni scandinave e costituisce una realtà direi assolutamente a sè stante.

Tra Norvegia e Svezia esistono ancora vecchie ruggini apparentemente sopite risalenti a fatti concernenti la seconda guerra mondiale, in cui la Svezia, che appariva al Mondo come nazione neutrale, ha in realtà favorito più o meno velatamente i nazisti creando grandissimi problemi alla Norvegia e questi ricordi sono tutt'altro che dimenticati a Oslo e dintorni.

Insomma, tra i Paesi Scandinavi direi che in linea di massima siano davvero pochi i motivi di coesione, più dettati da motivi di interesse che da reali convergenze nelle vedute.

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Si tratta di questioni diverse, a mio parere. Se è per questo lo scandinavismo ha origini decisamente vecchie e progetti di unioni economiche (allargate anche a belgio, Paesi bassi, Lussemburgo) datano circa un secolo. Ancora oggi, i due lati del Kattegat si guardano da vicino ed un occhio viene buttato prima a quanto avviene fra i propri cugini, piuttosto che verso il resto d'Euorpa. Il sostanziale isolamento dal resto d'Europa (fatte salve le guerre dei ducati) è durato oltre un secolo (dal Congresso di Vienna alla seconda guerra mondiale) e le origini comuni e la a rinascita dello studio delle tradizioni scandinave ha, sicuramente, rafforzato vincoli di amicizia. Da qui a parlare di vera integrazione, però, ne passa (secondo me). Non a caso, EFTA, Norden sono unioni a maglie larghe, molto più labili dell'UE. Sono, forse, paragonabili al Benelux, fra i precursori delle comnunità europee, che prevdeva grande integrazione commerciale, ma ben poco "politica".

Gli scandinavi, sicuramente vicini negli intenti e in un comune sentire, sono ben gelosi della propria sovranità nazionale.

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Anche io me lo chiedo da anni...e poco tempo fa lo chiesi ad un danese (euroscettico ma COLTO, quindi uno che argomenta le proprie idee di dissenso e le argomenta pure bene...=) egli mi rispose, che il problema del governo è soprattutto PSICOLOGICO, e che, cercano di procrastinare il referendum, proprio perchè vogliono dare un colpo al cerchio ed uno alla botte; da un lato far credere alla popolazione più anziana e più euroscettica di mantenere una sorta di SOVRANITA' NAZIONALE in seno a'Unione (pur ormai non avendola più di fatto...), dall'altra cercano di FORMARE un elettorato più GIOVANE ed euroentusiasta, che ovviamente è l'elettorato del FUTURO, e che dovrà Convivere con l'euro...

Questo discorso del danese non è che abbia molto senso... :rolleyes:

La sovranità non si perde per il fatto di stare nell'UE, mica l'UE è una federazione (magari lo fosse, per conto mio). Al massimo avrebbe un significato dire che paesi piccoli come la Danimarca hanno perso la "sovranità reale" perchè sono troppo piccoli per contare qualcosa e poter influenzare geopoliticamente l'Europa, ma questo è un problema che con le dovute proporzioni è comune a tutti gli stati d'Europa singolarmente presi rispetto al livello mondiale.

Modificato da ART
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Detto questo, il Premier Svedese, sostenne che, per riparlare di Euro e Svezia, prima avrebbe voluto vedere come i "cugini danesi" (così li chiamò...) avrebbero gestito il loro ingresso nella divisa europea, e che soltanto quando la SVEZIA si fosse trovata CIRCONDATA da Paesi Europei aderenti all'Eurozona (La Norvegia è zona EFTA, ma NON UE come TUTTI SANNO....) allora avrebbe iniziato a "considerare" un eventuale processo di Adesione.

O Reinfeldt si è bevuto il cervello o l'unica spiegazione plausibile a questo comportamento è che stia aspettando anche lui tempi migliori come in Danimarca. Del resto aspettare addirittura di essere "circondati" dall'eurozona per poter giusto "considerare" di aderire fa propendere più per la prima ipotesi :rolleyes:

E si che la nordica Finlandia ha adottato fin dall'inizio l'euro, e in generale l'unione monetaria non sta avendo alcun problema neanche in questi tempi di mega-crisi...

Per quanto riguarda la faccenda della coesione dei paesi nordici personalmente tendo a pensarla come luke o cig: per quanto possano essere più tendenti al "volemose bbene" fra loro questo non è mai andato oltre un certo livello. In passato quando uno dei membri della grande famiglia nordica si trovava in guai seri gli altri non hanno fatto granchè per aiutarlo, si veda ad esempio la guerra Finlandia-URSS (anche se come ha ricordato cig la Finlandia è relativamente molto diversa dagli altri, sempre Scandinavia è), se non addirittura qualcuno ha pure peggiorato la situazione degli altri, come nel già citato caso del comportamento della Svezia durante l'occupazione nazista della Norvegia.

Secondo me comunque sono discorsi un po' soggettivi, perchè come dimostrato anche dal caso odierno dell'Islanda sensibilità e opinioni possono sempre cambiare, e di solito cambiano proprio dopo che qualche cataclisma ricorda bruscamente la situazione reale, cosa si rischia a perseverare per quieto vivere con vecchie abitudini e comportamenti anacronistici. Del resto il processo d'integrazione europea è nato proprio così: ci sono volute un paio di guerre mondiali per "capire l'antifona".

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Qui cmq vedo che pian piano ci perdiamo in discorsi lunghi e affannosi, ritorniamo hai nuovi stati che entreranno nell'euro a breve! Il piu' prossimo alla moneta unica dalle ultime news sarebbe l'Estonia nel 2011, E voi avete qualche scaletta degli anni in cui entreranno altri stati oppure i paramentri che rispettano?

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Qui cmq vedo che pian piano ci perdiamo in discorsi lunghi e affannosi, ritorniamo hai nuovi stati che entreranno nell'euro a breve! Il piu' prossimo alla moneta unica dalle ultime news sarebbe l'Estonia nel 2011, E voi avete qualche scaletta degli anni in cui entreranno altri stati oppure i paramentri che rispettano?

In questa sottosezione dell'area Euro siamo riusciti a dare "ospitalità" a discussioni economiche e geopolitiche, poichè strettamente legate alle euro monete. Considerato che l'economia è la base portante della coniazione e che l'ingresso nella moneta comune ha stertte connotazioni economiche e geopolitiche, mi sembra la sede più corretta per certe discusioni (lo stesso titolo del thread è un esempio di ciò).

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Qui cmq vedo che pian piano ci perdiamo in discorsi lunghi e affannosi, ritorniamo hai nuovi stati che entreranno nell'euro a breve! Il piu' prossimo alla moneta unica dalle ultime news sarebbe l'Estonia nel 2011, E voi avete qualche scaletta degli anni in cui entreranno altri stati oppure i paramentri che rispettano?

Dopo la grande crisi questo mi pare un discorso ozioso: tutto slitta almeno d'un paio d'anni. Per Repubblica ceca e Ungheria anche d'una decina d'anni.

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Qui cmq vedo che pian piano ci perdiamo in discorsi lunghi e affannosi, ritorniamo hai nuovi stati che entreranno nell'euro a breve! Il piu' prossimo alla moneta unica dalle ultime news sarebbe l'Estonia nel 2011, E voi avete qualche scaletta degli anni in cui entreranno altri stati oppure i paramentri che rispettano?

Tendo facilmente a "partire per la tangente" perchè per me questi non sono discorsi lunghi e affannosi ma divertenti e rilassanti: si tratta di uno dei miei interessi principali, anche per questo sono stato molto contento dell'apertura di una sezione dove si può parlare liberamente anche di geopolitica/economia euresca :D

Come ha già ricordato richterian con il casino che abbiamo in questo periodo diventa quasi impossibile fare previsioni su chi potrà entrare nei prossimi anni, quindi non saprei proprio che dirti...

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Tendo facilmente a "partire per la tangente" perchè per me questi non sono discorsi lunghi e affannosi ma divertenti e rilassanti: si tratta di uno dei miei interessi principali, anche per questo sono stato molto contento dell'apertura di una sezione dove si può parlare liberamente anche di geopolitica/economia euresca biggrin.gif

Dillo a me, che avevo proposto una sezione ad hoc, anche extra-eurobiggrin.gif

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Questo discorso del danese non è che abbia molto senso... :rolleyes:

La sovranità non si perde per il fatto di stare nell'UE, mica l'UE è una federazione (magari lo fosse, per conto mio). Al massimo avrebbe un significato dire che paesi piccoli come la Danimarca hanno perso la "sovranità reale" perchè sono troppo piccoli per contare qualcosa e poter influenzare geopoliticamente l'Europa, ma questo è un problema che con le dovute proporzioni è comune a tutti gli stati d'Europa singolarmente presi rispetto al livello mondiale.

il concetto che hai espresso, e che condivido, indicapercò una TRASITE REALTA': che l'UE e le sue agenzie,sono ancora LONTANE daicittanidi, e tutto ciò che viene da loro emesso, altro non è che un FILTRAGGIO in chiave nazionalistica di ciò che vogliono (i governi nazionali) far credere al POPOLO BUE (lontano daa politica, che subisce le decisioni dei governanti PASSIVAMENTE e che NON IS FA DOMADE"...cg ebello se prima di combatter un'idea Tuti la studiamo e la sviscerammo in ogni sua parte...(ma quest proeclude O CULTURA IN MATERIA (onestamente non molto comune)o Interesse in maeira, /già pià comune ma spesso molto facioso...)

bhe, vedremo l'evolversi...=)

S.B.

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