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Inviato

Sabato della scorsa settimana sono stato ad un piccolo convegno numismatico a Rosignano Solvay (Li) e, a dir la verità, gli espositori ed i visitatori non erano molti. Qualcuno ha riferito che anche a Senigallia le cose non sono andate tanto bene. A Bologna, l'ultima volta, non mi è sembrato che i partecipanti fossero in aumento. Non sono andato a Verona, però qualcuno parla di una certa flessione anche lì. In conclusione cosa sta succedendo? E' la fine dei convegni? Sinceramente mi auguro di no, anche se, certamente, quelli minori stentano a prosperare per ragioni oggettive. Prosperano invece, e si moltiplicano, le aste, sia quelle reali che quelle on line (che a me piacciono poco). In un'asta, di bello c'è la suspense della possibile aggiudicazione e quindi la prospettiva di fare un buon affare o di raggiungere l'oggetto del (momentaneo) desiderio, se non ci sono troppi concorrenti. Nelle aste, che sono formalmente regolate, ma più asettiche, manca tuttavia il gusto della contrattazione, del confronto, la soddisfazione di sfogliare gli album per cercare ciò che ci manca, la fatica di scrutare nelle vetrinette degli espositori per scovare la rarità, il gusto di ritrovare amici e conoscenti con cui scambiare due chiacchiere. Insomma, se questo mondo dovesse scomparire, sarebbe una perdita anche dal punto di vista umano.

Saluti.


Inviato

Indubbiamente il calo di affluenza e il peso numismatico dei convegni negli ultimi 2-3 anni è stato quasi vertiginoso ed ha toccato la quasi totalità dei convegni del centro Italia che frequento o frequentavo.

La cosa ha influito a maggior ragione sui piccoli convegni "di provincia", ma se solo si pensa che non avremo, almeno in questo 2008 il classico appuntamento di fine estate a Riccione (tralascio di entrare nel merito delle dispute in atto che hanno "sospeso" la manifestazione), la cosa può essere estesa anche a livelli più alti...

Le eccezioni a questa "regola" sono ben poche, forse Bologna ha registrato una crescita nelle ultime edizioni, Verona si salva per l'internazionalità dell'evento, Vicenza per tutto il contorno culturale (conferenze, mostre, pubblicazioni) che ne fa un appuntamento non solo o non principalmente commerciale... :rolleyes:

Per tutto il resto ci sono le aste, come fai notare tu, a livello umano ci si sposta verso il minor contatto possibile... :rolleyes: è il progresso... :(

Ciao, RCAMIL.


Inviato

L' effetto caro euro si fà sentire e il collezionista stà a guardare (se non se pò, non se pò).

Awards

Inviato
... il collezionista stà a guardare ...

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... su Ebay&Co. ;)

Il "noto sito", con tutti i suoi limiti e difetti, ha secondo me dato una grossa spinta al collezionismo, creando una generazione di collezionisti e venditori che preferiscono magari stare a casa (e risparmiare).

Il passo successivo sono le aste (serie) online che mi pare non manchino.


Inviato (modificato)

nell'ultimo quinquennio il numero di case d'asta e negozianti (anche online) è aumentato, ebay ,malgrado sia un ricettacolo di falsi,sguroni,monete taroccate e ipervalutate qualitativamente, avrà inciso per ciò che riguarda il mercato delle monete di bassa o bassissima qualità infine aggiungiamo l'euro e l'incremento del costo della vita.....

Modificato da Fid

Inviato
Sabato della scorsa settimana sono stato ad un piccolo convegno numismatico a Rosignano Solvay (Li) e, a dir la verità, gli espositori ed i visitatori non erano molti. Qualcuno ha riferito che anche a Senigallia le cose non sono andate tanto bene. A Bologna, l'ultima volta, non mi è sembrato che i partecipanti fossero in aumento. Non sono andato a Verona, però qualcuno parla di una certa flessione anche lì. In conclusione cosa sta succedendo? E' la fine dei convegni? Sinceramente mi auguro di no, anche se, certamente, quelli minori stentano a prosperare per ragioni oggettive. Prosperano invece, e si moltiplicano, le aste, sia quelle reali che quelle on line (che a me piacciono poco). In un'asta, di bello c'è la suspense della possibile aggiudicazione e quindi la prospettiva di fare un buon affare o di raggiungere l'oggetto del (momentaneo) desiderio, se non ci sono troppi concorrenti. Nelle aste, che sono formalmente regolate, ma più asettiche, manca tuttavia il gusto della contrattazione, del confronto, la soddisfazione di sfogliare gli album per cercare ciò che ci manca, la fatica di scrutare nelle vetrinette degli espositori per scovare la rarità, il gusto di ritrovare amici e conoscenti con cui scambiare due chiacchiere. Insomma, se questo mondo dovesse scomparire, sarebbe una perdita anche dal punto di vista umano.

Saluti.

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Concordo in pieno con quanto scritto da Heldrungen, intanto posso dire che non si direbbe che la gente senta l'effetto "euro" perchè vedo (almeno per il mio settore di interesse) dei realizzi spropositati nelle aste italiane e non, in più Ebay è tutt'altro che in crisi, penso quindi che il problema dei convegni sia la scomodità che essi comportano, il tempo che si perde per cercare una moneta nei libri piuttosto che sfogliare un catalogo online ed andare alla categoria preferita oppure digitare sulla ricerca di Ebay la parola "francia" piuttosto che andare tra banchi per chiedere al commerciante sè ha qualcosa di francese. Io continuo a pensare che il convegno rappresenta la massima espressione della numismatica, per via delle relazioni umane in primis, ed anche perchè non esiste niente di meglio che guardare una moneta dal vivo per capirne realmente la conservazione ed analizzare difetti e pregi, piuttosto che affidarsi agli stati di conservazione fatti dalle aste ecc ( nulla da polemizzare contro le aste spesso serissime, ma esiste purtroppo anche chi approfitta sulla conservazione del pezzo)

Inviato

buongiorno,

un po' in ritardo dico la mia, che si riallaccia comunque a chi mi ha preceduto.

Concordo con la flessione di partecipazione generale ai convegni. Le motivazioni possono essere diverse e la principale riguarda i costi (es. caro-petrolio).

Si disertano i convegni perchè costa troppo il viaggio. Gli stessi espositori hanno visto crescere i costi del viaggio e dell'affitto del banchetto all'ente locale.

Quindi, a parte quelli che abitano dove si svolge il convegno, o non vanno, o poi sono costretti a tenere alti i prezzi.

Banchi ridotti e prezzi alti demotivano i potenziali clienti.

Con questo non dico che siamo alla fine di un'epoca. La passione per le monete resta.

Semplicemente si attendono tempi migliori e forse i forum numismatici come questo, hanno la missione di mantenere accesa la fiammella.

:rolleyes:

Awards

Inviato
buongiorno,

un po' in ritardo dico la mia, che si riallaccia comunque a chi mi ha preceduto.

Concordo con la flessione di partecipazione generale ai convegni.  Le motivazioni possono essere diverse e la principale riguarda i costi (es. caro-petrolio).

Si disertano i convegni perchè costa troppo il viaggio. Gli stessi espositori hanno visto crescere i costi del viaggio e dell'affitto del banchetto all'ente locale.

Quindi, a parte quelli che abitano dove si svolge il convegno, o non vanno, o poi sono costretti a tenere alti i prezzi.

Banchi ridotti e prezzi alti demotivano i potenziali clienti.

Con questo non dico che siamo alla fine di un'epoca. La passione per le monete resta.

Semplicemente si attendono tempi migliori e forse i forum numismatici come questo, hanno la missione di mantenere accesa la fiammella.

:rolleyes:

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Io non credo che, oggi, vi sia meno passione numismatica o un minor volume di collezionisti di monete.

Al contrario credo che oggi i collezionisti siano molti piu' di prima e piu' attivi. Prova ne' e' il numero di case d'asta, specializzate in numismatica, apparse sul mercato negli ultimi dieci anni.

La scarsa partecipazione ai convegni commerciali e mercatini e' dovuta alla fortissima concorrenza di internet che praticamente ha avuto il merito/demerito di sostitutire un gigantesco luogo di scambio virtuale ai mercatini e alle fiere.

Vantaggi :

1.i mercati su internet offrono una scelta vastissima di materiale, per tutte le tasche e le qualita'

2.la comodita' di poeter fare le proprie scelte e consultare il mercato a qualunque ora dalla propria poltrona di casa

Svantaggi

1.occhi ai falsi sempre piu'presenti in rete (e purtroppo dalla rete poi trabordano nelle avrie aste e listini..)

2.l'impossibilita' di prendere in mano il pezzo prima dell'acquisto

3.il venire meno di tutto l'apparato dialettico con il commerciante, con cui, al mercato vero, si scambiavano informazioni, consigli, si tirava sul prezzo, si prendevano spunti, si imparava.

Tutta questa funzione, molto importante, svolta dai commercianti e collezionisti insieme nel momento di incontro presso i convegni o i mercatini della domenica, viene ora meno ed e' la parte, la cui rinuncia costituisce il maggior danno per il collezionista poiche' attraverso questo scambio il collezionista imparava e cresceva,

mentre ora magari avra' molte piu' occasioni per acquistare ma molte meno per imparare e le conseguenze le vediamo tutti i giorni nelle varie sezioni del Forum.

Quindi il collezionismo numismatico e' ben lungi dall'essere moribondo, anzi e' piu' vivo e rigoglioso che mai, pero' passa sempre meno attraverso i mercati tradizionali (inteso come luogo fisico) e si avvale di strumenti e canali nuovi offerti soprattutto da internet che hanno contribuito a potenziarne notevolmente lo sviluppo in questi ultimi anni, ma anche a farne crescere i rischi.

numa numa


Inviato

Ritengo che quanto detto un po' da tutti sopra sia vero, ma forse bisogna anche trovare il coraggio di chiamare le cose col loro giusto nome...

secondo me la colpa della moria dei convegni non è tanto il progresso e l'informatica, secondo me è il mercato della moneta che ha migrato su di una nuova piattaforma.

A confermarlo (secondo me) è questo proliferare di case d'asta più o meno serie che annusato il business dell'affare facile ormai propongono cataloghi a cadenze bimestrali che contengono a volte dei veri e propri ciottoli a prezzi stratosferici.

Io non dico che bisogni boicottare questa politica di vendita, ormai sarebbe inutile tutti i commercinati puntano al miglior realizzo per la propria merce, ma è questo meccanismo dell'asta che insinua nel compratore la competizione facendo pagare oggetti delle cifre che ad una vendita diretta nessuno vorebbe mai pagare.

In fondo la colpa della moria dei convegni secondo me è del sistema, sembrerà retorica ma la numismatica ormai è sempre più ad appannaggio dei ricchi possidenti, le aste sono un gioco per pochi, solo fino a pochi anni fa si compravano monete (in conservazioni eccezionali) a prezzi pari a 1/5 di oggi senza contare l'euro che ha fatto raddoppiare i prezzi anche in questo settore.

Secondo me era più divertente prima, quando si aveva il piacere di scoprire un piccolo tesoro sul banco di un venditore, essere stati i più veloci a scoprirlo senza poi tralasciare il mercanteggiare che portava all'acquisto. Quelle erano SODDISFAZIONI!!!!

Ormai frequentando le aste da un po' di tempo si vedono certe persone (quasi sempre le stesse senza fare nomi ;) ) che all'apparire di determinati pezzi tengono la mano sempre alzata e non ti fanno entrare neanche in competizione.... risultato? Sempre meno collezionisti che iniziano e sempre meno monete per chi ha iniziato da una decina d'anni ormani a patto che non si abbiano le spalle coperte alla grande.

E poi ricordate sempre... che chi ha grosse possibilità non sempre ha la preparazione per capire ciò che ha acquistato... comprare avidamente spesso porta a non studiare a modo ciò che si ha e questo ho avuto modo di verificarlo di persona.

Scusate lo sfogo

Pista


Inviato

E' difficile che qualcosa resista ad una nuova tecnologia con le caratteristiche di internet, tutto rema a suo favore. Concordo però con chi rimane affezionato ai convegni, posso dire che le giornate più istruttive ed importanti le ho passate lì, e non certo dietro il computer. Acquistando sul web non si cresce, è frequentando i circoli, le persone e i convegni che si fa esperienza.

Comunque una certa scrematura dei convegni va bene, rimarranno i 5-6 più importanti che comunque contunueranno ad esistere. A Verona c'era molta gente, anche se a mio avviso aveva lasciato il portafoglio a casa.

Caius


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Potrebbe sembrare una banalità, ma la voglio dire.

Nel centro sud, come già detto altre volte, non si svolgono aste numismatiche e i convegni sono sempre più poveri di espositori, per i motivi sopra elencati.

Io proporrei una petizione da presentare agli organizzatori di convegni numismatici di organizzare convegni-asta , cioè gli espositori danno un numero dei lotti da vendere in asta e contemporaneamente espongono (public relation), l'organizzatore del convegno si prenderà l'onere di organizzare all'interno del convegno l'asta.

Così le persone sono attratte dall'asta e possono visitare contemporaneamente il convegno e gli espositori possono trarre vantaggio dall'asta per coprire le spese.

Che ne dite? ;)

Saluti

Antonio


  • 2 mesi dopo...
Inviato

Non ho ancora l'esperienza necessaria per valutare le diverse posizioni, qui.... l'unica cosa che posso fare è portarvi quello che so ad oggi.... se conosco la storia e i riferimenti delle monete rumene dalla prima guerra mondiale a oggi, lo devo solo a internet....


  • 3 settimane dopo...
Inviato

Concordo con Augustus.

Il noto sito e in generale internet hanno fatto quella che negli sessanta fece la televisione: hanno allontanato chi sta vicino e avvicinato chi sta lontano.

Ringrazio comunque internet, senza il quale il collezionismo sarebbe diventato materia per pochi e i prezzi non si sarebbe abbassati. Se ciò significa sacrificare un pochino (ma solo un pochino!) i convegni.. ben venga!


Inviato

Per me (residente in Puglia) il problema praticamente non si pone: convegni di un certo rilievo non ce ne sono, dopo la chiusura dell'Expolevante (mah....) restano solo Foggia e Lecce, che comunque continuano a perdere espositori ogni anno, e i mercatini domenicali.

Se si lamentano i collezionisti del Nord, che sono a (relativamente) pochi passi da tanti eventi importanti, che devo dire io e, chi come me, per andare a Riccione, Bologna o Verona si deve sciroppare km su km?

Nel futuro, penso di continuare ad andare a Verona solo una volta l'anno.... di più, in fondo, non ne vale la pena.

Continuerò a cercare nei mercatini locali (Bari, Molfetta, Bisceglie...) oltre che, ovviamente, su eBay. :rolleyes:


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